Come l&#39;anno scorso, quest&#39;anno eccoci alla Racing Night!&nbsp;Piacevole &egrave; stato ammirare le azioni dei piloti sostenuti dallla Academy VR46, &quot;ospiti&quot; del quarto round 2022 marcato Campionato Italiano Velocit&agrave;. Durante il gioved&igrave; di prove libere della serie nazionale, a precedere le prove serali delle classi Supersport e Superbike, per un paio d&#39;ore&nbsp;i piloti del Motomondiale hanno girato coi loro modelli stradali.  Pecco, Maro, Bez e Morbido: MotoGP nel CIV di Misano   Ducati Panigale e Yamaha R1, condotte magistralmente da chi &egrave; abituato a Desmosedici e M1. Dai prototipi da Gran Premio, a prestanti modelli di serie, ben gommati e portati al limite al Marco Simoncelli: Bagnaia, Marini, Bezzecchi e Morbidelli rappresentano una bella parte dell&#39;Italia in MotoGP, sostenuti dall&#39;Academy VR46.  Anche i bravissimi Niccol&ograve; Antonelli, Celestino Vietti Ramus, Andrea Migno e Alberto Surra, attaccanti delle classi Moto2 e Moto3 iridate, nelle quali ognuno di loro tieni alto il tricolore. Vederli girare in giornate di allenamento, fa capire quanta passione e impegno ci mettano per arrivare pronti agli eventi ufficiali.  Silverstone dietro l&#39;angolo   S&igrave;, perch&eacute; il prossimo Gran Premio sar&agrave; firmato Gran Bretagna. A Silvertone torner&agrave; settimana prossima la contesa Motomondiale, per una trasferta inglese a mettere fine alle vacanze estive. I rappresentanti Academy VR46 hanno motivi validi per&nbsp; ben figurare: Pecco arriva dal successo di Assen, Marini vuole ancora stare in alto, Bezzecchi mira a un altro podio nelle vesti di rookie.  Morbidelli deve rialzare la testa, Vietti Ramus deve confermare la propria leadership di classifica, Niccol&ograve; Antonelli pu&ograve; migliorare le sue prestazioni, Andrea Migno vuole vincere ancora, Alberto Surra &egrave; pronto a confermare la ritrovata forma fisica. Per ognuno di loro, l&#39;allenamento compiuto nel weekend del Campionato Italiano Velocit&agrave; si riveler&agrave; proficuo.  &nbsp; 

Durante il gioved&igrave; della Racing Night di Misano, Bagnaia, Marini, Bezzecchi, Morbidelli, Antonelli, Vietti Ramus, Surra e Migno hanno preparato il Gran Premio di Gran Bretagna

La VR46 si prepara per Silverstone: piloti Academy &quot;ospiti&quot; del CIV

        Samuele Cavalieri &egrave;, comprensibilmente, molto contento. Il pilota emiliano si era infortunato nel periodo prestagionale, rinunciando di conseguenza ai primi tre round del Campionato Italiano Velocit&agrave;. Invece, in occasione della Racing Night di Misano, il titolare della Kawasaki preparata dal Black Flag Motosport potr&agrave; ritrovare la sua sella: "Ho girato al Mugello a seguito di quattro mesi di stop - la squadra ritrover&agrave; il vicecampione 2020, che vivr&agrave; un vero e proprio debutto&nbsp;- non &egrave; stato facile, dato che con quattro mesi di inattivit&agrave; dalla Superbike, serviva preparsi al meglio dalle condizione richieste". Samu-Cava is back!   Per Cavalieri, i momenti affrontati dopo l'accaduto sono messi finalmente alle spalle: "I postumi e i tempi di recupero richiesti dall'infortunio si sono rivelati pi&ugrave; lunghi del previsto - spiega - e, oltre al dolore fisico, ho provato sofferenze mentali. Perci&ograve;, saper di rientrare in un evento speciale quale la Racing NIght mi fa sentire bene, anche perch&eacute; per me si tratter&agrave; della prima volta in una gara notturna". Adesso, la ZX-10RR, qui sopra in azione con Morais, attende Samuele in competizioni di livello: "Sono molto curioso di correre in tarda serata, come sono curioso di vedere come andr&agrave; la moto, lasciata a Sheridan Morais nel mio periodo di assenza. Voglio vedere come sia stata sviluppata e di quali progressi stia godendo. Ho provato la Ninja per un test, adesso toccher&agrave; al weekend ufficiale".       

Dopo mesi di stop, nel quarto round 2022 Samuele potr&agrave; debuttare sulla Kawasaki del Black Flag Motosport: "Non ho mai corso in tarda serata, sono per&ograve; molto contento e curioso di tornare sulla Ninja"

CIV, Cavalieri: “Infortunio doloroso, ma la Racing Night sarà speciale”

        Tre gare, in due categorie simili ma diverse. E' quanto attende Alessandro Delbianco, pilota che, in occasione del quarto round targato Campionato Italiano Velocit&agrave;, prender&agrave; parte a due serie distinte da regolamenti tecnici e classifiche. Il (tra poco, 31 luglio) venticinquenne romagnolo difender&agrave; i colori Aprilia, in questo modo: "Correr&ograve; nel CIV Superbike - naturalmente, in sella alla RSV4 del team Nuova M2 - e parteciper&ograve; anche al National Trophy 1000 - sempe con la stessa squadra, ma con una configurazione tecnica differente - replicando un po' il weekend iridato di Misano, a dir la verit&agrave; non fatto come avrei voluto". Alessandro, infatti, al Marco Simoncelli con la Kawasaki Pedercini &egrave; stato pi&ugrave; che altro fermo nel box. Ecco perch&eacute; ha voglia di riscatto: "Volevo capire quale fosse il mio livello di preparazione - continua - gareggiando tre volte in due giorni. Non ci sono riuscito, quindi ci riprover&ograve; nel weekend, dedicando l'attenzione a gomme e gestioni elettroniche differenti". Dunlop e Pirelli, MoTec e APX: le RSV4 di Delbianco   Delbianco entra nel dettaglio relativo alle RSV4 che lo attendono a Misano: "Le gare del CIV Superbike saranno sulla moto usata sinora, dotata di gomme Dunlop e la centralina MoTec - ecco i particolari di cui sopra - mentre nel National Trophy 1000 avr&ograve; una centralina APX Aprilia, pi&ugrave; le coperture Pirelli, le stesse fornite al Mondiale SBK". Delbianco, sicch&eacute;, avr&agrave; chance di tripla partenza: "S&igrave;, appunto: simuler&ograve; la trasferta iridata di Misano, nella quale non ho avuto la fortuna di correre. Far&agrave; un gran caldo e cominceremo a girare gi&agrave; nella giornata di gioved&igrave;. E io dovr&ograve; fare Dunlop-Pirelli-Dunlop, MoTec-APX-MoTec. Una cosa davvero complicata. Lo faccio per capire meglio il vero potenziale dell'Aprilia RSV4. Capir&ograve; la moto e pure me stesso".       

Il quarto round tricolore sar&agrave; vissuto da Alessandro da vero e stakanovista: "Tre gare, quanto mi &egrave; mancato nel mondiale, alternando sull'Aprilia gomme e gestioni elettroniche diverse"

Doppio Delbianco a Misano: al via nel CIV e National Trophy

        Quarto round stagionale, sicch&eacute; pi&ugrave; di met&agrave; cammino per il CIV Junior, campionato che ha completato i quattro sesti a Ottobiano, kartodromo contraddistinto da grandi dosi di caldo e passione. Poco e nulla si sono fatti intimorire dalle alte temperature i protagonisti delle categorie partecipanti: MiniGP Italy Series, Ohvale GP-2 190, Ohvale GP-0 110, Trofeo Prime Pieghe e Coppa Italia Junior hanno garantito divertimento e spettacolarit&agrave;. MiniGP Italy Series: Vuono vede la finale di Valencia   Gabriel Fabio Vuono, ovvero, l'autore del weekend perfetto. Leggete qui: pole position, vittoria di Gara Uno, successo in Gara Due e record della pista. Cosa avrebbe di meglio potuto chiedere il Talento Azzurro schierato dal team Bierreti Racing?&nbsp; Niente, perch&eacute; grazie alla doppietta, il tifoso di Loris Capirossi sogna di incontrare il suo idolo a Valencia, sede della finalissima internazionale a coincidere con la MotoGP. Il leader di classifica ha preceduto nelle due manche rivali di assoluto rilievo: Lorenzo Fino &egrave; giunto secondo a entrambe le bandiere a scacchi. Il terzo gradino del podio &egrave; stato calcato da Lorenzo Pritelli in primis, da Da Roman Durdis pi&ugrave; tardi. Ohvale GP-2 190: Barbagallo, doppietta in barba ai rivali   Ebbene s&igrave;, Gionata ha vinto ciascun corsa di questa portentosa cilindrata, conquistando 50 punti che lo pongono in qualit&agrave;&egrave;&nbsp; di papabile campione di classe. Per&ograve;, occhio: Barbagallo sa bene come manchino ancora due appuntamenti completi, sicch&eacute; dovr&agrave; difendersi da bravi avversari. Edoardo Savino su tutti, capace di salire per due volte sul gradino medio del podio. Manfredi Balducci e Cristian Borrelli, invece, hanno occupato il terzo, una volta ciascuno. Le Ohvale GP-2 190 formano i ragazzini e mantengono in forma gli adulti. Meglio di cos&igrave;, "Ninz&ograve;", diceva qualcuno. Chi era? Ohvale GP-0 110: Turato Twins rule  Le "piccole" mocilindriche venete lanciano piccoli talenti nostrani.&nbsp; Ne fanno parti i gemelli Turato, al secolo Luca e Stefano. Bravi fanciulli, per una bella famiglia presente nei paddock del CIV Junior: aver scritto il cognome sua Gara Uno e Gara Due fa capire come, per gli altri, ci fossero solo da raccogliere il rimanente. Sar&agrave; duello "in casa" anche in termini di classifica generale: Stefano precede Luca, ma i giochi sono ancora aperti. Matteo Mancini, Giorgio Formisano, Gabriel di Lorenzo &amp; Soci sono ulteriori protagonisti da monitorare, oggi come nel futuro.&nbsp; Trofeo Prime Pieghe: e che pieghe, ragazzi!   La Federazione Motociclistica Italiana ha fortemente voluto questo trofeo, equipaggiato da Ohvale GP-0 110 le quali, notare bene, sono assegnate previo sorteggio e assolutamente uguali per tutti i partecipanti. Ottobiano costituiva la seconda tappa, Milanesio Vendrasco e Mattia Ciampalini, coloro capaci di imporsi una volta a testa. Il greco Panagiotis Kollaros &egrave; arrivato terzo, Franceso Collaneri prima di lui; i dodici pilotini in erba piegavano come adulti, sfrecciando a destra e a sinistra nelle curve di Ottobiano, infischiandosene di caldo opprimente e gomme che scivolavano, comunque ben controllate. Coppa Italia Junior: l'Esperto De Nardo e il Professionista Ferrari  Qui si corre con le 190, perci&ograve; si viaggia forte. Lo hanno fatto pi&ugrave; di tutti Giulio Pugliese e Filippo Farioli, a dividersi le due frazioni disputate. Sentirete parlare di loro nel Campionato Italiano Velocit&agrave; e anche nelle competizioni mondiali. Vedrete. Pure Guido Pini far&agrave; strada, senza dimenticare gli altri meritevoli talenti tricolori. Andrea De Nardo rimane per&ograve; in vetta, grazie ai risultati ottenuti nei precedenti round. Lui l'Expert di classe, come lo &egrave; Daniele Ferrari nella Pro. Una vittoria, al pari di Davide Specchierla. Fabrizio Penzo ha completato il podio due volte, ed &egrave; terzo nella graduatoria generale. CIV Junior di Ottobiano: le classifiche  Per consultare gli ordini di arrivo della quarta tappa, cliccate qui Per visionare le classifiche di classe, cliccate qui       

