        Quale migliore occasione per essere dichiarati &ldquo;fit to race&rdquo; se non nella gara di casa? Dopo aver saltato i test finali di Barcellona e quelli ufficiali di Aragon, compreso il primo round stagionale proprio sulla pista spagnola, "Magic Mickey" Van Der Mark &egrave; infatti pronto a rientrare in azione sulla pista di Assen. La prima visita&nbsp; effettuata al centro medico del circuito olandese ha dato esito positivo, cos&igrave; Michael potr&agrave; tornare nuovamente in sella alla sua M1000RR #60, per effettuare le prime prove libere in programma domani. Al termine delle FP1, tuttavia, van der Mark verr&agrave; nuovamente controllato dallo staff della Clinica Mobile e del centro medico del tracciato, per valutare la sua partecipazione alla restante parte del weekend.        

L&rsquo;olandese del team BMW mancava dalle piste da prima dei test di Barcellona a causa di un infortunio in allenamento

SBK Olanda: Van Der Mark dichiarato “fit to race”

        La Superbike &egrave; ufficialmente entrata nella settimana del secondo round della stagione, in programma nella &ldquo;cattedrale della velocit&agrave;&rdquo; di Assen. Lo storico tracciato olandese far&agrave; da palcoscenico ad un nuovo scontro tra i big three Rea, Bautista e Razgatlioglu, con lo spagnolo gi&agrave; ampiamente protagonista ad Aragon, ma accoglier&agrave; allo stesso tempo l&rsquo;idolo di casa Michael Van Der Mark.&nbsp;L&rsquo;olandese infatti &egrave; pronto a rientrare, dopo aver saltato il primo round stagionale a causa della frattura di una gamba rimediata in allenamento (in bicicletta), a inizio marzo. Una corsa contro il tempo quella di Michael, desideroso ovviamente di partecipare al proprio round di casa, per il quale potr&agrave; avere il nullaosta definitivo solamente dal test medico in programma gioved&igrave;.&nbsp;&ldquo;Mi sento grado di tornare in sella - spiega Van Der Mark - e non vedo l&rsquo;ora di farlo, specie ad Assen. Il processo di recupero post operazione &egrave; andato bene, anche grazie a dei trattamenti supplementari per accelerarlo: mi sto allenando anche in palestra, per tornare nella giusta condizione atletica. Ovviamente non mi aspetto di essere al top ad Assen, sia perch&eacute; non sono ancora al 100% sia perch&eacute; non guido la M1000RR dalla fine del 2021, ma tornare in azione &egrave; la cosa pi&ugrave; importante&rdquo;. Redding: &ldquo;Assen &egrave; una pista favorevole&rdquo;   Se Van Der Mark sorride al pensiero di tornare in pista, pi&ugrave; cupo &egrave; l&rsquo;umore di Scott Redding, che si affaccia al secondo appuntamento dell&rsquo;anno con la grande mole di dubbi accumulata ad Aragon, dove tre gare hanno portato un solo punto e tanta frustrazione.&nbsp;&ldquo;Assen &egrave; una pista che mi piace, e dove ho avuto buoni risultati in passato. Tra l&rsquo;altro mi piace anche l&rsquo;atmosfera che il luogo e ed il tracciato regalano, tanto che ho vissuto in quelle zone per un po&rsquo; e ho alcuni amici da salutare. Penso che il TT possa essere una pista leggermente pi&ugrave; adatta alla BMW, quindi spero che con il lavoro si possano ottenere risultati migliori rispetto ad Aragon&rdquo;. SBK: rimandato l'esordio mondiale di Tarran Mackenzie&nbsp;       

A pochi giorni da Assen, l'olandese vuole tornare in sella per il round di casa, mentre l'inglese vuole dimenticare Aragon&nbsp;

SBK, BMW a due facce: Van der Mark pronto al rientro, Redding inquieto

For the first time in his career, Michael Van Der Mark will be forced to miss the opening round of the Superbike World Championship. The Dutchman has made the difficult decision in order to focus on making a full recovery ahead of round two, his home race, taking place at Assen on 23-24 April.  The BMW team has confirmed this in an official note on its social media channels, also revealing that Ukranian rider Ilya Mykhalchik will join Redding in the garage for this weekend&rsquo;s Arag&oacute;n round before flying to Le Mans for the Endurance World Championship season-opener. Mykhalchik already stood in for Van Der Mark during the Barcelona tests and is now participating in the official tests at Arag&oacute;n.  The BMW team&rsquo;s press note   The BMW Motorrad WorldSBK team has published this note on its social media channels: &ldquo;Injured Michael van der Mark has taken the decision to not participate in the 2022 season opener of WorldSBK at MotorLand Arag&oacute;n this coming weekend. The works rider for the BMW Motorrad WorldSBK Team had surgery last week on the leg fracture he suffered in a training accident with his mountain bike and now focuses on his full recovery. BMW Motorrad works rider Ilya Mikhalchik already stood in for van der Mark at the recent Barcelona test and will do again at the final tests and also the season opener&rdquo;.  Van Der Mark&rsquo;s words   The Dutchman had this to say: &ldquo;It has been a difficult decision but unfortunately I will not try to ride at MotorLand Arag&oacute;n. At this moment we have to be smart and stay calm because this is the only way forward in my recovery. I really miss working with the team and riding my BMW M 1000 RR but right now my goal is to be fit again as soon as possible.&rdquo;  Translated by Heather Watson  SBK, Dall&rsquo;Igna: &ldquo;The title? We rely on Alvaro Bautista&rsquo;s return&rdquo; 

Ukrainian rider Mykhalchik will make his official Superbike debut with the BMW team, standing in for the Dutchman before flying to Le Mans for the EWC 24 Hours

WorldSBK: Van Der Mark forced to miss the Arag&oacute;n round

        Per la prima volta nella sua carriera, Michael Van Der Mark sar&agrave; costretto a saltare il round di apertura della stagione del Mondiale Superbike. L&rsquo;olandese ha preso la sofferta decisione concentrandosi sul pieno recupero in vista del secondo round, quello sulla pista di casa di Assen del 23-24 aprile.&nbsp; A confermarlo &egrave; il team BMW con una nota ufficiale sui propri canali social informando al contempo che l&rsquo;ucraino Ilya Mykhalchik sar&agrave; al fianco di Redding nel round di Aragon di questo fine settimana prima di volare a Le Mans per la prima stagionale del Mondiale Endurance. Mykhalchik che ha gi&agrave; sostituito Van Der Mark nei test di Barcellona e sta sostenendo i test ufficiali proprio ad Aragon.&nbsp; La nota del team BMW  Questa la nota apparsa sui canali social del team BMW Motorrad WorldSBK: &ldquo;L&rsquo;infortunato Michael Van Der Mark ha preso la decisione di non partecipare al round di apertura del Mondiale Superbike 2022 in programma questo fine settimana ad Aragon. Il pilota ufficiale BMW &egrave; stato operato settimana scorsa alla gamba fratturata in allenamento sulla mountain bike ed ora &egrave; concentrato sul pieno recupero. Il pilota ufficiale Ilya Mikhalchik dopo aver sostituito Van Der Mark a Barcellona far&agrave; lo stesso nei test di Aragon e nel round di apertura della stagione.&rdquo;&nbsp; Le parole di Van Der Mark  Queste invece le parole del pilota olandese a margine della decisione presa. &ldquo;E&rsquo; stata una decisione difficile - spiega Van Der Mark - ma sfortunatamente non prover&ograve; a correre ad Aragon. In questo momento devo essere intelligente e calmo, l&rsquo;unica via per il recupero. Mi mancher&agrave; lavorare con il mio team e guidare la mia M1000RR ma ora il mio obiettivo &egrave; essere in forma il prima possibile.&rdquo;        

