In canottiera e pantaloncini, l&#39;abruzzese si &egrave; esibito in una scenografica impennata: &quot;Ma non fatelo a casa&quot;

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        Da "vado al massimo" a "vado al TMax". Vasco Rossi, da sempre appassionato di moto oltre che proprietario del Vasco Rossi Racing team in 125 (iridato con Roberto Locatelli), felice in sella al suo Yamaha TMax, un nuovo compagno con il quale &egrave; pronto a condividere alcuni momenti facendolo sapere ai suoi milioni di fan attraverso alcune foto su Facebook. Vasco Rossi porta Valentino Rossi sul palco Grafiche di Aldo Drudi per il TMax di Vasco   Dal post su Facebook del cantante, che lo ritrae in sella al suo nuovo amico d&rsquo;avventure, Vasco fa sapere che lo scooter gli &egrave; stato consegnato &ldquo;dagli Amici della Concessionaria Yamaha D&amp;G Motorsport&rdquo;, ma c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;. Perch&eacute; questo TMax non &egrave; uno qualunque. &Egrave; stato disegnato appositamente per lui da Aldo Drudi, disegnatore di Valentino Rossi. Nomi importanti che accompagnano una figura altrettanto importante. Guardando le immagini di Vasco felice ed entusiasta di questo nuovo TMax viene da pensare che probabilmente salire su una moto o uno scooter faccia tornare un po&rsquo; indietro nel tempo, a quando si era ragazzini e si aveva sempre voglia di conquistare il mondo. Gli dedicher&agrave; Una canzone per te? MOTOGP, LORENZO A BORDOCAMPO NELL'AMICHEVOLE MONZA-BELLINZONA       

Il rocker di Zocca sfoggia il nuovo scooter allestito grazie al noto designer dei caschi di Valentino e ai ragazzi della concessionaria Yamaha D&amp;G Motorsport

Vasco Rossi: grafica di Aldo Drudi per il nuovo TMax del "Blasco"

Volete disattivare il controllo di trazione ma non sapete come fare? Da Polini arriva la una nuova centralina in grado di gestire al meglio alcune caratteristiche dello scooter. Il nuovo dispositivo Polini Unlimited Speed-Traction Control per il TMax Yamaha 560 &egrave; ideato per consentire di disattivare il controllo di velocit&agrave; sulla nuova generazione di TMax. Permette inoltre di disattivare al contempo il controllo di trazione e pertanto di avere pi&ugrave; opzioni e manualit&agrave; alla guida, in base alle esigenze richieste di volta in volta. Nel caso in cui lo scooter sia equipaggiato con parti speciali che aumentino le prestazioni e i giri del motore, il dispositivo Polini Unlimited Speed-Traction Control provoca il taglio della corrente al momento della soglia d&#39;innesto dell&#39;assistenza originale, generando di conseguenza i cali del motori richiesti.  Controllo di trazione  Con Polini Unlimited Speed-Traction Control &egrave; ora possibile anche escludere il controllo di trazione automaticamente, all&rsquo;accensione dello scooter, cos&igrave; da garantire prestazioni continue. Il montaggio avviene senza tagliare cavi e senza modificare i cablaggi. Il tasto ON/OFF consente di attivare e disattivare il dispositivo e riportare subito lo scooter allo stato originale. Il prezzo al pubblico del dispositivo &egrave; di 243,00 Euro + iva.  MotoGP, Nieto: &ldquo;Capisco il ritiro di Rossi, un pilota sa quando &egrave; il momento&rdquo; 

Il nuovo dispositivo dell&#39;azienda bergamasca consentir&agrave; di intervenire sul controllo di trazione e non solo