La quarta tappa 2022 ha sconfitto il caldo, a vincere i protagonisti delle classi MiniGP Italy Series, Ohvale 190, 110, Trofeo Prime Pieghe e Coppa Italia&nbsp;

CIV Junior: i risultati del round di Ottobiano

L&#39;aveva passata male lui, l&#39;abbiamo vista brutta noi. Fortunatamente, l&#39;incidente patito da Lorenzo Zanetti &egrave; da considerarsi acqua passata, malgrado spaventi, ricoveri, interventi e sofferenza. Questo calvario &egrave; stato affrontato e ben valicato dal pilota bresciano che, senza abbattersi o perdersi d&#39;animo, ha solo e sempre mantenuto alte concentrazione, impegno e sacrificio.  Eccolo quindi pronto alla Racing Night, vero e proprio evento nazionale - ammirato anche al di fuori della Patria - indetto dal Campionato Italiano Velocit&agrave;. Proprio dove aveva ottenuto un risultato da podio a precedere l&#39;accaduto, il numero 87 torner&agrave; in azione: &quot;Sono molto contento - la gioia del trentacinquenne di Lumezzane - e motivato, anzi, motivatissimo. A seguito di quanto successo, sono trascorsi quattro mesi, ma adesso posso dire di poter finalmente prendere parte alle gare ufficiali. Ho ricevuto il nulla osta dei medici, perci&ograve; mi sento felicissimo&quot;.  Mesi duri, ma testa ancor pi&ugrave; tenace per Zorro     Lorenzo spiega come abbia cambiato pagina: &quot;Come dicevo, quattro mesi difficilissimi - c&#39;&egrave; da crederci - nei primi ero davvero in difficolt&agrave;. Mica mi sono arreso, sapete? Piano piano ho migliorato la mia condizione, in particolar modo negli ultimi 30 giorni. Infatti, Ducati mi ha reintegrato nel programma di collaudi: ho guidato praticamente di tutto, da modelli stradali a versioni da corsa. Da luned&igrave; a domenica scorsa sono stato in sella ogni giorno, per test di sviluppo e prove per il team SBK Aruba&quot;.  Una settimana di moto, vero toccasana per Zanetti: &quot;Non mi accadeva da parecchio tempo - ride - il fisico ha risposto bene, purch&eacute; mi sia reso conto di dover raggiungere il cento per cento della condizione fisica. Per&ograve;, il mio corpo mi consente di guidare in piena sicurezza e disinvolto&quot;.  Luci notturne rivelatrici per il numero 87     Amici e lettori, venite tutti alla Racing Night! Se ve la siete persa l&#39;anno scorso, &egrave; ora di rimediare. Anche perch&eacute; avremo una Superbike con presenza speciali, oltre al gradito ritorno di Lorenzo: &quot;Voglio tornare a correre nell&#39;importante weekend di Misano, quarto round del Campionato Italiano Velocit&agrave;. Il Broncos Racing e Luca Conforti mi attendono con grande entusiasmo, ho una voglia pazzesca di gare. La squadra mi ha aspettato, io desidero mettermi il casco e abbassare la visiera, dando tutto il disponibile&quot;.  La notte porter&agrave; consiglio al ducatista: &quot;Esatto, per due motivi: fantastica la Racing Night italiana, l&#39;obiettivo &egrave; di, innanzitutto, divertirmi al massimo. E poi, in previsione al Bol d&#39;Or Endurance programmato in settembre, le condizioni di Misano saranno utili pure per la trasferta del mondiale di durata&quot;. 

Lasciatosi alle spalle infortunio e ospedali, Lorenzo affronter&agrave; la Racing Night tricolore, riprendendo la Ducati Panigale V4 R: &quot;La Racing Night &egrave; l&#39;occasione perfetta, utile anche per il prossimo Bol d&#39;Or&quot;

CIV Superbike, Zanetti torna a Misano: &ldquo;Broncos mi ha aspettato, dar&ograve; il massimo&rdquo;

        A terzo appuntamento del CIV Junior 2022 completato, &egrave; tempo di stilare dei generali, indicativi di come la propedeutica serie nazionale, equipaggiata dalla fornitura di Ohvale e Aprilia, stia affrontando un corso da corsa, ovvero, allevare talenti, preparandoli al professionismo.&nbsp; Parlare con Marzio Leoncini &egrave; piacevole, poich&egrave; vero appassionato, competetente ed esperto. Caratteristiche fondamentali nella sua posizione da tre anni a questa parte: "Io, il Comitato Velocit&agrave;, la Federazione e il Presidente cerchiamo di dare una impronta sempre pi&ugrave; professionale di questo campionato - le parole del professionista Federmoto - basandoci su una nostra idea, ben chiara: lavorare sodo coi piccoli, cio&egrave;, insieme a bambini. L&rsquo;obiettivo &egrave; di costruire una filiera, capace di portare nuove generazioni di centauri e, perch&eacute; no, inediti campioni, sia in Italia che all&rsquo;estero&rdquo;. Il CIV Junior rappresenta una necessit&agrave;, dal punto di vista della costruzione. &ldquo;Sono d&rsquo;accordo, perch&eacute; parliamo del nostro sport, s&igrave; fantastico, comunque inficiato dall&rsquo;aspetto economico. Si sa quanto costi correre in pista, parliamo della voce tra tutte le presenti maggiormente complicata. In altre discipline il fattore denaro conta, per&ograve; in toni minori. Detto questo, sappiamo di dover aggirare ostacoli ulteriori, stagione dopo stagione". La vostra proposta, con Ohvale e Aprilia, &egrave; logica e interessante. &ldquo;Dobbiamo fare sistema con le serie internazionali. Dorna fornisce indicazioni importanti, poi noi mettiamo all&rsquo;opera il nostro metodo di lavoro. La nostra esperienza &egrave; fornita al servizio delle giovani leve. Davvero, desideriamo con tutto il cuore sapere che il contributo possa aiutare ognuno di loro nel diventare piloti professionisti di livello. Quale livello, lo diranno i risultati della pista, col tempo. Sappiamo quanto servano passione, dedizione, fortuna, costanza: ho elencato le caratteristiche principali per puntare in alto. Senza dimenticare le doti: indipendentemente dal talento di base, l&rsquo;impegno determina il percorso intrapreso. Poi, oltre a intelligenza ed educazione, aggiungerei un valore fondamentale&rdquo;. Lo sveliamo? &ldquo;Certo, eccolo: la curiosit&agrave;&rdquo;. Valentino Rossi docet: meglio chiedere, che tacere  Marzio ha sfoderato un bellissimo ingrediente. Giusto &egrave; chiederlo: perch&eacute;? A voi la spiegazione: "Me lo ha insegnato Valentino Rossi. Abbiamo lavorato insieme e, da lui, ho subito notato la quantit&agrave; di domande con cui bombardava gli interlocutori. E non parlo esclusivamente di me, bens&igrave; del team Yamaha MotoGP al completo. Ricordo di aver avuto a che fare con un ragazzo particolarmente curioso: perch&eacute; questa cosa viene fatta cos&igrave;? Perch&egrave; intervenite in questo modo? Ebbene, capii immediatamente quanto intelligenza e curiosit&agrave; siano sinonimi, utili nella nostra professione, altrettanto nella vita. Noi dobbiamo solleticare la curiosit&agrave; dei giovanissimi, esortando ognuno di loro a far prevalere la timidezza sulla loquacit&agrave;. A me piace vederli parlare, chiedere, comunicare; nessuna domanda &egrave; stupida, anzi, &egrave; assolutamente costruttiva. Le questioni apparentemente inutili, possono invece aiutare il pilota a risolvere problemi particolari&rdquo;. Per i bambini &egrave; pi&ugrave; importante il momento &ldquo;facile&rdquo; o l&rsquo;attimo difficile? &ldquo;Brutto &egrave; dirlo, per&ograve; &egrave; cos&igrave;: per i bambini &egrave; pi&ugrave; fruttuoso affrontare i momenti negativi. L&igrave; subentrano il carattere, la voglia, la passione, la perseveranza, eccettera. Gli attributi si tirano fuori nei momenti difficili. Perch&eacute; &egrave; bello vincere, magari facilmente, ma &egrave; limitante. Dal punto di vista formativo, tuttavia, meglio ottenere successi affrontando ostacoli e impicci di vario genere. E&rsquo; interessante provare a livellare la competizione, mettendo sul medesimo piano gli iscritti al CIV Junior. Cos&igrave; facendo, i piccolo piloti possono risolvere le noie del caso di cui parlavamo, spingendo e andando avanti al massimo&rdquo;. &nbsp;A numero di partecipanti, siete messi bene. &ldquo;A livello di iscritti sono contento, i numeri sono ottimi. Fondamentalmente, tuttavia, a me piace osservare come si muova il campionato. Alcuni aspetti del nostro campionato si colgono nella percezione di quanto appaia vivace agli occhi di chi guarda. Stiamo attenti a cosa facciano i bambini: sappiamo che vengano qui a giocare, contestualmente mettendoci seriet&agrave; una volta abbassata la visiera. Vederli concentrati, convinti, sempre sul pezzo, mi porta a dire come la direzione intrapresa sia giusta&rdquo;. Wishing, wishing (e lavorando) sai mai...  Leoncini ha maturato un Desiderio Personale, rigorosamente scritto con due maiuscole ad anticipare le parole chiave: "Ci sono tante cose da fare. Ho in mente uno scenario bellissimo, forse utopico, per&ograve; alimentato dai sogni. Sappiamo che &egrave; fondamentale avere sogni da trasformare in realt&agrave;, io ne ho uno in particolare: vorrei coinvolgere i team della MotoGP, facendoli partecipare al CIV Junior. Abbiamo gi&agrave; Leopard, stiamo trattando con altre squadre, perlopi&ugrave; italiane. Questo mondo evolve velocemente, possiamo creare un piccolo mondiale in ogni nazione, scontrandoci nelle finali iridate delle World Series". Sarebbe uno scenario meraviglioso. "Esatto, sarebbe bello ammirare i vari team italiani impegnati nel nostro campionato nazionale, con giovani portati a correre in manifestazioni internazionali. Sogno che li portino gratuitamente, sfruttando i grossi budget a loro disposizione. Da questi fondi, uno spazio per il CIV Junior ci starebbe tutto, e non parlo solo dell&rsquo;ambito italiano, sarebbe fantastico raccontarlo anche in Spagna, Francia, ovunque. La finale mondiale sarebbe un palcoscenico in grado di valorizzare il percorso dei piloti e delle squadre stesse&rdquo;. Avete una forza in pi&ugrave;: la connessione tra il CIV Junior e il CIV: nessuna serie al mondo &egrave; cos&igrave;. &ldquo;Apprezzo la considerazione. Noi ci proviamo, mettendo in pista le forze disponibili. Il livello raggiunto qui &egrave; buono, basti pensare a tutti i Talenti Azzurri presenti nei maggiori eventi collegati ai mondiali. Col duro lavoro siamo al livello degli spagnoli, giocandocela a casa loro. Nello JuniorGP e nell&rsquo;ETC figuriamo alla grande sulle loro piste, proviamo a immaginare cosa faremmo sui nostri tracciati&rdquo;. &nbsp;Buon Compleanno Ben Spies: l'ultimo cowboy       

