di Federico Porrozzi   E&rsquo; stato costantemente il pi&ugrave; veloce delle tre sessioni di prove libere e, come da copione, lo spagnolo Tito Rabat (Kalex) era il sorvegliato speciale al via delle qualifiche della Moto2 di Aragon.  Oltre a lui, gli occhi erano puntati anche su Lowes, Nagakami, Corsi, Folger e Riins, che si sono alternati con Rabat nelle prime posizioni di questa &ldquo;due giorni&rdquo; di prove.  Al via delle qualifiche, per&ograve;, &egrave; stato ancora il pilota con il numero 1 sulla carena a suonare la carica: l&rsquo;1&rsquo;52&rdquo;232 fatto segnare nei primi minuti, oltre ad essere ancora una volta il nuovo record della pista per la categoria gli vale anche il primo posto provvisorio sulla griglia di partenza. Alle sue spalle, ma lontano ben sette decimi, il suo compagno di squadra Alex Marquez, seguito a due centesimi da Sam Lowes.  A venti minuti dal termine, &egrave; l&rsquo;altro padrone di casa Alex Riins (Kalex) ad avvicinarsi pericolosamente a Rabat: solo 35 millesimi di secondo lo dividono, al termine del suo giro migliore, dalla pole position provvisoria. Risale progressivamente il leader del mondiale Joan Zarco, ottavo a met&agrave; sessione mentre Lowes perde l&rsquo;anteriore della sua moto ed &egrave; protagonista di una scivolata senza conseguenze.  Nei dieci minuti successivi, nelle zone alte della classifica &egrave; il solo Axel Pons (Kalex) a mettersi in mostra: terzo tempo a 0&rdquo;705 da Rabat. Pi&ugrave; lontani i primi italiani in classifica, Corsi e Baldassarri, dodicesimo e tredicesimo.  Gli ultimi sei minuti stravolgono in parte le prime dieci posizioni. Riins ci prova tre volte e solo per 3 centesimi non riesce a scalzare Rabat da una meritata pole position.  I due spagnoli si prenotano per un posto sicuro tra i protagonisti nella gara di domani ma dovranno vedersela con il leader della classifica: a quattro decimi dal miglior tempo, Zarco &egrave; riuscito a risalire fino al terzo posto nelle battute finali, dimostrando (anche se pi&ugrave; lentamente rispetto agli avversari) di aver trovato un buon feeling in vista del via.  Importante il quarto posto di un Sam Lowes che non si arrende mai: scivolato a met&agrave; sessione, il pilota SpeedUp &egrave; tornato al box e sceso di nuovo in pista nelle battute finali: proprio per segnare il quarto tempo a 0&rdquo;440 da Rabat. Quinta posizione per un concreto Nakagami, che precede di due millesimi Alex Marquez.  Jonas Folger e Thomas Luthi sono stati bravi a sfruttare i minuti finali per risalire rispettivamente in settima e ottava piazza, seguiti da Axel Pons e da Sandro Cortese.  Gli italiani? Simone Corsi non &egrave; riuscito a ripetere l&rsquo;exploit delle FP2 ed ha chiuso solo undicesimo, davanti al suo compagno di squadra Lorenzo Baldassari.  Per i nostri colori, domani, non ci resta che sperare in una delle famose rimonte del romano o in un&rsquo;altra gara concreta del giovane marchigiano. 

Lo spagnolo ha centrato il primo posto nelle qualifiche di Aragon con un giro perfetto. Seguono Riins (costante nel passo gara) e il leader della classifica Zarco, bravo a risalire dalle retrovie. Solo 11&deg; Simone Corsi.

Gp Aragon, qualifiche Moto2: pole e record per Rabat

 Sul tracciato del MotorLand Aragon, il campione del mondo in carica chiude al comando davanti a Nakagami e Rins. Tito Rabat chiude in vetta nella prima giornata di libere del Gran Premio Movistar de Aragon 2015. Il campione in carica chiude con il crono di 1&rsquo;53&rdquo;164, limando ben 7 decimi al proprio riferimento della mattina e balzando al primo posto nella graduatoria dei tempi della classe intermedia Moto2&trade;.  Il pilota di Barcellona ha avuto la meglio sul giapponese Takaaki Nakagami e sul connazionale Alex Rins, entrambi autori di ottime prestazioni nella sessione pomeridiana. Fuori dalla &lsquo;prima fila virtuale&rsquo;, a soli 20 millesimi dal rookie spagnolo troviamo Simone Corsi, ottimo quarto davanti al leader della mattinata Sam Lowes .  Luis Salom precede il leader del mondiale Johann Zarco, cauto in settima posizione davanti all&rsquo;altro esordiente della categoria Alex Marquez e alla seconda Speed Up di Julian Simon. L&rsquo;italo-tedesco Sandro Cortese&nbsp; chiude la Top 10 davanti allo svizzero Tom Luthi unico pilota a non migliorarsi nel pomeriggio.  Fresco di rinnovo contrattuale con il suo attuale team, Lorenzo Baldassarri chiude in 14&ordf; posizione; mentre Federico Fuligni e Federico Caricasulo concludono la prima giornata ad Aragon rispettivamente al 28&ordm; e 30&ordm; posto.  La classe intermedia torner&agrave; in pista domani alle 10:55 per la terza ed ultima sessione di prove libere, per poi scendere nuovamente in pista alle 15:05 per i 45 minuti decisivi delle Qualifiche Ufficiali che decideranno la griglia di partenza del Gran Premio Movistar de Aragon 2015.  Qui i tempi della prima giornata della Moto2.  &nbsp;  

Il campione del mondo in carica conclude al comando il primo giorno di libere nella Moto2 ad Aragon. Quarto Simone Corsi

