        Dopo un 2023 in MotoGP decisamente pi&ugrave; complicato del previsto, in cui a causa di una moto poco competitiva Fabio Quartararo non &egrave; mai riuscito a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio, quest'anno il francese vorr&agrave; certamente tornare a lottare l&agrave; davanti con una Yamaha M1 (si spera) nuovamente competitiva, con la consapevolezza di essere anche uno dei piloti pi&ugrave; desiderati del mercato visto che, a fine stagione, scadr&agrave; il suo contratto con la Casa giapponese. MotoGP, Rins: "Io e la Yamaha condividiamo lo stesso obiettivo" Quartararo: &ldquo;Sar&agrave; un anno impegnativo. Rins? Uno stimolo anche per me&rdquo;  &ldquo;Il 2023 &egrave; stato molto difficile sia per me che per il team ufficiale Yamaha, ma la motivazione non &egrave; svanita, mi sto allenando tantissimo e sono sicuro che il 2024 possa essere decisamente migliore&rdquo;, ha detto il Campione del Mondo 2021 con grande consapevolezza nel proprio potenziale. &ldquo;Voglio tornare a vincere e a lottare per il titolo, ma sono consapevole di dover andare per gradi. Con la squadra lavoreremo step by step, cercando di creare una buona base per stare costantemente in Top 5, poi sul podio e alla fine davanti a tutti. Non mi faccio illusioni, so che sar&agrave; un anno impegnativo, ma sono pronto&rdquo;. Chiaramente non &egrave; mancato uno sguardo verso l'altro lato del box, ovvero quello occupato dal nuovo compagno di squadra Alex Rins: &ldquo;Io e Alex ci conosciamo bene, visto che frequentiamo lo stesso paddock da tantissimi anni e corriamo insieme addirittura dai tempi del CEV. E' un pilota molto forte, veloce e che si impegna molto, perci&ograve; credo che il suo arrivo possa essere uno stimolo anche per me e sar&agrave; un'aggiunta importante all'interno del team. Ora per&ograve; non vedo l'ora di tornare in sella, sperando che il nuovo anno sia migliore di quello appena trascorso&rdquo;.  Bagnaia e Ducati verso il rinnovo: quanti anni ancora insieme in MotoGP?       

Il francese cercher&agrave; di riconquistare quella vittoria mai raggiunta nel 2023: &ldquo;Io e Yamaha lavoreremo andando per gradi, ma dobbiamo essere realisti&rdquo;

MotoGP, Quartararo: “Voglio tornare a vincere, ma non mi illudo”

        La grande novit&agrave; del team ufficiale Monster Energy Yamaha per la stagione 2024 della MotoGP &egrave; chiaramente l'arrivo di Alex Rins, che dopo la sfortunata parentesi in Honda con i colori LCR (ed il brutto infortunio alla gamba che ha condizionato fortemente il suo 2023), ha una gran voglia di rivalsa e punta senza mezzi termini ad un ritorno al vertice potendo contare nuovamente sul supporto di una squadra ufficiale, come gi&agrave; accaduto ai tempi di Suzuki. Yamaha "spara in alto": nuovo terminale di scarico per la M1 Rins: &ldquo;Ho trovato una squadra accogliente e desiderosa di vincere&rdquo;  Durante la presentazione del team, lo spagnolo non ha nascosto il proprio entusiasmo per questa nuova sfida con la Casa di Iwata: &ldquo;I nuovo colori mi piacciono molto e sono pronto per iniziare questa nuova avventura da pilota Yamaha. Si tratta di un team con una grandissima storia alle spalle, perci&ograve; sono davvero contento di farne parte, specialmente perch&eacute; condividiamo lo stesso obiettivo: sia io che il team vogliamo tornare ad essere protagonisti assoluti della MotoGP e penso quindi di essere nel posto giusto per riuscirci&rdquo;. &ldquo;Dal punto di vista fisico penso di essere pronto, visto che ormai l'infortunio &egrave; soltanto un ricordo e punto ad arrivare al primo Gran Premio della stagione al 100% della forma fisica&rdquo;, ha aggiunto Alex, il quale ha anche gi&agrave; provato la M1 in occasione dei test di Valencia a fine 2023. &ldquo;La prima impressione in sella &egrave; stata positiva, visto che ho trovato un team accogliente e determinato a migliorare la moto ascoltando le mie impressioni. Non vedo l'ora di cominciare a lavorare con loro seriamente nei prossimi test di Sepang&rdquo;.        