Marzio coordina il lavoro fatto insieme ai bambini da tre anni: "L'esempio di Leopard &egrave; interessante, potremmo creare una sorta di mondiale, in ogni campionato nazionale"

Leoncini sul CIV Junior: "Vorrei portarci i team della MotoGP"

        Noi c'eravamo, quindi possiamo dirvi quanto sia stato divertente il terzo round stagionale del CIV Junior, campionato giunto alla tappa di Modena con una ulteriore bella sorpresa ad aggiungersi al gi&agrave; nutrito programma di gare, diviso nelle tanti classi tricolori. A premiare i protagonisti andati a podio, nientemeno che un duo vestito dagli abiti Aprilia: il pilota Lorenzo Savadori e il CEO Massimo Rivola hanno consegnato targhe e trofei, arricchendo un weekend spettacolare e dai toni giovanili: le classi Ohvale GP-2 190, Ohvale GP-0 110, MiniGP Italy Series, FMI Aprilia Sport Production SP1 e SP2, Coppa Italia Junior si sono rivelate, come sempre, avvincenti e interessanti. Per consultare risultati singoli, ecco il link. Per le classifiche, cliccate qui. Ohvale GP-2 190: doppietta di Savino, Barbagallo leader di classifica Sembrano piccole e poco potenti ma, quando ci si monta in sella, si scoprono qualit&agrave; notevoli: le GP-2 190 marcate Ohvale sono davvero ospitali e veloci, per manovre davvero vicine alle dinamiche provate con modelli decisamente pi&ugrave; grandi e costosi. Lo sanno bene tutti gli iscritti, in particolar modo Edoardo Savino e Gionata Barbagallo, rispettivamente autori della doppietta modenese e capoclassifica a weekend completato. Savino ha sicch&eacute; vinto entrambe le gare, Barbagallo &egrave; giunto due volte terzo. Loro due i nomi pi&ugrave; citati nella calda domenica del terzo round. In gran luce anche Cristian Borrelli, perch&eacute; doppiamente secondo, con tanto di terza posizione della graduatoria generale. I tre rivali si sono scambiati sorpassi e controsorpassi tra i cordoli, complimenti e abbracci una volta sventolata la bandiera a scacchi. A noi piace cos&igrave;. Ohvale GP-0 110: Formisano "tiene a bada" i Turato Twins Si chiamano Stefano e Luca, entrambi di cognome Turato. Bravi i due gemelli veneti sulle Ohvale GP-0 110, ancor di pi&ugrave; Giorgio Formisano, capace di doppietta perentoria, siglata proprio a dispetto di Luca, poi retrocesso al sesto posto per partenza anticipata. Peccato per lui, ma comunque ragrannellante punti importanti. Stefano, invece, &egrave; salito due volte sul terzo gradino del podio, sempre dopo Matteo Mancini, secondo e secondo in entrambe le gare. La cosa bella per la famiglia Turato &egrave; la classifica riepilogativa: Stefano la guida, Luca &egrave; terzo. In mezzo ai due, Matteo Mancini. MiniGP Italy Series: Vuono prenota il viaggio per Valencia E qui, tutti a chiedersi: chi saranno i due meglio piazzati ad aggiudicarsi la gran finale internazionale del Ricardo Tormo? Bella domanda, nata da battaglie davvero tirate e finali al fotofinish. Proprio in volata, Tomas Turetta ha "bruciato" Gabriel Fabio Vuono, battuto per un nonnula. Ma attenzione al numero 65, perch&eacute;? Non solo poich&eacute; tifoso di Loris Capirossi - nello sfoggio del medesimo numero - quanto per la vetta detenuta a seguito di tre tappe nazionali. Il doppio secondo posto mantiene il giovane pilota residente in Svizzera in qualit&agrave; della locomotrice di un treno costituito da vagoni super rapidi come Lorenzo Fino, vincitore della seconda gara, e Carmelo Greco, arrivato a Modena sin dalla bella Sicilia. Aprilia SP1 e SP2: Inno di Mameli e Marsigliese  Un italiano e un francese hanno fatto suonare le melodie delle proprie bandiere, grazie ai successi della SP2 e SP1, firmati da Valentino Sponga e Antoine Nativi, rappresentanti s&igrave; del tricolore, quello del Bel Paese il primo dei due, d'Oltralpe il secondo citato. Matteo Turato e Mattia Bosello hanno completato il podio della gara iniziale della SP2, che ha visto ancora Sponga sugli scudi nella successiva frazione, questa volta davanti a Roberto Piras e Matteo Turato. Occhio a Nativi, perch&egrave; partito dalla pitlane a causa dell'utilizzo di un terzo motore Aprilia, ha compiuto una rimonta furibonda, trionfando. Nicolas Zanin e Luca D'Ignoti lo hanno affiancato nella consegna dei premi celebrativi. Savadori star e "insegnante" a Modena  Sar&agrave; per simpatia e disponibilit&agrave;, aggiungiamo come sia un bel ragazzo e sempre sorridente, vuoi perch&eacute; con Aprilia titolato in 125 nazionale, Superstock internazionale e Superbike tricolore, Lorenzo &egrave; il personaggio che ogni campionato vorrebbe vantare: "Ho girato qui a Modena con l'Aprilia RS660 Trofeo, capendo come questo circuito sia adatto alle cilindrate piccole. Proprio le Ohvale e le 250 SP protagoniste del CIV Junior. Abbiamo portato anche la nostra RS-GP, come sapete la MotoGP di Noale, della quale &egrave; stato bello e stimolante rispondere alle domande dei giovani piloti. Alcuni di loro mi hanno pure chiesto di provarla! Spero di tornare presto al Campionato Italiano Velocit&agrave; Junior: mi piace osservare i piccoli talenti, a cui auguro di competere insieme ai propri idoli, come &egrave; sucesso esattamente a me". Rivola, professionista di prim'ordine  Massimo &egrave; entusiasta e veramente attento alle competizioni di ogni sorta, due e quattro ruote. L'esperienza maturata in Formula 1 ha dato al CEO Aprilia Racing della MotoGP una marcia in pi&ugrave;: "Venire al CIV Junior &egrave; sempre bello e stimolante. Qui abbiamo passione e giovani che muovono i primi passi nel mondo delle competizioni. Abbiamo portato l'Aprilia RS660 Trofeo, guidata da Lorenzo Savadori: &egrave; bello alimentare i sogni dei ragazzi che, partendo dal CIV Junior sulle Ohvale e Aprilia 250 SP, sperano di poter guidare la nostra Superbike nel CIV, vinto con Lorenzo nel 2020, continuando anche a sognare la MotoGP, tifando per i loro eroi".        