Moto2: Rabat domina in FP2

Gara bagnata. Tito Rabat parte come un missile. Prende subito il comando ed inizia ad allungare. Zarco prova a seguirlo ma senza riuscirci. Rabat &egrave; scatenato, Rins capisce che non pu&ograve; farlo scappare, cos&igrave; supera Zarco e si mette all'inseguimento di Rabat. Zarco prova a resistere, cerca di riprendersi la seconda posizione ma inizialmente senza successo.  A 17 giri dal termine Zarco ritorna in seconda posizione. Il duello con Rins gli ha fatto guadagnare feeling con la moto. Zarco cambia passo ed in un attimo riesce a raggiungere Rabat. Lo passa ma Rabat risponde in modo molto aggressivo, talmente aggressivo che Zarco, resistendo all'attacco, finisce quasi fuori pista.  A 16 giri dal termine si forma un folto gruppo di testa. Rins prende il comando, seguito da Rabat e Alex Marquez. Poi Zarco, Luthi, Folger e Baldassarri. Corsi, ottavo, mette in mostra un passo gara incredibile: Simone &egrave; pi&ugrave; veloce dei primi.  A 16 giri dal termine giro Zarco riprende Rabat e lo passa, guadagnando la terza posizione e mettendo nel mirino Alex Marquez. La pista si sta asciugando e Rabat sembra in difficolt&agrave;, come se avesse scelto un assetto adatto all'alsfalto molto bagnato, meno a quello parzialmente asciutto.  A 15 giri dal termine Zarco inizia a pressare Alex marquez, che riesce a rispondere agli attacchi del francese solo per poche curve. Zarco &egrave; il pi&ugrave; veloce, soprattutto in fase di percorrenza. Neppure il leader, Rins, sembra in grado di resistergli.  A 14 giri dal termine anche Luthi raggiunge Rabat. I due iniziano il duello per il quarto posto. Rabat prova a resistere ma appare in difficolt&agrave;. Nel frattempo Marquez si rif&agrave; sotto a un Zarco sempre pi&ugrave; vicino a Rins.  A 12 giri dal termine Zarco raggiunge Rins ed inizia a studiare lo spagnolo. Rabat, incredibilmente, ricomincia a girare forte: raggiunge Alex Marquez e lo passa. La curva successiva un altro sorpasso: quello di Zarco ai danni di Rins. Da segnalare il crollo di Simone Corsi, che dopo una serie di giri velocissimi, sprofonda al diciannovesimo posto.  A 11 giri dal termine Rabat sorpassa Rins e si mette alla caccia del leader della corsa, Zarco. Rabat mostra una grande sicurezza, che nella fase d'inserimento in curva appare decisamente pi&ugrave; rapido degli altri. Emozionante la lotta per il quinto posto, con Luthi che d&agrave; spettacolo, attaccando, sbagliando, ma restando sempre in bagarre con Folger.  A 9 giri dal termine Zarco (con gomme rain) risulta il pi&ugrave; veloce in pista. Il francese sembra inarrivabile per chiunque. Si preannuncia invece interessante la lotta per la seconda posizione, con Rabat, Rins, Alex Marquez e Folger.  A 8 giri dal termine appare chiaro che le gomme rain faranno fatica ad arrivare in buone condizioni alla fine della corsa. I piloti delle retrovie entrano ai box per montare le slick, mentre in testa alla corsa nessuno vuole mollare.  A 5 giri dal termine, sia Baldassari che Corsi finiscono a terra, mentre Rins supera Rabat e si mette al comando del gruppo che si sta contendendo il secondo gradino del podio. Per il primo posto non c'&egrave; pi&ugrave; nulla da fare, perch&eacute; Zarco ha 8" di vantaggio... Crollo di Luthi, che dopo una buona fase centrale di gara, non riesce pi&ugrave; a guidare a causa di una eccessiva usura del pneumatico posteriore. Ne approfitta il pilota di casa, Sam Lowes, che sale al settimo posto, alle spalle di West, il "mago" del bagnato.  A 3 giri dal termine, il colpo di scena. Rins dimezza il distacco da Zarco, portandolo a 4". Il francese, per&ograve;, riesce a rispondere agli attacchi a distanza dello spagnolo, riuscendo a mantenere il suo vantaggio al di sopra dei 4".  A 2 giri dal termine, errore di Rabat, che prima finisce fuori pista, poi rientra, riagguanta Marquez e si riprende la terza posizione.  Nessun colpo di scena all'ultimo giro. Zarco vince dopo avere dominato. Secondo posto per Rins. Terzo Rabat, autore di una gara caratterizzata da alti e bassi.  Qui potete leggere la classifica della gara della Moto2  Riccardo Piergentili

Dopo un avvio di gara prudente, Zarco prende il comando della corsa, mettendo in mostra un passo incredibile.

Moto2 Silverstone: Zarco domina

Quello del Sachsenring &egrave; stato un weekend difficile per Tito Rabat, che &egrave; arrivato in circuito pochi giorni dopo essere stato operato e le cose in gara non sono andate meglio. Domenica partiva dalla sesta casella e dopo aver lottato per tutta la gara era riuscito a raggiungere il gruppo di testa ma tutto &egrave; sfumato all&rsquo;ultima curva, a pochi metri dal traguardo. Il ventiseienne&nbsp;era riuscito a superare anche Franco Morbidelli che si trovava in terza posizione e proprio il portacolori del Team Italtrans all&rsquo;ultima curva ha perso l&rsquo;anteriore, &egrave; scivolato sull&rsquo;erba e si &egrave; portato&nbsp;con s&eacute; anche lo spagnolo. Dopo il GP di Germania per fortuna le squadre e&nbsp;i piloti avranno tre settimane di vacanza e Rabat potr&agrave; rimettersi per affrontare la seconda met&agrave; del campionato.  &ldquo;Non ero partito molto bene ma ero riuscito a migliorare la posizione e durante la prima parte di gara ho battagliato con Corsi e Kallio per raggiungere il gruppo di testa", spiega Rabat. "Quando dovevo frenare forte la spalla mi dava fastidio e mi ha fatto male anche la schiena nei primi giri. Nonostante tutto ero riuscito a recuperare metri fino a raggiungere&nbsp;Morbidelli, l&rsquo;ho superato prendendo la terza piazza. Stavo facendo una buona traiettoria per uscire dall&rsquo;ultima curva e lui &egrave; caduto trascinandomi con s&eacute;.  "Questo weekend &egrave; stato complicato, abbiamo avuto diversi problemi per&ograve; penso che in generale abbiamo fatto un buon lavoro e per questo ringrazio il team. Adesso abbiamo tempo per recuperare e per fare un gran ritorno ad Indy&rdquo;.  A proposito dell'incidente, le prime parole di Franco Morbidelli sono state proprio per Tito Rabat.   &ldquo;Spero che Tito non si sia fatto male. Non so ancora nulla, e mi dispiace davvero di avergli rovinato la gara, anche se assolutamente non volendo", ha detto il 'Morbido'. "Il Gran Premio per me &egrave; stato splendido fino alle ultime due curve: fin l&igrave; tutto bene; quando sono stato passato, ho manovrato per ripassare subito. Quello che &egrave; successo, &egrave; che il davanti si &egrave; chiuso e sono finito a terra&rdquo;.  &nbsp;

Weekend da cancellare quello di Tito Rabat sul circuito del Sachsenring. Le scuse di Franco Morbidelli per il contatto involontario.

Moto2, Rabat: 'Morbidelli &egrave; caduto e mi ha trascinato...'