Lo spagnolo, new entry nel team ufficiale della Casa di Iwata, vuole lasciarsi alle spalle il 2023: &ldquo;L'infortunio ormai &egrave; un ricordo, voglio tornare al top&rdquo;

MotoGP, Rins: “Io e la Yamaha condividiamo lo stesso obiettivo”

        La notizia pi&ugrave; importante delle ultime ore &egrave; sicuramente quella riguardante l'approdo di Alex Rins nel team ufficiale Yamaha MotoGP per il 2024, prendendo il posto di Franco Morbidelli al fianco di Fabio Quartararo. Un movimento di mercato che potrebbe giovare alla carriera del pilota spagnolo, il quale avr&agrave; finalmente la chance di esprimersi al massimo su una moto che, almeno sulla carta, dovrebbe adattarsi bene al suo stile di guida &ldquo;vecchia scuola&rdquo;. Allerta meteo a Silverstone: piloti della MotoGP (e non solo) avvisati Una carriera da &ldquo;eterno secondo&rdquo;  Nel corso della propria carriera nel Motomondiale, Rins &egrave; sempre riuscito a cogliere successi e ottime prestazioni in ogni categoria e con ogni moto, senza tuttavia arrivare al titolo pi&ugrave; volte sfiorato. In Moto2, ha chiuso la stagione 2013 da vice campione del mondo alle spalle di Maverick Vinales (con ben sei vittorie ottenute in stagione), cos&igrave; come accaduto in Moto2 nel 2015, secondo dietro a Johann Zarco con anche due successi all'attivo. Approdato in MotoGP nel 2017, &egrave; ben presto diventato il pilota di riferimento della Suzuki vincendo anche cinque gare in sella alla GSX-RR. Tuttavia, a cogliere il titolo di campione del mondo con la Casa di Hamamatsu &egrave; stato Joan Mir e anche quest'anno l'approdo in Honda con il team LCR non ha portato i frutti sperati, con una grande vittoria ad Austin come unico guizzo in un'annata segnata fortemente dall'infortunio del Mugello.  SBK, ufficiale: Jerez ospiter&agrave; l'ultimo round della stagione 2023 La possibile svolta con Yamaha  L'approdo in Yamaha nella prossima stagione sar&agrave; certamente un movimento interessante e il pilota di Barcellona avr&agrave; diversi occhi puntati addosso, ma se dovesse riuscire a trovare la quadra fin dai primi test con una M1 certamente pi&ugrave; semplice da portare al limite rispetto alla scorbutica ed incomprensibile Honda RC213V, potrebbe diventare un serio pretendente al titolo iridato. Un obiettivo sfiorato ma mai raggiunto da Alex: ci potr&agrave; riuscire con la moto di Iwata? Vacanze in pista: Gerloff e Baz wild card nell'IDM al Red Bull Ring       

Lo spagnolo affiancher&agrave; Fabio Quartararo in sella alla M1: dopo svariate stagioni in chiaroscuro, Alex potr&agrave; finalmente mostrare tutto il suo potenziale?

Rins in Yamaha: passerà da “eterno incompiuto” a possibile campione?

        L'attesa &egrave; finalmente giunta al termine e i piloti della MotoGP sono ormai pronti a scendere in pista sul tracciato di Sepang per i primi test ufficiali del 2023. Le giornate di prove sul circuito malese rappresentano un nuovo inizio per buona parte dei grandi attesi, che saranno chiamati a confermare le buone prestazioni mostrate lo scorso o a riscattarsi dopo una stagione complicata. In questo secondo gruppo c'&egrave; chiaramente Franco Morbidelli, che dopo aver vissuto un 2022 bel al di sotto del proprio grande potenziale &egrave; ora pronto a tornare in sella alla Yamaha M1 ufficiale per tornare protagonista nella classe regina. MotoGP: la sfida a Sepang &egrave; gi&agrave; iniziata...sul tavolo da ping pong Morbidelli: &ldquo;Avremo tante soluzioni da provare&rdquo;  &ldquo;E' bello tornare in pista insieme al team. Questi test rappresentano un nuovo inizio per noi e si percepisce un grande entusiasmo nell'aria&rdquo;, ha detto Franco alla vigilia della prima giornata. &ldquo;Lo Shakedown &egrave; andato bene, perci&ograve; il clima all'interno del box &egrave; positivo e in questi giorni voglio dimostrare di poter essere veloce&rdquo;. &ldquo;Negli ultimi appuntamenti del 2022 siamo riusciti a migliorare un po' le nostre prestazioni; dobbiamo ripartire da l&igrave; ed effettuare altri passi in avanti. Nei prossimi tre giorni avremo anche tante soluzioni nuove da provare e bisogner&agrave; lavorare duramente, ma stiamo iniziando il 2023 con il piede giusto&rdquo;, conclude il pilota italiano. SSP, presentato il team Aruba: "Vogliamo vincere"       