Polini: c&#39;&egrave; la nuova centralina Speed-Traction per Yamaha TMax 560

Fin dal suo lancio, il TMAX &egrave; sempre stato un riferimento per prestazioni, stabilit&agrave; e fascino. Prima di lui lo scooter era solamente un mezzo di trasporto, impossibile immaginarlo come un mezzo ludico. A Iwata per&ograve; sono stati i primi a credere che anche uno scooter potesse avere prestazioni paragonabili a una moto, ed &egrave; cos&igrave; che l&rsquo;hanno inventato.  Il TMAX &egrave; stato il primo vero maxiscooter sportivo (prima di Yamaha nessuno aveva osato montare un telaio perimetrale in alluminio su uno scooter) e ancora oggi &egrave; il riferimento, nonostante la concorrenza si sia fatta negli anni sempre pi&ugrave; incalzante e specializzata. Ma la storia si ripete: quando gli altri si avvicinano, lui fa un altro passettino in avanti. Proprio come il Model Year 2020, aggiornato in vista dell&rsquo;Euro5 e pi&ugrave; completo che mai. Quest&rsquo;ultima versione &egrave; cresciuta di cilindrata fino a 562 cc (aumento dell&rsquo;alesaggio di 2 mm) e la potenza &egrave; passata da 45 a 48 CV (il limite della patente A2) e la coppia da 53 a 55,7 Nm. Il motore bicilindrico in linea &egrave;&nbsp;cambiato in tanti particolari, dai pistoni forgiati, alle bielle, passando per l&rsquo;albero motore pi&ugrave; leggero e perfino le valvole di aspirazione di diametro maggiore.  Telaio e forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati a doppia piastra e monoammortizzatore con leveraggi: potrebbe sembrare la scheda tecnica di una moto, e invece&hellip; Il peso si ferma a 218 kg in ordine di marcia, la sella &egrave; ad appena 800 mm (chiunque tocca facilmente con i piedi a terra), il parabrezza &egrave; regolabile. Tutto bello, ma per qualcuno potrebbe anche non bastare. Ed &egrave; qui che interviene Polini.  La Vespa GTS Super 300 &ldquo;mette le ali&rdquo; con Polini Motori  Il kit dell&#39;azienda bergamasca     Nella loro sede ad Alzano Lombardo (BG), producono dal 1945 kit di potenziamento per veicoli a due ruote, specialmente scooter. E per il TMAX hanno sempre avuto attenzioni particolari, fin dalla prima edizione. Il primo importante step di elaborazione per il nuovo 560 &egrave; il variatore Polini.  L&rsquo;azienda ne ha tre a catalogo (la gamma si chiama Hi-Speed), per rispondere a diverse esigenze. Il primo step ha costi contenuti (186,24 euro + IVA) e prevede un discreto aumento di prestazioni. Il secondo step invece &egrave; quello pi&ugrave; aggressivo (256,56 euro + IVA), mentre il terzo step prevede anche l&rsquo;installazione di una cinghia in kevlar-aramid (misura dedicata) a 352,7 + IVA. Parlando di cinghie, quella in misura standard ha un costo di 136,91 euro + IVA, mentre quella a misura personalizzata costa 147,52 euro + IVA.  Nel catalogo figurano anche la semipuleggia mobile Speed Drive (202,88 euro + IVA), il filtro aria variatore (37,16 euro + IVA) e le molle di contrasto con sistema anti-torsione Evo Slider di diverse rigidezze. Polini vende anche un impianto di scarico che necessita il montaggio di un paio staffe: ha il fondello in alluminio e una grafica texture simil carbonio. &Egrave; omologato Euro4 e costa 687,10 euro + IVA.  Protettivo ergonomicamente corretto, sul TMAX si sta in sella comodamente anche su lunghe percorrenze. Il tunnel centrale &egrave; un po&rsquo; ingombrante ma lo spazio per i piedi non manca e la facilit&agrave; di trovare la posizione di guida ideale, grazie alla possibilit&agrave; di distendere le gambe, permette a chiunque di sentirsi a proprio agio. E con il kit Polini completo, basta premere il pulsante di massa per aggiustare una giornata storta. Il sound &egrave; cupo, maestoso, quello che ci si aspetta da un maxiscooter del suo rango. Gi&agrave; di serie il bicilindrico ha una voce piuttosto profonda, ma con l&rsquo;impianto Polini &egrave; tutta un&rsquo;altra storia.    Lo scarico &egrave; anche estremamente curato: basta osservarlo per notare la minuzia con cui sono realizzati anche i pi&ugrave; piccoli dettagli, al pari di un prezioso gioiello ornamentale. E bastano pochi metri per accorgersi quanto l&rsquo;erogazione sia decisamente migliorata. Non &egrave; una questione di potenza assoluta, ma di fluidit&agrave; e linearit&agrave;. Grazie allo scarico pi&ugrave; libero, tutte le incertezze del motore (soprattutto a met&agrave; scala del contagiri) sono sparite. La spinta ora &egrave; realmente costante lungo tutto l&rsquo;arco di giri, dal minimo e fino alla zona rossa. Ma il maggior beneficio &egrave; dato dal nuovo variatore (sul nostro esemplare era montato il secondo step). La risposta al gas ora &egrave; semplicemente esplosiva, come sparare con un fucile. Prendete la mira, trattenete il fiato e sbem! Fate fuoco.  Metafore a parte, con il kit variatore montato, il TMAX non teme niente e nessuno. Lo scatto al semaforo &egrave; dirompente, difficile immaginare qualcosa di pi&ugrave; rapido. Una piccola rotazione del gas, anche ad andature sostenute, genera un impulso in avanti deciso, quasi rabbioso. E anche l&rsquo;allungo sembra pi&ugrave; insistente rispetto al modello di serie. Probabilmente &egrave; un beneficio dato dal mix di scarico e variatore, ma il fatto &egrave; che anche oltre i 150 km/h spinge con una forza sconosciuta al TMAX che abbiamo sempre provato. Un&rsquo;irruenza impressionante, che ben si accompagna alla ciclistica affilata e precisa che da sempre contraddistingue il TMAX. Se avete sempre desiderato un mezzo a variatore in cima alla catena alimentare, Polini ha ci&ograve; che fa per voi.    The Test: Yamaha TMAX, il ritorno del Re 