 Alla vigilia del GP di Germania, Dorna ha diffuso qualche statistica sulla classe intermedia del Motomondiale. A partire da Johann Zarco, che ha ottenuto un solo podio sul circuito del Sachsenring:&nbsp;un 2&ordm; posto nella gara delle 125cc nel 2011. Lo scorso anno &egrave; caduto al quindicesimo giro: pilota illeso, ma la sua moto prese fuoco. Da quando ha assunto la leadership della classifica Moto2 con la vittoria in Argentina, Zarco ha incrementato il suo vantaggio in campionato in ciascuna delle gare successive.  I migliori risultati di Tito Rabat in Germania sono stati due quarti posti in 125cc nel 2010 e in Moto2 l&rsquo;anno scorso. Il Sachsenring &egrave; l'unico circuito dell&rsquo;attuale calendario sul quale lo spagnolo non &egrave; mai riuscito a salire sul podio. Quest'anno lo affronter&agrave; - se potr&agrave; correre - con una clavicola fratturata in allenamento (leggi qui)  Al Dutch TT di Assen Sam Lowes &egrave; tornato sul podio dopo tre gare consecutive concluse al 4&ordm; posto. L&rsquo;anno scorso l&rsquo;inglese fin&igrave; 20&ordm; dopo essersi qualificato sulla 26&ordf; casella della griglia, suo peggior risultato della stagione d&rsquo;esordio in Moto2.  L&rsquo;unico podio di Tom Luthi al Sachsenring risale al 2005, anno in cui conquist&ograve; il titolo mondiale 125cc. I suoi migliori risultati sul tracciato tedesco nella classe Moto2 sono due quinti posti ottenuti nel 2011 e nel 2012.  Nel 2014 in Germania, Dominique Aegerter conquist&ograve; la sua prima (e finora unica) vittoria in carriera, alla sua 129&ordf; partecipazione.  Mika Kallio &egrave; salito due volte sul podio in Germania negli ultimi tre anni:&nbsp;2&ordm; nel 2012 e nel 2014. Il finlandese ha vinto inoltre il Gran Premio della 125cc nel 2005.  Simone Corsi &egrave; salito sul podio del Sachsenring negli ultimi due anni:&nbsp;secondo nel 2013 e terzo l'anno scorso. Domenica correr&agrave; il suo 200&ordm; GP.  Toni Elias, su Moriwaki, vinse la gara della Moto2 in Germania nel 2010, mentre i piloti Suter hanno vinto negli ultimi quattro anni. Il Sachsenring &egrave; uno degli unici due circuiti (insieme al Ricardo Tormo di Valencia) sui quali Kalex non ha ancora fatto registrare una vittoria nella classe Moto2.  Oltre ai gi&agrave; citati Aegerter e Kallio, gli altri piloti dell&rsquo;attuale griglia della classe intermedia che hanno vinto al Grand Prix del Sachsenring sono: Julian Simon (2009, in 125cc), Sandro Cortese (2012, in Moto3) e Alex Rins (2013, in Moto3).  

Qualche statistica sulla Moto2 in Germania: lo scorso anno al Sachsenring Zarco cadde e la sua moto si incendi&ograve;. Rabat qui mai sul podio

Moto2: aspettando il GP di Germania

Se la Moto3 ad Assen ha regalato emozioni la Moto2 non &egrave; stata da meno: subito dopo la partenza prende fuoco la moto di Luis Salom, che scivola nelle retrovie alla prima curva: la Kalex rimbalza sull'asfalto, perdendo pezzi e prendendo fuoco, mentre il pilota alza le braccia al cielo incredulo. Scatta subito la bandiera rossa per consentire alla direzione gara di asciugare una macchia d'olio formatasi sull'asfalto, mentre il poleman e leader della classifica Zarco aveva appena passato Rabat, suo principale rivale nella lotta al titolo. Tutti ai box e la gara riparte alle 12.47 ridotta a 16 giri. Si riparte all'orario previsto con i piloti nuovamente in griglia di partenza dopo un giro di ricognizione. Si porta subito in testa Folger seguito da Rabat e Zarco, mentre esce di scena anche il tedesco Alt. Dopo un giro Folger riesce subito ad allungare il passo sui suoi inseguitori e conduce la gara con 8 decimi di vantaggio su Rabat che deve difendersi da Zarco e da Simeon.  A 10 giri dal termine Rabat &egrave; ormai riuscito a colmare il gap che lo separava da Folger, portandosi sempre pi&ugrave; vicino al posteriore del tedesco mentre Zarco rimane terzo (relativamente in solitaria davanti a Lowes e Simeon. Poco dopo lo spagnolo riesce a portarsi in testa passando il tedesco che successivamente deve arrendersi anche agli attacchi di Zarco e Lowes. Colpo di scena a quattro giri dal termine, con Zarco che riesce a infilare Rabat alla curva 4 portandosi in testa, riuscendo a tagliare il traguardo per primo con un distacco di 757 centesimi sull'inseguitore. Vittoria fondamentale, la terza della stagione per il francese, che aumenta il proprio vantaggio in classifica generale guadagnando altri 5 punti su Rabat.   Francesco Colla  MOTO2 - MOTUL TT ASSEN  1Johann ZARCOFRAAjo MotorsportKalex26'13.410 2Tito RABATSPAEG 0,0 Marc VDSKalex+0.757 3Sam LOWESGBRSpeed Up RacingSpeed Up+2.080 4Alex RINSSPAPaginas Amarillas HP 40Kalex+3.738 5Thomas LUTHISWIDerendinger Racing InterwettenKalex+4.530 6Xavier SIMEONBELFederal Oil Gresini Moto2Kalex+5.045 7Jonas FOLGERGERAGR TeamKalex+6.140 8Mika KALLIOFINItaltrans Racing TeamKalex+8.105 9Alex MARQUEZSPAEG 0,0 Marc VDSKalex+8.376 10Simone CORSIITAAthin&agrave; Forward RacingKalex+9.670 11Julian SIMONSPAQMMF Racing TeamSpeed Up+11.749 12Dominique AEGERTERSWITechnomag Racing InterwettenKalex+17.537 13Takaaki NAKAGAMIJPNIDEMITSU Honda Team AsiaKalex+18.104 14Randy KRUMMENACHERSWIJIR Racing TeamKalex+20.468 15Hafizh SYAHRINMALPetronas Raceline MalaysiaKalex+20.894 16Azlan SHAHMALIDEMITSU Honda Team AsiaKalex+22.405 17Sandro CORTESEGERDynavolt Intact GPKalex+22.930 18Marcel SCHROTTERGERTech 3Tech 3+25.663 19Franco MORBIDELLIITAItaltrans Racing TeamKalex+30.931 20Robin MULHAUSERSWITechnomag Racing InterwettenKalex+35.014 21Jesko RAFFINSWIsports-millions-EMWE-SAGKalex+35.289 22Axel PONSSPAAGR TeamKalex+44.794 23Thitipong WAROKORNTHAAPH PTT The Pizza SAGKalex+47.633 24Ratthapark WILAIROTTHAJPMoto MalaysiaSuter+54.049 25Jasper IWEMANEDAbbink GPSpeed Up

Il francese del team Ajo vince il duello con Rabat e aumenta il suo vantaggio in classifica. Corsi 10&deg; unico italiano in top ten