Franco non vede l'ora di salire in sella alla sua Yamaha M1 ufficiale a Sepang: &ldquo;Sar&agrave; un nuovo inizio per noi e si sente l'entusiasmo nell'aria&rdquo;

MotoGP, Morbidelli pronto per i test: “C'è un clima positivo nel box”

        Il fine settimana pi&ugrave; importante della stagione &egrave; iniziato in maniera positiva per Fabio Quartararo, che nel venerd&igrave; di prove libere a Valencia &egrave; riuscito ad essere immediatamente veloce in sella alla Yamaha M1 ufficiale. Il francese &egrave; chiamato a vincere per tenere vive le speranze di bissare il titolo conquistato lo scorso anno e ha chiuso la prima giornata in ottava posizione nelle FP2 ma con un ottimo passo gara. Quartararo: &ldquo;Ottimo passo, ma ci manca il giro secco&rdquo;  &ldquo;E' stata una prima giornata decisamente positiva, specialmente per quanto riguarda il passo gara, visto che nei long run mi sono trovato immediatamente a mio agio&rdquo;, ha detto Fabio, ottimista in vista della gara. &ldquo;Nel giro singolo non siamo riusciti a trovare il tempo perfetto come speravo, ma sappiamo gi&agrave; in che direzione andare per migliorare anche sotto questo aspetto e abbiamo ottimi margini di miglioramento&rdquo;. &ldquo;Con le gomme dure mi sono trovato bene perch&egrave; mi danno grande stabilit&agrave;, ma ci sono diverse aree su cui dobbiamo lavorare, ma sono contento perch&egrave; qui lo scorso anno ho fatto molta fatica e invece ora sono competitivo&rdquo;, prosegue il classe '99. &ldquo;Quella di oggi &egrave; la situazione in cui ci siamo trovato pi&ugrave; spesso durante l'anno, con un bel passo ma con qualche difficolt&agrave; di troppo rispetto alle Ducati nel giro secco, perci&ograve; dobbiamo colmare questo gap in vista delle qualifiche&rdquo;. Moto3 Valencia: doppietta Leopard nelle FP2, con Suzuki davanti a Foggia &ldquo;La mano infortunata non ci aiuta&rdquo;  Un aspetto a cui Fabio deve prestare attenzione &egrave; anche la mano sinistra, visto il dito infortunato a Sepang che dovr&agrave; poi operare al termine del weekend: &ldquo;Sicuramente &egrave; un fattore che non aiuta, perch&egrave; quando devo attivare l'abbassatore sento dolore alla mano e al polso, ma fortunatamente su questa pista non si usa molte volte e anche la frizione viene utilizzata solo in partenza, perci&ograve; stringer&ograve; i denti&rdquo;. Nonostante la lotta mondiale, per&ograve;, Quartararo ha detto di non essere nervoso: &ldquo;Non posso permettermi di esserlo, visto che per vincere non devo fare calcoli ma soltanto spingere al massimo e arrivare primo. Oggi sono caduti tanti piloti, perci&ograve; evidentemente non sono l'unico che d&agrave; il tutto per tutto questo weekend. Non siamo i favoriti per il Mondiale, ma ce la metter&ograve; tutta e, comunque vada, domenica sera sar&ograve; a divertirmi, consapevole di aver dato il massimo&rdquo;. Infine, non &egrave; mancato uno sguardo rivolto verso la Safety Commission, con Franco Uncini che proprio oggi ha annunciato di non proseguire con questo incarico dopo averlo ricoperto per oltre 30 anni: "Ci&ograve; che conta, &egrave; che in futuro non si verifichino pi&ugrave; altri episodi come quello di Phillip Island. La sicurezza dei piloti &egrave; la cosa pi&ugrave; importante".        

