I bene informati segnalano che per Enea Bastianini si &egrave; mosso anche Valentino Rossi: gli emissari del nove volte iridato hanno gi&agrave; contattato il sedicenne riminese (compir&agrave; 17 anni il 30 dicembre) per capire che idee ha in vista della prossima stagione.  E cos&igrave; l&rsquo;interesse di Valentino diventa uno dei migliori biglietti da visita per presentare il Rookie dell&rsquo;anno della Moto3, che &egrave; soprattutto il nuovo talento della velocit&agrave; azzurra.  Uomo-mercato per il 2015, Enea Bastianini, classe 1997, conquista in primo luogo per lo stupore che esibisce in questa fase della sua vita in cui sta scoprendo un potenziale che permette di fare grandi sogni. Sono la palese intelligenza, nonch&eacute; l&rsquo;innata simpatia, i custodi del suo talento cristallino, ma in ogni caso ci pensa Fabrizio Cecchini (uno dei pi&ugrave; esperti tecnici del mondo dei Gran Premi) a proteggere il ragazzo nel suo anno da esordiente.  Ed &egrave; proprio uno degli aneddoti raccontati da Cecchini, a trasformarsi nella presentazione pi&ugrave; efficace di Enea Bastianini: &laquo;Per il Mondiale 2014 cercavo un posto per Enea, ma da noi doveva venire Isaac Vi&ntilde;ales e cos&igrave; lo proposi ad altri team; i manager mi rispondevano: &ldquo;Ma chi &egrave; Bastianini?!&rdquo;. Poi invece Fausto (Gresini) ha deciso di ingaggiarlo, e a quel punto tanti dell&rsquo;ambiente mi chiedevano: &ldquo;Ma dove vuoi andare con Bastianini?!&rdquo;. Io rispondevo: &ldquo;Perch&eacute; parlate adesso, dobbiamo ancora cominciare!&rdquo;. E adesso nessuno chiede pi&ugrave; niente...&raquo;.  Enrico Borghi  L&rsquo;intervista integrale &egrave; pubblicata sul numero di Motosprint in edicola dal 9 settembre 

Gli emissari del nove volte iridato lo hanno gi&agrave; contattato per il team VR46. Enea &egrave; l'uomo-mercato del 2015  