Il re dei maxi-scooter sportivi &egrave; ancora pi&ugrave; in forma grazie al kit Polini. Cos&igrave; equipaggiato, &egrave; difficile trovare qualcuno all&rsquo;altezza&hellip;

The Test : Yamaha TMAX, ancora pi&ugrave; grinta con il kit Polini

Inutile girarci attorno. Nell&rsquo;immaginario collettivo, quando si pensa ad uno scooter prestazionale, il primo a venire in mente &egrave; sempre lui. Perch&eacute; questo segmento, in fondo, lo ha creato e perch&eacute; da 19 anni e 6 generazioni (l&rsquo;ultima arrivata &egrave; la settima) detta legge sul mercato dei &ldquo;big&rdquo; con circa 276.000 unit&agrave; vendute in tutta Europa.  Il motivo &egrave; presto detto: col TMAX vai a lavoro, al bar, ti diverti nel weekend ma sempre con un sottinteso di fondo: mai sfidarlo a cuor leggero nello scatto al semaforo in citt&agrave;. Una formula vincente, che parte da un&rsquo;idea precisa; dare vita ad uno scooter in grado di regalare sensazioni da moto, grazie a una ciclistica rocciosa e a performance su strada sconosciute, o quasi, alla categoria.    L&rsquo;ultima versione 2020 arriva in listino in due varianti: il TMAX 560, a 11.999 euro, e il TMAX Tech Max 560, a 13.799. Quest&rsquo;ultima, oltre al parabrezza regolabile elettricamente, offre, in pi&ugrave;, il cruise control, le manopole e la sella riscaldabili, la sospensione posteriore regolabile, la forcella con finitura oro, le livree speciali Tech Kamo e Sword Grey e funzionalit&agrave; aggiuntive attraverso il sistema con app &ldquo;MyTMAX Connect&rdquo;. Abbiamo testato il nuovo TMAX 560 tra Lisbona e Cascais; una prova &ldquo;real life&rdquo;, tra curve e citt&agrave;, per scoprire a fondo le caratteristiche dell&rsquo;ultima incarnazione del maxi scooter Yamaha, con diverse novit&agrave; a bordo.  Le novit&agrave;  Le principali riguardano soprattutto il motore bicilindrico, ora omologato Euro 5, pi&ugrave; leggero e compatto, che cresce fino a 562 cm3, raggiungendo la potenza massima di 48 CV (il TMAX pu&ograve; essere guidato anche dai neo-patentati A2); ci sono poi il nuovo impianto di scarico e la taratura delle sospensioni rivista, ulteriormente ottimizzata.    Entrambe le versioni in listino hanno in comune una dotazione tecnica di ottimo livello: D-Mode a 2 modalit&agrave;, una con un&rsquo;erogazione pi&ugrave; dolce, l&rsquo;altra per scatenare tutta la vivacit&agrave; prestazionale del mezzo, traction control, accensione con smart key e non manca il cavalletto centrale con blocco elettrico, un deterrente in pi&ugrave; per i ladri. La strumentazione, di tipo TFT, comprende il tachimetro a sinistra e il contagiri a destra, con un display centrale che offre tutte le informazioni necessarie.    Per quanto riguarda le linee, si fa apprezzare il sapiente lavoro di &ldquo;cesello&rdquo; dei designer, con carene ora pi&ugrave; affilate e maggiori richiami alla sportivit&agrave;. In particolare, si fa apprezzare il nuovo disegno del retrotreno, con il caratteristico faro posteriore a LED a forma di &ldquo;T&rdquo;. A LED, anche le frecce anteriori, inglobate nello scudo. Un colpo al pulsante dello start e si parte. Non appena in sella, si apprezzano subito le caratteristiche pi&ugrave; propriamente &ldquo;scooter&rdquo; del TMAX.    