L&rsquo;ucraino Mykhalchik debutter&agrave; ufficialmente in gara in Superbike con il team BMW al posto dell&rsquo;olandese prima di volare a Le Mans per la 24h dell&rsquo;EWC

SBK: Van Der Mark costretto a saltare il round di Aragon

The BMW squad is ready for its first test of the 2022 season at Misano, but there are already problems. The plan was to have all four riders on track, so factory team members Michael Van Der Mark and Scott Redding as well as satellite Bonovo riders Eugene Laverty and Loris Baz. But that plan has now changed.  The latest news is that Van Der Mark will not participate. The Dutchman was unfortunately involved in a mountain bike accident while training over the weekend and has sustained a leg fracture as a result.  Recovery time to be confirmed   &ldquo;In the next few days, as he receives treatment, we&rsquo;ll have more of an idea as to when Michael can return to the track&rdquo;, confirms BMW motorsport manager Marc Bongers, &quot;and, in the meantime, we wish him a very speedy recovery. We&rsquo;re in regular contact, but for now we need to wait&rdquo;.  A tough blow for Van Der Mark, ahead of what is set to be an important season for the Dutchman. The arrival of Scott Redding is likely to change the dynamic inside the official BMW team and starting in this way is definitely not what &ldquo;magic Michael&rdquo; would have wanted.  Translated by Heather Watson  MotoGP, Bastianini will aim for the double in Indonesia, but...&ldquo;It won&rsquo;t be easy&rdquo; 

The Dutchman has suffered a serious training incident and will be unable to take part in the first 2022 test. Recovery times are still to be determined

WorldSBK, BMW loses parts: Van der Mark to miss Misano tests due to injury

        La pattuglia BMW &egrave; pronta per il suo primo test del 2022 in quel di Misano, ma i primi problemi non hanno tardato ad arrivare. Sulla carta infatti sarebbero dovuti scendere in pista tutti e quattro i piloti della casa tedesca, dunque sia i due ufficiali Michael Van Der Mark e Scott Redding che i due satelliti del team Bonovo Eugene Laverty e Loris Baz. Ma cos&igrave; non sar&agrave;.&nbsp;La notizia dell&rsquo;ultima ora infatti &egrave; che Van Der Mark non ci sar&agrave;. A mettere ko l&rsquo;olandese ci ha purtroppo pensato domenica un incidente in mountain bike durante un allenamento, che gli ha procurato la frattura di una gamba. Rientro da programmare   &ldquo;I trattamenti dei prossimi giorni ci faranno capire quando Michael potr&agrave; tornare in pista - ha confermato il direttore dell&rsquo;attivit&agrave; motorsport di BMW Marc Bongers - e nel frattempo gli auguriamo di rimettersi in sesto il prima possibile. Ci sentiamo spesso, ma ora occorre attendere&rdquo;.&nbsp;Un colpo duro da accettare per Van Der Mark, alle porte di una stagione per lui molto importante: l&rsquo;arrivo di Scott Redding infatti &egrave; destinato a mutare gli equilibri in seno al team ufficiale BMW, e partire in questo modo non &egrave; certamente ci&ograve; che &ldquo;magic Michael&rdquo; voleva. SBK, Oettl - Go Eleven: ecco la Panigale V4R per il 2022       

Brutto incidente in allenamento per l'olandese, che non potr&agrave; prendere parte al primo test del 2022. Ancora incerti i tempi di recupero