Il pilota e il manager Aprilia hanno impreziosito la terza tappa stagionale, contraddistinta dal proverbiale spettacolo e dai numerosi talenti del futuro

CIV Junior: Savadori e Rivola premiatori speciali nel round di Modena

Ci eravamo spaventati tantissimo, ma adesso possiamo tirare un bel sospiro di sollievo: ammirare Lorenzo Zanetti in azione tra i cordoli della MiniArena43 di Fabrizio Perotti, fa &quot;quasi&quot; dimenticare quanto accaduto al pilota bresciano nel primo round del Campionato Italiano Velocit&agrave;, disputato a Misano.  Podio sabato e incidente domenicale: agrodolce il primo round CIV 2022   Appunto, cosa &egrave; successo al Marco Simoncelli? Due avvenimenti, uno bello, l&#39;altro brutto. Partiamo dalle note liete: il numero 87 ha completato una eccellente manche del sabato, portando a podio la Panigale V4 R del team Broncos Racing, squadra di Luca Conforti che ha festeggiato l&#39;eccellente secondo posto, puntando a fare anche meglio il giorno dopo.  Purtroppo, per&ograve;, la domenica si &egrave; rivelata amara. Durante il giro di riscaldamento che precedeva la seconda frazione del weekend, Lorenzo ha accusato un problema tecnico sulla sua Ducati, ammutolitasi per un breve ma intenso istante. L&#39;impatto con un avversario - incolpevole - che sopraggiungeva &egrave; stato inevitabile, le ferite riportate hanno richiesto il pronto ricovero di Zanetti.&nbsp;  Per fortuna fuori pericolo: la scorza bresciana &egrave; dura     In tutto questo, per fortuna, possiamo raccontare di un ragazzo bresciano duro come il granito. E pure cocciuto, perch&egrave; mai e poi mai a &quot;Zorro&quot; &egrave; passato per l&#39;anticamera del cervello di gettare la spugna o pensare al ritiro. Curarsi - ovviamente e bene - s&igrave;, rinunciare alla motocicletta, giammai. Meglio salire ancora sul podio, come raffigurato nello scatto qui sopra di GPAgency.  Una volta dimesso dall&#39;Ospedale Bufalini di Cesena e raggiunta la sua abitazione, il tenace pilota di Lumezzane ha cominciato subito a lavorare per, innanzitutto, recuperare la ottimale condizione fisica a condurre una normale quotidianit&agrave;. Con in mente le due ruote, pensiero fisso per un centauro come lui.  Pit bike, poi le moto &quot;grandi&quot;     Niente male come ritorno in sella, poich&eacute; &quot;motina&quot; adatta a ripristinare riflessi e sensazioni sopite: &quot;Ho compiuto qualche giro nella pista di Fabrizio Perotti - racconta - giusto una quarantina di passaggi. Giusto tra virgoletto, dato che dovevano essere pochi giri, ma ci ho preso gusto (ride)&quot;.  E che gusto, guardate che pieghe: &quot;S&igrave;, volevo davvero mettermi nuovamente casco, guanti, tuta e stivali. Che bello, ragazzi! D&#39;accordo, ancora non sono al cento per cento della forma, per&ograve; sono tornato tra i cordoli. Adesso penso alle moto grandi: andr&ograve; a Spa per stare vicino al team Endurance, magari fungendo da riserva, e chieder&ograve; a Luca Conforti se mi far&agrave; provare la V4 R Broncos. Con un passo alla volta, mi far&ograve; rivedere in gara. Spero prestissimo&quot;. 

A seguito dell&#39;incidente patito nel CIV di Misano, intervento, riposo e riabilitazioni, il pilota bresciano &egrave; di nuovo in sella a una due ruote: &quot;Lavoro per recuperare la forma fisica, voglio gareggiare presto&quot;

Zanetti &egrave; tornato in sella: &ldquo;Senza tuta, casco, stivali e guanti non so stare&rdquo;

        L&igrave;, proprio dove aveva vissuto il peggio. L&igrave;, a piegare con forza un destino che si era rivelato ingeneroso e beffardo nei suoi confronti. Stefano Cruciani ha esibito grande stile e velocit&agrave; a Vallelunga, portando in pista una Kawasaki Ninja appositamente allestita per ospiti e passeggeri d'eccezione. E lui, marchigiano verace e tenace, eccezionalmente si godeva i giri inanellati nel tracciato in cui si spense la luce: "Mi credete quando dico che non ricordo nulla di quel terribile incidente? - forse, meglio cos&igrave; - &egrave; trascorso tempo dall'accaduto. Era il 7 giugno 2019 quando picchiai duro qui al Piero Taruffi". Eri conciato malino. "Malissimo. Malgrado io non ricordi nulla, &egrave; come se non avessi vissuto quell'incidente. Per&ograve; l'ho patito: ho rimediato fratture al femore, acetabolo, bacino, costole, polso, piedi, danni ai polmoni... insomma, non mi sono fatto mancare nulla. Con grande impegno e l'aiuto dei medici, mi sono impegnato e ho recuperato bene". Benissimo, viene da dire. "S&igrave;, non sono al cento per cento, ma mi avvicino ogni giorno che passa. Sono quasi a posto, tranne qualche problemino da risolvere. Devo lavorare per migliorare il mio stato celebrale, ottimizzando lo stato di memoria e la capacit&agrave; di attenzione. Ci sto arrivando, infatti, nella vita normale non ho alcun disappunto, e in sella me la cavo ancora benissimo". Obiettivo competizioni per "Terminator Cruciani"   Per certi versi, Cruciani ricorda Kenan Sofuoglu. Vuoi per i titoli vinti - italiani per il marchigiano, mondiali per il turco - vuoi la rappresentanza con Kawasaki, vuoi che a ferite patite, la capacit&agrave; di risorgere. Sembrano dei Terminatori questi piloti: "Guido come prima - le sensazioni di Stefano - forse la velocit&agrave; persa rispetto al mio pieno periodo di attivit&agrave; &egrave; davvero poco. Devo accrescere i miei livelli di concentrazione e attenzione, nell'obiettivo di compire tanti passaggi di pista consecutivi. Un conto &egrave; spingere forte per tre giri o quattro, un altro &egrave; completare una gara". Perch&egrave; tu, in gara vuoi tornarci. "Mi piacerebbe, ma un passo alla volta. La velocit&agrave; c'&egrave;, serve costanza e allenamento. Buona &egrave; l'esperienza a bordo della ZX-10RR biposto, cominciata nel 2021, andata avanti nei due round del Campionato Italiano Velocit&agrave; di quest'anno. Mi diverto, come si divertono i passeggeri". Come reagiscono i tuoi ospiti? "Penso che facile non sia fungere da passeggero, anzi. Chi lo fa &egrave; in balia di chi guida. Per&ograve;, anche il conduttore ha un bell'impegno: io, per esempio, mi devo rendere conto immediatamente come e quanto reagisca chi sta sul sellino posteriore. A volte la persona &egrave; rigida, altre vuole guidare al posto tuo, dipende... alla prima staccata e relativa curva, metto in atto la mia esperienza e sensibilit&agrave;". Che obiettivi ti sei prefissato? "Partecipare a una gara, una gara vera. Solo in quel frangente mi toglierei la grandissima soddisfazione che desidero nuovamente sentire sulla mia pella. Poi, chiss&agrave;, magari dopo avervi partecipato non se sentir&ograve; pi&ugrave; la voglia, ma prima devo provare. Il mio traguardo &egrave; quello di sempre. Correre". Tecnica, la regina della anni Cinquanta: Gilera 500        

Il pilota marchigiano rischi&ograve; la vita a Vallelunga nel 2019 e oggi porta in giro passeggeri sulla Kawasaki Ninja: "Ero messo malissimo, ora sto bene e desidero partecipare ad almeno una gara"

Dall'incidente alla biposto: il sogno di Stefano Cruciani continua

        Lo spavento &egrave; stato forte, anche perch&eacute; arrivato inaspettatamente. Nel warm up lap &egrave; strano vedere due moto che si tamponano, invece, la Ducati di Lorenzo Zanetti e l'Aprilia di Alex Bernardi sono giunte a collisione, rimandando la partenza della Superbike targata Campionato Italiano Velocit&agrave;. Nella terribile dinamica, la V4 R e la RSV4 si sono toccate, i piloti finiscono a terra, ma non era finita l&igrave;: proprio la cavalcatura Nuova M2 Racing ha travolto Zanetti, nel senso che gli &egrave; andata su parte del corpo, rimasto a terra e prontamente soccorso da marshall e ambulanza. Al Centro Medico del Marco Simoncelli, il riscontro dei danni, tali da richiedere il trasporto presso l'ospedale di Cesena. Ci sono volute due ore di intervento per ridurre i danni riportati alla milza, che fanno la serie con fratture alle costole, a una scapola e a un polmone perforato.&nbsp; L'operazione ha avuto esito positivo e Lorenzo riesce a comunicare coi suoi cari, che lo hanno accompagnato nella struttura sanitaria. Anche Luca Conforti e il Broncos Racing sono stati vicino al numero 87, ora ammaccato, fortunatamente fuori pericolo. Questa &egrave; la bella notizia, come il secondo gradino del podio calcato sabato.&nbsp;       

il pilota del team Broncos ha avuto in incidente nel giro di riscaldamento di Gara Due, con l'Aprilia di Bernardi che lo ha travolto malamente. I danni riportati sono in parte risolti da un intervento chirurgico

Paura per Zanetti nel CIV Superbike: Lorenzo è ricoverato a Cesena

        Mattia Pasini ci vuole provare, e questa &egrave; una bella notizia per il Campionato Italiano Velocit&agrave;. Il romagnolo aveva dichiarato un semi-forfait dal suo profilo social ma, per fortuna, a seguito di un controllo medico ci ha ripensato. Abile e arruolato il numero 54, che vuole correre Gara Due della classe Superbike. Perci&ograve;, le Yamaha R1 del team Keope Motosport saranno due: quella del Paso e la gemella guidata da Niccol&ograve; Canepa, ieri a podio a termine di una contesa feroce. La squadra ha precisato che Mattia non sa se riuscir&agrave; a completare la corsa, per&ograve; desidera almeno provarci, come dichiarato da un suo ultimo post di aggiornamento. Gli aguriamo di fare bene, perch&egrave; nella prima uscita ha rimediato un incidente in partenza; l'incidente avvenuto alla Variante del Parco ha messo gi&ugrave; anche la Ducati di Andrea Mantovani, e pure lo stesso Canepa ha rischiato di cadere. La griglia di oggi vedr&agrave; Mattia presente, sperando che il forte pilota riesca a esprimere il suo potenziale.        