Moto2 Assen, Zarco vince e prende il largo

Giornata no per i piloti italiani. Sia Corsi che Morbidelli a terra a causa di contatti di gara Tito Rabat quest'anno doveva ancora onorare il numero uno che porta sulla carenatura, ma dopo un inizio di stagione piuttosto sofferto, gi&agrave; da qualche gara aveva dato significativi segnali di crescita.  E&nbsp;al Mugello il digiuno &egrave; finito: il campione del mondo &egrave; tornato alla vittoria con una gara praticamente tutta al comando, che nel finale si &egrave; fatta impegnativa perch&eacute; il francese Zarco ha recuperato terreno fino ad arrivare ad annusare il fumo dei suoi scarichi e fare un pensiero al clamoroso sorpasso. Ma Rabat ha resistito, difendendo il suo risicatissimo margine. Giornata no per gli italiani. Simone Corsi era deciso a salire sul podio ed aveva un buon passo, che non ha per&ograve; potuto esprimere in gara, perch&eacute; dopo un solo giro &egrave; stato abbattuto da Sam Lowes (quarto alla fine) alla frenata della San Donato. A terra anche Morbidelli, sempre per un contatto piuttosto duro, con lo spagnolo Rins. Il primo degli azzurri al traguardo, Baldassarri, ha chiuso al decimo posto.  Stefano Saragoni  &nbsp;  [gallery ids="35367,35368,35369"]

Tito Rabat domina in Moto2. Per gli italiani c'&egrave; poco da fare... A terra Corsi e Morbidelli

Moto2: Rabat torna alla vittoria

Dal Mugello, Luca Bologna  Sono sempre serratissime le classifiche della Moto2, ma stavolta, nel secondo turno di prove libere del GP d'Italia, Tito Rabat e Johann Zarco sono decisamente appiccicati.  Lo spagnolo campione del mondo in carica della Moto2 ha fatto segnare 1.52.311, mentre il francese del Team Ajo &egrave; staccato di solo un millesimo di secondo.  Terzo tempo per Sam Lowes, stavolta in ritardo di oltre due decimi, mentre Thomas Luthi &egrave; quarto davanti al sempre pi&ugrave; efficace Simone Corsi. Il romano ha un vero e proprio debole per la pista del Mugello, dova ha anche vinto nel 2008 in 125.  Sono indietro, invece, Lorenzo Baldassarri e Franco Morbidelli, rispettivamente 11&deg; e 12&deg;, mentre Mattia Pasini ha chiuso le seconde libere del suo primo GP dell'anno in ventiduesima posizione.  CLICCA QUI PER I TEMPI FP2 DELLA MOTO2 AL MUGELLO

Rabat e Zarco vicinissimi, bene Corsi con il quinto tempo. Mattia Pasini solo ventiduesimo.

Libere Moto2 Italia, Rabat davanti a Zarco per un millesimo

Di Luca Bologna  Tito Rabat ha ottenuto il miglior tempo nel primo turno di prove libere della Moto2 a Le Mans in 1.38.030. Lo spagnolo &egrave; stato un orologio nei suoi passaggi, facendo segnare sempre tempi molto vicini.  L'unico ad avvicinare Rabat &egrave; stato Thomas Luthi staccato di soli 91 millesimi, mentre il leader della classifica mondiale della Moto2, il francese Johann Zarco &egrave; terzo a 0,187s.  Il migliore tra i piloti italiani in questa sessione &egrave; stato Simone Corsi, autore del settimo tempo, pi&ugrave; indietro Lorenzo Baldassarre (Kalex) e Franco Morbidelli (Kalex), rispettivamente 16&deg; e 20&deg;.  Da segnalare la brutta caduta del pilota tedesco Florian Alt, che ha perso il controllo della sua Suter sbattendo violentemente sull'asfalto del circuito di Le Mans. Alt &egrave; attualmente al centro medico della pista.  CLICCA QUI PER I TEMPI FP1 DELLA MOTO2 A LE MANS

Rabat ripete il copione di Jerez ed &egrave; subito velocissimo, Luthi &egrave; vicino. Corsi il migliore tra i nostri &egrave; settimo.

Francia,libere Moto2, Rabat primo d'autorit&agrave;

da Jerez de la Frontera, Luca Bologna  Rabat con la pole position ottenuta nel turno di prove ufficiali del Gp di Spagna &egrave; tornato a fare il re della categoria, dominando in casa. Il pilota spagnolo con il numero uno sulla carena, ha fatto segnare il miglior tempo in 1.42.874.  In prima fila ci sar&agrave; anche il pi&ugrave; pericoloso tra i connazionali di Rabat per la lotta al titolo, il debuttante nella categoria, Alex Rins, secondo. Jonas Folger, invece, chiude la prima linea dello schieramento con il terzo tempo.  Terza fila per il leader della classifica, il francese Johann Zarco che ha fatto segnare il nono tempo, mentre dalla seconda fila scatter&agrave; l'inglese Sam Lowes con il sesto tempo.  Il migliore tra i piloti italiani in queste prove ufficiali &egrave; stato Simone Corsi (Kalex) dodicesimo (quarta fila), poi Lorenzo Baldassarri (Kalex) tredicesimo e autore di una scivolata. Pi&ugrave; indietro Franco Morbidelli (Kalex) con il sedicesimo tempo.  CLICCA QUI PER I TEMPI QP DELLA MOTO2 A JEREZ

Rabat torna supercompetitivo in casa, ma Rins e Folger sono accanto a lui. Zarco sar&agrave; in terza fila, Corsi il migliore degli italiani

