Il Gran Premio d&#39;Italia &egrave; sempre un momento magico per i piloti nostrani e lo &egrave; ancor di pi&ugrave; per Valentino Rossi che al Mugello ha corso qualcosa come 27 gare in carriera. Per lui, per&ograve;, potrebbe essere anche l&#39;ultimo GP su questo tracciato ma Vale non ci vuole pensare: &ldquo;Non bisogna pensare che sar&agrave; l&#39;ultimo - ha detto - per me qui &egrave; la 27esima gara ed &egrave; grandioso vedere che provo la stessa passione come la prima volta. Voglio solo divertirmi&rdquo;  Sulla velocit&agrave; al Mugello   &ldquo;Questo weekend - ha spiegato Dottor Rossi - sar&agrave; importante. Il Mugello &egrave; un luogo speciale per tutti gli appassionati di moto, &egrave; casa del GP d&#39;Italia da 30 anni. Ieri &egrave; stato grandioso rivederlo, le colline, il paddock &egrave; davvero incredibile. A Le Mans siamo migliorati un po&#39; ma le condizioni erano difficili, vedremo la mia velocit&agrave; durante il weekend quale sar&agrave;&rdquo;.  E a proposito di velocit&agrave;, si &egrave; parlato a lungo sul fatto che alcune moto potrebbero battere il record di velocit&agrave; di punta stabilit&agrave; da Zarco in Qatar: &ldquo;La velcit&agrave; qui &egrave; impressionante - ha proseguito Vale - e penso che qui si possa andare anche pi&ugrave; veloci che in Qatar. Il &ldquo;salto&rdquo; con frenata alla San Donato &egrave; il punto pi&ugrave; imrpessionante di tutto il campionato. Non &egrave; semplice, ma bello&rdquo;.  Ma tutta questa velocit&agrave; pu&ograve; far venire meno la sicurezza del tracciato? &ldquo;La cosa pi&ugrave; importante &egrave; continuare a lavorare sulle vie di fuga delle piste in quanto le moto sono molto veloci. A Jerez come al Mugello ci sono punti un po&#39; pericolosi, bisogna spingere al massimo per miglorare le vie di fuga&rdquo;.  Orari TV MotoGP Italia: in diretta su Sky, DAZN e TV8 la gara al Mugello  Presto una decisione sul futuro   Altro argomento della conferenza &egrave; stato poi il futuro di Valentino, argomento che tiene sempre banco: &ldquo;Da adesso in poi andremo ad affrontare un periodo importante per il campionato con 4 gare in 5 settimane. Ci sar&agrave; il Mugello, poi Barcellona e Assen e dopo, senza Finlandia ci sar&agrave; un mese di pausa. In quel periodo tutti cominceranno a pensare al 2022, pertanto prender&ograve; l&igrave; la mia decisione, ma non sar&agrave; solo mia, perler&ograve; con Petronas e Yamaha&rdquo;.  Ma il fatto che il prossimo anno potrebbe tornare il pubblico al Mugello rappresenta un incentivo per continuare? &ldquo;No, - ha spiegato Rossi - il pubblico non &egrave; un motivo per continuare, qui &egrave; speciale con i fan ma se voglio vedere i fan posso venire a vedere la gara. E&#39; difficile continuare solo per questo motivo. Per l&#39;anno prossimo, per quanto riguarda il Team VR46 stiamo parlando con Ducati e Yamaha e penso che tra una settimana o 10 giorni ci saranno notizie&rdquo;.  MotoGP Italia, Marquez: &ldquo;Dopo Jerez pensavo di dovermi fermare&rdquo; 

Valentino Rossi ha parlato della bellissima atmosfera del Mugello e a proposito del suo futuro ha detto: &ldquo;Non posso continuare a correre solo per vedere di nuovo i fan il prossimo anno al Mugello, &egrave; difficile continuare solo per questo motivo&rdquo;

MotoGP Italia, Rossi: &ldquo;L&#39;ultimo GP al Mugello? Non ci voglio pensare&rdquo;

The Italian GP is just around the corner and from Friday, the riders will be out at Mugello for free practice ahead of Sunday&#39;s race. Yamaha and Ducati look to be the favourites considering the results in recent races but, of the M1 bikes, might that of Valentino Rossi also be able to fight for the podium?  &nbsp;The most successful at Mugello   Vale has won more Mugello races than anyone. He&rsquo;s competed at this track ever since he was young and knows it like the back of his hand. His most recent strong result dates back to 2018, when he finished third behind Jorge Lorenzo and Andrea Dovizioso. The following year he crashed out and then in 2020 there was no MotoGP in Italy due to Covid-19. So what can we expect from the Doctor this time around? His 2021 season hasn&rsquo;t got off to the best start, an eleventh-place finish his best result to date, scored at Le Mans. If we were feeling pessimistic, we might be inclined to say that things will be no better in Italy, but Rossi might just have an ace up his sleeve.  &nbsp;&ldquo;Mugello is always special&rdquo;   A &lsquo;home&rsquo; race, even if the Misano round is more of a &lsquo;home&rsquo; race for Rossi, always brings extra motivation. There won&rsquo;t be any crowds on site to support Valentino, but if the Petronas rider wants to make up for his recent negative results, this friendly track could be just the place: &ldquo;I felt better with the bike at Le Mans &ndash; he said &ndash; so it was a pity the race was such a complicated one. We hope the weather is more consistent this weekend at Mugello, and that we can confirm the improvements made during testing at Jerez. It&rsquo;s a fantastic track and I have many wonderful memories. It&rsquo;s always special, so I can&rsquo;t wait to get there, although it&rsquo;s a pity there&rsquo;ll be no fans because they are always fantastic and give us so much support. It&rsquo;s great to see them in the grandstand. The Italian GP is something wonderful&rdquo;.  Translated by Heather Watson  MotoGP Italy, Marc Marquez anxious: &ldquo;I know my physical limitations&rdquo; 

Having not made the best start to the 2021 season, the Petronas rider has a golden opportunity to score a good result: &ldquo;I hope to confirm the improvements made during the Jerez test&rdquo;

MotoGP Italy: can Rossi turn things around?

Il Gran Premio d&#39;Italia &egrave; alle porte e da venerd&igrave; i piloti del Motomondiale scenderanno in pista al Mugello per le prove libere fino alla gara di domenica. Yamaha e Ducati, visti i risultati ottenuti nelle prime cinque gare della stagione, sembrano le favorite, ma tra le M1, ci sar&agrave; anche quella di Valentino Rossi che potr&agrave; puntare al podio?  Il pi&ugrave; vincente del Mugello  Vale &egrave; il pilota che ha vinto di pi&ugrave; al Mugello. Corre su questo tracciato da quando era piccolo e lo conosce come le sue tasche. L&#39;ultimo bel risultato ottenuto al Mugello non &egrave; neppure troppo lontano e risale al 2018: arriv&ograve; terzo alle spalle di Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. L&#39;anno successivo, invece, usc&igrave; di scena per una caduta. Nel 2020 il covid ha messo la parola &ldquo;stop&rdquo; sul Gran Premio d&#39;Italia per farlo ripartire poi in questo 2021. Cosa c&#39;&egrave; da aspettarsi quindi da Dottor Rossi in questo weekend? Di certo questa stagione per Valentino non &egrave; partita nel migliore dei modi con un 11esimo posto come miglior risultato ottenuto proprio nel GP di Francia. Accompagnati da un certo pessimismo potremmo quindi dire che anche in Italia non andr&agrave; meglio, ma Rossi potrebbe stupirci tirando fuori l&#39;asso dalla manica.  MotoGP Italia: anteprima, meteo e curiosit&agrave; sul tracciato del Mugello  &ldquo;Il Mugello sempre speciale&rdquo;  La gara di &ldquo;casa&rdquo; anche se per Rossi &egrave; &ldquo;pi&ugrave; casa&rdquo; il Gran Premio di Misano, si sa, da sempre una spinta in pi&ugrave;. Il pubblico quest&#39;anno non ci sar&agrave; ad incoraggiare Valentino, ma se il pilota Yamaha Petronas vuole rifarsi della serie negativa di risultati non pu&ograve; che approfittare di questo tracciato per lui tanto amico: &ldquo;A Le Mans &ndash; ha detto - mi sentivo meglio anche con la moto, quindi &egrave; stato un peccato che sia stata una gara cos&igrave; confusa. Speriamo che il tempo sia pi&ugrave; costante questo fine settimana al Mugello e che potremo confermare i miglioramenti fatti nei test di Jerez. &Egrave; una pista fantastica e fortunatamente ho molti bei ricordi qui. &Egrave; sempre speciale, quindi non vedo l&#39;ora di esserci, anche se &egrave; un peccato che non ci saranno i fan perch&eacute; sono sempre fantastici e ci danno molto supporto. &Egrave; sempre bello vederli in tribuna. Il Gran Premio d&#39;Italia &egrave; qualcosa di fantastico&rdquo;.  Orari TV MotoGP Italia: in diretta su Sky, DAZN e TV8 la gara al Mugello 

Il pilota Petronas che non ha iniziato al meglio la sua stagione 2021, al Mugello avr&agrave; un&#39;occasione d&#39;oro per rifarsi: &ldquo;Voglio confermare i miglioramenti fatti nei test di Jerez&rdquo;

MotoGP Italia: Rossi riuscir&agrave; a risollevare le sue sorti?