Il francese, chiamato a vincere per sperare nel titolo, ha vissuto un ottimo venerd&igrave; al Ricardo Tormo: &ldquo;Abbiamo un ottimo passo, ma la mano mi d&agrave; qualche problema&rdquo;

GP Valencia, Quartararo: “Devo andare all-in, non posso essere nervoso”

A Sepang, Fabio Quartararo ha corso da una gara da vero campione. Scattato dalla 12esima casella, Quarta &egrave; riuscito a tagliare il traguardo in terza posizione nonostante una frattura al dito medio della mano sinistra che lo aveva debilitato fin dalle Qualifiche.  MotoGP Malesia, Tardozzi: &quot;Basta dire che la Ducati tarocca le gare&quot;  Quartararo: &quot;GP difficile&quot;   Un risultato stoico che ha consentito al pilota francese di rinviare ogni discorso iridato al GP di Valencia, mantenendo a 23 i punti di distacco da Pecco Bagnaia nella classifica generale.  &ldquo;&Egrave; stata una gara molto difficile, ma credo sia la prima volta che mi capita di partire 12esimo e arrivare sul podio&rdquo; ha raccontato con soddisfazione il pilota Yamaha ai microfoni di Sky Sport MotoGP.  El Diablo ha saputo reggere il confronto con le Ducati nonostante la palese inferiorit&agrave; tecnica della sua M1: &ldquo;Ho dovuto lottare per tutto il GP perch&eacute; facevo molto fatica in alcuni tratti del circuito, in particolare nel quarto settore. Avevo una buona stabilit&agrave;, ma avvertivo una certa difficolt&agrave; a chiudere determinate curve, tipo la 5 e 6. Invece, ero molto forte nel tratto tra le curve 3 e 4. Viste le circostanze, sono contento del risultato ottenuto&rdquo;.  Fabio non si arrende   &nbsp;  A impressionare &egrave; stata la partenza compiuta dal portacolori Yamaha, capace di portarsi subito nel gruppo di testa nonostante lo start dalle retrovie: &ldquo;Ho visto Pecco partire bene, sapevo che avrei dovuto fare un primo giro spettacolare per fare una bella gara. Ci sono riuscito. Ho dato il massimo, ho spinto come se fosse una sessione di Qualifica. Non potevo fare di meglio, sono fiero e orgoglioso di quanto fatto in gara; Enea e Pecco hanno fatto una buona gara, ma posso dire di averla fatta anch&rsquo;io. Almeno sono riuscito a portare il Mondiale fino a Valencia&rdquo;.  Prima del GP valenciano, Fabio dovr&agrave; valutare le condizioni del dito fratturato: &ldquo;Fa male. Marted&igrave; faro ulteriori controlli medici. Valuteremo la situazione e capir&ograve; cosa fare&rdquo; ha concluso il campione del mondo 2021 della top class.  GP Malesia, A. Espargaro: &quot;Dispiace finire la stagione cos&igrave;&quot; 

Il pilota francese &egrave; tornato sul podio: &quot;Ho fatto una grande partenza, poi ho spinto come in Qualifica. Il dito fratturato? Fa male&quot;

MotoGP Malesia, Quartararo: &quot;Fiero della mia gara, almeno resta aperto il Mondiale&quot;