Jerez Moto2, Rabat in pole position

PROVATECI voi, a rifiutare una bevuta, se ve la offre il discendente della dinastia belga che ha fondato la Stella Artois e che poi ha contribuito a creare il pi&ugrave; grande gruppo di produzione di birra del mondo. Il conte Marc Van Der Straten &egrave; di quelli che non si demoralizzano al primo rifiuto. &laquo;Marcv&igrave;d&igrave;es&raquo;, come dice lui stesso, pronunciando il suo soprannome in un&rsquo;impeccabile francese (la sua lingua madre) &egrave; un personaggio di un certo fascino. &Egrave; un mecenate dei motori: le sue origini nobiliari, la sua ricchezza, il suo stile di vita eccentrico, la passione per le auto da corsa e i tanti milioni spesi per finanziare progetti di costruttori automobilistici oppure le carriere dei piloti, fanno di lui una sorta di Lord Hesketh delle moto.  &laquo;Sono anni che mi sento definire &ldquo;mecenate&rdquo; per&ograve;, mi creda, ormai il mecenatismo non esiste pi&ugrave;&raquo; commenta. Eppure il conte Marc anche nel mondo delle moto appare proprio un mecenate: ha finanziato una squadra da zero, ha sempre pagato tutto di tasca sua, non ha mai cercato sponsor, quest&rsquo;anno ha portato Tito Rabat al titolo della Moto2 e da anni finanzia la carriera di Scott Redding, &laquo;un ragazzo a cui voglio bene come ad uno della mia famiglia&raquo;. Per Redding, il Conte Marc Van Der Straten ha deciso di fare il grande salto (e il grande investimento) in MotoGP. E ci tiene a ricordare l&rsquo;importanza del pilota inglese nella storia del team: &laquo;Quando venne costituito questo team, fissammo come obiettivo il titolo entro cinque anni. Ce l&rsquo;abbiamo fatta, perch&eacute; questa &egrave; stata la nostra quinta stagione. Ma avremmo potuto farcela anche alla quarta, se nel 2013 Scott non si fosse infortunato&raquo;.   Nel mondo delle auto, in particolare del &ldquo;Turismo&rdquo;, &laquo;Marcv&igrave;d&igrave;es&raquo; ha ereditato un piccolo impero: una squadra corse che venne costituita da suo padre nei primi Anni &lsquo;60. &laquo;Mio padre era molto noto nel mondo dell&rsquo;auto: si chiamava Rudolph, ma tutti lo conoscevano come Rudy. Fond&ograve; il team in Belgio, nel 1964. Quanto a me, ad un certo punto ho sostenuto un personaggio belga, Tony Gillet, e il suo progetto Vertigo. E l&igrave;, forse s&igrave;, mi sono sentito un po&rsquo; mecenate. Poi nel 1997 ho creato la mia squadra&raquo;. Che &egrave; da sempre protagonista dei campionati GT. &laquo;Abbiamo collaborato anche con grandi Case: ora sto lavorando ad un progetto importante con la BMW. Potrebbe portarci nel DTM...&raquo; e ammicca, esibendo un sorriso furbo e un tono di voce malizioso. Fa capire, insomma, che l&rsquo;affare &egrave; ambizioso. Ha un sorriso simpatico e rassicurante, il conte Marc Van Der Straten.  A 66 anni suonati d&agrave; l&rsquo;idea di divertirsi come un bambino, anche se i suoi sono giocattoli costosissimi. Ma lui usa i soldi suoi, e in pi&ugrave; crea posti di lavoro, dando opportunit&agrave; ai giovani piloti. E in ogni caso, la sua ricchezza non &egrave; mai ostentata. Marc Van Der Straten ha poco in comune con un paddock di motociclismo. &Egrave; colto, ha una gestualit&agrave; raffinata, parla a bassa voce, vanta una piacevole ironia. E sorride sempre, soprattutto per rimarcare un pensiero o dare risalto ad un&rsquo;affermazione. Sa cavarsela con l&rsquo;inglese, ma vuole parlare la sua lingua nat&igrave;a: &laquo;Il francese lo trovo pi&ugrave; elegante &raquo;. Esibisce una classe innata, che non viene scalfita neppure dal suo stile eccentrico: la barba, curatissima, non &egrave; sormontata dai baffi; ad entrambi i mignoli porta un anello d&rsquo;oro con brillante; sul polso destro spiccano un bracciale d&rsquo;oro e due d&rsquo;argento.    NEI GRAN PREMI di motociclismo &egrave; capitato nel 2009. &laquo;Un giorno venne da me Michael Bartholemy. Ci trovammo nel paddock di Hockenheim. In quel periodo avevo una mezza idea di fare qualcosa anche in questo ambiente, lui mi ha convinto. Il Belgio ha una certa tradizioneanche nelle moto. Michael aveva concluso la sua avventura con la Kawasaki, in MotoGP. Cercava una nuova sfida, e stava pensando ad una squadra di endurance. Venne fuori l&rsquo;idea della Moto2. Sono passati pochissimi mesi, da quando ne abbiamo parlato al momento in cui il team &egrave; stato creato. Bartholemy &egrave; belga, come me. Ci siamo intesi subito. All&rsquo;inizio la Dorna ci garant&igrave; un posto solo, e scegliemmo Scott Redding. Ma in questi anni Bartholemy ha fatto un grande lavoro&raquo;. Michael Bartholemy &egrave; un manager esperto e smaliziato. Uno che conosce le corse. Uno che fa comodo ad un uomo come Marc Van Der Straten. Della cui generosit&agrave;, Bartholemy ha parlato anche recentemente, riferendosi a Rabat: &laquo;Tito voleva una moto per allenarsi ad Almeria. E Marc gli ha comprato una Kalex da lasciare in circuito, in modo che Tito potesse andare ad allenarsi anche tra una gara e l&rsquo;altra&raquo;. Interpellato sull&rsquo;argomento, il neocampione del mondo ha confermato: &laquo;Con quel gesto ho capito che mi volevano veramente bene. Prima di allora, non avevo mai avvertito un simile sentimento da parte di una squadra. Questo mi ha dato ancora pi&ugrave; forza e motivazione per cercare di ottenere grandi risultati&raquo;.  Marc Van Der Straten non ha un ruolo operativo nel team: &laquo;In un&rsquo;organizzazione che funziona ognuno deve avere un ruolo e deve essere lasciato libero di svolgere il suo lavoro con serenit&agrave;. Io mi occupo delle finanze, e credo che sia gi&agrave; abbastanza&raquo;.  Il conte Marc non ama nemmeno guidare le moto. &Egrave; un retaggio di un episodio vissuto in giovent&ugrave;. &laquo;Tanti anni fa mi avvicinai alle moto, ma ebbi una brutta esperienza e cos&igrave; per molto tempo me ne sono disinteressato. Venni caricato a bordo di una Honda 750 CB. Eravamo in Costa Azzurra, la strada era tortuosa e c&rsquo;erano muri tutti intorno. Chi guidava andava forte, io chiesi di rallentare ma non mi ascolt&ograve;. Ad un certo punto sbandammo, rischiammo di farci molto male. Appena mi ritrovai fermo sulle gambe, gli tirai un pugno fortissimo! Per me quella fu una esperienza negativa, tanto che mi chiesi dove fosse il divertimento in quell&rsquo;attivit&agrave;. Continuai a dedicarmi alle auto. Negli ultimi tempi mi sono avvicinato allo scooter, ma lo uso solo nel paddock oppure a bordo pista&raquo;.    Gi&agrave;, cosa ci trover&agrave; di particolarmente bello nelle corse di moto? &laquo;Mi piacciono le cose belle ed esclusive. Quelle che vengono fatte con la passione e il talento dell&rsquo;uomo. Dell&rsquo;artista. E quelle sono cose che non dipendono solo dal denaro&raquo;.   Ma il conte Marc di denaro ne spende parecchio: &laquo;S&igrave;, &egrave; vero, ma questa storia del mecenatismo va superata. &Egrave; un concetto che ormai non esiste pi&ugrave;. Mi spiego meglio: forse il mecenatismo esiste ancora in certi campi, come la musica, la pittura o l&rsquo;arte in generale; ma nel mondo dei motori, pur essendoci tanto talento, ad ogni livello, conta ormai solo il denaro. Ed &egrave; vero, ne spendo tanto, ma mi creda: io i soldi li spendo, non li butto&raquo;. Ed &egrave; qui che il conte Marc d&agrave; l&rsquo;idea di voler togliersi di dosso l&rsquo;etichetta del mecenate. Insomma, certe frasi sono un modo per farsi prendere sul serio, oppure servono ad evitare di ritrovarsi una fila di questuanti fuori dalla porta.  Oggi il pilota che gode del suo sostegno &egrave;, Rabat a parte, un giovane inglese che fatica a concretizzare il suo talento: &laquo;Ho voluto nuovamente Scott Redding nel nostro team. Ho approfittato del nuovo progetto in MotoGP per riportarlo nella nostra famiglia. Non mi &egrave; piaciuto vederlo andare via alla fine del 2013 (l&rsquo;inglese pass&ograve; in MotoGP con il Team Gresini ndr). Riportarlo da noi era uno degli obiettivi che avevo chiesto fossero fissati per questa stagione&raquo;. A volte mecenatismo fa rima con paternalismo. La pensa cos&igrave; anche il conte: &laquo;Lo sa qual &egrave; il mio concetto di squadra? La famiglia. Per me tutto deve avere il sapore del nucleo famigliare&raquo;. E va detto che Bartholemy lo ha ripetuto anche durante la stagione: &laquo;Marc ci tiene moltissimo al clima famigliare nel team. In effetti credo che questo tipo di legame sia uno dei motivi del nostro successo&raquo;.  Enrico Borghi  Questo articolo &egrave; stato pubblicato sul numero 49/2014 di Motosprint. 

