        Passato un inverno difficile, in cui Andrea Migno ha dovuto fare i conti con la realt&agrave;, ovvero che dopo otto stagioni complete in Moto3 quest&rsquo;anno non avrebbe preso parte al Mondiale, ha ricevuto una chiamata per sostituire Lorenzo Fellon nel GP d&rsquo;Argentina. Quello che &egrave; successo dopo &egrave; storia, con il &ldquo;Mig&rdquo; che &egrave; stato fin da subito competitivo con la KTM del team CIP Green Power e ha lottato per il podio nel Gran Premio d&rsquo;Argentina, centrandolo. Peraltro in condizioni di bagnato. Moto3, Almansa brilla da sostituto: &egrave; in arrivo un nuovo "baby" fenomeno? Migno il migliore degli italiani in Moto3&nbsp;  Migno ha avuto una prestazione solida, decisa e convincente, eppure resta &ldquo;a piedi&rdquo;. E questo deve fare riflettere. Ancora di pi&ugrave; per il fatto che &egrave; stato l&rsquo;unico italiano a lottare per le posizioni che contano sul circuito di Termas de Rio Hondo, senza aver svolto test nelle settimane passate, ma facendo affidamento sulla sua ampia esperienza e su quella del team. &Egrave; anche vero che negli ultimi anni i suoi risultati erano stati piuttosto altalenanti: con il team Snipers nel biennio appena trascorso aveva conquistato cinque podi, di cui una vittoria, alla guida di una Honda che pi&ugrave; volte &egrave; stata vista non allo stesso livello della KTM. Probabilmente i fattori che non gli hanno permesso di esprimere il proprio talento sono stati diversi &ndash; non pensiamo solo ad un aspetto tecnico &ndash; e a quel punto la sua carriera ha avuto una battuta d&rsquo;arresto. Tanto da non trovare una sistemazione neanche al di fuori del Mondiale.  Pagelle MotoGP: voti a piloti e team del GP di Termas Un podio dal valore straordinario per Migno  Eppure, dopo un inverno senza dubbio pesante soprattutto da un punto di vista morale, Mig &egrave; tornato a fare le sue magie alla guida di una moto. &Egrave; risorto dalle sue ceneri come una fenice. E anche se ad oggi il suo futuro pare non essere cambiato, almeno ha potuto dare dimostrazione del suo valore e togliersi una soddisfazione non da poco: assaporare nuovamente il podio del Mondiale. Una cosa mica da tutti. Calendario gare Moto3 2023       

<p>Il romagnolo &egrave; tornato da wild card, centrando subito il podio in una gara su pista bagnata. Un ottimo risultato, che per&ograve; fa riflettere</p>

Moto3, ritorno stellare di Migno in Argentina, con una nota amara

Alla 8 Ore di Suzuka Yamaha non vince da nove anni ma quest&rsquo;anno, grazie ai piloti della  MotoGP e grazie ad una moto (la R1) che sembra viaggaire come un prototipo pi&ugrave; che come una derivata dalla serie, la Casa di Iwata non sembra temere lo squadrone Honda che ha schierato Casey Stoner. Pol Espargar&oacute;, in sella alla R1, ha fermato il cronometro a 2&rsquo;06&rdquo;000: pole position e record. Alle sue spalle un altro pilota Yamaha, Katsuyuki Nakasuga (2&rsquo;06&rdquo;059) pi&ugrave; lento di un battito di ciglia. Terzo tempo per la Kawasaki di Mutsuhiro Watanabe (2&rsquo;06&rdquo;287), che si &egrave; tolto la soddisfazione di fare meglio di Stoner (2&rsquo;06&rdquo;335). Nella griglia di partenza, quindi, la Yamaha R1 ufficiale numero 21 di Espargar&oacute;/Nakasuga/B. Smith partir&agrave; davanti alla Kawasaki ZX-10R numero 87 di Watanabe/Yanagawa/Yudhistira ed alla Honda Fireblade numero 634 di Stoner/Takahashi/VD Mark  Riccardo Piergentili  La classifica della Superpole:  1. Espargar&oacute; - Yamaha Factory #21 - 2&rsquo;06"000 2. Nakasuga - Yamaha Factory #21 - 2&rsquo;06&rdquo;059 3. Watanabe - Team Green #87 - 2&rsquo;06&rdquo;287 4. Stoner - Musashi Honda #634 - 2&rsquo;06&rdquo;335 5. Tsuda - Yoshimura Suzuki #12 - 2&rsquo;06&rdquo;516 6. Lowes - Yoshimura Suzuki #12 - 2&rsquo;07&rdquo;144 7. Takashashi - Musashi Honda #634 - 2&rsquo;07"697 8. Kagayama - Team Kagayama #17 - 2&rsquo;07&rdquo;990 9. Aegerter - FCC TSR Honda #778 - 2&rsquo;08&rdquo;076 10. Yamaguchi - Toho with Moriwaki #104 - 2&rsquo;08&rdquo;382 11. Hook - FCC TSR Honda #778 - 2&rsquo;08&rdquo;472 12. Kiyonari - Team Kagayama #17 - 2&rsquo;08&rdquo;806 13. Nigon - Trickstar Kawasaki #01 - 2&rsquo;08&rdquo;950 14. Yanagawa - Team Green #87 - 2&rsquo;09&rdquo;006 15. Uramoto - Sakuri Honda #71 - 2&rsquo;09&rdquo;409 16. Wilairot - Toho with Moriwaki #104 - 2&rsquo;09&rdquo;877 17. O&rsquo;Halloran - Sakuri Honda #71 - 2&rsquo;10&rdquo;391 18. Deguchi - Trickstar Kawasaki #01 - 2&rsquo;10&rdquo;771 19. Ogata - Motomap Suzuki #32 - 2&rsquo;11&rdquo;019 20. Aoki - Motomap Suzuki #32 - 2&rsquo;11&rdquo;681    La griglia di partenza:  1. Espargar&oacute;/Nakasuga/B. Smith - Yamaha Factory #21 - 2&rsquo;06&rdquo;000 2. Watanabe/Yanagawa/Yudhistira - Team Green #87 - 2&rsquo;06&rdquo;287 3. Stoner/Takahashi/VD Mark - Musashi Honda #634 - 2&rsquo;06&rdquo;335 4. Tsuda/Lowes/Waters - Yoshimura Suzuki #12 - 2&rsquo;06&rdquo;516 5. Kagayama/Kiyonari/Haga - Team Kagayama #172&rsquo;07&rdquo;990 6. Aegerter/K. Smith/Hook - FCC TSR Honda #778 - 2&rsquo;08&rdquo;076 7. Yamaguchi/Wilairot/Elias - Toho with Moriwaki #104 - 2&rsquo;08&rdquo;382 8. Nigon/Deguchi/Izutsu - Trickstar Kawasaki #01 - 2&rsquo;08&rdquo;950 9. Uramoto/O&rsquo;Halloran/Herfoss - Sakuri Honda #71 - 2&rsquo;09&rdquo;409 10. Ogata/Aoki/Konno - Motomap Suzuki #32 - 2&rsquo;11&rdquo;019

Due R1 protagoniste nella Superpole. Espargar&oacute; seguito da Nakasuga, un altro pilota Yamaha. Quarta la Honda di Stoner

2 risultati per 'team-green'

Moto3, ritorno stellare di Migno in Argentina, con una nota amara

8 Ore di Suzuka: Espargaró piega Stoner