Valentino cerca Bastianini

A Indianapolis Marc Marquez ha apposto il decimo sigillo stagionale, siglando una serie ininterrotta di undici vittorie, considerando quella conquistata a Valencia alla fine del 2013. Al secondo posto ha concluso un ritrovato Jorge Lorenzo, che ha combattuto con le unghie e con i denti per scalzare almeno di una posizione il compagno di squadra Valentino Rossi, terzo al traguardo davanti a Dani Pedrosa e Pol Espargar&ograve;.  Marc Marquez, dunque, come Giacomo Agostini e Mick Doohan: almeno per quanto riguarda il record di vittorie consecutive in una stagione. I due, infatti, erano gli unici ad essere sempre salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio nelle prime dieci gare. Marquez replica cos&igrave; il suo successo colto lo scorso anno a Indianapolis in MotoGP e due anni fa in Moto2, confermandosi sempre vittorioso sui circuiti a stelle e strisce.  La vittoria di Marquez &egrave; anche la centesima affermazione spagnola nella classe regina, la cinquecentesima in tutte le classi.  "Sicuramente in questo momento Marc ha una confidenza incredibile con il mezzo ", ha commentato Livio Suppo, team manager di Honda. "E' pazzesco come in qualunque pista e in qualunque condizione riesca sempre ad andare cos&igrave;. Bello anche lo spettacolo dei primi giri, anche se lui secondo me ne aveva di pi&ugrave; e ha fatto un po' di show. L'unico punto interrogativo per noi &egrave; la prestazione di Dani Pedrosa, che &egrave; apparso un po' sottotono".   E' stata una gara divisa in due tempi: il primo, combattutissimo, con la partenza a razzo di Valentino Rossi, che &egrave; riuscito a portarsi subito in seconda posizione alle spalle di Andrea Dovizioso, leader delle prime fasi. Ottimo start anche per Andrea Iannone, che ha provato a piazzarsi davanti a Rossi. Ma questa volta il pesarese &egrave; apparso pi&ugrave; combattivo del solito e ha percorso al comando i primi dieci giri, incalzato da Dovizioso per le prime cinque tornate mentre Iannone perdeva gradualmente terreno. Dopo qualche bella schermaglia con il "Dovi", alle spalle di Rossi si sono piazzati Marquez e Lorenzo.  All'undicesimo passaggio, lo spartiacque con il "secondo tempo": Lorenzo tenta il sorpasso su Marquez per la seconda posizione. Il campione del mondo in carica non ci sta, e ad avere la peggio &egrave; Valentino Rossi, che rischia di essere passato da entrambi gli spagnoli. Marc Marquez va al comando e Rossi riesce a mantenere la seconda posizione, che per&ograve; dovr&agrave; cedere quattro giri pi&ugrave; tardi proprio a Lorenzo. Da allora la supremazia di Marc Marquez non &egrave; pi&ugrave; stata messa in discussione.  "E' stata una bella lotta con Valentino, con Andrea, con Jorge", ha detto Marquez. "Ma mi sono divertito soprattutto alla fine perch&eacute; la moto scivolava tantissimo ma ho visto che Jorge spingeva molto ed &egrave; stata dura. Stanotte festeggiamo e poi andiamo a Brno!"  Jorge Lorenzo &egrave; apparso soddisfatto della seconda posizione.  "E' stata una gara divertentissima all'inizio, con tanti sorpassi: Valentino era aggressivo, Marquez era aggressivissimo", ha detto Lorenzo. "Ho aspettato il calo degli pneumatici, ma quando Marc ha dato il 'tirone', non sono riuscito a prenderlo. Alla gara del Mugello sono andato pi&ugrave; vicino alla vittoria, speriamo di acciuffarla presto. Comunque ho avuto un buon passo, ho una buona sensazione per il futuro".  Terzo un Valentino Rossi tornato combattente.  "Sono contento, i primi giri sono stati belli", ha commentato Valentino Rossi. "Ho fatto una partenza alla Ron Haslam e ho goduto perch&eacute; quando uno diventa vecchio bisogna che impara a partire senn&ograve; poi &egrave; difficile recuperare", ha scherzato Vale. "Ho fatto dei bei sorpassi, anzi chiedo scusa al Dovi, perch&eacute; per passarlo l'ho buttato un po' largo per&ograve; volevo stare davanti perch&eacute; sapevo di essere pi&ugrave; veloce nelle curve. Sono molto soddisfatto perch&eacute; questa pista &egrave; difficile, era dal 2008 che non salivo sul podio qui".  In quarta posizione si &egrave; installato Dani Pedrosa, che ha prevalso su Pol Espargar&ograve;, mentre il fratello Aleix aveva dovuto ritirarsi poco prima per un contatto con Stefan Bradl. Settimo al traguardo Andrea Dovizioso, alle spalle di Bradley Smith.  "E' stata una bella lotta, un po' aggressiva ma ci sta", ha comenntato Dovizioso. "Direi che ero il quinto incomodo... Non pensavo di rimanere l&igrave; davanti per tanto tempo. Ad un certo punto per&ograve; avrei dovuto guidare di forza e secondo me non si pu&ograve; guidare di forza per 27 giri quando calano le gomme. Per&ograve; c'era la velocit&agrave;, e siamo pi&ugrave; vicini ai primi".   Ottava piazza per Cal Crutchlow, mentre Andrea Iannone ha dovuto ritirarsi al dodicesimo giro, mentre era sesto, per un problema tecnico.  Qui l'ordine d'arrivo del GP di Indianapolis.  Fiammetta La Guidara  &nbsp;         

Decima vittoria di fila per lo spagnolo. Secondo posto per Lorenzo e terzo Valentino Rossi

MotoGP Indy: Marquez fa 10!

A Indianapolis, c&rsquo;erano quasi tutti i piloti della MotoGP alla &ldquo;Colin Edwards Celebration&rdquo;, una vera e propria festa di addio al pilota americano. Edwards infatti corre a Indy il suo ultimo GP negli USA, dopo aver annunciato proprio in occasione del primo GP Americano della stagione, in Texas, che questa sarebbe stata la sua ultima stagione.  Anzi, comincia da dopo Indy una sorta di pre-pensionamento. Non correr&agrave; a Brno, tappa della MotoGP in Repubblica Ceca di scena la prossima settimana, il 17 agosto: sulla sua Yamaha Forwards salir&agrave; Alex De Angelis.  Poi Edwards dovrebbe ripresentarsi solo per Silverstone, per l&rsquo;addio al pubblico inglese, e al gran finale di Valencia.  La &ldquo;Celebration&rdquo; pubblica che si &egrave; tenuta dopo le qualifiche di Indianapolis &egrave; stata molto commossa, ma anche divertente. Tra i pi&ugrave; affettuosi con Colin, Valentino Rossi, che &egrave; stato suo compagno di squadra e con il quale c&rsquo;&egrave; una bella amicizia.  Colin Edwards, che alle prove di Indy si &egrave; presentato con una tuta modello mimetica militare, ha 40 anni. Dopo 2 titoli mondiali Superbike (2000 e nel 2002), &egrave; arrivato al Motomondiale nel 2003, correndo sempre e solo in MotoGP.  IL suo miglior risultato &egrave; stato un quarto posto in campionato nel 2005, con la Yamaha. Ha vinto anche 3 volte la 8 ore di Suzuka nel 1996, 2001 e 2002 : nell&rsquo;edizione del 2001 era in coppia con Valentino Rossi, che era in prima fila alla sua &ldquo;Celabration&rdquo;.  Per quanto riguarda il suo futuro, Edwards ha siegato di volersi dedicare ai giovani, cercando di rilanciare il, motociclismo americano, tanto forte nel passato, mentre oggi vive un momento di crisi. A Brno, per dire, non ci sar&agrave; nemmeno un americano al via della MotoGP.      