Marc Van Der Straten, mecenate eccentrico, usa la sua ricchezza per valorizzare il talento altrui

Storie di moto: il conte Marc VDS

La fotogallery dei test Valencia Moto2

Tutto &egrave; pronto per la Superprestigio, gara di Dirt-Track che richiama moltissimi protagonisti delle diverse discipline delle due ruote, sia di velocit&agrave; che offroad, che si daranno battaglia al Palau Sant Jordi, nel cuore di Barcellona. Giunto alla sua seconda edizione, il Superprestigio concede in realt&agrave; il &lsquo;bis&rsquo; in quest&rsquo;anno solare, essedosi disputatato gi&agrave; nello scorso mese di gennaio.  L&rsquo;evento, che vedr&agrave; il suo momento clou nella serata di sabato 13 dicembre, ha fatto registrare l&rsquo;adesione di molti campioni del Mmondo: i fratelli Marc e Alex Marquez, il loro amico Tito Rabat, Toni Elias, Julian Simon e Troy Bayliss, ormai un affezionato dello sterrato, che ha raccolto l&rsquo;invito nel round australiano di Phillip Island.  Tutti questi iridati, insieme ad altri protagonisti del mondiale velocit&agrave; andranno a costituire una lista di 24 piloti che si sfideranno nella categoria &lsquo;Superprestigio&rsquo;.&nbsp; Dall&rsquo;altra parte, il tabellone sa&agrave; invece completato dalla categoria &lsquo;Open&rsquo;: ovvero, gli specialisti dell&rsquo;off-road (Flat Track, Speedway, Enduro, Motocross, Supermoto). Tra i nomi pi&ugrave; altisonanti vi saranno il vincitore della prima edizione Brad Baker, il finlandese volante Joonas Kylmakorpi, e persino l&rsquo;icona delle gare di resistenza Guy Martin.  La sfida scatter&agrave; su una pista sterrata di 200 metri allestita al Palau Sant Jordi di Barcellona, in sella a moto 4 tempi da 450cc. Tutti armi pari quindi, con ruote da motard, una sola marcia e niente freno anteriore, secondo le regole del Dirt Track. Dopo le prove del venerd&igrave;, il sabato i protagonisti de due &lsquo;gironi&rsquo; daranno vita a delle batterie eliminatorie di 8 piloti che si affronteranno per 6 giri; 10 punti al primo, 8 al secondo e 6 al terzo: questi i punteggi che decideranno i migliori della rispettiva categoria.  Quindi, in prima serata, la Superfinale: i migliori tre classificati della Open e Superprestigio daranno vita a una lotta senza esclusione di colpi, che decreter&agrave; il vincitore della seconda edizione. Gli specialisti ribadiranno la loro supremazia, o i della velocit&agrave; si vendicheranno? Tra 24 ore il verdetto...

Domani, sabato 13 dicembre, si disputa la gara di Dirt-Track che richiama moltissimi protagonisti delle due ruote, sia di velocit&agrave; che offroad

Countdown per la Superprestigio

Colpo grosso per il Team Italtrans, che per la prossima stagione si &egrave; assicurato il numero 2 della classifica della Moto2, il finlandese Mika Kallio.  Kallio, che ha 32 anni, lascia cos&igrave; il team Marc VDS Racing: quest&rsquo;anno ha diviso il box con lo spagnolo Tito Rabat e i due attualmente sono i principali contendenti al titolo della Moto2. Rabat &egrave; primo con 258 punti, Kallio secondo a quota 236. Tra i due non sono mancate le scintille...  Il nuovo compagno di squadra di Kallio nella prossima stagione della Moto2 sar&agrave; Franco Morbidelli, confermato dalla squadra. Il finlandese prender&agrave; il posto del francese Julian Sim&oacute;n.

Nella squadra italiana avr&agrave; come compagno Franco Morbidelli

Moto2. Kallio al Team Italtrans

Esteve Rabat &egrave; stato il pi&ugrave; veloce nel primo turno di prove libere della Moto2 a Indianapolis, decimo appuntamento del motomondiale.  Lo spagnolo del team VDS ha preceduto lo svizzero Aegerter ad appena 40 millesimi, con l&rsquo;inglese Sam Lowes al terzo posto in questa prima graduatoria dei tempi.  Per quanto riguarda gli itraliani, il migliore dei nostri &egrave; Simone Corsi, quinto tempo a 6 decimi.  Alex De Angelis ha il settimo tempo, a 7 decimi. Per il pilota del Team tasca, questa potrebbe essere la sua ultima gara della stagione in Moto2. Da Brno, prossima gara del Motomondiale, una settimana dopo il GP Indianapolis,&nbsp; sar&agrave; sulla Yamaha Forward del quasi pensionato Colin Edwards, che a fine stagione lascer&agrave; e ha deciso cos&igrave; di correre ancora solo pochi GP.  A che punto &egrave; il contratto lo spiega De Angelis. &ldquo;Stiamo discutendo ora - Brno &egrave; quasi certo, poi forse anche altre gare. Ma non sappiamo ancora quante&rdquo;.  Il pilota del Team Gresini Baldassarri ha il nono tempo, a 8 decimi da Rabat.  Il secondo turno di prove libere della Moto2 &egrave; alle 21.05 (ora italiana).  Guarda i tempi della FP1