Dopo la caduta di ieri e il semi-forfait di stamani, il numero 54 inforcher&agrave; la Yamaha del team Keope nella gara di oggi pomeriggio

CIV SBK, Pasini ci prova: sarà in griglia nella Gara 2 di Misano

        Tanto di fatto, nulla di fatto. Questo &egrave; l'epilogo tra Mattia Pasini e il Broncos Racing Team, appetibile duo in primis dato per partecipante al Campionato Italiano Velocit&agrave; e sicuro protagonista della classe Superbike. Sembrava tutto pronto per il debutto di Misano, invece, non li vedremo ai nastri di partenza della serie tricolore. O meglio, non li vedremo insieme: la squadra Ducati condotta da Luca Conforti prender&agrave; comunque parte alla stagione 2022, portando in pista le Panigale V4 R affidate a Lorenzo Zanetti e Andrea Mantovani. Mentre dal pilota romagnolo vedremo se intraprender&agrave; o meno altre sfide agonistiche. Pasini e Ducati, sogno (definitivamente) sfumato?   Peccato, dai. Stavamo gi&agrave; pregustando manche in cui il numero 54 sfidava i (forti) rivali a bordo della Rossa bolognese. Il Broncos Racing Team e Mattia hanno condiviso numerose sessioni di test in Italia e in Spagna, lavorando sulla Ducati Panigale V4 R. A mezzo passo dalla scatto di Misano, la fumata nera: il trio pi&ugrave; atteso della massima categoria nostrana si scioglie, lasciandoci sulle papille gustative due sensasioni: l'acquolina in bocca per un pasto che non si consumer&agrave;, retrogusto agrodolce, perch&eacute; ci eravamo illusi di poterli vedere correre insieme. Moto2, la voglia matta di Pasini: GP Argentina nel mirino   Quindi, adesso Pasini che far&agrave;? Qui aveva delle bellicose intenzioni chiarissime, ovvero, di prolungare la sua gi&agrave; bellissima carriera agonistica. Il romagnolo trover&agrave; una diversa opportunit&agrave; o lo vedremo solo ai microfoni televisivi di Sky nel Motomondiale?&nbsp; S&igrave;, ma c'&egrave; di pi&ugrave;: come potete vedere dalla foto qui sopra, il numero 54 si sta allenando, a Misano con una Kalex. Sembra che per lui sia pronta una partecipazione iridata, nella fattispecie il Gran Premio di Argentina, classe Moto2. Se l'infortunato Barry Baltus dar&agrave; forfait, perci&ograve; sulla Kalex del RW Racing GP potrebbe salirci proprio il Paso. MotoGP, la pioggia indonesiana ha "tenuto a galla" la Suzuki di Joan Mir       

L'accordo tra il pilota romagnolo e il Broncos Racing Team si &egrave; risolto in nulla di fatto. Il romagnolo &egrave; pronto a tornare in Moto2, in sostituzione dell'infortunato Baltus

Sogno infranto: niente CIV Superbike per Mattia Pasini

        Guardate che bella foto di gruppo! Lo scatto &egrave; frutto dell'unione tra i piloti del Motomondiale, i Pata Talenti Azzurri, le ragazze dello Women's European Cup e i rappresentanti di Federmoto, sorridenti e tutti insieme nella pit lane del circuito dedicato a Marco Simoncelli. Il lavoro si &egrave; tenuto a Misano, con allenamenti proficui in vista alla stagione 2022 prossima alla partenza.&nbsp; I Talenti Azzurri presenti erano oltre 20, per una et&agrave; compresa dai 12 ai 18 anni. Bello vedere Alberto Surra, Romano Fenati e Luca Bernardi in mezzo ai protagonisti dei vari CIV Junior, CIV, Rookies Cup, Junior GP e Moto3 iridata. Insieme a loro i tecnici federali Davide Stirpe, Gianluca Nannelli, Alex De Angelis e Massimo Roccoli. L'impegno di Roberto Sassone - Direttore Tecnico Velocit&agrave; - &egrave; sostenuto da Marzio Leoncini e Simone Folgori, a loro volta appoggiati dal Presidente Giovanni Copioli. Misano in rosa: lo Women's European Cup parte dal Marco Simoncelli   Le ragazze hanno un campionato espressamente dedicato, ed &egrave; pure bello. Si chiama Women's European Cup che, come potete intuire, &egrave; pensato per il gentil sesso e si curre su tracciati europei. A partire dall'Italia, infatti, al Marco Simoncelli c&egrave; stato un raduno collegiale, tenuto il giorno 8 marzo. La Festa della Donna, mica per caso. Il motociclismo femminile cresce a vista d'occhio, per l'occasione, il preparatore atletico Marco di Marcello ha sottoposto le presenti a sedute di preparazione atletica, con tanto di attenzione alla corretta alimentazione. Inoltre, nel l&igrave; a fianco Misanino, tanti giri a bordo delle Ohvale, piccole moto davvero preparative. Sono intervenuti Tina Martella e Daniel Tibaldo di Liquy Moly in qualit&agrave; di sponsor della Commissione Femminile FMI.        

A Misano si &egrave; tenuto il raduno dei piloti partecipanti a CIV, CIV Junior, Rookies Cup, Junior GP e Moto3 iridata, "accompagnati" dalle ragazze iscritte al campionato femminile. Il lavoro dei tecnici federali ha sempre pi&ugrave; importanza