SBK, BMW perde i pezzi: Van der Mark salta i test di Misano per infortunio

        Oggi nel mondo delle due ruote se si pensa a classi formative a livello europeo e mondiale si parla di Mondiale Junior (all&rsquo;interno del CEV), Supersport300, Moto3 e Moto2, ma fino a qualche anno fa nel paddock della Superbike vi erano due categorie che hanno a loro modo fatto la storia.&nbsp;Parliamo dei campionati europei Superstock1000 e Superstock600, che per tanti anni hanno permessi a svariati piloti di conoscere e farsi conoscere, con budget ristretti, in attesa di spiccare il volo verso la Superbike, la Supersport o il paddock della MotoGP. Con griglia spesso oltre le 25 unit&agrave; non sono mancati i piloti talentuosi, i migliori dei quali elencati qui sotto. Buon viaggio nel viale dei ricordi! Toprak Razgatlioglu   Se c&rsquo;&egrave; un pilota che pu&ograve; rappresentare alla perfezione i benefici in termini di crescita che Stock600 e Stock1000 potevano dare ad un pilota, quello &egrave; proprio il campione del mondo Superbike. Il cammino verso la gloria di Razgatlioglu infatti inizia nel 2014, quando debutta in Stock600 nel round finale di Magny-Cours in sella alla Kawasaki privata del team (romagnolo) Bike Service, stupendo subito tutti: Toprak vince immediatamente, regolando quattro avversari nel giro finale e mettendo gi&agrave; allora in mostra le sue favolose doti di staccatore.&nbsp;Doti che non lasciano indifferente Kawasaki, che l&rsquo;anno successivo lo affida al team Puccetti per puntare al titolo di categoria, centrando in pieno il bersaglio. Razgatlioglu domina la stagione vincendo (le prime) cinque gare su otto, compreso il round di Imola dove ha la meglio su Federico Caricasulo in un duello rusticano passato alla storia, e vince il titolo con due round di anticipo.&nbsp;Conquistata la 600 Toprak sbarca in Stock1000, sempre con il team Puccetti, continuando a imperversare nonostante qualche intoppo risultato poi fatale. Nel 2016 infatti &egrave; costretto a saltare i primi due round per infortunio, iniziando di fatto la sua stagione con il quinto posto del terzo round di Imola. Nelle tappe successive gravita nuovamente intorno al podio, su cui sale sia nel penultimo (Magny &ndash; Cours) che nell&rsquo;ultimo round di Jerez, concludendo quinto assoluto nonostante tre zeri in otto gare.&nbsp;L&rsquo;ultimo capitolo della formazione di Toprak nelle classi Stock &egrave; il 2017, anno in cui arriva ad un passo dal titolo. Al secondo round di Assen coglie il primo successo in categoria, ripetendosi a Donington e Portimao, ma il turning point della stagione arriva nel penultimo appuntamento di Magny &ndash; Cours, quando un infortunio lo costringe a saltare la gara lasciando strada per il titolo a Michael Ruben Rinaldi. Il terzo posto dell&rsquo;ultima tappa di Jerez sar&agrave; infatti inutile, con Razgatlioglu secondo a otto lunghezze dall&rsquo;italiano campione. &nbsp; Michael Ruben Rinaldi   Proprio il romagnolo &egrave; un altro dei nomi pi&ugrave; altisonanti transitati nelle classi Stock, che come Razgatlioglu ha saggiato sia la 600 che la 1000 tra il 2014 ed il 2017. L&rsquo;avventura di Michael parte appunto nel 2014, quando disputa l&rsquo;intera stagione in sella ad una Yamaha R6 (anche questa del team Bike Service!) mettendosi in mostra ad Imola e Jerez, dove ottiene rispettivamente un quinto ed un sesto posto.&nbsp;L&rsquo;anno successivo Michael si veste di verde Kawasaki entrando a far parte del team Italia, potenza di quegli anni, ed il passo avanti &egrave; evidente. In otto gare sale quattro volte sul podio, conquistando nel penultimo round di Jerez il suo primo successo in categoria, e chiudendo secondo in campionato alle spalle di Razgatlioglu.&nbsp;I risultati ottenuti gli permettono di compiere il salto in Stock1000, entrando a far parte di quel team Ducati Aruba che &egrave; tutt&rsquo;ora la sua famiglia. Nel 2016 prende le misure alla categoria conquistando due podi nelle prime due gare, mentre l&rsquo;anno successivo nulla si frappone tra lui ed il titolo, che giunge nell&rsquo;ultimo round di Jerez grazie a tre vittorie ed un totale di cinque podi (in nove gare). Michael Van Der Mark   Per capire l&rsquo;impatto di Michael Van Der Mark in Stock600 basterebbe far parlare i numeri. Alla posizione numero uno per numero di vittorie in categorie infatti c&rsquo;&egrave; proprio l&rsquo;olandese, a quota dieci affermazioni, ottenute nell&rsquo;arco di un biennio di fuoco. Dopo un primo cameo nel 2010 (con un 7&deg; posto nell&rsquo;ultimo round di Magny-Cours) Van Der Mark disputa la sua prima stagione completa l&rsquo;anno successivo, in sella alla Honda del team Ten Kate, iniziando con il botto.&nbsp;Gi&agrave; al primo appuntamento di Assen infatti coglie la sua prima vittoria, alla quale ne seguiranno altre tre negli ultimi quattro appuntamenti. Un finale di stagione incredibile, che gli regala la terza piazza finale a soli 13 punti dal campione Metcher. L&rsquo;appuntamento con il titolo &egrave; solamente rimandato, dato che nel 2012 il binomio tutto olandese centra l&rsquo;obiettivo.&nbsp;Nell&rsquo;arco delle dieci prove previste Van Der Mark duella aspramente con l&rsquo;azzurro Riccardo Russo, riuscendo a trionfare solamente nell&rsquo;ultimo (vittorioso) round di Magny &ndash; Cours, grazie a sei vittorie (delle quali tre negli ultimi tre round) ed un totale di ben nove podi. Un biennio che ha formato non poco l&rsquo;olandese volante, passato poi in Supersport per l&rsquo;ultimo capitolo del suo processo di maturazione pre SBK. &nbsp; Franco Morbidelli   Dalla Stock600 alla MotoGP. Si pu&ograve; riassumere cos&igrave; il cammino compiuto sinora da Franco Morbidelli, il quale nome ha iniziato a circolare insistentemente nei paddock dopo le ottime cose messe in mostra prima nel CIV e poi nella Stock600. Il debutto in Stock600 di Morbidelli &egrave; datato 2011, quando disputa tre gare in sella alla Yamaha del team Forward, ottenendo un ottimo quarto posto a Monza come miglior risultato.&nbsp;Nel 2012 disputa otto delle dieci gare in calendario scalando la classifica finale, dove chiude sesto festeggiando il primo podio in categoria, ottenuto al Nurburgring in sella alla Yamaha del team Bike Service. Dopo due stagioni in crescita arriva l&rsquo;anno della consacrazione, ossia il 2013, con il passaggio in Kawasaki nel team Italia.&nbsp;Nel corso della stagione Franco si dimostra veloce e solido, conquistando due vittorie (Portimao e Nurburgring) ed ottenendo nell&rsquo;ultimo round di Jerez il titolo di campione, regolando con 18 punti di margine il compagno di squadra Alessandro Nocco. Per Morbidelli il 2013 ha rappresentato un vero anno di grazia, visto anche il titolo nel CIV Stock600 e le prime apparizioni nel mondiale Moto2. Augusto Fernandez   Breve ma intensa. Augusto Fernandez non &egrave; certamente uno dei piloti che ha disputato il maggior numero di stagioni nelle Stock, ma quel poco che ha mostrato ha subito fatto capire ai pi&ugrave; di attenti la sua caratura di pilota.&nbsp;Dopo le due stagioni nella European Junior Cup (chiuse in 2&deg; e 1&deg; piazza) lo spagnolo di Madrid sbarca in Stock600 nel 2015, con a disposizione una Honda preparata dal team Evan Bros. e con Federico Caricasulo come compagno di squadra. L&rsquo;allora diciottenne Augusto inizia la stagione con un ottavo posto, ma gi&agrave; nel secondo round di Aragon &egrave; sesto, e nel finale di stagione sboccia definitivamente.&nbsp;Nel penultimo round di Jerez infatti coglie il primo podio con un secondo posto, per poi chiudere a Magny-Cours con il botto ottenendo il primo successo in categoria, davanti a due piloti del calibro di Axel Bassani e Toprak Razgatlioglu. Chiude la stagione al quarto posto, a soli sei punti dal compagno di team, prima di intraprendere il suo viaggio in Moto2. &nbsp; Lorenzo Savadori   Cinque stagioni ed un titolo non posso che essere un capitolo importante della carriera di Lorenzo Savadori, che in Stock1000 ha certamente lasciato dolci ricordi. Il romagnolo infatti &egrave; sbarcato in categoria nel 2011, lasciandola solamente a titolo acquisito, proprio nel 2015.&nbsp;Le doti di Lorenzo ad ogni modo non hanno impiegato molto tempo ad emergere, dato che dopo una prima stagione di assestamento con la Kawasaki del team Lorenzini by Leoni ecco arrivare nel 2012 (con la Ducati del team Barni) i primi podi, tre per la precisione, compresa la prima vittoria nel round di casa di Monza.&nbsp;Nel 2013 torna a vestire verde Kawasaki entrando a far parte del team Pedercini, ma ricalcando quasi pedissequamente quanto fatto l&rsquo;anno prima: vittoria a Monza, tre podi, quinto posto finale. Il reale salto in avanti arriva per&ograve; l&rsquo;anno successivo, quando resta nel team italiano e lotta per il titolo con Leandro Mercado: nell&rsquo;ultimo round bagnato di Magny &ndash; Cours il titolo sembra un affare fatto, ma un problema tecnico lo porta a terra e lo costringe a chiudere secondo alle spalle dell&rsquo;argentino.&nbsp;Quella che per alcuni pu&ograve; essere una mazzata &egrave; per Lorenzo nuova linfa, che nel 2015 gli permettono di coronare il sogno titolato. Coadiuvato dal team Nuova M2 e dall&rsquo;Aprilia il cesenate manca il podio solamente in una (l&rsquo;ultima) delle otto gare in programma, piegando la resistenza di Roberto Tamburini e regalando ad Aprilia il primo titolo in categoria. Loris Baz   Non &egrave; da tutti vincere un titolo a quindici anni, ma Loris Baz pu&ograve; dire di esserci riuscito. Il francese infatti &egrave; un altro dei piloti di alta caratura passati dalle classi Stock, imprimendo un marchio difficile da dimenticare. Basti pensare che arrivato in Stock600 nel 2008 e dunque a quindi anni fu subito capace di vincere, conquistando il titolo in sella alla Yamaha del team Yamaha France Junior da dominatore, con tre vittorie ed otto podi totali in dieci gare.&nbsp;La strabiliante prova in 600 gli valse un posto in Stock1000, dove conclude le sue prime due stagioni con l&rsquo;ottavo posto finale, e la gioia del primo podio nel round inaugurale della stagione 2010 a Portimao. Nel 2011 disputa sole due gare di campionato, salvo poi tornare in pianta stabile nel campionato l&rsquo;anno successivo, quando per&ograve; la chiamata del team KRT in Superbike gli &ldquo;impone&rdquo; di salutare definitivamente il campionato per spiccare il volo &nbsp; Danilo Petrucci   Prima della MotoGP e della Dakar, le Stock. Danilo Petrucci &egrave; senza dubbio uno dei nomi di maggior peso tra quelli passati in queste due categorie, sia dal punto di vista dei risultati che da quello della crescita. Sbarcato nel 2008 in Stock600 con la Yamaha del team Trasimeno, Petrucci riesce a salire sul podio (2&deg;) gi&agrave; nel primo appuntamento di Valencia, per poi concludere la stagione con il settimo posto assoluto.&nbsp;Nel 2009 si replica, e Danilo &egrave; uno dei protagonisti di una stagione bellissima, con i primi quattro piloti della classifica finale racchiusi in soli otto punti. Petrucci vince tre delle prime quattro gare, chiudendo la stagione quarto assoluto. Risultati che lo proiettano in Stock1000, in sella alla Kawasaki del team Pedercini, dove chiude il suo anno di debutto nono in campionato, con un quinto posto a Monza come miglior risultato.&nbsp;L&rsquo;anno dell&rsquo;esplosione in 1000 per&ograve; &egrave; quello successivo, supportato dalla Ducati del team Barni e dalla FMI. In una stagione a fortissime tinte azzurre Petrucci battaglia per il titolo con Davide Giugliano, uscendo sconfitto per soli due punti, nonostante un finale di anno favoloso con tre vittorie (sulle quattro totali) negli ultimi tre round. Poco male ad ogni modo, dato che l&rsquo;anno dopo arriv&ograve; il passaggio in MotoGP. SBK, Razgatlioglu come Spies. O Toprak &egrave; meglio di Ben?&nbsp;       