Quattro punti nei primi quattro GP stagionali e una situazione migliorata di poco dopo Le Mans: il disastroso avvio di 2021 di Valentino Rossi ha non pochi precedenti tra gli ex campioni del Mondo della classe regina.  Quella (s)volta che: MotoAmerica... Come Rossi e Marquez  Jorge Lorenzo e gli altri   Jorge Lorenzo nella seconda annata in Ducati, per esempio, cadde in Qatar e a Jerez, e rimedi&ograve; un 15&deg; posto in Argentina e un 11&deg; ad Austin: totale sei punti.  Invece Nicky Hayden, nel 2015 con la poco competitiva Honda del Team Aspar fu 17&deg; in Qatar e Spagna, 16&deg; a Termas de Rio Hondo e tredicesimo in patria, raccogliendo appena tre punti. Kenny Roberts junior, nel 2007 con la KR212V motorizzata Honda, fu 16&deg; in Spagna e Turchia, 15&deg; in Cina e tredicesimo in Qatar, per quattro punti in tutto. Sei i punti di Eddie Lawson nel 1992 con la Cagiva e di Franco Uncini nel 1984 con la Suzuki del Team Gallina ma ai tempi i sistemi di punteggio erano diversi: con l&rsquo;attuale, l&rsquo;americano e il marchigiano avrebbero avuto rispettivamente 17 e 16 punti dopo quattro GP.  Il 1985 di Uncini   Persino peggio l&rsquo;inizio del 1985 per Uncini, penultimo italiano iridato della 500 (l&rsquo;ultimo &egrave; stato Rossi, con lui nella foto), complice una moto decisamente limitata. Proprio per la scarsa fiducia, in inverno Uncini sembr&ograve; vicino a passare alla Yamaha campione del Mondo con Lawson, grazie all&rsquo;offerta presentatagli da Giacomo Agostini. Ma poi ci ripens&ograve;: &ldquo;La Suzuki ha fatto veramente cose notevoli per avermi in squadra &ndash; dichiar&ograve; a Motosprint in quell&rsquo;inizio di 1985 &ndash; Gallina e la HB altrettanto. Lo hanno fatto perch&eacute; la Suzuki torna alle corse: anche se i giapponesi non lo dichiarano ufficialmente, &egrave; un ritorno al 100%. C&rsquo;&egrave; questa ferma volont&agrave; della Suzuki di tornare al vertice&rdquo;. Un abbaglio clamoroso, scaturito dall&rsquo;enorme fiducia in Roberto Gallina, con cui nel 1982 aveva vinto il titolo.  Uncini parl&ograve; senza aver visto la moto dell&rsquo;85: la prima uscita avvenne a inizio febbraio a Jarama perch&eacute; il team fu presentato a Barcellona, complice l&rsquo;ingaggio di Sito Pons che port&ograve; lo sponsor Campsa. I due per&ograve; girarono con le XR 45 e soltanto a fine febbraio in Sud Africa, a Welkom, ebbero modo di testare la nuova moto. Diverse le novit&agrave;, a partire dal carter motore passando per il sistema di alimentazione a valvole e ancora gli ammortizzatori e il telaio con la parte posteriore ricavata dal pieno.  Uncini non sembr&ograve; particolarmente preoccupato, anzi: &ldquo;Se io e Sito potremo disporre fin dalla prima gara di una moto in ordine, un pensierino al Mondiale lo potremo anche fare&rdquo;. Le attese furono ridimensionate un mese dopo, nel GP inaugurale a Kyalami, dove divenne evidente come la partecipazione ufficiale della Casa di Hamamatsu fosse un bluff. In prova Uncini fu decimo a 3&rdquo;2 da Freddie Spencer mentre Pons fece un filo meglio: ottavo a 2&ldquo;49 dalla Honda. In gara l&rsquo;iberico fu di nuovo 8&deg; ma a un minuto e 26 secondi da Eddie Lawson mentre Uncini chiuse 11&deg;, addirittura doppiato: &ldquo;Brutto? Altroch&eacute;. &Egrave; umiliante essere doppiati&rdquo;. Sotto accusa fin&igrave; la scarsa cavalleria della moto: &ldquo;Quando mi ha raggiunto Lawson nel misto avrei potuto anche tenerlo, per&ograve; sul dritto mi sverniciava&rdquo;.  Franco si riscatt&ograve; vincendo la prima gara dell&rsquo;Italiano, a Imola, ma a Jarama si ripresent&ograve; lo stesso copione del Sud Africa: in qualifica Pons 10&deg; a 2&rdquo;49 da Lawson e Uncini 14&deg; a 3&rdquo;91. E mentre Sito agguant&ograve; due punti con il nono posto, l&rsquo;italiano fin&igrave; gambe all&rsquo;aria nel giro di riscaldamento e non riusc&igrave; a ripartire: &ldquo;Per terra era umido e quando ho accelerato sulla striscia gialla la moto mi &egrave; sgusciata da sotto il sedere&rdquo;. A terra era anche il suo umore e lo scenario non cambi&ograve; nel terzo GP, a Hockenheim: 14&deg; in qualifica e poi ritirato, dopo essere rientrato ai box due volte, condizionato dalla gomma posteriore.  &ldquo;Se fossi rimasto in gara, per cosa avrei lottato, per un 12&deg; posto? Prendere rischi per uno o due punti non ha senso&rdquo;. Uncini cancell&ograve; lo zero in classifica al GP Nazioni con l&rsquo;8&deg; posto a 1&rsquo;20&rdquo; da Spencer e riusc&igrave; a concedere il bis soltanto a Misano, dove chiuse sesto ma attardato di 1&rsquo;18&rdquo;. E cos&igrave; a fine anno Uncini si ritir&ograve;, mettendo in pratica quanto aveva dichiarato a febbraio: &ldquo;Correre nel Mondiale senza una moto competitiva non ha pi&ugrave; senso&rdquo;.  Quella (s)volta che: la Superlega dell&#39;Enduro 

Valentino Rossi non &egrave; il primo ex iridato a vivere una falsa partenza: il precedente di Franco Uncini

Quella (s)volta che: Rossi e gli altri campioni a corto di punti

Il quinto appuntamento stagionale disputato a Le Mans &egrave; stato povero di soddisfazioni per il team Petronas, con Franco Morbidelli che per un contatto di gara &egrave; finito ben presto nella ghiaia e con Valentino Rossi che ha tagliato il traguardo solo in undicesima posizione. Il circuito del Mugello li accoglier&agrave; questo fine settimana (ecco gli orari tv) e si spera in un cambio di rotta.  &ldquo;Non so cosa aspettarmi&rdquo;   In Francia Morbidelli aveva anche avuto un problema fisico con cui convivere, legato al ginocchio e afferma: &ldquo;Spero di arrivare al Mugello questo fine settimana nella migliore forma possibile, dopo aver svolto alcune cure per il ginocchio. Amo il Mugello; &egrave; una pista fantastica, piena di storia e ho dei bei ricordi&rdquo;.  La pista &egrave; unica e l&rsquo;italo-brasiliano ha ammesso: &ldquo;La sensazione che ho al Mugello &egrave; leggermente diversa rispetto alle altre piste. &Egrave; bellissimo tornarci a correre, dopo l&rsquo;assenza dello scorso anno, ma non sar&agrave; normale perch&eacute; non avremo i tifosi&rdquo;. L&rsquo;atmosfera cambier&agrave; dunque un bel po&rsquo;, mentre sul risultato che potrebbe ottenere il &ldquo;Morbido&rdquo; ha detto: &ldquo;Non so cosa aspettarmi, ma non vedo l&#39;ora e spero che la nostra moto continui ad andare bene&rdquo;.  MotoGP: &quot;Le Iene&quot; provano a fare luce sul caso di Andrea Iannone    &nbsp;Grande assente: il pubblico   La stagione di Valentino Rossi &egrave; iniziata in salita, ma dopo il test svolto a Jerez il 3 maggio qualche passo in avanti &egrave; stato fatto: &quot;A Le Mans mi sentivo meglio con la moto, &egrave; stato un peccato che sia stata una gara con condizioni miste. Speriamo che il tempo sar&agrave; pi&ugrave; costante questo fine settimana al Mugello e potremo confermare i miglioramenti dai test di Jerez&quot;.  Il tracciato toscano lo ha visto trionfare diverse volte e il pesarese ammette: &quot;&Egrave; una pista fantastica e fortunatamente ho molti bei ricordi l&igrave;. &Egrave; sempre speciale, quindi non vedo l&#39;ora di correre, anche se &egrave; un peccato che non ci saranno i fan, sono sempre fantastici e ci danno molto supporto. &Egrave; sempre bello vederli in tribuna&quot;.  MotoGP Italia, Petrucci: &quot;Mugello? Sar&agrave; dura, ma non vedo l&#39;ora&quot; 

I due piloti del team Petronas correranno il primo appuntamento in casa, con l&rsquo;obiettivo di concretizzare le buone sensazioni sulla M1

MotoGP Italia, Morbidelli e Rossi in coro: &ldquo;Mugello pista speciale&rdquo;

        The question is a direct one - can you really imagine Valentino Rossi waving goodbye to racing, as a rider at least, without spectators at the tracks? Can you imagine a Rossi who announces his retirement only to immediately exit stage left? Think about it. We would go as far as to say it&rsquo;s impossible. Does anyone believe that a great like him, having lifted MotoGP to dizzy global heights, would leave as if it were nothing? No. It would be like U2 retiring without a Farewell Tour. Something that other athletes had the chance to do in the past, Michael Jordan and Kobe Bryant in NBA for example. Throngs of people  The question is a legitimate one as, if Valentino were to announce his retirement, there would be an incredible demand for tickets. In Europe but also in Argentina and Japan, in Thailand as in Australia. Who wouldn&rsquo;t want to be there for Rossi&rsquo;s final visit to a particular track or country? It would be a sell-out. But this is not yet possible today, with the &lsquo;closed doors&rsquo; policy owing to the pandemic. And consider that a farewell tour would also involve shirts and gadgets, the classic &lsquo;I was there&rsquo; merchandise. Multiply that income by the twenty or so MotoGP races that run each season and the figures would be enough to make our heads spin. A calculation that is of particular relevance now, following the economic impact of the pandemic. It would be an exceptional (and global) promotional campaign, both for VR46 that produces the gadgets, and for Dorna. But also for the manufacturer with whom Valentino is spending his final world championship season. For everything it would mean for his company, for the promoter of the championship and for his millions of fans, it doesn&rsquo;t look as if Rossi can simply announce his retirement &ldquo;at will&rdquo;. As if he were a prisoner of his own legend. Two of the most characteristic images we have of Valentino Rossi are when he gets off the bike and lifts his right leg over the tank, and when he bends down before the race, &lsquo;communicating&rsquo; with his M1. Will we see this again in 2022? The choice lies with Valentino  The numbers and scenarios are certain, but those who know Valentino well highlight an aspect that could count more than any external factor - his character. On the day he decides that enough is enough, no one will be able to convince him to continue. No one will be able to convince him to do something he doesn&rsquo;t want to do. We can only hope that his farewell doesn&rsquo;t take place behind closed doors. That would be a bitter ending to a wonderful story. And then there&rsquo;s one final detail, an important one at that &ndash; as soon as Valentino makes his retirement decision public, the results will no longer be a problem. If they are good, great, but it wouldn&rsquo;t matter even if they weren&rsquo;t. Because Rossi would be going to each country to bid farewell to that track and, one hopes, the fans in attendance there. No one would have anything bad to say, unlike now. On his Farewell Tour, Valentino would be running his own race, on a different level. Translated by Heather Watson MotoGP, Max Biaggi admits: &ldquo;Rossi won&rsquo;t be back to how he was&rdquo;       

If he were to decide to retire at the end of this season, Valentino won&rsquo;t get his well-deserved Farewell Tour, a potential goldmine for MotoGP and a cure-all after a difficult period. But is Rossi really a prisoner of his own legend?