Gran festa pubblica nel paddock di Indianapolis. LE FOTO 

I piloti della MotoGP celebrano Edwards

A Indianapolis, dove questo finesettimana si corre la decima prova del Mondiale MotoGP, arriva la conferma che Jorge Lorenzo ha rinnovato l&rsquo;accordo con la Yamaha. E Valentino Rossi come l&rsquo;ha presa?  &ldquo;Molto bene. Sono contento che Jorge resti, perch&eacute; &egrave; un gran pilota e avere uno cos&igrave; forte che corre con la tua moto &egrave; un grande stimolo&rdquo;.  Al buonumore di Valentino concorre probabilmente il fatto che dopo 9 GP la sua posizione &egrave; nettamente migliore di quella del compagno di squadra, Jorge Lorenzo.  Dopo 9 GP, Rossi &egrave; terzo in campionato, con zero vittorie (e qui il conto &egrave; facile, dato che le ha vinte tutte quel fenomeno di Marc Marquez) ma sei podi. Lorenzo invece &egrave; salito solo tre volte sul podio, ed &egrave; quinto in classifica di campionato.  &ldquo;Credo che la permanenza di Lorenzo sia una cosa buona anche per la Yamaha, perch&eacute; insieme possiamo contribuire a far crescere tanto questa moto&rdquo;:  Valentino &egrave; soddisfatto di questa prima parte dell&rsquo;anno.  &ldquo;Ho fatto un gran inizio di stagione, con alcune gare molto buone, sfortunatamente non sono riuscito a cogliere la vittoria ma i nostri risultati sono stati sempre notevoli. Stiamo lavorando sodo per migliorare ulteriormente.&rdquo;  Che obiettivi si &egrave; dato per Indianapolis, con una pista rinnovata, riasfaltata e con diverse curve ridisegnate.  &ldquo;Penso che gli aggiornamenti fatti siano importanti, molte buche sembrano esser sparite e anche la superficie dell&rsquo;asfalto appare migliorata. Ci sono diverse curve che rispetto a prima sono diventate pi&ugrave; veloci. Quindi credo che s&igrave;, questa sia una pista abbastanza buona per la Yamaha.&rdquo;  Ma il problema &egrave; che... &ldquo;... che Marquez &egrave; forte ovunque, con qualsiasi condizione e su qualsiasi pista&rdquo;.  Ed ecco svelato il vero obiettivo di Valentino Rossi, il sempreverde. Battere Marquez, almeno una volta prima della fine della stagione.

MotoGP Indy. &ldquo;Avere un pilota come lui in squadra &egrave; uno stimolo. E un bene per la Yamaha&rdquo;  

Rossi: Felice che Lorenzo resti

Romano Fenati affronta il GP Germania (Guarda gli orari della TV) in programma domenica 13 luglio, con un po&rsquo; di apprensione. Il talento c&rsquo;&egrave;, quest&rsquo;anno sono arrivate tre vittorie (Argentina, Spagna, Mugello), ma l&rsquo;ultima gara, Assen, &egrave; stata un mezzo disastro. Un lungo, una rimonta, una caduta: non si &egrave; fatto mancare niente. 18&deg;, punti zero.  &ldquo;Dopo il GP di Assen sono contento di andare al Sachsenring&rdquo; dice Romano Fenati, che corre nel VR46, il team di Valentino Rossi in Moto3.&nbsp;  &ldquo;In Olanda a causa di due errori &egrave; stata una gara tutta in rimonta, molto difficile, ma sono contento perch&eacute; non ho mai mollato e sicuramente mi &egrave; servito come &ldquo;allenamento&rdquo; per questo campionato che sar&agrave; una lotta fino alla fine. Arrivo in Germania motivato, &egrave; l&rsquo;ultima gara prima del break estivo e ho voglia di far bene per godermi un paio di settimane di vacanza e tornare poi in pista ancora pi&ugrave; carico a Indianapolis!&rdquo;  In campionato, Romano Fenati &egrave; secondo, con sette punti meno di Jack Miller.  