Rispettivamente fino al 2018 ed al 2015 i due campionati hanno rappresentato un palcoscenico importante e a basso budget per tanti giovani piloti, alcuni poi divenuti grandi

Da ieri, a oggi: i piloti più forti passati in Superstock1000 e Superstock600

        Quattro moto, altrettanti piloti, tre giorni di test completati. La SBK 2022 &egrave; gi&agrave; cominciata per la compagine BMW, pi&ugrave; che mai determinata a far valere le proprie quotazioni iridate. La Casa bavarese &egrave; direttamente coinvolta nel progetto mondiale relativo alle derivate di serie e, dopo essere tornato alla singola vittoria di tappa, ambisce a qualcosa di meglio. Questo vuole dire che s&igrave;, &egrave; stato bello finire davanti a tutti nella gara "corta" di Portimao con Michael Van Der Mark, per&ograve; sarebbe pi&ugrave; gradito riuscirci pure nella manche lunghe, nelle quali si assegnano 25 punti, possibilmente da sommare ad altri 25, sino a costituire l'alloro finale. SMR Racing e Bonovo Action, ecco le squadre impegnate l'anno prossimo. La prima formazione, dai toni anglo-tedeschi - &egrave; da definirsi super ufficiale. La seconda completamente teutonica e"indipendente", tuttavia la definiremmo da oggi "satellite", prendendo in prestito un termine usato in MotoGP. Perch&eacute; le M1000 RR di Eugene Laverty e Loris Baz non saranno poi cos&igrave; diverse dalle quattro cilindri di Scott Redding e VDM. Anzi, saranno esattemente le stesse, evolute nel propulsore, nella ciclistica e affinate dal punto di vista elettronico. Redding e Baz, acquisti ex MotoGP   Scott arriva da tre anni spesi presso la corte di Borgo Panigale: con la Ducati V4 R, Redding ha vinto il BSB edizione 2019, poi ha gareggiato nel Mondiale per due stagioni di seguito. La Rossa ha "accompagnato alla porta" l'inglese, che in BMW prender&agrave; posto di un connazionale, Tom Sykes, trattato (quasi) alla stessa maniera proprio da BMW. Il bulldog vanta vasta esperienza nel Motomondiale, con titolo sfiorato in Moto2 e campionati completati nella MotoGP. Un curriculum notevole, dal punto di vista del background. Simile, per certi versi, il percorso di Loris Baz, inserito nel Bonovo Action dopo il "prelevamento" dal MotoAmerica. Il francese ci ha corso con Ducati, che caso particolare. Sempre con la V4 R eccellenti podi nei round disputati in sostituzione di Chaz Davies. Peccato non vederlo pi&ugrave; su una moto bolognese, interessante da scoprire il potenziale sulla M1000 RR. Lui e Redding, costituiscono due punte ex MotoGP. Ah, no: pure Eugene Laverty ha figurato nella top class. Laverty "promosso", Van Der Mark confermato   Dicevamo di Eugene, veterano irlandese e tester BMW: se cercate un professionista affidabile e veloce, lo avete trovato. BMW ce lo aveva in casa, giusta &egrave; la sua terza chance iridata coi colori bavaresi. Invece, per quanto riguarda VDM - Van Der Mark - il discorso &egrave; diverso. Michael pass&ograve; a fine 2020 da Yamaha al team SMR Racing, provando subito all'Estoril una quattro cilindri assolutamente differente dalla R1 nipponica. Grazie a tanto lavoro e alla situazione prediletta dalla moto stessa, l'olandese ha riportato al successo BMW, in quel di Portimao. I critici hanno tuttavia detto: "Condizione meteo ibrida, pista con asfalto misto. Vincere la Superpole Race non &egrave; come trionfare col sole nella manche lunga". In BMW erano comunque contenti, perch&eacute; il gradino pi&ugrave; alto del podio rimane sempre il gradino pi&ugrave; alto del podio. Ora, per&ograve;, occorre calcarlo con frequenza. Solo Melandri si avvicin&ograve; al titolo   La classifica SBK 2012 indica un Marco Melandri terzo all'arrivo ma, credeteci, il ravennate riusc&igrave; a competere davvero per l'iride finale. Qualche errore e piccolo sfortune gli tarparano le ali, ma le sei affermazioni singole, condite da 5 podi, rimangono il miglior score che un rappresentante abbia garantito a BMW. Chaz Davies fece bene nel 2013, sebbene abbia concluso al quinto posto. L'australiano Troy Corser non si aggiudic&ograve; nemmeno una corsa, idem Ruben Xaus, autore di numerose cadute. Sicch&egrave;, nel computo delle esperienze in SBK Melandri &egrave; il miglior pilota visto in azione;&nbsp;sono passati tanti anni dalle sue performance. A Monaco di Baviera hanno deciso di girare la vite, ovvero, spingere ulteriormente sull'acceleratore. Redding, Van Der Mark, Baz e Laverty: uno di loro sar&agrave; in grado di collocarsi in cima al gruppo? O, perlomeno, il Marchio tedesco sar&agrave; definitivamente protagonista?       