MotoGP, Valentino Rossi: a farewell without the crowds?

&ldquo;Valentino Rossi won&rsquo;t be back to how he was before&rdquo;. This is what Max Biaggi had to say when talking to RTL 102.5, after watching the nine-time champ&rsquo;s fifth race of the season. The Italian crossed the line in eleventh place at Le Mans and has scored points in only two of the five races contested so far. The situation is pretty critical.  Age, an inescapable factor   Biaggi went on to explain: &ldquo;Valentino finished close to the top ten at Le Mans and perhaps this means that he&rsquo;s resolved some of the issues, or that the track offered more favourable characteristics. But he&rsquo;s not the same Rossi&rdquo;.  Other riders continue to move up from the minor classes, which makes age an important factor according to Biaggi: &ldquo;There are many young and fast riders, all just tenths apart. It&rsquo;s so easy to find yourself drop from first to eighth in an instant. MotoGP has become a really impressive championship. In sport, the freshness of youth is almost always fundamental. It&rsquo;s an incalculable value&rdquo;. Rossi turned 42 in February and will soon have to decide as to his future, whether to continue or to hang up his helmet for good.  Translated by Heather Watson  MotoGP, Rossi sets the date for his future: &ldquo;I&#39;ll decide after nine races&rdquo; 

The Italian voices his opinion about Valentino Rossi, who&rsquo;s experiencing his worst ever season and is still in difficulty five races in

MotoGP, Max Biaggi admits: &ldquo;Rossi won&rsquo;t be back to how he was&rdquo;

&ldquo;Valentino Rossi non torner&agrave; pi&ugrave; quello di prima&rdquo;. Con questa dichiarazione lapidaria si &egrave; espresso Max Biaggi a RTL 102,5 dopo aver visto la quinta prestazione in gara del nove volte iridato. A Le Mans il pesarese ha visto la bandiera a scacchi solo in undicesima posizione e questa ha rappresentato la sua seconda gara, su cinque, in cui quest&rsquo;anno &egrave; andato a punti. La situazione &egrave; piuttosto critica.  L&#39;et&agrave;, fattore imprescindibile    Andando pi&ugrave; nel dettaglio Biaggi ha spiegato: &ldquo;Valentino a Le Mans ha chiuso vicino ai 10 e questo vuol dire che forse ha risolto alcuni suoi problemi, oppure le caratteristiche della pista gli erano pi&ugrave; favorevoli. Ma lui non &egrave; il Rossi di sempre&rdquo;.  Dalle classi minori sono arrivati costantemente altri piloti e a questo punto l&rsquo;et&agrave; &egrave; un fattore importante secondo Biaggi: &ldquo;Ci sono molti piloti giovani e veloci, tutti separati tra loro da pochi decimi. In un momento ti puoi trovare da primo a ottavo. La MotoGP &egrave; diventata un campionato impressionante. Nello sport quella freschezza della giovent&ugrave; &egrave; quasi sempre fondamentale. &Egrave; un valore incalcolabile&rdquo;. Rossi ha compiuti 42 anni a febbraio e tra poco dovr&agrave; pensare al suo futuro, se vale la pena continuare o se dovr&agrave; appendere, definitivamente, il casco al chiodo.  MotoGP: Vinales non convince, sar&agrave; un altro anno di passione? 

Il &ldquo;Corsaro&rdquo; ha espresso la sua opinione sul caso di Valentino Rossi, che quest&rsquo;anno sta disputando la sua stagione peggiore e dopo cinque gare &egrave; ancora in difficolt&agrave;

MotoGP, Max Biaggi ammette: &ldquo;Rossi non torner&agrave; pi&ugrave; quello di prima&rdquo;

        The hot topic right now, and already over the last few seasons in fact, is what decision Valentino Rossi will come to about his career as a rider. Will he continue on in 2022? Will he retire? Will he follow another path? All questions that will soon find their answers it seems. The verdict after nine races  An in interview with Indonesian TV channel Trans7, the Doctor has spoken about the decision regarding his future. Many thought that an official press release might come during the Mugello race weekend, but Rossi denies this: &ldquo;Talking with Petronas and Yamaha - he explained - we&rsquo;ve decided that it&rsquo;s a matter for mid-season. As we&rsquo;ll have the summer break after nine races, I think that&rsquo;s the moment when we&rsquo;ll decide as to next year, so after nine races.&rdquo; &ldquo;I need to see if I&rsquo;ll be competitive&rdquo;  Rossi also fell back on the usual phrase he repeats each year with regard to his possible retirement: &ldquo;I&rsquo;ll be pleased if I&rsquo;m able to race in 2022 and come to Indonesia - he said, referencing the interviewing country - but we need to wait for the results and see if I&rsquo;m competitive. So right now I can&rsquo;t promise anything but I&rsquo;ll try and be here in 2022.&rdquo; Valentino&rsquo;s results haven&rsquo;t been outstanding so far this season, his best result an eleventh-place finish at the latest Le Mans round. Either way, it won&rsquo;t be an easy decision for him so it&rsquo;s only right that he takes his time. At the Indonesian track  During the interview, Rossi also spoke about the Mandalika circuit that should feature on the 2022 calendar: &ldquo;It looks like a fast track with some fast turns - he concludes - Those are usually fun tracks but we&rsquo;d need to ride there to really see. It will be a challenging GP as Indonesia is very hot. I raced there in &rsquo;96 and &rsquo;97 and I remember it was perhaps even hotter than Malaysia. But the sea is nearby, so if it&rsquo;s too hot we&rsquo;ll head for the beach!&rdquo; Translated by Heather Watson MotoGP: trial-run crowd test at Montmel&oacute; ahead of the Barcelona GP       

The Italian rider wants to weigh up his future based on the results of the first nine races: &ldquo;I can&rsquo;t promise anything but I&rsquo;ll try to be here in 2022&rdquo;

MotoGP, Rossi sets the date for his future: “I’ll decide after nine races”

L&#39;argomento &ldquo;caldo&rdquo; di questo periodo, ma che in realt&agrave; lo &egrave; gi&agrave; da qualche anno, &egrave; la decisione in merito a ci&ograve; che Valentino Rossi far&agrave; della sua carriera di pilota. Continuer&agrave; anche nel 2022? Si ritirer&agrave;? Prender&agrave; altre strade? Tutti interrogativi che, a quanto pare, troveranno una risposta a breve.  Dopo 9 gare il verdetto   In un&#39;intervista rilasciata all&#39;emittente indonesiana Trans7, il Dottore ha parlato della decisione che riguarder&agrave; il suo futuro. In molti avevano pensato che una comunicazione ufficiale sarebbe arrivata durante il weekend del Mugello, ma Rossi smentisce l&#39;ipotesi: &ldquo;Parlando con Petronas e Yamaha - ha spiegato - abbiamo constatato che si tratta di una questione che riguarda la met&agrave; della stagione. Dato che dopo nove gare avremo la pausa estiva, penso che sar&agrave; proprio in quel periodo che prenderemo una decisione per l&rsquo;anno prossimo, dopo nove gare.&rdquo;  &ldquo;Devo vedere se sar&ograve; competitivo&rdquo;   Oltre a questo, Rossi ha pronunciato l&#39;ormai solita frase che ripete ogni stagione che pi&ugrave; lo lega alla decisione relativa o meno al suo ritiro: &ldquo;Sar&ograve; contento se avr&ograve; la possibilit&agrave; di correre anche nel 2022 e di venire in Indonesia - ha detto riferendosi all&#39;intervista fatta dall&#39;emittente indonesiana - ma abbiamo bisogno di aspettare i risultati e di vedere se sar&ograve; competitivo. Quindi al momento non posso promettere niente ma prover&ograve; a esserci nel 2022.&rdquo; Al momento, i risultati di Valentino non sono stati proprio eccellenti, con un undicesimo miglior piazzamento arrivato proprio nell&#39;ultimo Granpremio di Le Mans. Di certo, per&ograve;, la sua non sar&agrave; una scelta facile e quindi &egrave; giusto che richieda tempo.  Sul circuito indonesiano   Oltre a ci&ograve; nell&#39;intervista fatta, Rossi ha parlato proprio del circuito di Mandalika che dovrebbe entrare in calendario dal 2022: &ldquo;Sembra una pista veloce con delle curve veloci. - ha concluso - Di solito sono circuiti divertenti ma per capirlo bene abbiamo bisogno di girarci con la moto. Sar&agrave; un Granpremio molto impegnativo dato che in Indonesia &egrave; molto caldo. Ho corso l&igrave; nel &lsquo;96 e nel &#39;97 e mi ricordo che forse fa anche pi&ugrave; caldo rispetto alla Malesia. Per&ograve; il mare &egrave; molto vicino, quindi se sar&agrave; troppo caldo andremo al mare!&rdquo;.  MotoGP: inizia a comporsi il puzzle del team di Valentino Rossi 

Il pilota di Tavullia vuole ancora valutare bene il suo futuro in base ai risultati che otterr&agrave; nelle prime nove gare: &ldquo;Non posso promettere niente ma prover&ograve; a esserci nel 2022&rdquo;

MotoGP, Rossi fissa la data per il suo futuro: &ldquo;Decider&ograve; dopo 9 gare&rdquo;