Talenti Azzurri e Women's European Cup insieme al Marco Simoncelli

Un secolo pi&ugrave; un decimo del totale, ovvero 110 anni. A toccare questo impressionante traguardo &egrave; il Campionato Italiano Velocit&agrave; che, disputando il round di Vallelunga programmato nel weekend, celebra una lunga storia motociclistica costituita da mezzi meccanici, gare, circuiti, persone e racconti.&nbsp;  Tutte storie di successo, per un primo evento datato 1911, proprio ad ottobre, nel giorno 8, su un tracciato allestito da pianura a montagna. Nel percorso Milano-Aprica-Milano vennero assegnato i primi titoli nazionali, per un Campionato ad aprire le serie in prova unica.  Tra i 21 partenti, si ricordano le vittorie di Carlo Pusteria, capace di portare in vetta la sua Triumph, sino a poi festeggiare nel capoluogo lombardo il trionfo nella classe da 500 centimetri cubi. Mario Acerboni con la Frera si aggiudic&ograve; la terzo di litro, guidando una cavalcatura da 334 centimetri cubi.&nbsp;  1911-1939: dai pionieri alla Seconda Guerra Mondiale     L&#39;essere umano, si sa, adora complicare la propria quotidianit&agrave;, sino ad entrare il conflitto con altri essere della stessa specie. Cos&igrave; accadde durante il primo conflitto Mondiale, sicch&eacute;, niente gare di moto. Appena cessate le ostilit&agrave;, tutto torn&ograve; ad essere bello: nel 1919 a Cremona ecco il ritorno delle attivit&agrave; agonistiche.  Poi, nel 1920 l&#39;edizione in prova unica nel Circuito Valli del Ticino, con ben 84 partenti e quattro classi programmate. Tenete conto che in quell&#39;epoca le due ruote erano il mezzo di trasporto per eccellenza, poich&eacute; pratico, economico e facilmente reperibile.  Dal 1921 il Campionato Italiano cominci&ograve; a disputarsi in 12 prove, per tre suddivisioni fondamentali: 4 in circuito, 4 in salita e 4 in gran fondo, quest&#39;ultima fascia includente il Raid Nord-Sud con relativo punteggio maggiorato. Tanti i nomi scrittori di affermazioni ed imprese, tra&nbsp; i quali Ruggeri, Pusteria, Benelli, Tenni e Pigorini. E poi, &quot;lui&quot;, Tazio Nuvolari, titolato 500 e 350 negli anni nelle annata 1924 e 1926.  1946-1972: i circuiti cittadini e Giacomo Agostini     Siccome non sempre l&#39;essere umano impara dai propri errori, ecco di nuovo una Guerra Mondiale, chiamata &quot;Seconda&quot; e durata dal 1940 al 1945. Tutto sommato l&#39;industria motociclstica non ne soffr&igrave;, anzi: i soldati usavano modelli di ogni tipo per muoversi e, di conseguenza, il movimento andava avanti.  Infatti, deposte le armi, gli &quot;ordigni&quot; continuarono ad esprimer la propria voce. Per&ograve; erano suoni pi&ugrave; positivi di quanto non fossero fucili e pistole. I circuiti cittadini spopolarono e nel 1953 venne inaugurato l&#39;autodromo di Imola, vanto nostrano e che tutti ci invidiano (ma che pochi valorizzano).  Si aggiunsero Monza e Modena e lo stesso Vallelunga, nato come ippodromo e trasformatosi in pista di eccellenza. Volete altri nomi tuttora e per sempre indimenticabili? Eccoli qui: Umberto Masetto, Libero Liberati, Enrico Lorenzetti, Tarquinio Provini, Carlo Ubbiali, Remo Venturi e Renzo Pasolini. E poi, come scritto prima, ecco un secondo &quot;lui&quot;: Giacomo Agostini, per la prima volta in trinf&ograve; nel 1963 nella 250: quell&#39;alloro apr&igrave; la striscia di 16 titoli nazionali. Lui &egrave; il pi&ugrave; vincente di sempre.  1973-1999: l&#39;era degli autodromi     In un periodo storico relativamente &quot;tranquillo&quot;, il motociclismo cap&igrave; che il professionismo richiedeva esigenze diverse. Per esempio, l&#39;uscita dei tracciati cittadini in virt&ugrave; di cordoli e quant&#39;altro. L&#39;inaugurazione del Santamonica avvenne nei primi anni Settanta e tutt&#39;ora si chiama Misano World Circuit. Mica male come storia di successo.  Ed ecco un altro impianto pronto a diventare Mondiale come lo &egrave; il Marco Simoncelli: nella valle del Mugello nacque il... Mugello, pista che tutti, credeteci, tutti i piloti amano e sfidano, perch&egrave; quelle pieghe rappresentano una sfida vera e propria.  La serie si evolveva pass&ograve;-passo, proponendo al via giovani promesse e astri gi&agrave; in auge. Ecco alcuni esempi in ordine sparso: Fabrizio Pirovano, Marco Lucchinelli. Eugenio Lazzarini, Walter Villa, Pierpaolo Bianchi, Loris Reggiani, Ezio Gianola, Pierfrancesco Chili, Luca Cadalora. Franco Uncini, Davide Tardozzi, Fausto Gresini. Marcellino Lucchi, Paolo Casoli, Marco Melandri, Manuel Poggiali ed il terzo &quot;lui&quot;: Valentino Rossi.&nbsp;  Anno 2000, ecco il CIV   Bisognoso di rilancio, il Campionato Italiano si prepar&ograve; all&#39;ulteriorire evoluzione. La Commissione Tecnico Sportiva FMI scelse tra le proposte quella presentata da un Societ&agrave; riminese composta da Giuseppe Morri, ex titolare della Bimota, e da Alberto Fantini, organizzatore e Direttore di Gara internazionale. Le classi ammesse erano cinque: Superbike, Supersport, Superstock, 250 GP e 125 GP.  Nel 2001 ci fu l&#39;arrive del cronometraggio unico assicurato dall&rsquo;equipe di Perugia Timing, la stessa che operava nel mondiale Superbike. I nomi dei protagonisti dell&rsquo;epoca erano quelli di Cruciani, Pedercini, Brignola, Roccoli, Polita. E poi ancora Petrucci, Savadori, Gramigni, Scassa, Borciani, Pirro, Baiocco. Nel 2009 poi l&rsquo;altro importante cambio per il massimo Campionato della velocit&agrave; nazionale: la gestione, organizzazione e promozione realizzata direttamente dalla FMI, che mise in piedi un profondo rinnovamento che prosegue ancora oggi.  2012-2017: le idee (vincenti) Moto3, PreMoto3 e Supersport 300   L&#39;essere umano non commette solo errori, tuttaltro. Rimanendo in ambito motoristico a due ruote, il Campionato Italiano Velocit&agrave; sfoder&ograve; le classi Moto3, PreMoto3 e Supersport 300. La prima &egrave; ancora presente nel Bel Paese, una delle poche serie nazionali a vantare di averla, come &egrave; d&#39;orgoglio elencare campioni quali Kevin Calia, Lorenzo Dalla Porta e Marco Bezzecchi.  La PreMoto3 rappresenta la categoria di accesso in circuiti mondiali con motociclette dotate di ruote da 17 pollici. Tanti i talenti poi lanciati nelle classi successive. Facciamo altri esempi? Certo: Celestino Vietti Ramus e Tony Arbolino, entrambi protagonisti del Motomondiale.  La cosiddetta &quot;300&quot; venne lanciata nel 2017 e poi fu fonte di ispirazione per la cugina iridata che propone ogni volta record di iscrizioni. Perch&eacute; la piccola Supersport &egrave; una giusta idea, economica, per modelli derivati di serie e completa il panorama nostrano, in primis, figurando pure nella classifiche internazionali.&nbsp;  Il bellissimo presente    Dal 1911 ad oggi ne sono successe di cose e ognuna di esse costituisce la storia del Campionato Italiano Velocit&agrave; 2021, pronto all&#39;atto finale di Vallelunga e con la testa gi&agrave; al prossimo anno. La conferma che nella classe Superbike scegliere la centralina unica MoTec per tutti i team conferisce sicurezza al presente e forza futura.  La Moto3 continuer&agrave; a sperimentare, proponendo gli economici e sfruttabili propulsori da 450 centimetri cubi, ben accolti anche per la loro minor capacit&agrave; di inquinamento acustico. Il braccetto tra PreMoto3 e Red Bull &egrave; legato alla &quot;coltivazione&quot; di talenti, per un vivaio tricolore sempre rigoglioso.  Infine, leggetevi la lista di campioni elencate nel prossimo H2. Con l&#39;ottavo titolo nazionale, Michele Pirro ha raggiunto al terzo posto della graduatoria generale nomi come Walter Villa e Carlo Ubbiali. Al primo posto c&#39;&egrave; &quot;lui&quot;, Giacomo Agostini, capace di incette vincenti in Italia come nel Mondo.&nbsp;  Il podio dei pi&ugrave; titolati di sempre in Italia   1 - Giacomo Agostini - 16 titoli. (1 in 250 nel 64. 3 in 350 nel 70, 71, 72. 12 in 500 nel 65, 66 e poi dal 68 al 77) 2 - Tarquinio Provini - 11 titoli. (2 in 125 nel 55 e 57. 9 in 175 dal 56 al 59, dal 61 al 63 e nel 65 e 66) 3 - Carlo Ubbiali, Walter Villa, Michele Pirro - otto titoli. (Ubbiali: 6 in 125 nel 50, 51, 52, 56, 59 e 60. 1 in 175 nel 60 e 1 in 250 nel 56 - Villa: 3 in 125 nel 66, 67, 68. 4 in 250 nel 73, 75, 76, 79. 1 in 350 nel 76 - Pirro: 5 in SBK nel 2015, 2017, 2018, 2019 e 2021. 1 in SS600 nel 2009 e 2 in STK1000 nel 2007, 2008)  &nbsp;  &nbsp; 

Cominci&ograve; proprio nell&#39;ottobre di 110 anni fa la storia del Campionato Italiano Velocit&agrave;, che ha nel pi&ugrave; vincente della sua bellissima storia il pluri iridato Giacomo Agostini

CIV, 1911-2021: la serie tricolore festeggia 110 anni di vita

Rush finale per la stagione 2021 della Coppa Italia sul circuito di Misano, teatro delle gare decisive per l&rsquo;assegnazione dei titoli ancora in palio.  Coppa Italia, Misano: le gare e i verdetti del sabato  Yamaha R3 Cup   Prima gara di giornata disputata dai ragazzi della Yamaha R3 Cup, vinta da Emiliano Ercolani su Diego Palladino e Raffaele Tragni. Proprio Palladino &egrave; stato il vincitore 2021 del monomarca targato AG Motorsport Italia, vincendo sul filo del rasoio un campionato apertissimo.    Dunlop Cup   Nella Dunlop 1000 Pro i giochi erano gi&agrave; chiusi in favore di Andrea Boscoscuro, ma il #37 in sella alla sua Yamaha non ha voluto lasciare nemmeno le briciole agli avversari vincendo anche gara 2 (terminata anzitempo causa bandiera rossa) davanti a Diego Pellizoni e Nicola Scienza, entrambi staccati. Andrea Giacomelli, gi&agrave; certo della vittoria nella categoria Rookie, si &egrave; confermato il migliore nella sua classe.  Incerta fino alle ultime curve la&nbsp;600, che ha assegnato a Ricciardo Picciuto la vittoria di gara 2 e a Matteo Ceccarelli il trionfo finale nella Pro. Diego Tocca, secondo in gara e a lungo in testa al campionato, nulla ha potuto contro il rivale dell&rsquo;Alfonsi Racing.  Nella 600 Rookie a vincere &egrave; stato Niccol&ograve; Sighieri, incoronato campione 2021.  SBK Jerez, Bautista: &quot;Difficile concentrarsi oggi, ma siamo professionisti&quot;  Trofeo Italiano Amatori   Giornata ricca di titoli assegnati anche nel Trofeo Amatori, che ha visto Mauro Contu chiudere la gara della Superior Cup al terzo posto, piazzamento sufficiente a conquistare il titolo. La gara, spezzata in due da un&rsquo;altra bandiera rossa, &egrave; stata vinta da Filippo Marino davanti ad Angelo Raffaele Rubino.    Nella 1000 Base la caduta di Leonardo Fanizzi, vincitore della gara sprint del sabato, ha consegnato la vittoria a Luca Pelabasto, gi&agrave; in testa al campionato alla vigilia di Misano. Lo stesso Pelabasto ha conquistato gara 2, badando a non correre rischi. Seconda posizione per Michele Luciani, terzo per Lorenzo Farinelli.  Domenico Di Marco, vincitore del titolo nella 1000 Avanzata al termine di gara 1, ha ottenuto il successo anche nel round domenicale, chiudendo in bellezza la propria stagione. Il podio &egrave; stato completato da Fabio Gazzarri (secondo nella generale) e Marco Puglisi. Quinto posto per Cristian De Noni, un risultato che gli ha permesso di concludere il campionato in terza posizione.  Dopo la pausa pomeridiana, i piloti dell&rsquo;Amatori sono tornati in pista per l&rsquo;appuntamento con la 600 Pro. A laurearsi campione &egrave; stato Roberto Ferrara, secondo sul traguardo alle spalle di Francesco Amati. Una gara a elastico, quella di Ferrara, bravo a rimontare fino alla piazza d&rsquo;onore. Terzo posto per Massimo Gamba.  Gara terminata con un giro d&rsquo;anticipo per i ragazzi della 600 Base, categoria che ha visto il trionfo di Massimiliano Fenu, un successo che gli ha permesso di portare a casa il titolo. Secondo Federico Esposto, terzo l&rsquo;altro contendente per il campionato Mirco Sadler.  Vittoria in gara e in campionato per Fabio Carminati nella Rookie Challenge, unica categoria disputata sulla distanza di una sola manche. Un&rsquo;affermazione non semplice da pronosticare alla vigilia, quando Carminati era terzo nella generale. Secondo posto per Simone Gallo davanti a Marco Luppi.  Pirelli Cup   Prima di concludere il programma di giornata ci ha pensato il meteo a mischiare le carte in tavola, ritardando il via della Pirelli Cup 600. Le prime gocce di pioggia scese sul circuito di Misano non hanno impedito a Fabrizio Lai di portare a casa una splendida doppietta davanti a Lorenzo Petrarca, secondo per soli 140 millesimi. Il podio &egrave; stato completato da Nicola Chiarini. Quarto Niccol&ograve; Castellini, fresco campione di categoria.  Vittoria per Fabrizio Perotti nella 1000, in una gara interrotta e poi ridotta a 5 giri da un perdita d&#39;olio in pista. A seguire troviamo Alex Bernardi, staccato di oltre 10 secondi dal vincitore e campione di categoria. Ultimo gradino del podio per Doriano Vietti-Ramus.  Motocross delle Nazioni, l&#39;Italia fa festa: &egrave; Campione 