La Casa tedesca presenter&agrave; quattro M1000RR evolute e piloti inediti quali Redding e Baz, ad affiancare i confermati Van Der Mark e Laverty. Il singolo successo colto nel 2021 ha aperto una striscia futura che porter&agrave; al titolo?

SBK, il 2022 sarà l'anno buono per BMW?

&Egrave; stato il team BMW a recitare il ruolo di protagonista nella seconda delle tre giornate di test sul circuito di Jerez de la Frontera, con Michael van der Mark primo nella lista dei tempi, con il crono di 1&#39;39&quot;788. Secondo, a poco pi&ugrave; di un decimo, il suo nuovo compagno di squadra, Scott Redding, che ha mantenuto la palma di migliore di giornata, fino a circa un&#39;ora dalla fine della sessione.  Se il team Kawasaki ha preferito risparmiare una delle 10 giornate di prove a disposizione, preferendo continuare domani lo sviluppo della Ninja ZX-10RR - portato avanti da Jonathan Rea e Alex Lowes -, ben diverso &egrave; stato invece l&#39;approccio della Honda, che ha bisogno di macinare kilometri con le due new entry Xavi Vierge e Iker Lecuona, rispettivamente terzo e quarto di giornata, a oltre mezzo secondo dalla vetta.  Oltre a prendere confidenza con le loro nuove CBR1000RR-R Fireblade, i due giovani spagnoli sono anche stati chiamati a svolgere un lavoro di comparazione dei freni portato avanti dal solo Vierge, visto che Lecuona &egrave; incappato in una caduta che ha messo fine alla sua giornata dopo soli 23 giri, impedendogli di montare i Nissin. Portato in ospedale per degli accertamenti alla mano, bisogner&agrave; vedere se Iker riprender&agrave; il lavoro nella giornata di domani.  Quinta piazza di giornata per Eugene Laverty, che ha rifilato quasi tre decimi al nuovo acquisto del team BMW Bonovo Action, Loris Baz, sesto davanti al connazionale Florian Marino.  I tempi della seconda giornata    

La casa bavarese chiude davanti a tutti il secondo giorno di collaudi sulla pista andalusa. Ai box il duo Kawasaki, che torner&agrave; a calcare l&#39;asfalto nella giornata di domani. Ecco tutti i tempi

Test Jerez SBK, Day 2: BMW fa doppietta con van der Mark e Redding

        Il finale di stagione della Superbike sul circuito indonesiano di Mandalika ha sorriso a Michael van der Mark e alla BMW, che dopo un buon sesto posto in Gara 1 sull'asciutto, ha conquistato il terzo gradino del podio in Gara 2 vincendo il duello con il fresco campione del mondo Razgatlioglu. Il tracciato di Mandalika &egrave; piaciuto molto al pilota olandese: &ldquo;Mi sono divertito tantissimo su questo circuito. E' molto veloce e ha un grip incredibile, anche e soprattutto in condizioni di bagnato estremo come quelle di Gara 2, in cui tutti abbiamo trovato immediatamente un ottimo feeling riuscendo ad essere veloci fin dalle prime tornate. Inoltre qui i fan sono fantastici e pieni di passione&rdquo;. Nei primi giri, il pilota ufficiale BMW &egrave; stato per&ograve; protagonista di un contatto con Axel Bassani, il quale ha avuto la peggio dovendo abbandonare la corsa per una caduta: &ldquo;Sinceramente credo sia stato un episodio sfortunato, perch&egrave; all'uscita dall'ultima curva eravamo entrambi alla ricerca di una parte di pista con pi&ugrave; grip e purtroppo ci siamo toccati. Gli chiedo scusa, chiaramente mi dispiace che la sua gara si sia conclusa in questo modo&rdquo;.  We've lost another one Too many riders on too wet a track it seems for @axel47bassani ??#IDNWorldSBK  pic.twitter.com/xQ383L7g52 &mdash; WorldSBK (@WorldSBK) November 21, 2021    SBK Indonesia, la dedica di Razgatlioglu: "Questo titolo &egrave; per mio pap&agrave;" Van der Mark: &ldquo;Abbiamo fatto grandi progressi quest'anno&rdquo;  &ldquo;Parlando della stagione, tutto sommato credo di potermi ritenere soddisfatto dei risultati ottenuti con la nuova M1000RR&rdquo;, ha detto Van Der Mark tirando le somme. &ldquo;Abbiamo vinto una gara e abbiamo sviluppato la moto migliorando nel corso dell'anno, anche se chiaramente abbiamo ancora molto lavoro da fare per poter puntare al vertice in ogni round nel 2022 e diventare competitivi anche sull'asciutto&rdquo;. &ldquo;Sicuramente l'arrivo di Redding sar&agrave; un aiuto importante. Sykes &egrave; stato un ottimo compagno di squadra e un grande pilota, ma Scott arriva dalla Ducati e ci pu&ograve; dare una grossa mano dal punto di vista della crescita del team e della moto, anche perch&egrave; come fisico e stile di guida siamo simili, perci&ograve; potremo aiutarci a vicenda&rdquo;, conclude il numero 60, gi&agrave; proiettato verso la prossima stagione. SSP Indonesia: a Jules Cluzel l'ultimo atto della stagione, MV sul podio       

L'olandese di casa BMW ha concluso la stagione con un podio sotto la pioggia in Gara 2: "Mi spiace per Axel. Questa pista &egrave; incredibile e questo risultato ci d&agrave; fiducia per il 2022, ma c'&egrave; ancora molto da fare"

SBK Indonesia, Van Der Mark: “Il contatto con Bassani? Un episodio sfortunato”