        Quarta posizione per Fabio Quartararo nelle qualifiche del GP Thailandia, un piazzamento che consente al francese di poter ambire a posizioni da podio in gara, anche se lottare contro le Ducati (ben sette le Desmosedici nei primi dieci posti) sar&agrave; molto complicato. MotoGP: gli orari tv del GP Thailandia Piccoli errori in Q2  &ldquo;Quella di oggi &egrave; stata una qualifica dura ma fantastica &ndash; il racconto del campione del mondo al termine della Q2 &ndash; probabilmente non avrei potuto far meglio di cos&igrave; a livello di posizione in griglia, ma avrei potuto togliere qualche decimo al mio tempo. Ho commesso due errori, in curva 4 e 8, senza i quali avrei potuto abbassare il mio riferimento cronometrico&rdquo;. Fabio punta tutto sul ritmo gara  Nonostante le piccole sbavature commesse nell&rsquo;attacco al tempo, il transalpino appare fiducioso in ottica GP: &ldquo;Sento di avere a disposizione un grande potenziale, soprattutto per quanto riguarda il passo gara &ndash; l&rsquo;analisi del pilota Factory &ndash; durante le prove ho girato con pneumatici usurati ma mi sentivo comunque veloce&rdquo;. Ma per lottare contro Francesco Bagnaia &amp; Co servir&agrave; un passo in avanti a livello di set-up: &ldquo;Sia io che il team sappiamo che ci sono aree in cui perdiamo troppo tempo perch&eacute; abbiamo meno grip rispetto al 2019. Quantomeno sono forte in due punti, le curve 9 e 10, soprattutto in quest&rsquo;ultima. Credo rappresenti il punto in cui potr&ograve; provare ad attaccare. Il mio passo &egrave; buono ed &egrave; questo ci&ograve; che conta: non ho guardato quello degli altri, ma il mio sembra davvero competitivo&rdquo; la conclusione del Diablo. GT: gli orari tv dell'ultima gara di Valentino Rossi       

Le dichiarazioni del francese al termine delle qualifiche di Buriram: "Ho commesso un paio di errori, ma sono ottimista in vista della gara"

MotoGP Thailandia, Quartararo: "Non potevo fare meglio del 4° posto"

        Il nono posto ottenuto nelle qualifiche di Motegi non pu&ograve; soddisfare Fabio Quartararo, che sperava di gettare delle basi migliori in vista del GP Giappone di domenica. MotoGP Giappone: Zarco-Marquez, ancora scintille a Motegi Le difficolt&agrave; di Quartararo  &ldquo;Mi aspettavo molto di pi&ugrave;. Stiamo ancora cercando la nostra strada sul bagnato: il feeling &egrave; buono, ma &egrave; difficile fare il tempo sul giro. Il nostro distacco dal primo sul bagnato &egrave; diminuito un po&rsquo; col passare dei giri, ma non abbastanza&rdquo; ha raccontato il campione del mondo al termine della Q2. Qualifiche complicate, quelle del portacolori Yamaha, condizionate dal bagnato che non ha aiutato Fabio e il suo team nella ricerca del giusto set-up della M1: &ldquo;Questo fine settimana non abbiamo avuto molto tempo a disposizione sull&rsquo;asciutto, quindi stiamo ancora discutendo la strategia per il GP e soprattutto le gomme da adottare in gara. Entrambe le mescole, morbida e media, stanno funzionando bene, quindi vedremo. Sar&agrave; interessante vedere chi sceglier&agrave; quale mescola e cosa succeder&agrave; in termini di degrado degli pneumatici. Questa gara non sar&agrave; affatto facile&rdquo;.  Le impressioni sui rivali  I rivali per il titolo iridato, Aleix Espargaro e Pecco Bagnaia, scatteranno rispettivamente dalla sesta e dodicesima casella: &ldquo;Il vero problema &egrave; quanto sia facile per loro sorpassare rispetto a noi &ndash; la riflessione del campione del Mondo &ndash; questo &egrave; l&rsquo;aspetto che mi preoccupa, perch&eacute; tutte le staccate arrivano dopo un rettilineo. L&rsquo;unico posto dove penso di poter attaccare &egrave; alla Curva 7&rdquo;. Non pu&ograve; mancare un commento sulla pole position di Marc Marquez: &ldquo;Ha la velocit&agrave;, ha il ritmo, parte dalla prima casella. Penso che si possa scommettere su di lui come vincitore del GP&rdquo;. MotoGP Giappone: gli orari tv di Motegi       

Il francese scatter&agrave; dalla nona casella sulla griglia di Motegi: "Il distacco &egrave; ampio e sorpassare sar&agrave; difficile"&nbsp;

MotoGP Giappone, Quartararo: "Occhio a Marquez, ha il passo per vincere"