Le 11 gare domenicali hanno stabilito i vincitori dei trofei Dunlop Cup, Pirelli Cup, Trofeo Italiano Amatori e Yamaha R3 Cup

Coppa Italia: assegnati anche gli ultimi titoli a Misano

Dopo una mattinata dedicata alle qualifiche, il Misano World Circuit Marco Simoncelli ha ospitato nel pomeriggio le gare sprint dei trofei che compongono il palinsesto della Coppa Italia, emettendo i primi verdetti del weekend.  SSP300, tragedia a Jerez: Dean Berta Vinales non ce l&#39;ha fatta  Yamaha R3 Cup   Pole position e vittoria: &egrave; il bottino centrato da Diego Palladino in gara 1 della Yamaha R3 Cup, bravo a staccare gli inseguitori nell&rsquo;ultimo giro della corsa. Secondo Domenico Passanisi davanti a Emiliano Ercolani, a lungo protagonisti di un duello con lo stesso Palladino per la vittoria. Da segnalare l&rsquo;ottima settima posizione assoluta di Roberta Ponziani, wild card proveniente dalla Women&rsquo;s European Cup.  Dunlop Cup   Nella classe 1000 c&rsquo;&egrave; un solo dominatore, che corrisponde al nome di Andrea Boscoscuro. Nonostante una partenza poco efficace, l&rsquo;alfiere Yamaha &egrave; riuscito a recuperare velocemente la testa della classifica, precedendo Diego Pellizzoni con un vantaggio superiore ai 2 secondi. Terzo Elia Crotta. Il migliore nella categoria Rookie &egrave; stato Andrea Giacomelli, andando cos&igrave; a conquistare il titolo di campione 2021 della categoria.  La 600 &egrave; stata vinta da Matteo Ceccarelli del Team Alfonsi Racing davanti a Riccardo Picciuto e Giancarlo Cerullo. Niccol&ograve; Sighieri, 11&deg; assoluto, &egrave; il primo nella Rookie.  Trofeo Italiano Amatori   La rassegna del trofeo dedicato agli amatori &egrave; stata aperta dalla Superior Cup, che ha regalato un risultato &lsquo;a sorpresa&rsquo;. Il poleman Marco Contu ha dovuto accontentarsi del quarto posto finale, arrivato al termine di una gara tiratissima che ha visto i primi 4 racchiusi in 8 decimi. La vittoria &egrave; andata a Luigi La Placa seguito da Filippo Marino e Angelo Raffaele Rubino.  La prima manche della 1000 Base &egrave; stata divisa in due da una bandiera rossa che ha costretto i Commissari a ridurre la durata di questa e delle gare successive a 5 giri. Al termine di una dura contesa a vincere &egrave; stato Leonardo Fanizzi seguito dal poleman Luca Pelabasto e Michele Luciani.    La 1000 Avanzata &egrave; stata dominata da Domenico Di Marco, in testa dall&rsquo;inizio alla fine con la ciliegina sulla torta data dal giro pi&ugrave; veloce. Un successo che ha permesso al pilota #96 di aggiudicarsi il titolo di campione con una gara d&rsquo;anticipo. Marco Puglisi ha dovuto accontentarsi del secondo posto davanti a Francesco Neri.  Incertissima la 600 Pro, vinta da Massimo Gamba su Francesco Amati. Roberto Ferrara, terzo all&rsquo;arrivo, ha dovuto dire addio a ogni possibilit&agrave; di vittoria a causa di un errore alla Quercia quando mancavano poche curve alla bandiera a scacchi. Scintillante lo spettacolo offerto dalla 600 Base, con protagonisti assoluti Massimiliano Fenu e Mirco Sadler. A spuntarla &egrave; stata la Yamaha #77 di Fenu.  La giornata del Trofeo Amatori &egrave; stata completata dal primo turno di qualifica riservato alla Rookie Challenge, comandato da Fabio Carminati su Simone Gallo e Daniele De Angelis.&nbsp;  Pirelli Cup   Nella categoria 600 vittoria per un ex nome noto del Motomondiale, quel Fabrizio Lai capace di portare la sua Yamaha del team Speedybike alla vittoria davanti a Niccol&ograve; Castellini e Lorenzo Petrarca. Fuori dal podio per soli 97 millesimi Nicola Charini. Con il risultato odierno, Castellini si &egrave; laureato campione.&nbsp;    Emozioni a non finire anche nella 1000, dove Alex Bernardi ha strappato il successo a Fabrizio Perotti proprio negli ultimi metri della corsa al termine di una lotta serratissima. Terzo posto per Alessandro Delbianco davanti a Doriano Vietti-Ramus e Alessio Velini, risultati che lasciano aperti i discorsi per il titolo.  SSP, Sofuoglu: &quot;Bene la nuova Supersport, ma Kawasaki ha bisogno di una nuova moto&quot; 

Ben 10 le gare sprint offerte da Dunlop Cup, Pirelli Cup, Trofeo Italiano Amatori e Yamaha R3 Cup nel sabato di Misano. Ecco i risultati

Coppa Italia, Misano: le gare e i verdetti del sabato

Varano de&#39; Melegari, Autodromo Riccardo Paletti: un posto che i giovanissimi vincitori delle categorie inserite nel CIV Junior ricorderanno benissimo, perch&eacute; da l&igrave; hanno alzato al cielo trofei valevoli di relativi albi d&#39;oro. Non solo: per ognuno di loro - e pure per tutti gli altri iscritti alla serie - &egrave; stata stampata una prima pagina indelebile per, chiss&agrave;, un carriera professionista futura.  Ohvale 160/FIM MiniGP Italy Series: Borrellissimo!  Borrelli-Vuono, ovvero, il motivo dominante della stagione. Tra Cristian e Gabriel Fabio vigono sana rivalit&agrave; e spontanea amicizia, perci&ograve; &egrave; sempre piacevoli vederli lottare tra i cordoli, per poi festeggiare insieme nel paddock. In entrambe le gare l&#39;ha spuntata &quot;Borrellino&quot;, vincendo cos&igrave; il titolo di classe.  In gran luce anche Leonardo Liguori e TIan Krsevan, entrambi sul podio per almeno una volta. Liguori che, peraltro, insieme a Borrelli e Vuono rappresenteranno l&#39;Italia nella finale internazionale di Valencia. Durante il Gran Premio del Motomondiale, l&#39;Ohvale FIM MiniGP World Series se la vedranno coi vincitori degli altri Paesi protagonisti al Ricardo Tormo.  Classifica: Borrelli 225 punti, Vuono 198, 157 per Liguori.  MiniGP: Gabarrini, figlio d&#39;arte... artistico  Pap&agrave; Christian di moto ne sa un tot, sia tecnicamente che dal punto di vista umano. Quando quanto desideri vedere il figlio divertirsi, il professionista della MotoGP ha ragione: proprio con il seguente spirito, il giovane Matteo ha vinto la MiniGP, contraddistinta da piccoli propulsori a due tempi.  Infatti, per lui la vittoria di Gara 1, a precedere Gabriel Tesini e Gionata Barbagallo. Ma non solo: a seguito di una feroce bagarre, condita da colpi di scena, ancora Gabarrini fa sua la seconda manche, Barbagallo e Mathias Tamburini hanno completato il podio.&nbsp;  Classifica: Gabarrini 199 punti, Tesini 151, Barbagallo 124.  Aprilia 250 SP1 e SP2: dopietta Bierreti Racing  La squadra meglio organizzato del lotto ha confermato come sia importante seminare, se si vuole poi raccogliere. Infatti, ecco il bis tricolore zebrato Bierreti: Gianmaria Ibidi ha trionfato nella SP1, Leonardo Abruzzo nella SP2. Le monocilindriche 250 di Noale si sono rivelate divertenti e competive.  Ecco perch&eacute; battaglie furenti dal primo all&#39;ultimo giro. Ibidi ha vinto la frazione iniziale, mettendosi dietro (tutti) Valentino Sponga ed Erik Michielon. Podo dopo, &egrave; Maxime Schmid a svettare, seguito da Christian Stringhetti e Angelo Mottola.&nbsp;  Sottoclasse SP2 nel segno di Leonardo Abruzzo. Leonardo ha vinto la prima gara, ritrovandosi sul podio con Lorenzo Frasca e Mattia Bosello. Qualche ora pi&ugrave; tardi, Abruzzo sigla la doppietta valevole di titolo, Frasca e Bosello ripetono quanto fatto nella manche di apertura.  Classifica SP1: Ibidi 188 punti, Sponga 170, Schmid 140. Classifica SP2: Abruzzo 201, Frasca 194, Bosello 140.  Silverstone &egrave; pronta ad ospitare la MotoGP  &nbsp; 