La domanda &egrave; diretta: davvero qualcuno pu&ograve; immaginare che Valentino Rossi dia l&rsquo;addio alle corse, quantomeno da pilota, senza pubblico nei circuiti? Qualcuno pu&ograve; immaginare un Rossi che annuncia il ritiro, uscendo subito di scena? Riflettiamoci. A noi la risposta sembra evidente: no, &egrave; impossibile. Qualcuno crede che davvero il pi&ugrave; grande, colui che ha reso la MotoGP popolare a livello planetario, se ne vada come se nulla fosse? No. &Egrave; come se gli U2 lasciassero senza quello che gli anglosassoni chiamano Farewell Tour, un&rsquo;ultima tourn&eacute;e di addio. Una possibilit&agrave; avuta da altri sportivi, pensiamo alla NBA, con Michael Jordan prima e Kobe Bryant poi.  GP Francia, Rossi: &ldquo;Contatto con Pol Espargaro? Fortunati a non cadere&rdquo;  Affluenza di pubblico   La domanda &egrave; lecita: nel momento in cui Valentino dovesse annunciare il ritiro, ci sarebbe una richiesta di biglietti inusitata. In Europa come in Argentina o Giappone, in Thailandia come in Australia: chi non vorrebbe esserci per l&rsquo;ultima volta di Rossi in quel determinato circuito o Paese? Roba da tutto esaurito. Questo, per&ograve;, oggi non sarebbe ancora possibile, con il regime di &ldquo;porte chiuse&rdquo; vigente a causa della pandemia. E a questo aggiungete che il tour d&rsquo;addio porterebbe con s&eacute; magliette o qualsiasi gadget all&rsquo;insegna del classico &ldquo;io c&rsquo;ero&rdquo;. Moltiplicate gli introiti per la ventina di GP che si disputano in una stagione normale, e avrete cifre da capogiro. Un calcolo che mai come oggi &egrave; d&rsquo;attualit&agrave;, dopo le macerie la sciate dalla pandemia anche a livello economico. Sarebbe una campagna promozionale eccezionale (e globale) per la stessa VR46 che produce i gadget, cos&igrave; come per la Dorna.  Ma anche per la Casa per la quale Valentino andrebbe a disputare l&rsquo;ultima stagione nel Mondiale. Per tutto quanto pu&ograve; significare per la sua azienda, per il Promoter del campionato e per i milioni di suoi tifosi, Rossi non sembra poter annunciare il ritiro &ldquo;a piacimento&rdquo;. Come se fosse prigioniero del proprio mito. Due delle immagini caratteristiche di Valentino Rossi: la discesa dalla moto, facendo passare la gamba destra sopra il serbatoio e, inginocchiato prima del via, il &ldquo;dialogo&rdquo; con la sua M1. Le vedremo ancora nel 2022?  La scelta &egrave; di Valentino   I dati e gli scenari disegnati sono certezze, per&ograve; chi conosce bene Valentino pone l&rsquo;accento su un punto che pu&ograve; elevarsi sopra ogni fattore esterno: il suo carattere. Nel giorno in cui decider&agrave; di dire &ldquo;basta&rdquo;, nessuno potr&agrave; convincerlo a proseguire: nessuno potr&agrave; convincerlo a fare qualcosa che non vuole. Ci auguriamo soltanto che l&rsquo;addio non avvenga a porte chiuse. Sarebbe un finale amaro per una bellissima storia. Resta poi un ultimo dettaglio, molto importante: a partire dal momento in cui Valentino render&agrave; pubblica la scelta di appendere il casco al chiodo, i risultati non saranno pi&ugrave; un problema. Fossero buoni, meglio, altrimenti non importerebbe. Perch&eacute; Rossi andrebbe in ogni Paese per dare l&rsquo;addio a quel circuito e, si spera, al pubblico che potr&agrave; essere presente. Nessuno avrebbe da recriminare, cosa che invece oggi succede. Nel Farewell Tour, Valentino correrebbe la propria gara, a un livello differente.  MotoGP 2022, ufficiale: in pista ci sar&agrave; il team di Valentino Rossi 

Se dovesse decidere di ritirarsi al termine di questa stagione, Valentino non avrebbe il meritato Farewell Tour, un&rsquo;occasione che rappresenterebbe anche una miniera d&rsquo;oro per la MotoGP, un toccasana dopo un periodo complicato. Ma davvero Rossi &egrave; ostaggio del proprio mito?

MotoGP, Valentino Rossi: addio senza pubblico?

        In the 70s, and thanks to the contribution of Walter Villa, Harley Davidson scored six world titles - five in the 250 class, of which two constructors&rsquo; titles, plus one 350 rider&rsquo;s title. In reality, the bikes weren&rsquo;t exactly all-American, the engines were Aermacchi, a brand that belonged to the Milwaukee giant, and the frames were Bimota. But they were race bikes, not custom road bikes. Lightness, aerodynamics and contained dimensions are indispensable on track. Unless you invent a series reserved to bikes like this, as the organisers of MotoAmerica have done. King of the Baggers  Last October, during the final round, the Laguna Seca track hosted a race called Drag Specialties King of the Baggers. Thirteen bikes took part, eleven Harley-Davidson and two Indians to be precise, all baggers, or rather cruisers complete with side panniers and a top fairing. Right from the first session, the fastest rider was Tyler O&rsquo;Hara with an Indian Challenger, four seconds faster than Frankie Garcia on the other Indian, but it was Garcia who got off the line quicker at the start of the race. Garcia led but only for one lap, when O&rsquo;Hara took over out front. A mistake on lap four saw O&rsquo;Hara run into the sand which allowed Haydem Gillim to take the lead aboard his Electra Glide Standard. But O&rsquo;Hara wasn&rsquo;t giving up and made his move three laps from the end. On the following lap, the Indian managed to get past the Harley into the Corkscrew, the kind of move Valentino Rossi made on Casey Stoner or Marc Marquez on Rossi, but unimaginable with a bike of this size. O&rsquo;Hara won with an advantage of 1.994 seconds over Gillim, 14 seconds over Garcia. A dream result for the Indian, in the very year America launched the Challenger Challenge, which saw the Challenger Dark Horse go up against the the H-D Road Glide Special. Rainey&rsquo;s words  Despite a thirteen-second difference in lap time compared to the Superbikes, the race proved successful, as confirmed by MotoAmerica president Wayne Rainey: "Honestly, the first MotoAmerica King of the Baggers race at Laguna Seca went better than we could have imagined. The popularity of the event was crazy, so why not do more? Our videos of that debut race have been viewed by millions of people (1.1 million have watched the highlights and 570,000 the full race), and we know that there are a lot of bagger fans out there". And so this year will see three King of the Baggers races, the first having already taken place at Road Atlanta, during the MotoAmerica season-opener, while the second will run on 13 June at Road America, and the third at Laguna Seca on 11 July. The series even has its own dedicated sponsor, Mission Foods, a world leader in the production of tortillas and wraps that will offer spectators at the track a taste of its new Racing Style chips. Entry to the series is reasonable, at a cost of 250 dollars for one race or 2840 for the whole championship. The regulation foresees a standard frame and fairings, a twin engine of up to 2147 cc, a maximum noise level of 115 decibels (measured at 3000 rpm) and a minimum weight of 288 kg. The only models permitted are the Harley FL Touring and the Indian Bagger and Touring. To balance out performance, the Superbike Commission may indicate a series of corrective measures, from the minimum weight to the air restrictors or even the maximum revs, which can be applied at any time. Rainey looks ahead: "It should bring new teams and new constructors from both the aftermarket and among specialist bagger dealers". Harley versus Indian, a 20s style duel in the Third Millennium. Translated by Heather Watson MotoGP France: Pol Espargaro contradicts Rossi re the race contact       

In MotoAmerica they overtake into Laguna Seca&rsquo;s Corkscrew, but with 300 kg bikes...