Dopo la pioggia scesa durante la notte e nella mattinata all&#39;Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, la Superpole Race si &egrave; svolta in condizioni di asfalto bagnato. Il miglior interprete della situazione &egrave; stato l&#39;olandese Michael Van Der Mark, che ha tagliato il traguardo davanti a tutti riportando la BMW sul gradino pi&ugrave; alto del podio come non accadeva dal 2013, quando fu Chaz Davies a trionfare con la moto tedesca al Nurburgring.  Il grande colpo di scena &egrave; avvenuto nelle battute iniziali della contesa, quando Jonathan Rea &egrave; scivolato nel corso del primo giro mentre si trovava in prima posizione, collezionando cos&igrave; il secondo &quot;zero&quot; consecutivo dopo quello di Gara 1 perdendo ulteriori punti rispetto alla vetta della classifica mondiale. Sul podio con Van Der Mark troviamo Scott Redding con la Ducati ufficiale e Loris Baz, ancora una volta terzo sulla Panigale del team Go Eleven.   @jonathanrea crashes from the lead again#PRTWorldSBK pic.twitter.com/GXoOhD6MqU &mdash; WorldSBK (@WorldSBK) October 3, 2021    Razgatlioglu limita i danni   Quarto posto per Andrea Locatelli con la Yamaha seguito da Alvaro Bautista con la prima delle Honda, mentre chiude in sesta piazza Toprak Razgatlioglu che, nonostante una corsa in cui non &egrave; riuscito ad essere particolarmente incisivo, ha limitato i danni aumentando ulteriormente la propria leadership in campionato.  A punti anche Axel Bassani, settimo con la Ducati Motocorsa, Garrett Gerloff ed Eugene Laverty, con Isaac Vinales a completare la top ten. Buona gara per Samuele Cavalieri sulla Ducati del team Barni, che chiude 12esimo, mentre Gabriele Ruiu &egrave; 15esimo con la BMW del team B-Max.  Tante le cadute nel corso della gara oltre a quella di Rea, tra cui quella di Leon Haslam mentre si trovata in piena lotta per il podio con Baz e quella di un dolorante Michael Ruben Rinaldi al primo giro, il quale &egrave; stato anche portato al centro medico per accertamenti.  La classifica della Superpole Race    

L&#39;olandese porta la M1000RR alla vittoria nella gara sprint, davanti a Scott Redding e Loris Baz. Nuovamente out il campione del mondo in carica, mentre chiude sesto Razgatlioglu

SBK Portimao, SP Race: VD Mark riporta in alto la BMW, Rea fuori al primo giro

Nel weekend di Magny Cours il mondiale Superbike ha regalato grandi emozioni, soprattutto per quel che riguarda la lotta al vertice tra Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Mentre i due erano in piena bagarre per la vittoria, tuttavia, in Gara 2 i confronti ravvicinati non sono mancati neanche nel resto del gruppo, come ha dimostrato Michael Van Der Mark.  All&#39;uscita dall&#39;ultima chicane, il pilota olandese di casa BMW &egrave; infatti arrivato al contatto con la Yamaha R1 di Andrea Locatelli dopo un incrocio di traiettorie sfortunato, prendendo un grosso rischio che, fortunatamente, si &egrave; risolto soltanto in un grande spavento.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Michael van der Mark (@michaelvdmark)      La reazione dei piloti   Il primo a scherzare sull&#39;accaduto attraverso i social &egrave; stato lo stesso Van Der Mark, con un &quot;L&#39;ho fatto per Instagram&quot; come didascalia, ma anche altri piloti hanno scherzato sull&#39;accaduto, come Chaz Davies che l&#39;ha definito uno scrub degno dei migliori crossisti e Sam Lowes che ha commentato dicendo di averlo fatto anche lui in passato per scaldare la gomma davanti.  Un episodio che sarebbe potuto costare caro all&#39;olandese, ma che si &egrave; quindi fortunatamente trasformato in un buon motivo per scherzare al termine di un weekend di gara tutto sommato positivo per lui.  SBK, Razgatlioglu e il suo &ldquo;stoppie&rdquo;. Secondo voi &egrave; pericoloso? 

Dopo il grande rischio di Magny-Cours, in seguito ad un contatto in rettilineo con Locatelli, il pilota olandese della BMW ha deciso di prenderla sul ridere sui propri profili social

SBK, van der Mark scherza dopo lo spavento: &ldquo;L&#39;ho fatto per Instagram&rdquo;

        Tempo di lieti annunci nell&rsquo;estate della SBK. Dopo la proposta di matrimonio di Scott Redding alla sua Jacey sul podio a Most, l&rsquo;olandese di BMW Michael Van Der Mark ha annunciato, tramite social, di essere diventato pap&agrave; di un maschietto di nome Mason, nato il 12 agosto. L'annuncio  &ldquo;Benvenuto nel mondo piccolo ometto. Mason Van Der Mark, 12-08-2021. Orgoglioso di te e la mamma&rdquo;, ha scritto Mikey per annunciare il lieto evento.&nbsp; Chiss&agrave; se, tra qualche anno, il piccolo Mason decider&agrave; di seguire le orme del pap&agrave; e montare in sella.         

L&rsquo;altro ieri, l'olandese e la compagna sono diventati genitori di un bel maschietto di nome Mason. Varr&agrave; anche per lui la &ldquo;regola&rdquo; del secondo perso al giro diventando padre?

SBK: Van Der Mark è diventato papà

Poor Michael Van Der Mark, what a dark weekend you had at Assen! Finally back at his home round (after the 2020 round was cancelled), the Dutch SMR BMW rider had more than a few problems during a weekend that brought ups and downs.  We were following local hero #60 closely. His round got off to a bad start when a technical problem put paid to his Friday morning. Having hit out - literally - at his M1000 RR, the Dutch rider clarified: &quot;I did that to check the bike&rsquo;s resistance and I can say that the front fairing is of really good quality&rdquo;.  Jokes aside, the former Supersport champion continued to work but there were more setbacks in store. He did in fact do rather well in race 1, finishing fourth, but the local rider clearly wanted to give the fantastic spectators more.  A crash without damage, luckily   Saturday night&rsquo;s storm required the intervention of the fire brigade, who did a wonderful job of drying the track. This done, it was time for the Superpole Race. VDM suffered a violent highside that saw him rolling in the wet grass all the way to a perimeter fence. The bike sustained limited damaged while the rider injured his leg.  But it could have been worse. And then, race 2. The Dutchman recovered well to finish sixth, not enough for one who was out for the podium. But despite it all, seeing him greet his local crowd will go down as one of the best moments of the 2021 season.  A more prolific past, a tough present, a brigher future   Not satisfied, but nevertheless happy. And yet, in the past he&rsquo;s almost always reached the podium, or come very close. In Supersport, he won the 2014 race, and the title that same season, riding a Honda Ten Kate 600. With the 1000, he scored further strong results with the Japanese manufacturer.  And the same with Yamaha. VDM rode the R1 M with great style, the flying dutchman of Van Drenthe. Once the races were over, Michael spoke with the spectators: &quot;I said hi to the fans and thanked them for coming. We&rsquo;re nothing and nobody without the fans&rdquo;. He added: &ldquo;It didn&rsquo;t go as I&rsquo;d hoped, which means I&rsquo;ll have to improve next time out&rdquo;. How is it that despite a less than shining scorecard, Nordic riders complain less and are more constructive than those of latin temperament?  Translated by Heather Watson  WorldSBK Assen, Gerloff-Razgatlioglu incident: the riders&#39; reactions 

The Dutchman had always reached the podium at Assen, with both Honda and Yamaha, but failed aboard the BMW. And yet he&#39;s still smiling