Cristian Borrelli, Matteo Gabarrini, Gianmaria Ibidi e Leonardo Abruzzo i titolati delle classi Ohvale 160/FIM MiniGP Italy Series, MiniGP, Aprilia SP1 e SP2

CIV Junior, Varano premia i vincitori 2021

Un lungo scatolone, con le scritte &quot;Kawasaki&quot; in bella mostra. Una forbice tenace, consistenti taglierini e mani simili a tenaglie: il gioco &egrave; fatto, ecco qui la vostra Ninja, uomini del team Prodina, formazione legata alla Casa di Akashi e protagonista nella Supersport 300 iridata.  La Ninja stradale &egrave; presa nelle grinfie di Salvatore Giorlandino, capotecnico di comprovata esperienza, che sa cosa e come operare: &quot;Inizieremo subito a preparare la versione racing in ogni suo dettaglio - le sue parole - basandoci sul regolamento del Campionato Italiano Velocit&agrave;, classe Superbike. Appena sar&agrave; pronta, andr&agrave; in pista&quot;.  L&#39;obiettivo &egrave; ambizioso e ben programmato: &quot;Effettueremo consistenti sessioni di test - spiega - sviluppando tutto al meglio. Il nostro desiderio &egrave; di farla guidare ad un pilota giovane e talentuoso, rispettando la filosofia Prodina. Se poi, chiss&agrave;, dovesse fare bene... ci piacerebbe girarlo al team Puccetti per una eventuale partecipazione al Mondiale&quot;.  Verdona gi&agrave; conosciuta e... vincente     Riccardo Drisaldi &egrave; il braccio destro di Giorlandino. E pure quello sinistro, nel senso che i due si capiscono a meraviglia. Il manager Prodina vanta gi&agrave; esperienze interessanti con Kawasaki di alta cilindrata: &quot;Il mitico team PSG-1 - racconta - negli anni fantastici delle derivate di serie. Ricordo il bellissimo podio centrato a Valencia con Chris Walker. La nostra moto era gialla e nera&quot;.  Quella ricevuta nello scatolone di cartone &egrave; verde: &quot;Ma lo era pure la ZX-10R dallo stesso Walker usata un anno dopo: nel 2006 avevamo la livrea verde e vincemmo la prima manche di Assen. Un giorno incredibile per tutti noi. Adesso siamo impegnati nella 300, progettiamo il futuro Superbike in Italia, per&ograve;...&quot;  Quel &quot;per&ograve;&quot; fa intendere questo: Drisaldi e Giorlandino non parlano a vanvera, anzi. Quando ci mettono testa e cuore, nascono idee interessanti. La Ninja uscita dal grosso pacco arrivato in capannone avr&agrave; cure degne del caso. Il CIV Gi&agrave; la aspetta con grande interesse.  Luca Ottaviani con Michel Fabrizio a Most 

La squadra di Riccardo Drisaldi e Salvatore Giorlandino ha ricevuto la Ninja di serie, dalla quale sar&agrave; allestita la versione impegnata nel campionato nazionale 2022

CIV, Kawasaki e Prodina preparano il debutto nella Superbike tricolore

Ospite del Campionato Italiano Velocit&agrave;, Enea Bastianini ha ammirato le azioni di moto e piloti, prendendo egli stesso parte ad un turno di prove libere del gioved&igrave;. Con la sua Ducati Panigale, il pilota del team Avintia-Esponsorama ha tolto la &quot;ruggine&quot; accumulata nella pausa estiva, anche se in effetti, la sua vacanza marittima &egrave; stata da lui spesa in modo sapiente: &quot;Ero in Sardegna - ha dichiarato, sfoggiando una abbronzatura perfetta - mi sono riposato e divertito. Mi sono pure allenato, perch&eacute; adoro farlo ed &egrave; sempre utile muovere corpo e mente&quot;.  Entrambi gli elementi sono gi&agrave; proiettati al Gran Premio di Stiria: &quot;S&igrave; - spiega - da Assen all&#39;Austria lo stacco &egrave; lungo, perci&ograve; voglio arrivarci coi riflessi reattivi. Da l&igrave; partir&agrave; la secona fase 2021, molto importante per me e per la mia classifica. Sicch&eacute; sono venito a girare qui con la mia Ducati stradale. Mi piace sempre affrontare i cordoli di Misano, qui sono nato e non vedo l&#39;ora di presentarmi per la gara di casa&quot;.  Gara di casa che, per la prima volta, il campione in carica della Moto2 vivr&agrave; da corridore della top class: &quot;Speriamo ci possa essere pi&ugrave; pubblico possibile - il suo auspicio - e vedere tanta gente in tribuna ed intorno al tracciato. Per me sar&agrave; una novit&agrave;, dato che la classe regina e tutte le cose da imparare sono tante. Bisogna farlo step by step&quot;.  Rookie promettente     &nbsp;  Il numero 23 &egrave; un debuttante gi&agrave; capace di andare a punti in diverse occasioni, tra le quali ben tre rientrando nelle prime dieci posizioni al traguardo. Per esempio, a Portimao &egrave; giunto nono: &quot;Ho cominciato bene la stagione 2021 - descrive i temi del suo rendimento - ottimizzando il mio pacchetto e, in alcuni casi, ho espresso il mio potenziale, in altri ho faticato un po&#39;. Tutto rientra nella normale fase di apprendistato&quot;.  Anche perch&eacute; la MotoGP &egrave; una brutta bestia, ammette il &quot;Bestia&quot;:&quot;Esatto (ride) ed assai diversa dalla Moto2. Tutto cambia, potenza del motore, elettronica, gomme, freni. Ed attegiamento con la quale viverl&agrave;: il weekend &egrave; sempre lungo ed intenso, si passano ore ad analizzare pi&ugrave; volte ogni singolo dato&quot;.  S&igrave;, la regina richiede doti particolari, da Enea gi&agrave; esibite: &quot;Dal punto di vista fisico &egrave; impegnativa, chiaro - racconta - ma dal punto di vista mentale lo &egrave; ulteriormente. Bisogna stare concentrato in ogni fase, stando attenti a tutti i dettagli. Poi, in gara, si viaggia forte dall&#39;inizio alla fine. Il mio obiettivo &egrave; crescere ancora, di turno in turno&quot;.  Futuro dal sapore dolce e gi&agrave; assaporato     Rappresentanti Ducati quest&#39;anno, rappresentante di Borgo Panigale pure l&#39;anno prossimo. Bastianini conosce gi&agrave; il suo futuro, annunciato nei mesi scorsi: &quot;Correr&ograve; ancora difendendo nome e colori del team Gresini - il suo entusiasmo - e, sebbene debba ancora finire questa stagione, non vedo l&#39;ora di farlo&quot;.  Il romagnolo torna alle origini, in un certo senso: &quot;Ai tempi della Moto3 mi trovai alla grande nella squadra di Fausto - ricorda - per Gran Premi di altissimo livello. Ora, purtroppo e lo sappiamo, lui non c&#39;&egrave; pi&ugrave;. Manca a me come manca a tutti&quot;.  Onorarne le gesta, ecco la missione di Enea: &quot;I figli, la famiglia ed i ragazzi di Fausto stanno facendo un bellissimo lavoro, sono contento di rivederli qui al Campionato Italiano Velocit&agrave;. Nel 2022 correr&ograve; nuovamente per il team Gresini, &egrave; fantastico solo pensarci, ma tutto vero. Dar&ograve; il massimo in suo onore&quot;.  Delbianco show nelle qualifiche notturne Superbike del Campionato Italiano Velocit&agrave; 

Enea: &quot;Voglio finire benissimo questa stagione da rookie con la Ducati Avintia-Esponsorama, crescendo di turno in turno. Poi penser&ograve; al 2022, sapendo gi&agrave; che correr&ograve; con persone che stanno facendo un bellissimo lavoro&quot;

MotoGP, Bastianini: &ldquo;Nel team Gresini onorer&ograve; il nome di Fausto&rdquo;

Un turno a testa gi&agrave; completato e tante novit&agrave; da raccontare: la Racing Night di Misano sta arrivando e vedr&agrave; impegnate nel round notturno la classe Superbike e lo European Women&#39;s Cup. Il Campionato Italiano Velocit&agrave; lancia con coraggio e fantasia un evento che merita la partecipazione del pubblico.  E anche dei telespettatori, perch&eacute; Michele Pirro &amp; Company andranno in diretta TV su Sky 208 MotoGP sabato sera e, contestualmente, sulle pagine ufficiali della serie tricolore e di Motosprint. Sicch&eacute;, i consigli sono due: recatevi al Marco Simoncelli - se potete - o attaccate al vostro apparecchio tecnologico.  Lampioni altissimi e capaci, faretti a led montati qua e l&agrave;, dettagli catarifrangenti su corpi e caschi dei protagonisti. Uomini e donne hanno girato in una condizione per molti (non per tutti) inedita, traendone sensazioni e feedback assolutamente soggettivi. Lo show &egrave; appena cominciato e sar&agrave; ancora pi&ugrave; coinvolgente.    Dal Motomondiale al Rally: i piloti della VR46 in azione con Hyundai  &nbsp; 

Le classe regina tricolore e la categoria dedicata al sesso femminile stanno preparando moto, piloti e fanali per la gara di sabato notte

80 risultati per 'velocita'

La VR46 si prepara per Silverstone: piloti Academy "ospiti" del CIV