MotoAmerica... Like Rossi and Marquez

Labirinto, costruzione architettonica caratterizzata da una pianta cos&igrave; complicata e tortuosa da rendere difficile l&rsquo;orientamento e quindi l&rsquo;uscita. &Egrave; una definizione che in questa fase pu&ograve; associarsi a Valentino Rossi.  GP Francia, Rossi: &ldquo;Contatto con Pol Espargaro? Fortunati a non cadere&rdquo;  Vicolo cieco   Del resto, pensiamo a ci&ograve; che abbiamo sentito di fronte alle recenti performance del Dottore. &ldquo;Cosa sta succedendo?&rdquo;. &ldquo;Non pu&ograve; continuare cos&igrave;&rdquo;. &ldquo;&Egrave; meglio che si fermi&rdquo;. &ldquo;Cos&igrave; non arriver&agrave; a fine stagione&rdquo;. Frasi e interrogativi che tutti abbiamo probabilmente condiviso, giudicando le prestazioni del nove volte iridato nei primi cinque GP della stagione. Dopo i quali Rossi &egrave; 19&deg; nel Mondiale con 9 punti. &Egrave; stato 12&deg; nel GP Qatar, poi &egrave; stato 16&deg; una settimana pi&ugrave; tardi sullo stesso circuito, nel GP Doha, poi &egrave; caduto in Portogallo ed &egrave; stato 17&deg; a Jerez, fino all&rsquo;11&deg; posto di Le Mans. Un bottino preoccupante nella ventiseiesima stagione iridata di Rossi, la ventesima in MotoGP. Pi&ugrave; dei cattivi risultati, impressiona la sensazione di impotenza trasmessa.  Mentre i suoi compagni di Marca hanno vinto tre gare, Rossi sembra in un vicolo cieco, una dinamica iniziata sul finire della scorsa stagione, dopo la convalescenza per il coronavirus. Nei tre GP finali del 2020, tra Valencia e Portimao non si qualific&ograve; mai nelle prime cinque file, trend ripetuto negli ultimi tre weekend di gara. In pratica, l&rsquo;inizio del 2021 &ndash; con l&rsquo;eccezione delle qualifiche del GP Qatar &ndash; &egrave; una sorta di continuazione di una storia iniziata nell&rsquo;autunno scorso. Quindi non c&rsquo;&egrave; certamente il passaggio dal team ufficiale a Petronas alla radice delle difficolt&agrave; odierne.  Dal punto di vista tecnico, il problema &egrave; rimasto lo stesso: scarso grip al posteriore. &Egrave; facile immaginare come David Mu&ntilde;oz e i tecnici abbiano provato tutto il possibile per trovare l&rsquo;uscita dal fatidico labirinto. Baricentro pi&ugrave; alto o pi&ugrave; basso, una distribuzione dei pesi differente, e tante altre combinazioni, ma i risultati non sono arrivati. A prescindere dalla tipologia di circuito, Rossi non &egrave; riuscito a compiere un salto in avanti. L&rsquo;unico lato positivo &egrave; che gli altri piloti con la M1 sono andati forte, quindi esiste una strada che magari Valentino potr&agrave; incontrare. L&rsquo;impressione, che potrebbe essere anche quella delle persone pi&ugrave; vicine, &egrave; che le difficolt&agrave; siano legate allo stile di guida di Rossi abbinato al binomio Yamaha-nuove Michelin. &Egrave; qualcosa che il suo capotecnico, Mu&ntilde;oz, e gli uomini Yamaha devono analizzare, e possono farlo ricorrendo alla telemetria di chi, come Fabio Quartararo e Maverick Vi&ntilde;ales, guida la sua stessa M1. In particolare il francese, attuale riferimento della Yamaha.  Come si sente Rossi di fronte a questa situazione? Ovviamente non &egrave; un momento facile, e altrettanto ovviamente &egrave; preoccupato. Perch&eacute; ogni sessione di prove rischia davvero di essere frustrante. Ma chi &egrave; vicino al nove volte campione del Mondo assicura una cosa: non ha gettato la spugna, anzi ha ancora voglia di brillare in MotoGP. Valentino vive questa crisi come l&rsquo;ennesima sfida della sua carriera sportiva, una sfida che si &egrave; messo in testa di vincere. E agli appassionati non pu&ograve; che far piacere questo atteggiamento, ma nelle gare la voglia non basta: a comandare sono risultati. E se c&rsquo;&egrave; qualcuno consapevole di questo, &egrave; Rossi.    Il ruolo di manager   Accanto al Rossi pilota, c&rsquo;&egrave; il manager. Si sa ancora poco del Team VR46 che disputer&agrave; la MotoGP a partire dal prossimo anno, salvo che potr&agrave; contare sull&rsquo;importante patrocinio della compagnia petrolifera Aramco per un periodo di cinque anni. Ufficialmente non ci sono cifre, ma &egrave; pressoch&eacute; certo che la VR46 sar&agrave; la squadra satellite economicamente pi&ugrave; forte, tanto che si parla di un investimento di 15 milioni di Euro della compagnia saudita. Il Team VR46 nasce con l&rsquo;idea di riprodurre in MotoGP le dinamiche della squadra della Moto2. Attenzione, non sar&agrave; come Attila e gli Unni, disintegrando ci&ograve; che capita a tiro: i responsabili della struttura di Tavullia sono consapevoli che la gestione e l&rsquo;amministrazione di una struttura della MotoGP &egrave; molto differente rispetto alla Moto2, in tutto.  Dall&rsquo;organizzazione alla logistica, fino al modo di gestire il box e i piloti. Da quando l&rsquo;accordo VR46-Aramco &egrave; stato reso noto dall&rsquo;agenzia emanazione della compagnia saudita, l&rsquo;argomento che ha fatto scrivere fiumi di inchiostro &ndash;&nbsp; come si diceva una volta &ndash; &egrave; stato il fornitore delle moto. Perch&eacute; sebbene nell&rsquo;immagine utilizzata nella comunicazione sia stata una Yamaha M1, per mostrare i colori e gli spazi degli sponsor sulla carena, la realt&agrave; &egrave; che non c&rsquo;&egrave; alcun accordo con Iwata. La VR46 non ha mai nascosto di aver dialogato con varie Case, e serve quasi andare per esclusione: Honda e KTM sono rimaste fuori dal discorso, i loro team satellite non verranno sostituiti. La Suzuki, invece, continua a posticipare (senza tempi precisi) l&rsquo;istituzione del secondo team.    Quasi fatta con Ducati   La lista delle opzioni si &egrave; cos&igrave; dimezzata, ma restano parecchie possibilit&agrave; a disposizione. La Yamaha, per&ograve;, ha nel Team Petronas la squadra satellite perfetta: una struttura ben organizzata, che in poco pi&ugrave; di due anni in MotoGP ha gi&agrave; ottenuto grandi risultati, e oltretutto alle sue spalle c&rsquo;&egrave; uno degli sponsor pi&ugrave; munifici del Mondiale. Cambiare non &egrave; mai sembrato un&rsquo;opzione logica. E l&rsquo;Aprilia? Massimo Rivola, amministratore delegato della Casa italiana, a Jerez ha messo a tacere le speculazioni: &ldquo;La VR46 avr&agrave; un budget importante, potr&agrave; permettersi la moto pi&ugrave; competitiva e sinceramente l&rsquo;Aprilia non lo &egrave;. Credo che sarebbe prematuro, per noi, per entrare in un progetto del genere&rdquo;.  La possibilit&agrave; pi&ugrave; immediata per l&rsquo;Aprilia &egrave; il Team Gresini, con cui gi&agrave; esiste una relazione personale e tecnica. Resta cos&igrave; l&rsquo;opzione Ducati, decisamente la pi&ugrave; calda. Le conversazioni tra gli uomini della VR46 e Borgo Panigale sono state all&rsquo;insegna di una buona sintonia, e la struttura di Tavullia darebbe una sorta di continuit&agrave;, visto che sostituisce Avintia, uno degli odierni team satellite della Ducati. Entrambe le parti si sono messe alle spalle i due anni da incubo di Rossi a Borgo Panigale. &laquo;Le persone che c&rsquo;erano allora, non ci sono oggi&raquo; &egrave; la versione ducatista. L&rsquo;idea della VR46 &egrave; di allestire una squadra che possa reggere l&rsquo;impatto con la MotoGP e imparare a conoscere e a vivere il mondo della top class. In merito alle moto offerte al team, a Jerez il ds ducatista Paolo Ciabatti ha lasciato intendere che si tratterebbe di una Desmosedici versione 2022 e una del 2021.    La posizione di Yamaha   La Yamaha, per&ograve;, resta la chiave per il futuro della VR46 in MotoGP. Ricordiamo per esempio le dichiarazioni di Lin Jarvis a Motosprint di qualche tempo fa: &ldquo;Stiamo discutendo il rinnovo dell&rsquo;accordo con Petronas SRT e con la new entry VR46 per la fornitura delle M1 per il periodo dal 2022 in avanti. Stiamo valutando le opzioni che ci sono state presentate e nel maggio 2021 entreremo nel vivo delle discussioni, con l&rsquo;intenzione di decidere la nostra direzione entro la fine di quel mese, e poi negoziare i dettagli con il partner selezionato. A quel punto, nel giugno 2021 arriveremo alla decisione definitiva&rdquo;.  Le direttive devono arrivare dal Giappone, e per la scelta tra Petronas e Aramco si andr&agrave; oltre gli aspetti sportivi. Al momento, nella struttura malese c&rsquo;&egrave; un misto di disincanto, frustrazione e un po&rsquo; di rabbia: in Petronas si considerano meritevoli di maggiore considerazione da parte di Jarvis, pensando a quanto pagano per la fornitura delle M1, ai risultati ottenuti nelle due passate stagioni, ma anche al fatto di aver &ldquo;accolto&rdquo; proprio Valentino, dopo che questi era stato estromesso dal team ufficiale. Razlan Razali, direttore del Team Petronas, pu&ograve; contare sulla conferma dell&rsquo;appoggio del colosso malese del petrolio, ma al momento la Yamaha non ha ancora confermato il rinnovo. Alla vigilia della stagione, Razali aveva spiegato con molto ottimismo che entro fine maggio sarebbe stata annunciata la prosecuzione del rapporto con la Yamaha per cinque anni. Una frase pronunciata prima dell&rsquo;apparizione di Aramco accanto alla VR46.  Una volta risolta la questione legata alle moto, il punto successivo sar&agrave; legato a chi le guider&agrave;. Il primo fattore &ndash;&nbsp;il costruttore &ndash; influir&agrave; sul secondo, i piloti. Con la Ducati, la coppia verrebbe molto probabilmente formata da Luca Marini e Marco Bezzecchi. Impossibile pensare alla presenza sotto l&rsquo;egida del Team VR46 di un pilota della Academy come Pecco Bagnaia, che oggi &egrave; ufficiale in Ducati: il team di Tavullia partir&agrave; con una fase di apprendistato, mentre oggi Pecco guida il Mondiale. Non appare probabile nemmeno una presenza dello stesso Rossi con il proprio team, se la moto dovesse essere la Desmosedici. L&rsquo;unico modo per vedere Valentino nel proprio team sarebbe con una Yamaha: sarebbe il finale perfetto, Rossi nel proprio team e accanto a suo fratello Luca.  Cosa far&agrave; Morbidelli?   Resta poi Franco Morbidelli, la cui situazione sar&agrave; interessante. Come lui stesso ha confermato nel weekend del GP Spagna, il suo accordo con Petronas comprende una clausola che gli garantir&agrave; una moto factory nel 2022, annata in cui sar&agrave; sotto contratto con il team malese. Cosa accadr&agrave; se la Yamaha dovesse passare da Petronas a VR46?  Sarebbe paradossale, quasi come se la VR46, che gestisce la carriera del vice campione del Mondo, finisse per manovrare contro di lui. A quel punto servirebbe capire il destino di Petronas: andrebbe con la Ducati oppure con l&rsquo;Aprilia? E a prescindere, Morbidelli dovr&agrave; avere una moto factory, che questa sia fabbricata a Iwata, Borgo Panigale o Noale. Se il Rossi-pilota &egrave; in un labirinto, il Rossi-manager &egrave; di fronte a un puzzle a cui manca ancora qualche pezzo.  MotoGP Francia, Morbidelli: &ldquo;Ginocchio da operare, ma vorrei evitarlo&rdquo; 

Rossi vuole vincere la propria sfida in pista prima di pensare a tempo pieno al suo team. L&rsquo;accordo con Aramco garantir&agrave; un potenziale economico superiore a ogni squadra satellite, ma restano da stabilire il Costruttore (Ducati favorita) e i piloti. E cosa far&agrave; Morbidelli?