WorldSBK, the most disappointing home round for Michael van der Mark

Povero Michael Van Der Mark, che fine settimana nero hai vissuto ad Assen!? Arrivato (finalmente, dopo un anno di rinuncia) all&#39;appuntamento SBK di casa, l&#39;olandese del team SMR BMW ha vissuto pi&ugrave; di una difficolt&agrave;, per un weekend partito in salita e finito in discesa, in termini di guai e risultati ottenuti.  Abbiamo seguito con attenzione le azioni del numero 60, asso del TT locale. Il round &egrave; partito male per lui, perch&eacute; una rottura gli ha fatto praticamente disertare il venerd&igrave; mattina. Dopo pugni elargiti alla sua M1000 RR, il corridore dei Paesi Bassi ha cos&igrave; chiosato: &quot;Ho preso la moto a cazzotti, perch&eacute; volevo verificarne la resistenza. Devo dire che il cupolino &egrave; di grande qualit&agrave;&quot;.  Scherzi a parte, l&#39;ex iridato Supersport ha continuato il lavoro, ma gli episodi storti non erano finiti. D&#39;accordo, considerabile molto buona Gara 1 con relativo quarto posto, ma lui voleva di pi&ugrave; nella voglia di onorare il fantastico pubblico presente.  Scivolata conclusa senza danni, per fortuna     Il nubrifagio di sabato notte ha richiesto l&#39;intervento dei pompieri. Gran lavoro da parte dei bestioni nordici che, credeteci, messi a confronto con l&#39;alto Scott Redding, sembrava di vedere l&#39;inglese piccolo come Dani Pedrosa quando incontr&ograve; Michael Jordan.  Asciugata la pista, &egrave; scattata la Superpole Race. Brutto highside per VDM, sbalzato malamente di sella e ruzzolante nell&#39;erba viscida. Rotola, rotola, prende velocit&agrave;, sino a sfiorare una barriera di cinta. La moto se l&#39;&egrave; cavata con qualche danno, il pilota con una gamba acciaccata.  Meno male che non &egrave; accaduto di peggio. Poi. &egrave; arrivata Gara 2. Bella rimonta e sesto posto, non abbastanza per un protagonista che puntava al podio. Nonostante tutto, il saluto ai tifosi rimarr&agrave; nell&#39;album 2021 come uno dei momenti pi&ugrave; belli della stagione.  Passato pi&ugrave; prolifico, presente duro, futuro migliore     Non soddisfatto, tuttavia contento. Eppure, nel passato era praticamente sempre salito sul podio di Assen, oppure gli era finito vicino. Con la Supersport vinse la gara del 2014 e relativo titolo di annata. Guidava una Honda Ten Kate 600. Con la 1000, altri risultati eccellenti per l&#39;ala dorata.  Sulla Yamaha, idem. La R1 M veniva condotta in grande stile da VDM, l&#39;olandese volante del Van Drenthe. A fine competizioni, ecco il suo bellissimo gesto: &quot;Ho salutato i tifosi - avvicinandosi - ringraziandoli della loro presenza. Non saremmo niente e nessuna senza appassionati&quot;. Poi ha aggiunto: &quot;Non &egrave; andata come mi aspettavo, vorr&agrave; dire che migliorer&ograve; nelle prossime uscite&quot;. Chiss&agrave; come mai, nonostante una classifica poco sorridente,&nbsp;i piloti nordici sono meno lamentosi e pi&ugrave; propositivi dei latini.  Andrea Dovizioso torner&agrave; nel 2022 in MotoGP?  &nbsp; 

Nella sua Assen, l&#39;olandese era sempre salito sul podio con Honda e Yamaha, non ce l&#39;ha fatta guidando la BMW. Tuttavia, il tulipano arancione non ha perso il sorriso

SBK, il weekend di casa pi&ugrave; deludente per Michael van der Mark

        The British WorldSBK race weekend at the spectacular Donington Park track was interesting for a number of reasons. While, on the one hand, the title fight is now back on, thanks Razgatlioglu&rsquo;s trumphant weekend as well as Rea&rsquo;s crash, on the other hand BMW showed to be more competitive than ever in the tricky race conditions, both factory riders reaching the podium. Aboard the German manufacturer&rsquo;s new M1000RR, both Tom Sykes and Michael Van Der Mark proved very fast over the flying lap (both qualifying on the front row) but also in terms of race pace, the pair reaching the podium in the Superpole Race, and the 2013 world champion on the third step of the rostrum in race 2. A favourable track or real growth?  Although BMW can be very pleased with the weekend&rsquo;s excellent results, it&rsquo;s only right that they keep their feet on the ground. The Donington Park circuit is undoubtedly favourable for both Sykes and Van Der Mark, the two riders having won at the English circuit in the past, and so the German manufacturer should be under no illusions. At the same time, this was the factory BMW team's best weekend since it returned to Superbike and it&rsquo;s clear that the M1000RR represents a big step forward in terms of competitiveness compared to the &ldquo;old&rdquo; S1000RR. The strong Donington weekend shouldn&rsquo;t be an end point though, but rather a base on which to build to consistently run at the front along with Kawasaki, Yamaha and Ducati. Translated by Heather Watson WorldSBK, air of crisis in Redding's garage: is a reset required?       

Sykes and Van Der Mark shone during the British round, achieving excellent results in both practice and the race aboard the M1000RR. But can they remain competitive as the season goes on?

SBK: BMW strong at Donington, but now they need consistency

Il fine settimana del round britannico sullo spettacolare circuito di Donington Park del mondiale Superbike ha avuto numerosi motivi d&#39;interesse. Se, da una parte, la lotta al vertice si &egrave; riaperta completamente grazie al trionfale weekend di Razgatlioglu e alla caduta di Rea, dall&#39;altra la BMW si &egrave; ritrovata pi&ugrave; competitiva che mai nelle particolari condizioni di gara permettendo ad entrambi i piloti ufficiali di salire sul podio.  In sella alla nuova M1000RR della Casa tedesca, infatti, sia Tom Sykes che Michael Van Der Mark sono risultati velocissimi sia sul giro secco (partendo entrambi dalla prima fila) che sul passo gara, salendo sul podio nella Superpole Race con entrambi i piloti e in Gara 2 sul terzo gradino del podio con il campione del mondo 2013.  SBK Inghilterra, Sykes felicissimo: &ldquo;Doppio podio fantastico&rdquo;  Circuito favorevole o vera crescita?   Per quanto in BMW possa esserci giustamente una grande soddisfazione per l&#39;ottimo risultato collettivo, &egrave; giusto restare comunque con i piedi per terra. E&#39; infatti innegabile che il circuito di Donington sia particolarmente favorevole sia a Sykes che a Van Der Mark, entrambi in grado di salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio in passato e non deve quindi illudere i vertici della Casa di Monaco di Baviera.  Al tempo stesso, si tratta del miglior fine settimana dal rientro di BMW in veste ufficiale nel mondiale Superbike ed &egrave; chiaro che la M1000RR sia un grande passo in avanti dal punto di vista della competitivit&agrave; rispetto alla &ldquo;vecchia&rdquo; S1000RR. Il buon weekend di Donington non deve per&ograve; essere un punto di arrivo, ma una nuova base da cui partire per restare con costanza nelle posizioni di vertice con Kawasaki, Yamaha e Ducati.  SBK Inghilterra, Classifica Piloti: Razgatlioglu nuovo leader, Rea insegue 

Sykes e Van Der Mark hanno brillato nel round britannico del mondiale, raccogliendo ottimi risultati sia in prova che in gara in sella alla M1000RR. Riusciranno ad essere competitivi anche nel prosieguo della stagione?