Il migliore degli italiani &egrave; Simone Corsi, quinto tempo

Moto2 Indy. Rabat subito davanti nelle prime prove libere

Ad Assen, Anthony West si &egrave; aggiudicato la vittoria del GP Olanda di Moto2. Australiano, 33 anni, West &egrave; quello che si definisce uno specialista del bagnato.&nbsp; Ha corso in tutte le categorie, primo GP nel 1998. La sua ultima vittoria prima di Assen, risale al 2003, in 250.  West si &egrave; dovuto difendere all&rsquo;attacco&nbsp; di Maverick Vinales, ma l&rsquo;australiano ha resistito. Terzo posto per Mika Kallio.  Il migliore degli italiani &egrave; stato Alex De Angelis, quinto alle spalle del francese Zarco. &ldquo;Quando era completamente bagnata andavamo veramente bene - ha spiegato il sammarinese -&nbsp; ma quando la pista si &egrave; asciugata, l&rsquo;avantreno si chiudeva&rdquo;.  Delusione per Simone Corsi, che &egrave; partito come un razzo e alla fine del primo giro era in testa, davanti all&rsquo;inglese Sam Lowes, pilota inglese e dunque con una grande familiarit&agrave; con la pista bagnata. Poi Simone ha aumentato gradatamente il suo vantaggio. Dopo 8 giri, Lowes (che corre per il team italiano Speedup) &egrave; scivolato e ripartito&nbsp; 14&deg;. Poi per&ograve; &egrave; ricaduto (highside alla curva 11) e questa volta non ce l&rsquo;ha fatta pi&ugrave; a ripartire. A met&agrave; gara &egrave; caduto anche Corsi, che ha quindi concluso solo 13&deg;.&nbsp; Ed &egrave; a quel punto che &egrave; passato in testa West , per rimanerci fino al traguardo.  Nella top ten c&rsquo;&egrave; Lorenzo Baldassarri, nono.  Occasione persa anche per Mattia Pasini. A met&agrave; gara era terzo, ma &egrave; caduto (&ldquo;Ho commesso uno stupido errore&rdquo; si &egrave; rammaricato alla fine il pilota romagnolo&rdquo;) &egrave; tornato in gara ma ha concluso fuori dalla zona punti.  Di norma parlare del tempo &egrave; un argomento poco intrigante, invece ad Assen il meteo &egrave; un elemento determinate. Fare previsioni, anzi azzardare previsioni, &egrave; uno dei temi caldi nel paddock. Ad Assen il tempo cambia rapidamente. Piove, torna sereno, ripiove. Tutto nell&rsquo;arco di un&rsquo;ora. Se devi affrontare una gara di moto, le condizioni peggiori.  Prendiamo la Moto2. Tutti i piloti erano gi&agrave; schierati in griglia, quando &egrave; scoppiato un acquazzone (gara dichiarata &ldquo;wet&rdquo; bagnata, tutti ai box, partenza rimandata). Ne ha fatto le spese immediatamente Tito Rabat, a terra nel giro di allenamento. Per lo spagnolo, che quest&rsquo;anno ha vinto 4 gare, il risultato peggiore: ottavo. resta leader in campionato.  Anche Franco Morbidelli &egrave; caduto nel giro di allineamento, &egrave; partito dalla pit lane) e ha concluso 24&deg;.  Guarda i tempi della gara   Guarda la classifica di campionato     

L'australiano non vinceva dal 2003. Occasione persa per Corsi e Pasini. IL migliore dei nostri &egrave; De Angelis, quinto 

Assen Moto2. Sul bagnato rispunta West

Ad Assen, sar&agrave; Tito Rabat a partire in pole position nel GP Olanda che scatter&agrave; domani alle 12,20. Per lo spagnolo si tratta della sesta pole su otto, la terza consecutiva. Ma anche in gara Rabat non scherza: 4 vittorie, un secondo, un terzo posto.  Sul circuito di Assen il leader della classifica generale Rabat ha fatto sue le qualifiche fermando il cronometro sul tempo di 1'37''311, ovvero 15 millesimi pi&ugrave; veloce dello svizzero Dominique Aegerter. Terzo, a 3 decimi il campione del mondo della Supersport Sam Lowes, che ha preceduto di 25 millesimi il compagno di squadra di Rabat, il finlandese Mika Kallio, che domani prender&agrave; il via dalla seconda fila.  A chiudere la seconda linea dello schieramento c'&egrave; Simone Corsi, autore del sesto miglior crono con il tempo di 1'37''893, a soli 582 millesimi dal giro veloce che &egrave; valso la pole allo spagnolo del Team Marc VDS.  Ottavo crono per Maverik Vinales, che al momento occupa la terza posizione nella graduatoria generale,  Dodicesimo tempo per il compagno di squadra di Corsi, Mattia Pasini, che ha poco pi&ugrave; di 8 decimi da Rabat, e che ha preceduto Franco Morbidelli di appena 11 millesimi.  Soltanto quindicesimo Luis Salom, che finora ha militato nelle zone alte della classifica, e che &egrave; sesto in classifica iridata. Partir&agrave; indietro anche Folger, autore del 21&deg; crono.  Qualifiche non eccessivamente positive neanche sanmarinese Alex De Angelis, autore del diciannovesimo tempo, e per Lorenzo Baldassarri che partir&agrave; dalla venticinquesima casella.  &nbsp;  Qui la classifica dei tempi.

&Egrave; la terza di fila per lo spagnolo, largamente primo in campionato. Simone Corsi, il migliore degli italiani, chiude la seconda fila. 

Assen Moto2: la sesta pole di Rabat

Nelle prove libere 3 del sabato mattina, ancora una volta davanti, nella Moto2, ci sono Tito Rabat e Mika Kallio.  Lo spagnolo e il finlandese, compagni di squadra, sono anche primo e secondo nella classifica di campionato. 1&rsquo;46&rdquo;755 il miglior tempo di Rabat, 522 millesimi in pi&ugrave; per il finlandese Kallio. Il terzo tempo &egrave; del tedesco Jonas Folger, anche lui con una Kalex, come i primi due.  Quarto tempo per Johann Zarco, con la Suter.  Il migliore degli italini &egrave; Mattia Pasini, che ha 8 decimi di ritardo da Rabat. &nbsp;  &ldquo;Sono molto soddisfatto - dice Pasini - arrivavo da un fine settimana difficile, quello del Mugello. Qui invece sono partito subito forte. Qualche modifica questa mattina e ho ottenuto un ottimo passo. Rabat &egrave; troppo lontano, ma con altri me la posso giocare. Questa pista che mi piace, anche se fa caldissimo e la moto scivola molto: sar&agrave; una gara complicata&rdquo;.   Il suo compagno di sduadra, Simone Corsi, ha l&rsquo;undicesimo tempo.  Questo era l&rsquo;ultimo turno di prove della mattinata.  La Moto2 torner&agrave; in pista alle 15,05. E allora si far&agrave; sul serio, con le qualifiche per definire la griglia di partenza per la gara di domenica (ore 12,20)  Guarda i tempi della FP3