MotoGP: inizia a comporsi il puzzle del team di Valentino Rossi

Negli anni Settanta, grazie al contributo di Walter Villa, l&rsquo;Harley Davidson conquist&ograve; sei titoli iridati: cinque nella 250, di cui due costruttori, pi&ugrave; uno piloti nella 350. In realt&agrave;, di statunitense quelle moto avevano poco: i motori erano Aermacchi, Marchio di cui il colosso di Milwaukee era proprietario, e i telai erano Bimota. Si trattava in ogni caso di moto da corsa, non certo di custom stradali. In pista, infatti, la leggerezza, l&rsquo;aerodinamicit&agrave; e le dimensioni contenute sono indispensabili. A meno di non inventarsi una competizione riservata a moto di questo genere, come hanno fatto gli organizzatori del MotoAmerica.  King of the Baggers   Lo scorso ottobre, in occasione dell&rsquo;ultimo round, la pista di Laguna Seca ha ospitato una gara chiamata Drag Specialties King of the Baggers, della quale abbiamo accennato lo scorso numero sulla rubrica Cose di Case. Ecco come and&ograve;: tredici moto coinvolte, 11 Harley-Davidson e due Indian, tutte bagger, cio&egrave; moto cruiser dotate di valigie laterali e di un cupolino che di &ldquo;ino&rdquo; non ha proprio nulla. Fin dal primo turno il pi&ugrave; veloce &egrave; stato Tyler O&rsquo;Hara con una Indian Challenger: quattro secondi il suo vantaggio sulla moto gemella affidata a Frankie Garcia che per&ograve; al semaforo &egrave; scattato meglio. Garcia ha conservato il comando soltanto un giro perch&eacute; poi &egrave; salito in cattedra O&rsquo;Hara. Ma al quarto passaggio &egrave; arrivato lungo al tornantino intitolato ad Andretti: l&rsquo;escursione sulla sabbia ha permesso a Haydem Gillim con l&rsquo;Electra Glide Standard di portarsi in testa. Ma O&rsquo;Hara non si &egrave; dato per vinto e a tre giri dal termine ha completato l&rsquo;aggancio. Nella tornata seguente la Indian si &egrave; concessa il lusso di infilare la Harley all&rsquo;ingresso del Cavatappi, una mossa quasi in stile Valentino Rossi su Casey Stoner o Marc Marquez sullo stesso Rossi, inimmaginabile con moto di quella stazza. O&rsquo;Hara &egrave; andato a vincere con un secondo e 994 millesimi su Gillim e 14 secondi su Garcia. A lungo in quarta posizione, si &egrave; invece dovuto ritirare Ben Bostrom: l&rsquo;ex pilota del mondiale Superbike ha esibito uno scatto al semaforo da vecchi tempi. Un&rsquo;impresa da sogno per la Indian, proprio nell&rsquo;anno in cui in America ha lanciato il Challenger Challenge con il quale metteva a confronto la Challenger Dark Horse con la H-D Road Glide Special.  Le parole di Rainey   Malgrado una differenza sul giro di tredici secondi rispetto alle Superbike, la gara ha riscosso grande successo, come ha ribadito Wayne Rainey, presidente di MotoAmerica: &quot;Onestamente, la gara di debutto del MotoAmerica King of the Baggers a Laguna Seca &egrave; andata meglio di quanto avremmo potuto immaginare. La popolarit&agrave; dell&rsquo;evento &egrave; stata pazzesca, quindi perch&eacute; non fare di pi&ugrave;? I nostri video del debutto dell&rsquo;evento sono stati visti da milioni di persone (1,1 milioni quello con gli highlights e 570mila quello con la gara integrale, nde), sappiamo che ci sono un sacco di fans delle bagger l&agrave; fuori&quot;. E cos&igrave; quest&rsquo;anno sono previste tre gare del King of the Baggers: la prima si &egrave; corsa lo scorso fine settimana a Road Atlanta, in occasione del via del MotoAmerica. La seconda si disputer&agrave; il 13 giugno a Road America, la terza a Laguna Seca l&rsquo;11 luglio.  Per la serie c&rsquo;&egrave; anche uno sponsor ad hoc, Mission Foods, leader mondiale nella produzione di tortilla e wrap che offrir&agrave; un assaggio delle nuove patatine Racing Style agli spettatori in circuito. Contenuti i costi di partecipazione: l&rsquo;iscrizione alla singola gara richiede 250 dollari, quella all&rsquo;intero campionato 2840. Il regolamento prevede telaio e carenatura di serie, motori bicilindrici fino a 2147 cm&sup3;, una rumorosit&agrave; massima di 115 decibel (misurata a 3000 giri/ minuto) e peso minimo di 288 kg. I modelli ammessi sono soltanto le Harley FL Touring e le Indian Bagger e Touring. Per bilanciarne le prestazioni, la Commissione Superbike potr&agrave; indicare una serie di correttivi, dal peso minimo agli air restrictor fino al numero massimo di giri motore, applicabili in ogni momento del campionato. Rainey guarda avanti: &quot;Dovrebbe portare nuovi team e nuovi costruttori sia provenienti dall&rsquo;aftermarket che tra i rivenditori specializzati in bagger&quot;. Harley contro Indian, un duello da anni Venti, anche nel Terzo Millennio.  MotoAmerica: l&rsquo;Aprilia RS660 &egrave; pronta all&rsquo;assalto della Twins Cup 

Nel MotoAmerica si supera al Cavatappi di Laguna Seca, ma con mezzi da 300 kg...

Quella (s)volta che: MotoAmerica... Come Rossi e Marquez

Dopo le grandi difficolt&agrave; di Jerez, Valentino Rossi riesce a conquistare qualche punto in pi&ugrave; a Le Mans, terminando il GP Francia all&#39;11esimo posto. La top ten poteva essere un risultato alla portata del Dottore, ma il calo delle gomme lo ha costretto ad arrendersi a Iker Lecuona e Maverick Vinales.  Flag to flag poco congeniale   &quot;Le condizioni miste non state le migliori per noi. Ero forte sul bagnato e anche sull&#39;asciutto il mio passo non era male, ma in condizioni come quelle di oggi soffriamo, peccato&quot; ha raccontato il Dottore dopo la gara.  &quot;Non amo il flag to flag? Pi&ugrave; che stressante lo trovo pericoloso, preferisco una gara intera da 45 minuti dove puoi mettere in atto la tua strategia&quot;.&nbsp;  Col senno di poi, Vale recrimina sulla scelta delle gomme. &quot;Potevamo puntare sulla mescola media da bagnato, ma ci aspettavamo che la pioggia arrivasse pi&ugrave; tardi. Il risultato non &egrave; niente di che, ma migliore delle gare precedenti&quot;.  MotoGP Francia, Bagnaia: &ldquo;Il 4&deg; posto in gara? Un po&#39; mi girano&rdquo;  Il contatto   Il GP di Rossi era iniziato al meglio, grazie al buono spunto mostrato al via, poi vanificato da un contatto con Pol Espargaro e Franco Morbidelli al termine del primo giro.  &quot;Pol ha preso un&#39;imbarcata e l&#39;ho sorpassato, ma in curva 11 ci siamo toccati con lui e Franco. &Egrave; stato molto aggressivo, &egrave; entrato in curva forte e si &egrave; appoggiato a me. Alla fine &egrave; andata bene, non siamo caduti. In quel momento ero settimo e ho perso posizioni, scendendo fino alla 13esima piazza. Avevo fatto una buona partenza, avrei potuto provare a tenere la posizione fino alla fine&quot;.  Passando ad analizzare la lotta per il titolo, Valentino vede la Ducati favorita, ma senza dimenticare la concorrenza giapponese. &quot;Al momento penso che la Ducati sia molto forte, specie le moto factory, grazie anche alle prestazioni dei suoi piloti. Non dimentico la Yamaha, altrettanto veloce, e la Suzuki, rapida ma poco fortunata. Ma ricordiamoci che in MotoGP tutto cambia velocemente&quot;.  Next stop: Italia   La prossima tappa del Motomondiale &egrave; al Mugello, circuito tanto caro al pesarese. &quot;Le modifiche al setting spero possano aiutarci anche l&igrave;: abbiamo fatto uno step avanti e speriamo di mantenere questo feeling con la moto&quot; &egrave; l&#39;auspicio di Rossi.  I tifosi non ci saranno: &quot;Correre il GP Italia senza spettatori &egrave; come una finale di Champions senza pubblico. Mi ricorda quando facevamo i test il luned&igrave; dopo la gara, quando entravamo in pista senza il caos sugli spalti del giorno prima. Il Mugello, assieme a Jerez e qualche altro tracciato, &egrave; il circuito dove questa assenza si avverte maggiormente. User&ograve; un casco speciale per l&#39;occasione? Possibile&quot;.  MotoGP Francia, Parco chiuso: il commento dei piloti alla gara  &nbsp; 

Gara fuori dalla top ten per il Dottore a Le Mans, protagonista di un contatto con il minore degli Espargaro e Franco Morbidelli, causato dal rientro in traiettoria dello spagnolo

GP Francia, Rossi: &ldquo;Contatto con Pol Espargaro? Fortunati a non cadere&rdquo;

        Valentino Rossi intravede un piccola luce in fondo al tunnel, grazie al nono tempo ottenuto nelle qualifiche del GP Francia. Il weekend francese sta riservando qualche soddisfazione in pi&ugrave; al nove volte campione del mondo, ma c'&egrave; ancora del lavoro da fare per puntare a un buon piazzamento in gara. Clima difficile da interpretare  "Questo risultato &egrave; sicuramente un passo avanti rispetto alle gare precedenti: parto dalla terza fila, il mio passo non &egrave; male, specialmente sull'asciutto", ha analizzato Rossi dopo le qualifiche. "Stamattina, con la pista bagnata, non sono stato molto veloce, ma tutte le Yamaha hanno sofferto. Le condizioni climatiche sono state difficili, ma abbiamo trovato una finestra che ci ha permesso di disputare le qualifiche con l'asciutto. Le previsioni per domani sono simili a quelle di oggi. Sar&agrave; difficile, staremo a vedere. Qui per&ograve; le condizioni possono essere spaventose perch&eacute; anche se la pista si asciuga presto restano delle chiazze umide difficili da gestire. La gara durer&agrave; 42 minuti e oggi in 42 minuti il meteo &egrave; cambiato almeno tre volte". Valentino continua a spiegare perch&eacute; correre a Le Mans in questo periodo pu&ograve; risultare proibitivo. "Correre cos&igrave; &egrave; pericoloso, sembra di essere in Malesia: queste condizioni, con tanta pioggia e temperature basse, sono le peggiori. Non so quanto potrebbe cambiare spostando la gara di due settimane, ma potrebbe essere un po' meglio. Non dipende da noi, dietro queste decisioni ci sono tante dinamiche". Valentino: "Sul bagnato fatichiamo"  La Yamaha, veloce sull'asciutto, appare pi&ugrave; in difficolt&agrave; sul bagnato. "Guardando alla M1, negli ultimi tempi sembra soffrire molto sul bagnato, abbiamo delle difficolt&agrave; in accelerazione rispetto alla concorrenza. Ieri eravamo veloci, oggi abbiamo avuto pi&ugrave; problemi e non so il perch&eacute;". "Nella Q2 abbiamo seguito il consiglio del mio coach Gavira e siamo partiti con le slick, sfortunamente all'ultima curva del secondo giro ho commesso un errore che mi ha fatto perdere tempo e feeling. Successivamente, ho preferito rimanere conservativo, ma avrei potuto fare di meglio. Montare una gomma nuova all'anteriore? Non so se sarebbe stato un vantaggio, in queste condizioni &egrave; meglio rimanere in pista e provare a migliorare". Di positivo ci sono i miglioramenti mostrati nei test successivi al GP Spagna. "Nei test di Jerez ero andato meglio, a Le Mans ho confermato questi progressi. Abbiamo fatto uno step, ma speriamo di fare di pi&ugrave; e lottare per posizioni migliori. Secondo me stiamo lavorando bene, nel mio box c'&egrave; ancora molto da fare ma stiamo migliorando".&nbsp; "Mio fratello sta crescendo"  Rossi conclude dando uno sguardo ai piloti della sua Academy, partendo da Luca Marini, capace di passare in Q2 assieme a Lorenzo Savadori. "Luca &egrave; stato bravissimo, non aveva mai guidato la MotoGP sul bagnato. Venendo dalla Moto2, per lui queste Michelin da bagnato hanno molto pi&ugrave; grip. Oggi &egrave; stato bravo, guidava bene, sta facendo quello che deve fare. Ci potr&agrave; dare grandi soddisfazioni, &egrave; un pilota intelligente". Morbidelli, autore di una caduta durante un cambio moto in FP3, sar&agrave; comunque della partita. Bagnaia, leader del Mondiale, partir&agrave; dalle retrovie. "Franco non &egrave; al massimo, ma riesce a guidare. Pecco deve stare tranquillo, il campionato &egrave; lungo e succeder&agrave; anche agli altri di avere problemi in situazioni come quelle di oggi", ha concluso il Dottore. MotoGP orari TV GP Francia: in diretta su SKY e DAZN e differita su TV8       