SBK: grande BMW a Donington, ma ora serve la giusta costanza

        A nice scene between the Pata Yamaha and BMW Motorrad teams in which Michael Van Der Mark takes centre stage. The Dutchman is now a BMW rider but was part of Paul Denning&rsquo;s squad until last year. The rider infiltrated the Yamaha garage to celebrate the result of his former team-mate Razgatlioglu. The episode was documented by the Yamaha team itself, with a photo posted on the team&rsquo;s social media channels that portrays the Dutchman as the party&rsquo;s &ldquo;gatecrasher&rdquo;, with a caption reading: &ldquo;Calling the BMW Motorrad team, your rider Michael Van Der Mark is lost&rdquo;.  Translated by Heather Watson WorldSBK, hot brakes at Donington Park       

The Dutchman, now riding for BMW, went to congratulate former team-mate Razgatlioglu on his success, inviting himself into the garage of Paul Denning&rsquo;s team

UK WorldSBK: Van Der Mark “infiltrates” the Yamaha party

Simpatico siparietto tra i team Pata Yamaha e BMW Motorrad con protagonista Michael Van Der Mark. L&rsquo;olandese, ora in BMW ma fino all&rsquo;anno scorso pilota della squadra capitanata da Paul Denning, si &egrave; &ldquo;infiltrato&rdquo; nel box Yamaha per festeggiare il risultato del suo ex compagno di squadra Razgatlioglu.  SBK Inghilterra, Gara 2: cade Rea, Razgatlioglu vince ed &egrave; primo nel mondiale  Il tutto &egrave; stato documentato dallo stesso team Yamaha, con una foto postata sui social della squadra che ritrae proprio l&rsquo;olandese nel ruolo di &ldquo;imbucato&rdquo; alla festa e con una didascalia che recita: &ldquo;Chiamata per il BMW Motorrad team, il vostro pilota Michael Van Der Mark si &egrave; perso&rdquo;.    SBK Inghilterra, Razgatlioglu: &ldquo;La testa al campionato? Guardo gara per gara&rdquo; 

L&rsquo;olandese, ora in BMW, &egrave; andato a festeggiare il risultato dell&rsquo;ex compagno di squadra Razgatlioglu &ldquo;auto invitandosi&rdquo; nel box del team di Paul Denning

SBK Inghilterra: Van Der Mark &ldquo;infiltrato&rdquo; nella festa Yamaha

Al primo round con la BMW M1000RR si &egrave; rivisto il vero Michael Van Der Mark, quello del penultimo anno con la Yamaha. L&rsquo;olandese ha potuto battagliare con le due Kawasaki in gara-2 per una posizione sul podio chiudendo poi al quinto posto alle spalle del suo compagno di box Sykes, per la felicit&agrave; di Shaun Muir.&nbsp;  SBK Aragon: Redding azzecca le gomme giuste e vince in Gara 2  &ldquo;Oggi mi sono divertito&rdquo;   Van Der Mark inizia il suo debrief parlando delle due gare domenicali, chiuse entrambe al quinto posto, soprattutto la seconda dopo un bel duello con le Kawasaki e con Sykes. &ldquo;E&rsquo; stata una bella domenica&rdquo; &ndash; dice l&rsquo;olandese &ndash; &ldquo;nel warm up ho guidato per la prima volta la M1000RR sul bagnato e devo dire che mi sono trovato subito bene, mi sono divertito. In Superpole Race quando ho visto la traiettoria asciutta ho messo le slick ma poi in griglia ha iniziato a piovere e ho pensato che fosse un azzardo. In partenza ho passato tanti piloti. Alla fine per me &egrave; stata una scelta giusta e finire quinto la gara &egrave; stato un bel risultato. Stamattina tutti erano orgogliosi di me per l&rsquo;azzardo che alla fine ha pagato.&rdquo;&nbsp;  L&rsquo;olandese poi aggiunge, parlando di gara-2: &ldquo;In gara-2 volevo fare la stessa scelta come la Superpole Race. Quando ho lasciato la pit lane era tanto bagnato ma poi ho visto nel giro di ricognizione che la traiettoria era asciutta. Scott ha preso la decisione giusta e mi sono detto &ldquo;vediamo quanto arriveremo lontani con le intermedie&rdquo;. E&rsquo; stata una buona partenza, ho fatto un bel duello con Johnny ed Alex. Le moto erano pi&ugrave; o meno uguali. Stavo chiedendo troppo alle gomme, Sapevo che ad un certo punto avrei avuto un calo della gomma, fortunatamente &egrave; arrivato alla fine e Tom mi ha passato.&rdquo;  &ldquo;Quando prendi una decisione devi attenerti a quella&rdquo;   L&rsquo;olandese ritorna sull&rsquo;argomento della scelta delle gomme. &ldquo;Quando prendi una decisione devi attenerti a quella. Stamattina per esempio nella prima parte del tracciato non pioveva ma quando siamo arrivati all&rsquo;ultima curva pioveva tanto. Ho preso una decisione che si &egrave; rivelata giusta. Penso che quella di gara-2 non fosse la decisione sbagliata, era quella giusta. Ma se avessi scelto le slick sarebbe andata diversamente.&rdquo;  &ldquo;Il potenziale per salire sul podio c&rsquo;&egrave;&rdquo;   Magic Mickey chiude parlando di un punto forte in particolare della moto nella gara di oggi e del fatto di poter vedere le M1000RR sul podio quest&rsquo;anno. &ldquo;Con le condizioni di oggi mi trovavo bene a chiudere un po&rsquo; tardi le linee, ma quando &egrave; asciutto &egrave; un problema. Abbiamo cambiato la moto tra ieri ed oggi e se fosse stato completamente asciutto sarebbe decisamente migliorata questa cosa. Non &egrave; stato il punto forte della moto ma in gara-2 &egrave; stato un punto di forza ed ho bisogno di questa piena confidenza anche sull&rsquo;asciutto.&rdquo;  L&rsquo;olandese poi aggiunge: &ldquo;Il potenziale c&rsquo;&egrave;. Abbiamo tanta potenza che non riusciamo bene a scaricare a terra anche se in questo weekend siamo riusciti a migliorare leggermente. Fatico ancora a fermare la moto e a farla curvare nelle curve veloci. Per quello dobbiamo ancora migliorare. Gare come queste con le intermedie in condizioni particolari hanno dimostrato che Kawasaki &egrave; forte in ogni condizione, oggi erano forti ma abbiamo potuto lottare con loro. Abbiamo dimostrato il nostro potenziale.&rdquo;  SBK Aragon, Alex Lowes: &quot;E&#39; stato divertente lottare con VD Mark &quot; 

&ldquo;Mi sono divertito a battagliare con Johnny ed Alex&rdquo; ha commentato l&rsquo;olandese dopo il doppio quinto posto tra Superpole Race e gara-2

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