Ad Assen &egrave; stato un mezzo disastro. Ma il pupillo di Valentino Rossi resta secondo

GP Germania: Fenati alla riscossa

Al GP Catalunya MotoGP, Marc Marquez appone un altro sigillo, il settimo su sette gare disputate in questa stagione. Alle sue spalle, a soli 5 decimi, un combattivo Valentino Rossi, lesto ad approfittare dell'errore di Dani Pedrosa, che lo aveva appena sorpassato ma che &egrave; finito largo a pochi metri dal traguardo nel tentativo di portarsi al comando.    E' la prima volta dal 1971 che un pilota si aggiudica i sette gran premi di apertura della stagione: a siglare il primato era stato Agostini, che era arrivato ad otto vittorie nelle prime otto gare.  In griglia di partenza c'era anche il campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton, che &egrave; un autentico appassionato delle due ruote.  &laquo;La MotoGP mi piace molto. Ho tre moto e ne ho appena ordinate altre due. Mi piacerebbe essere l&igrave; con loro!&raquo; ha detto Hamilton prima del via.  Una vittoria che vale doppio per Marquez, perch&eacute; questa era la gara di casa, e a festeggiarlo lo attendevano migliaia di tifosi che sventolavano la bandierina rossa con il suo numero, il "93", che Marc ha mantenuto pur essendo il campione in carica. Per dimostrare che &egrave; il "numero uno" Marquez sembra che preferisca confermarsi ad ogni Gran Premio. Lo ha fatto anche questa volta, conquistando la sua tredicesima vittoria in MotoGP e regalando il centesimo successo alla Honda nelle quattro tempi.     Un Gran Premio che &egrave; stato caratterizzato anche dall'incertezza deltempo, con nuvoloni minacciosi che si sono addensati sul circuito poco prima del via, costringendo le squadre a preparare le seconde moto con gomme rain, che per&ograve; fortunatamente sono rimaste nei box.  &laquo;E' stata durissima, pi&ugrave; dura che al Mugello, qui facevo pi&ugrave; fatica&raquo;, ha detto Marc Marquez. &laquo;Quando era tutto a posto sul rettilineo sono andato dritto perch&eacute; era troppo rischioso cercare di sorpassare Valentino in quel punto. Alla fine abbiamo fatto una bellissima gara, complimenti a tutti i fan spagnoli che hanno fatto un gran tifo&raquo;.    Secondo posto per Valentino Rossi, che &egrave; andato al comando al terzo giro, strappando la leadership a Jorge Lorenzo autore di un'ottima partenza. Il pesarese ha guidato la compagine di testa fino a sei tornate dalla bandiera a scacchi, quando Marc Marquez &egrave; riuscito a trovare il sorpasso decisivo. Gi&agrave; nel giro precedente il leader della classifica iridata era passato in testa, ma si &egrave; accorto di essere in regime di bandiere gialle e ha restituito subito la posizione. Lo stesso ha fatto Pedrosa, che si era avvantaggiato sul pesarese nella scia di Marquez.  &laquo;Che gusto! Oggi pensavo di riuscirci, mi dispiace un po', per&ograve; alla fine negli ultimi mi &egrave; calaao un po' troppo la gomma&raquo;, ha detto Rossi. &laquo;All'ultimo giro ho cercato di staccare forte per fare bene la esse, poi in quel momento mi si &egrave; buttato dentro Pedrosa e non ce l'ho fatta pi&ugrave;. Comunque non ho sbagliato niente e sono contento. La moto andava benissimo, stamattina siamo riusciti a fare quello step che ci serviva. Abbiamo dato il massimo, ci &egrave; mancato pochissimo&raquo;.  Il poleman Pedrosa ha siglato una gran gara, militando quasi sempre fra la seconda e la terza posizione. All'ultimo giro &egrave; riuscito a portarsi in seconda posizione davanti a Rossi, ma poi ha chiesto troppo e nel tentativo di sorpassare Marquez lo ha toccato ed &egrave; finito largo.  &laquo;Peccato per l'ultimo giro, ma ho fatto una bella gara, sono contento per come ho guidato&raquo;, ha detto Pedrosa. &laquo;Avevo un ottimo ritmo, la moto scivolava tanto davanti, ma abbiamo fatto un bel setting. Mi mancava un po' una sesta marcia pi&ugrave; lunga, mi trovavo sempre al limitatore. Poi Marc &egrave; molto forte, ad un certo punto ha cominciato a chiudere le traiettorie, alla fine l'ho toccato e ho perso il secondo posto, ma non importa per i punti, sono contento perch&eacute; mi sono trovato bene e anche il braccio comincia ad andare molto meglio&raquo;.  Quarto al traguardo Jorge Lorenzo, che ha perso il contatto con i primi solo nelle fasi finali della gara. Quinto in solitaria Stefan Bradl davanti ad Aleix Espargar&ograve;, primo delle Open.  &laquo;Ho fatto tanti sorpassi nel primo giro, ma poi gli altri avevano troppo vantaggio&raquo;, ha detto Espargar&ograve;. &laquo;La sesta posizione &egrave; ottima, sono molto contento&raquo;.  Ottavo Dovizioso, davanti a Iannone autore di un ottimo recupero.  &laquo;Per come partivamo dobbiamo essere contenti&raquo;, ha detto Andrea Dovizioso. &laquo;Dobbiamo guardare al distacco: sono 16 secondi dai primi, e questo &egrave; molto positivo per le aspettative. C'&egrave; stato un bel combattimento con Pol Espargar&ograve; per tutta la gara, siamo arrivati ottavi per soli 48 millesimi, &egrave; un ottimo risultato&raquo;.  Fiammetta La Guidara  Guarda la classifica di gara  Guarda la classifica di campionato