Valentino rialza la testa e si qualifica al nono posto a Le Mans. Il feeling con la moto cresce, meno quello con la pista francese, a causa del maltempo che sta interessando il fine settimana di gara: &ldquo;Il meteo qui &egrave; spaventoso&rdquo;

GP Francia, Rossi commenta le Qualifiche: “Correre così è pericoloso”

E&#39; stata una prima giornata di prove libere positiva per Valentino Rossi che dopo weekend di assenza, &egrave; riuscito finalmente a ritrovare la Top Ten. E&#39; vero, &egrave; solo venerd&igrave;, ma il pilota Yamaha Petronas &egrave; soddisfatto di come la sua M1 stia lavorando.  Ritorno in Top Ten   &ldquo;Stamani con asfalto bagnato sono stato abbastanza veloce e mi sono sentito bene con la moto - ha commentato Valentino -. Ma ho avuto bisogno dell&#39;asfalto asciutto del pomeriggio per capire se il lavoro fatto nei test di Jerez potesse tornarci utile anche a Le Mans. Le FP2 sono state asciutte quindi ho potuto spingere. Alla fine sono riuscito ad essere nella top ten, ho guidato nel migliore dei modi, sono stato costante, ho un passo accettabile. Insomma, non &egrave; andata male&rdquo;.   Valentino ha quindi aggiunto: &ldquo;Penso che il lavoro fatto a Jerez ci abbia aiutato molto, abbiamo lavorato duramente soprattutto nei test di luned&igrave;. Abbiamo lavorato molto su assetto, sospensioni, forcellone e bilanciamento della moto. Ognuna di queste cose pu&ograve; servirci per essere pi&ugrave; forti soprattutto in frenata, ma anche per cercare di avere pi&ugrave; velocit&agrave; in ingresso curva&rdquo;.  MotoGP orari TV GP Francia: in diretta su SKY e DAZN e differita su TV8  &ldquo;La curva 3 un vero incubo&rdquo;   A Le Mans , si sa, il meteo &egrave; imprevedibile, quindi che tipo di gara preferirebbe Rossi? &ldquo;Una gara asciutta o al massimo una gara bagnata dall&#39;inizio alla fine senza flag to flag&rdquo;. Le condizioni particolari di oggi hanno portato anche molte cadute, sei nelle sole FP2, soprattutto alla curva 3: &ldquo; La curva 3 &egrave; un incubo - ha detto Vale -, ad ogni giro quando arrivi a quella curva sei molto diffidente. E&#39; la prima curva a sinistra che incontro dopo aver fatto due curve a destra lunghe e strette. Quando arrivi a quella curva, poi, la temperatura &egrave; bassa quindi non hai troppo grip. Inoltre, questa pista viene utilizzata dalle auto per la 24H di Le Mans e la parte in cui passano le auto ha meno grip. La pista &egrave; messa sotto stress e l&#39;asfalto &egrave; molto vecchio&rdquo;.  MotoGP Francia, Bagnaia polemico: &ldquo;A Le Mans fa sempre troppo freddo&rdquo;  Motivazione alta sempre!   Detto questo, il pilota di Tavullia ha parlato di un aspetto molto importante: come si mantene alta la motivazione quando non arrivano risultati: &ldquo;E&#39; solo venerd&igrave; - ha spiegato - ma sono molto contento perch&egrave; le prime gare sono state molto difficili. E&#39; dura mantenere alta la motivazione quando si va cos&igrave; male. E&#39; dura perch&egrave; diventi molto pessimista e molte volte non vedi la luce in fondo al tunnel, quindi non &egrave; facile. Per quanto mi riguarda cerco di stare tranquillo, perch&egrave; &egrave; un sacco di tempo che corro e cerco di ricordarmi i tempi in cui vincevo 11 gare all&#39;anno, quelle mi fanno compagnia. Poi ci sono anche i miei amici che mi aiutano e cercano di non farmi mollare, cos&igrave; come la mia squadra. Ho sentito molto supporto da parte di tutti, sia dal mio angolo di box che da tutti quelli che lavorano in Petronas e questo mi ha aiutato tanto. Non &egrave; facile ma non bisogna mollare. In MotoGP &egrave; un attimo. Danilo Petrucci l&#39;anno scorso ha vinto e oggi &egrave; ultimo. Le cose cambiano veloci ed &egrave; un attimo rimanere indietro&rdquo;.  MotoGP Francia, Quartararo preoccupato: &ldquo;Sul bagnato faccio fatica&rdquo;  &ldquo;Presto decideremo sul team VR46&rdquo;   Infine, sul futuro della squadra VR46: &ldquo;Direi che siamo a buon punto - ha concluso -. E&#39; tutto confermato anche il supporto dello sponsor e stiamo parlando con Yamaha e Ducati. Da entrambe le parti ci sono i pro e i contro, direi che siamo al 50 e 50. Non siamo solo noi che dobbiamo decidere, dobbiamo vedere un po&#39; di cose, per&ograve; penso che la situazione si sbloccher&agrave; nelle prossime settimane, non ci vorr&agrave; molto, penso dopo il Mugello. Io sono mediamente coinvolto ma non sono io che decido da solo, ci sono pi&ugrave; persone coinvolte. Ho gi&agrave; detto che io non vorr&ograve; lavorare tanto su questo team. Mi piace fare il pilota ma lavorare davvero non &egrave; mai stata la mia grande passione&quot;. 

Il pilota Yamaha Petronas ha parlato del suo venerd&igrave; in Top ten dopo un po&#39; di tempo e sul futuro del Team VR46 ha detto: &ldquo;Stiamo parlando con Yamaha e Ducati, decideremo tra qualche settimana&rdquo;

MotoGP, Rossi: &ldquo;Quando va male, penso a quando vincevo 11 gare l&#39;anno&rdquo;