        Dieci punti di vantaggio su Francesco Bagnaia a cinque gare dalla fine, ma al giro di boa del Mondiale, dopo il Sachsenring, erano 91. Fabio Quartararo si appresta a vivere un finale di stagione con il coltello tra i denti, ma se da una parte l&rsquo;inferiorit&agrave; tecnica della sua Yamaha al cospetto delle Ducati &egrave; evidente, dall&rsquo;altro lato c&rsquo;&egrave; la solidit&agrave; del francese, figlia del titolo vinto nel 2021. MotoGP: gli orari tv del GP Giappone Il bilancio di Fabio  Quest&rsquo;anno Fabio ha sbagliato pochissimo &ndash; la caduta in Olanda &egrave; stata un temporale passeggero &ndash; e ha guidato magnificamente ottimizzando sempre il potenziale della sua M1. Ma soprattutto ha fatto la differenza mentalmente, gestendo le aspettative connesse al titolo da difendere, una popolarit&agrave; ormai alle stelle non soltanto nella sua Francia, ma anche le giornate-no, non lasciandosi irretire da piazzamenti deludenti come il 4&deg; di posto di Le Mans o il 5&deg; di Misano. Semplicemente perch&eacute; in quei GP non avrebbe potuto fare di pi&ugrave;. Di questo e tanto altro Quartararo ha parlato in esclusiva, con un linguaggio del corpo ancora pi&ugrave; emblematico rispetto alle parole, come si conviene a un francese con origini italiane, restando sempre fedele ai concetti espressi a voce. A due terzi di stagione, qual &egrave; il bilancio? &ldquo;(sbuffa) Non saprei onestamente da che parte cominciare. Sono in una terra di mezzo: sono contento perch&eacute; siamo primi in campionato. Ma riconosco la difficolt&agrave;, perch&eacute; in ogni gara soffriamo per provare a lottare per la vittoria. Ma in generale direi che quando si &egrave; primi &egrave; decisamente una buona stagione. E comunque, credetemi: sto imparando molto pi&ugrave; che l&rsquo;anno passato. &Egrave; una buona esperienza per il futuro&rdquo;. Pensi che la lotta al titolo arriver&agrave; fino a Valencia? &ldquo;Spero di no, mi auguro che si concluda prima in mio favore. Dobbiamo rimanere concentrati, senza pensare al campionato, ottenendo il miglior risultato possibile in ogni gara&rdquo;. Sei il secondo pilota pi&ugrave; giovane della MotoGP, ma sei gi&agrave; all&rsquo;ottavo anno nel Mondiale: da quale avversario hai imparato di pi&ugrave;? &ldquo;Marc Marquez, senza dubbio. Ho battagliato con lui soltanto nel 2019 e un po&rsquo; nel 2021, ma nel primo anno ho fatto due gare con lui fino al traguardo (Misano e Buriram, nde) e in quelle occasioni ho imparato di pi&ugrave;. Non gli sono stato molto davanti, ma l&rsquo;ho fatto nel momento pi&ugrave; importante, ovvero nel finale. L&rsquo;esperienza che maturi quando sei in pista con Marc, senza commettere errori, &egrave; davvero tanta&rdquo;. Sei l&rsquo;unico a far viaggiare la Yamaha al top, la tua situazione ricorda proprio quella di Marquez con la Honda negli ultimi anni: trovi anche tu il comune denominatore? &ldquo;Un po&rsquo; s&igrave;. Perch&eacute; ci sono stati anni in cui Marc &egrave; stato l&rsquo;unico pilota veloce con la Honda e ora sono l&rsquo;unico che riesce a essere davvero rapido con la Yamaha. Ma preferisco non pensarci".  &nbsp; Quartararo: "Bagnaia? Lo conosco da anni"   Bagnaia che tipo di avversario &egrave;?  "Ho una relazione molto buona con Pecco. &Egrave; un pilota che conosco da moltissimi anni, &egrave; velocissimo, penso che saremo protagonisti di parecchi duelli negli anni a venire, almeno &egrave; quello che mi auguro. Ci siamo sempre incrociati nelle varie categorie, siamo saliti assieme dalla Moto3 e poi dalla Moto2, ma soltanto in MotoGP siamo diventati veri avversari. Nelle categorie inferiori del Mondiale era sempre stato lui il migliore nei risultati&rdquo;. A Misano si &egrave; ritirato Andrea Dovizioso, cosa ha rappresentato per te? &ldquo;Ricordo quando gli chiesi di fare una foto con me, avevo nove anni, eravamo a Valencia e vestiva i colori del Team Repsol Honda. Dovi l&rsquo;ho sempre visto correre, in televisione, quasi da quando sono nato: un grande pilota, ha vinto 15 gare in MotoGP, un Mondiale in 125, lo ammiro molto&rdquo;. Dato