Nella FP3, ultimo turno prima delle qualifiche 

Moto2, Catalunya: Rabat sempre davanti, Pasini ha il quarto tempo

Al GP Catalunya, il primo turno di prove libere della Moto2 si &egrave; concluso con il miglior tempo di Tito Rabat.  Lo spagnolo, che &egrave; primo in classifica con tre vittorie (Qatar, Argentina e Mugello) ha preceduto il suo compagno di squadra Mika Kallio, secondo in campionato (vittorie in Spagna e Francia), pi&ugrave; lento di quasi 8 decimi.    La buona notizia per noi italiani &egrave; il quarto tempo di Mattia Pasini, reduce da una gara deludente al Mugello, terminata con una caduta.  &ldquo;Dopo il Mugello era importante ripartire cos&igrave;, con un bel tempo che ti piazza davanti a molti - ha spiegato Mattia - questa mattina abbiamo trovato una pista molto scivolosa, andavamo piano. Poi per&ograve; ho preso un buon ritmo,. ed ero veloce anche come passo.Ora dobbiamo migliorare nel grip, ma siamo sulla strada giusta&rdquo;.   Poi per&ograve; per trovare un altro italiano in questa prima classifica di tempi, bisogna scendere fino al 18&deg; tempo di Alex De Angelis: &ldquo;La moto scivolava tanto nel posteriore&rdquo; ha spiegato afine turno il samarinese.  Guarda tutti i tempi 

Gli altri italiani sono lontani. De Angelis ha il diciottesimo tempo

Moto2 Catalunya, Rabat davanti nelle libere 1, Pasini quarto

La Moto2 al Mugello ha offerto una lotta senza esclusione di colpi con tre piloti in lotta per la prima posizione. Ha vinto il leader della generale Esteve Rabat, in volata su Luis Salom: per lo spagnolo con la Kalex del team Marc VDS si tratta della sesta vittoria in carriera ma &egrave; il primo podio che coglie al Mugello. Per Salom, invece, &egrave; il miglior piazzamento in Moto2. Terzo Jonas Folger davanti ad un Simone Corsi autore di una performance maiuscola, con un recupero formidabile dalla 22a posizione in griglia. Peccato per la scivolata di Mattia Pasini, che era ottimo quinto.    Al via tedesco Jonas Folger con la Kalex del Team AGR &egrave; scattato bene dalla seconda fila con il quarto tempo ed &egrave; andato subito in testa, con gli spagnoli Luis Salom e Esteve Rabat alle sue spalle. I tre si sono confrontati per tutta la gara, con Salom in grado di prendere il comando delle operazioni nell'ultimo terzo di gara. Subito dopo anche Rabat ha trovato il sorpasso su Folger e si &egrave; piazzato in seconda posizione, cominciando il suo forcing sul connazionale. A quattro giri dalla fine il leader della generale &egrave; riuscito nel suo intento e ha strappato il comando al portacolori del Team Pons HP40, che tra l'anno lo scorso anno era la squadra proprio di Rabat.    &laquo;Al via mi sono toccato Luis Salom&raquo;, ha detto Rabat, autore anche del giro veloce in gara in 1'52''587. &laquo;Ma poi sono rimontato, &egrave; stata una bella battaglia, sono contentissimo, mi sono proprio divertito!&raquo;  &laquo;E' stata una gara incredibile, abbiamo fatto un buon lavoro&raquo;, ha commentato Luis Salom. &laquo;E' stato difficile quando Tito ha fatto giro pi&ugrave; veloce... Per&ograve;, se ci fosse stato un giro in pi&ugrave;, forse lo avrei potuto riprendere... Adesso comunque arrivano le piste che mi piacciono di pi&ugrave;!&raquo;  &laquo;Soprattutto all'inizio &egrave; stato bello perch&eacute; potevo guidare come volevo, poi a un certo punto abbiamo qualche problema non siamo riusciti a fare un lap time come Tito&raquo;, ha spiegato Folger. &laquo;Ma abbiamo anche le nuove sospensioni, dobbiamo aggiustarci un po' sul nostro passo&raquo;.  Bellissima la gara di Simone Corsi, che &egrave; partito in ventiduesima posizione e che questa mattina nel warmup ha provato un settaggio che si &egrave; rivelato decisamente pi&ugrave; favorevole per la Kalex del Team NGM Forward. Corsi ha iniziato a macinare sorpassi, fino a ad arrivare in quarta posizione. Quando mancavano otto giri alla bandiera a scacchi sembrava quasi che Corsi potesse puntare al podio, perch&eacute; soltanto 4 secondi e mezzo lo separavano dal terzetto di testa. Invece il romano ha mantenuto un passo costante, senza riuscire a erodere ulteriormente il gap con Rabat, Salom e Folger.  In un finale incandescente Corsi ha mantenuto la quarta piazza difendendola con i denti da Argerter che ha chiuso a soli sette millesimi dal romano e per avere una conferma della posizione &egrave; stato necessario additittura il fotofinish.    &laquo;Peccato aver perso il podio, ci tenevo per il pubblico di casa&raquo;, ha detto Corsi all'arrivo. &laquo;Non sono partito benissimo, oltre al fatto di essere gi&agrave; indietro in griglia mi hanno passato in parecchio, alla prima staccata ho chiuso gli occhi e ne ho passati un po', poi ho iniziato la rimonta. Comunque siamo contenti perch&eacute; abbiamo preso punti importanti per il campionato&raquo;.   Sfortuna nera per Mattia Pasini, che forse avrebbe bisogno di un casco antisfiga come quello di Iannone: l'alfiere del Team NGM &egrave; scivolato mentre era protagonista di un ottimo recupero: partito tredicesimo era quinto e aveva appena passato Aegerter quando ha perso l'anteriore e si &egrave; ritrovato nell'erba, senza poter ripartire.  Decimo al traguardo Franco Morbidelli, che era partito dall'ottava posizione,e e che si &egrave; difeso da Torres, Schrotter e Cortese, che hanno chiuso alle sue spalle.  Diciassettesimo il sanmarinese Alex De Angelis, che era partito trentesimo dopo la caduta nelle primissime fasi delle qualifiche ieri. Ventreesimo Lorenzo Baldassarri.  Fiammetta La Guidara  Guarda la classifica della gara  Guarda la classifica del campionato  &nbsp;

Lo spagnolo &egrave; davanti a Salom e Folger. Simone Corsi partiva 22&deg; e ha concluso quarto (al fotofinish). Le FOTO

84 risultati per 'tito-rabat'