Valentino Rossi arriva a Le Mans nella peggiore situazione possibile di campionato, in quella che potenzialmente potrebbe essere la sua ultima stagione da pilota titolare, prima di diventare team manager del suo team dal&nbsp; prossimo anno.&nbsp;  Nel media debrief del gioved&igrave;, Rossi tocca dunque diversi punti, tra i quali gli elogi delle altre leggende, il lavoro di Michelin, l&rsquo;holeshot ed il destino di Franco Morbidelli&nbsp;  &ldquo;Spero in un weekend asciutto&rdquo;   Valentino Rossi apre il suo incontro con i giornalisti parlando delle speranze del weekend dopo il lavoro svolto a Jerez nel post gara. &ldquo;Questa &egrave; una pista favorevole a Yamaha. Spero in un weekend asciutto e che il lavoro svolto a Jerez mi possa permettere di essere competitivo qui. Sappiamo che a Le Mans il meteo &egrave; questo e sar&agrave; importante essere competitivi in ogni condizione perch&eacute; il meteo cambia ogni 10 minuti.&rdquo;&nbsp;  MotoGP Francia, Rossi: &ldquo;Miglioramenti nei test, mi aspetto pi&ugrave; velocit&agrave;&rdquo;  &ldquo;Mi fanno piacere le parole di Kevin e Fogarty&rdquo;   Il Dottore apre il discorso sui social parlando dei numerosi commenti, positivi e negativi, che riceve su Instagram ma anche dei messaggi di supporto da Kevin Schwantz e Carl Fogarty. A tal proposito il pilota di Tavullia dice: &ldquo;Sono 15 anni che non leggo nulla (ride). Su Instagram per&ograve; a volte leggo chi parla bene e chi parla male di me. Ma vedo anche belle parole da Kevin e Fogarty ed anche Pol (Bertran, il press manager di Petronas dal lato Rossi, ndr) mi dice tutto prima delle interviste (ride). Devo ringraziare gli ex campioni che parlano bene di me.&rdquo;  Valentino poi aggiunge: &ldquo;Concordo con Kevin che dice che ho ancora il fuoco dentro e posso ancora lottare. Ecco, devo dimostrarlo. Lo ringrazio per le belle parole.&rdquo;  &ldquo;Michelin dice che lavora sull&rsquo;anteriore&rdquo;   Dall&rsquo;alto della sua esperienza, Valentino parla del discorso gomme, soprattutto l&rsquo;anteriore, che tanti problemi ha dato a Suzuki, KTM ed Honda. A tal proposito dice: &ldquo;Per Yamaha l&rsquo;allocation con &egrave; cos&igrave; male. So che KTM ha dei problemi perch&eacute; per loro l&rsquo;allocation &egrave; leggermente diversa. Per Yamaha l&rsquo;anteriore non &egrave; un problema.&rdquo;  Valentino poi aggiunge: &ldquo;Penso che Michelin debba lavorare sull&rsquo;anteriore. Dicono che lavorano sull&rsquo;anteriore. Delle volte proviamo qualcosa di buono, delle volte qualcosa di meno buono. Penso che abbiamo delle gomme molto buone, ma abbiamo bisogno di pi&ugrave; opzioni.&rdquo;  &ldquo;I commenti sull&rsquo;holeshot dipendono da costruttore a costruttore&rdquo;   Valentino sposta poi l&rsquo;attenzione sull&rsquo;holeshot, il dispositivo per la partenza utilizzato massivamente durante la gara, tanto criticato soprattutto da Marc Marquez. Dall&rsquo;alto della sua esperienza sui dispositivi elettronici, Rossi dice: &ldquo;Penso che i commenti sull&rsquo;holeshot dipendano da costruttore a costruttore. I piloti Ducati lo amano perch&eacute; il loro funziona molto bene, quelli Honda sono contro perch&eacute; il loro non funziona molto bene (ride). Pi&ugrave; che sulla sicurezza in s&eacute;, dipende costruttore per costruttore.&rdquo;&nbsp;  Poi aggiunge: &ldquo;Per me &egrave; una sensazione strana, una cosa nuova da un certo punto di vista. La sensazione di guida &egrave; strana ma penso che per la sicurezza averlo o non averlo non cambi molto.&rdquo;&nbsp;  &ldquo;Mugello senza pubblico &egrave; un grande peccato&rdquo;   La prossima gara, quella del Mugello, sar&agrave; senza pubblico, come annunciato dal circuito stesso. Per i piloti italiani, e Valentino in particolare, non avere il pubblico nella gara di casa &egrave; un grande peccato. Su questo punto dice: &ldquo;Mugello &egrave; il posto dove non aver pubblico &egrave; un grande problema. L&rsquo;Autodromo &egrave; come uno stadio naturale, forse Jerez ed Assen sono come il Mugello. Il Mugello &egrave; l&rsquo;unico posto dove vedi i tifosi quando guidi, &egrave; un grande peccato non avere i tifosi quest&rsquo;anno.&rdquo;  Valentino poi abbozza il discorso sul 2022: &ldquo;Dipender&agrave; dai risultati se continuer&ograve; nel 2022.&rdquo;  &ldquo;Morbidelli andr&agrave; avanti con Petronas&rdquo;   Valentino parla gi&agrave; da team manager del suo team quando gli viene chiesto dei piloti per l&rsquo;anno prossimo, uno su tutti Morbidelli. Il Dottore dice: &ldquo;Mi piacerebbe moltissimo che Franco corresse nel nostro team ma so che si trova molto bene con il team Petronas e quindi continuer&agrave; con loro. Nel caso cambi, Franco si merita una moto ufficiale. E&#39; un peccato ma penso sia molto difficile vedere Franco con noi.&rdquo;  &ldquo;Con Petronas ci siamo detti di aspettare la prima met&agrave; del campionato&rdquo;   Valentino chiude il suo media debrief riprendendo il discorso sul futuro abbozzato in precedenza parlando della questione Mugello senza pubblico e dice: &ldquo;Ancora non ho deciso. Con Petronas abbiamo pensato di aspettare la prima met&agrave; del campionato e se i risultati saranno buoni vedere se si pu&ograve; continuare insieme.&rdquo;  MotoGP orari TV GP Francia: in diretta su SKY e DAZN e differita su TV8 

&ldquo;L&rsquo;Holeshot dipende da costruttore a costruttore, c&rsquo;&egrave; a chi piace e chi no&rdquo; dice Valentino nel media scrum del gioved&igrave;, vigilia della gara a Le Mans

MotoGP Francia, Valentino Rossi: &ldquo;Michelin deve lavorare sull&rsquo;anteriore&rdquo;

L&rsquo;azienda nata dall&rsquo;esperienza del nove volte iridato, la VR46 Riders Academy, si unisce ancora di pi&ugrave; alla FMI. Da anni, infatti, Federmoto e l&rsquo;Academy collaborano a stretto contatto nella ricerca e nella crescita di giovani talenti, che dopo i primi Campionati passano al CIV (questo weekend &egrave; previsto l&#39;appuntamento a Misano) per poi arrivare al Mondiale, grazie alla VR e alle altre strutture impegnate.  Un passaggio importante   Questa collaborazione riguarda anche allenamenti comuni tra i Pata Talenti Azzurri FMI e i piloti della VR. Un legame che &egrave; sempre pi&ugrave; stretto, tanto che adesso i piloti della VR46 Riders Academy impegnati nelle varie categorie del Mondiale avranno impresso sulla loro tuta il logo FMI. Stiamo parlando quindi di Andrea Migno e Niccol&ograve; Antonelli in Moto3, Marco Bezzecchi, Celestino Vietti Ramus e Stefano Manzi in Moto2, e di Franco Morbidelli, Francesco Bagnaia e Luca Marini in MotoGP, oltre allo stesso Valentino Rossi.    Giovanni Copioli, Presidente FMI, ha dichiarato: &ldquo;Sono davvero entusiasta per essere riuscito a concretizzare questo progetto. &Egrave; un importante gesto significativo il fatto che il logo FMI compaia sulle tute dei protagonisti italiani nel Mondiale, e siamo davvero felici che un&rsquo;eccellenza come la VR46 Riders Academy abbia risposto positivamente e partecipato attivamente alla cosa&rdquo;.  &Egrave; un passo avanti di tutto rilievo e Copioli ammette: &ldquo;Per tutti sar&agrave; un&rsquo;emozione vedere il logo FMI indossato e portato in pista dai Campioni della VR. Ancor pi&ugrave; emozionante sar&agrave; vederlo sulla tuta di un Campione unico nel suo genere come Valentino&quot;. E infine i ringraziamenti: &ldquo;Voglio ringraziare lui e tutta la struttura della VR, a cominciare da Alessio Salucci e Alberto Tebaldi, per la collaborazione che da anni portiamo avanti. Solo proseguendo a fare sistema potremmo continuare a far crescere il motociclismo italiano. E a far risuonare sempre pi&ugrave; spesso l&rsquo;inno di Mameli sul podio delle varie categorie del Mondiale&ldquo;.  MotoGP Francia, Rossi: &quot;Miglioramenti nei test, mi aspetto pi&ugrave; velocit&agrave;&quot; 

Il legame tra le due realt&agrave; italiane compie un altro passo in avanti che sa di solidit&agrave;, e il logo della Federazione si va a imprimere sulle tute dei piloti

VR46 Riders Academy e FMI: rapporto sempre pi&ugrave; stretto

        Jorge Lorenzo is now an established youtuber, publishing a weekly segment as part of his 99seconds series. The latest edition focuses on Le Mans, the track that will host the next MotoGP round and one that conjures up good memories for the Majorcan, both in the minor classes and the reigning class itself. Jorge talks about the 2010 edition of the Grand Prix, a race that he won ahead of rival/team-mate Valentino Rossi. Market movement  At that time, Valentino and Jorge were fighting for the title, while contract negotiations with the Iwata manufacturer were also taking place. "It was normal for market discussions to be taking place and Valentino Rossi had clearly told Yamaha: &lsquo;It&rsquo;s me or Lorenzo&rsquo;&rdquo;, Jorge recounts. &ldquo;But Iwata bosses responded by saying that they&rsquo;d be happy to continue on with Rossi if he wanted, but that they wouldn&rsquo;t be doing so without me. Valentino took it badly, he saw it as a betrayal after everything he&rsquo;d done, and won, for Yamaha&rdquo;. The win and the post-race gag  Lorenzo then talks about that weekend: &ldquo;Rossi finished ahead of me in qualifying but I was quicker in the race and was able to break away after a little pushing and shoving". At the end of the race, number 99 celebrated in his own special way: "At turn 4 I&rsquo;d seen that there was a huge maxi-screen, like a cinema screen, with Yamaha advertising right under it. It was the perfect place for what I had in mind, and I could also publicise the brand I was racing for. I got my assistant Carlos Gil to get a chair and popcorn for the plan I had in mind if I were to win&rdquo;. "And so, after I won, I sat in front of the screen as if I were at the cinema. I wasn&rsquo;t a Jim Carrey or Woody Allen film, but it was the best show I could have seen, a very important win that served as an important push towards the championship title&rdquo;. A world championship that, also owing to Rossi&rsquo;s injury at Mugello a few weeks later, he would go on to secure quite easily.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da JORGE LORENZO (@jorgelorenzo99)      Translated by Heather Watson MotoGP France, Rossi: &ldquo;Improvements in testing, I want to be faster&rdquo;       

The five-time world champion recalls his win at Le Mans in 2010 and provides some background: "Valentino Rossi had clearly told Yamaha: &lsquo;It&rsquo;s me or Lorenzo'"

1831 risultati per 'valentino%20rossi'

MotoGP Italia, Rossi: “L'ultimo GP al Mugello? Non ci voglio pensare”

MotoGP Italy: can Rossi turn things around?

MotoGP Italia: Rossi riuscirà a risollevare le sue sorti?

Quella (s)volta che: Rossi e gli altri campioni a corto di punti

MotoGP Italia, Morbidelli e Rossi in coro: “Mugello pista speciale”

MotoGP, Valentino Rossi: a farewell without the crowds?

MotoGP, Max Biaggi admits: “Rossi won’t be back to how he was”

MotoGP, Max Biaggi ammette: “Rossi non tornerà più quello di prima”

MotoGP, Rossi sets the date for his future: “I’ll decide after nine races”

MotoGP, Rossi fissa la data per il suo futuro: “Deciderò dopo 9 gare”

MotoGP, Valentino Rossi: addio senza pubblico?

MotoAmerica... Like Rossi and Marquez

MotoGP: inizia a comporsi il puzzle del team di Valentino Rossi

Quella (s)volta che: MotoAmerica... Come Rossi e Marquez

GP Francia, Rossi: “Contatto con Pol Espargaro? Fortunati a non cadere”

GP Francia, Rossi commenta le Qualifiche: “Correre così è pericoloso”

MotoGP, Rossi: “Quando va male, penso a quando vincevo 11 gare l'anno”

MotoGP Francia, Valentino Rossi: “Michelin deve lavorare sull’anteriore”

VR46 Riders Academy e FMI: rapporto sempre più stretto

MotoGP France, Jorge Lorenzo: “Rossi felt betrayed by Yamaha in 2010”