che sei circondato dalle Ducati, ogni tanto ti immagini alla guida di una Desmosedici? &ldquo;&Egrave; una moto che sembra andare bene, almeno questo dicono i risultati di tutti i piloti. Ognuno ha il proprio stile di guida eppure tutti vanno forte, ovviamente mi incuriosirebbe sapere come va. Mi piacerebbe per&ograve; provare tutte le moto, per scorgere le varie differenze e capire cosa potrei fare, ma ora sono pi&ugrave; concentrato sulla mia M1. Senza pensare alle marche avversarie, cosa che a inizio anno ho pagato&rdquo;. Alla Yamaha hai chiesto pi&ugrave; cavalli e loro ti hanno risposto con un nuovo motore, per il 2023, piuttosto promettente, dato che a Misano hai chiuso i test firmando il record della pista. &ldquo;&Egrave;&nbsp;quello che mi aspetto: moltissima velocit&agrave; (sorride). Spero di avere pi&ugrave; accelerazione e potenza nel nostro motore, sar&agrave; molto importante&rdquo;. Come spieghi le difficolt&agrave; del tuo compagno di squadra Franco Morbidelli? &ldquo;Non posso dire molto perch&eacute; in realt&agrave; non conosco i suoi problemi. So che Franco &egrave; un grande pilota, e quando trover&agrave; il feeling potr&agrave; andare molto veloce. &Egrave; passato dalla moto 2019 alla versione 2021, che era molto simile a quella di quest&rsquo;anno, ed &egrave; una moto che si guida in un modo totalmente differente. &Egrave; molto complicato adattarsi&rdquo;. Pensi che non avere Morbidelli competitivo sia uno svantaggio per te? &ldquo;Non lo chiamerei svantaggio, per&ograve; &egrave; vero che avere qualcuno che davvero ti spinge, che &egrave; al tuo stesso livello, pu&ograve; aiutarti un pochino. Anche se questo pilota ha uno stile di guida differente: magari pu&ograve; compiere in modo diverso una curva in cui lui &egrave; pi&ugrave; veloce. &Egrave; anche per questo che sto provando ad aiutare Franco, in modo che torni al suo livello migliore&rdquo;. &nbsp; La vita da campione del Mondo  Quanto &egrave; cambiata la tua vita da quando sei campione del Mondo? &ldquo;&Egrave; cambiata abbastanza. Un francese non aveva mai vinto una gara in MotoGP, ma soltanto in 500, io invece sono riuscito a vincere delle gare, anche se non sono mai abbastanza. Poi &egrave; arrivato anche il titolo e questo per la Francia significa molto. Voglio per&ograve; che la situazione migliori ulteriormente, se sono qui &egrave; perch&eacute; voglio vincere molto di pi&ugrave;&rdquo;. E per quanto riguarda la tua vita privata? &ldquo;Per strada la gente mi riconosce, fa parte del gioco. Ovviamente quando sono solo non mi d&agrave; fastidio, &egrave; qualcosa che alla gente fa piacere. Io stesso, se da piccolo avessi incontrato Valentino Rossi, sarei andato a salutarlo. Quando sono con la mia famiglia magari &egrave; una cosa un po&rsquo; pi&ugrave; delicata perch&eacute; vorrei stare pi&ugrave; tranquillo, anche per loro, gi&agrave; ci vediamo poco e quel poco tempo con loro desidero godermelo. Ma se la mia notoriet&agrave; aumenta, significa che sto facendo bene, e significa che la gente mi vuole bene. Il lato positivo &egrave; sentire di aver reso qualcuno felice&rdquo;. Sei popolarissimo in Francia, ovviamente, ma anche nel GP Catalunya c&rsquo;era tanta gente per te. &ldquo;S&igrave;, &egrave; cambiato tanto in pochi anni. &Egrave; davvero un piacere. Spero di vedere ogni volta sempre pi&ugrave; gente con i miei colori, &egrave; qualcosa di spettacolare&rdquo;.&nbsp; Il 2021 ha proposto un nuovo campione sia in MotoGP che in Formula 1, con Max Verstappen, ed entrambi in questo 2022 avete sbagliato pochissimo: il primo titolo porta un click mentale che fa aumentare le certezze? &ldquo;Sicuramente, io per&ograve; ho fatto i conti con una situazione particolare, mi aspettavo un cambiamento molto grande nella moto quest&rsquo;anno, con pi&ugrave; velocit&agrave; e altri miglioramenti, che per&ograve; non ci sono stati. Questo mi ha fatto perdere qualcosa all&rsquo;inizio, ma poi mi sono detto che dovevo smettere di pensare a queste cose, e mentalmente ora sono molto pi&ugrave; forte&rdquo;. SBK Barcellona: gli orari tv       