In tre si sono contesi la vittoria della MotoGP fino all'ultimo, con sorpassi spettacolari e colpi di scena. Terzo Pedrosa, quarto, pi&ugrave; staccato Lorenzo 

Catalunya: Marquez vince, Rossi secondo

A Le Mans, sar&agrave; Marc Marquez a partire in pole position nella gara della motoGP di domenica 18 maggio. Quinta qualifica, quinta pole del pilota che la HRC si &egrave; affrettata a confermare per altri due anni. Il formidabile spagnolo campione del mondo stampa un gran tempo, 1&rsquo;32&rdquo;042 e abbatte il record della pole position che apparteneva al suo compagno di squadra Dani Pedrosa e che resisteva dalla stagione 2008. &ldquo; Ho fatto un giro molto buono, ma ho commesso qualche errore -spiega, con un certa dose di modestia, Marquez - ho sbagliato in qualche curva. E poi domani sar&agrave; tutta un&rsquo;altra cosa. Domani saranno molto forti Valentino e il mio compagno di team Dani Pedrosa&rdquo;. &nbsp;  Valentino Rossi, il primo dei piloti che Marquez dice di temere, partir&agrave; dalla seconda fila con il quinto tempo. Ha un ritardo di 8 decimi da Marquez, ma &egrave; pi&ugrave; veloce del suo compagno di squadra nella Yamaha ufficiale: Jorge Lorenzo, sesto tempo.  &ldquo;Sono contento - dice alla fine Valentino - la moto &egrave; migliorata molto.&nbsp; Ieri un po&rsquo; preoccupato, oggi sono stato veloce di passo. HO commesso un errore nel T4, ho aperto il gas troppo presto all&rsquo;ultima curva e ho perso qualcosa. Ma la buona notizia &egrave; che sono davanti a Lorenzo e Pedrosa, i due che mi possono dare pi&ugrave; fastidio,oltre naturalmente a Marquez&rdquo;.  Lorenzo invece alla fine &egrave; abbastanza cupo: "IL passo non &egrave; male, la moto mi piace, ma mi &egrave; mancato il giro buono". C&rsquo;&egrave; un pilota che a fine turno non sta nella pelle dalla gioia: Pol Espargar&ograve;, che per la prima volta partir&agrave; in prima fila, con il secondo tempo, a quasi 7 decimi.  &ldquo;Per me questa &egrave; gi&agrave; una vittoria - dice alla fine Pol, ma non si nasconde che - domani sar&agrave; una storia diversa&rdquo;.  E si fa festa anche al box Ducati, per il terzo tempo di Andrea Dovizioso.  &ldquo;Oggi pomeriggio eravamo messi meglio rispetto alla mattina , ma sar&agrave; dura, domani. Ci saranno i soliti li davanti. Ma noi stiamo lavorando bene, non credo che riusciremo a giocarci il podio, ma ci proveremo&rdquo;. &nbsp;  Guarda i tempi della Q2         

Nessun altro quest'anno &egrave; riuscito a batterlo (n&eacute; in qualifica, n&eacute; in gara). Dovizioso terzo, Rossi e Lorenzo in seconda fila