Protettivo, ergonomicamente corretto, si sta comodi anche sulle lunghe percorrenze a velocit&agrave; sostenuta. Il tunnel centrale &egrave; ingombrante ma lo spazio per i piedi non manca e il nuovo disegno di sella e carena (nella parte posteriore) migliora il comfort del passeggero, che fatica meno a trovare le pedane con i piedi. Da segnalare, l&rsquo;ottima efficacia del parabrezza. Ancora un po&rsquo; affollato, invece, in particolare per quanto riguarda l&rsquo;accessoriato Tech Max, il blocchetto sinistro del manubrio; in media, l&rsquo;intera &ldquo;pulsanteria di bordo&rdquo;, sulle prime, non &egrave; super intuitiva e necessita di un minimo di apprendistato. Buona, invece, la capacit&agrave; di carico del sottosella invariata rispetto al passato: ci entrano due caschi jet o un integrale.  La prova  Con il MAXI giapponese ci si muove svelti nel traffico. Gli ingombri laterali sono ridotti, con doti di manovrabilit&agrave; e agilit&agrave; non scontate su uno scooter di queste dimensioni. Le sospensioni copiano bene anche i fondi sconnessi e negli attraversamenti urbani ci si sente sempre a proprio agio e padroni della situazione. Ma &egrave; quando la strada si apre e la citt&agrave; &egrave; alle spalle, che emerge davvero la natura di un progetto nato, come si diceva, per regalare divertimento ed emozioni motociclistiche anche a chi preferisce le due ruote automatiche per gli spostamenti.  Il telaio in alluminio a doppio trave &egrave; sempre una garanzia, ben coadiuvato dalle sospensioni, che con la nuova taratura offrono ancora pi&ugrave; sostegno nella guida aggressiva. Soprattutto la forcella, sempre solida e capace di regalare grande feeling in inserimento e in percorrenza di curva, dove il TMAX risulta roccioso. E poi il motore: al di l&agrave; dei dati dichiarati per quest&rsquo;ultima evoluzione del bicilindrico Yamaha, si percepisce chiaro, rispetto al passato, un irrobustimento delle prestazioni lungo l&rsquo;intero arco di erogazione, sia nella partenza da fermo, che in ripresa, con un allungo dal carattere ancora pi&ugrave; muscolare.    Ma &egrave; soprattutto in condizioni variabili, come quelle incontrate nella prima parte del test, che si apprezza la vera maturit&agrave; di questo progetto: sensazione di sicurezza elevata e grande stabilit&agrave;, anche guidando spediti tra folate di vento e pioggia battente. Ottimo il comportamento del traction control, promossa la frenata, decisa quando serve e dosabile in ogni situazione, ben coadiuvata da un ABS perfettamente a punto. Meno convincente, invece, la visuale offerta dagli specchietti.    Per concludere, il day by day, soprattutto per chi usa le due ruote 365 giorni l&rsquo;anno, obbedisce spesso a scelte razionali, che badano al sodo. Ma il concetto di &ldquo;sodo&rdquo; &egrave; molto soggettivo, e per tanti significa zero compromessi in fatto di dotazione, qualit&agrave; e divertimento di guida anche in sella alle due ruote automatiche e a qualunque prezzo. Se vi riconoscete in questi &ldquo;tanti&rdquo;, il nuovo TMAX 560 (soprattutto in versione Tech MAX) non vi deluder&agrave;. 

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