Il campione del mondo in carica si &egrave; raccontato ai nostri microfoni, parlando della stagione in corso, ma non solo

Esclusiva MotoGP, Quartararo: "Lottando contro Marquez ho imparato tanto"

        Nonostante il circuito di Arag&ograve;n non sia, almeno sulla carta, uno dei pi&ugrave; favorevoli per la Yamaha, la prima giornata di prove della MotoGP &egrave; stata tutto sommato positiva per Fabio Quartararo, che ha chiuso le FP2 in seconda posizione a pochi millesimi dal leader Jorge Martin. Un risultato che ha reso pienamente soddisfatto il francese, sceso in pista con un nuovo telaio montato sulla M1. Quartararo: &ldquo;Tra le FP1 e le FP2 abbiamo stravolto la moto&rdquo;  &ldquo;In questa prima giornata abbiamo effettuato qualche prova comparativa tra il vecchio telaio e quello nuovo, con cui sono riuscito a far registrare un ottimo tempo nelle FP2&rdquo;, ha detto il leader del mondiale al termine del venerd&igrave;. &ldquo;Non &egrave; facile per&ograve; confrontare realmente le due soluzioni, perch&egrave; rispetto ai test di Misano le condizioni sono completamente diverse qui, dove c'&egrave; molta meno aderenza. In ogni caso, la differenza tra i due &egrave; minima e credo che utilizzeremo quello nuovo anche domani&rdquo;. La giornata non era iniziata al meglio per il numero 20: &ldquo;Le FP1, ad essere sinceri sono state un disastro, perci&ograve; dalla mattina al pomeriggio abbiamo stravolto il setting della moto, trovando poi il giusto bilanciamento&rdquo;. Augusto Fernandez e Gas Gas, &egrave; fatta: insieme in MotoGP nel 2023 &ldquo;Gli avversari faranno uno step in avanti&rdquo;  &ldquo;Il problema &egrave; che al termine del venerd&igrave; noi siamo gi&agrave; quasi al massimo del nostro potenziale, mentre gli avversari effettuano un ulteriore step che noi non riusciamo a fare&rdquo;, prosegue il classe '99. &ldquo;Credo comunque di essere pronto per la gara, visto che al di l&agrave; del time attack, sono decisamente soddisfatto del ritmo che sono riuscito a tenere nei long run. Dobbiamo continuare cos&igrave; anche sabato&rdquo;. MotoGP, novit&agrave; in casa Pramac: Gino Borsoi team manager dal 2023       

Il francese ha chiuso la prima giornata al Motorland con il secondo tempo nelle FP2 alle spalle di Martin: &ldquo;Sono soddisfatto del tempo, ma anche del passo gara&rdquo;

GP Aragon, Quartararo: “Il nuovo telaio? La differenza è minima”

Dopo il quinto posto di Misano, Fabio Quartararo inizia il trittico Aragon-Motegi-Thailandia partendo dalla pista peggiore possibile per la sua Yamaha, proprio quella nel deserto spagnolo dell&rsquo;Aragona. Il francese &egrave; chiamato ad una vera e propria impresa per arginare il ritorno di un Bagnaia forte di quattro vittorie consecutive.  &ldquo;Aragon &egrave; una pista difficile &ndash; esordisce Quartararo - in gara non siamo mai riusciti a raggiungere buoni risultati dopo essere andati bene in prova. Abbiamo capito qual &egrave; il problema degli ultimi due anni, sono fiducioso, ma il settore 4 resta complicato per noi.&rdquo;&nbsp;  &ldquo;Avremo il telaio del test a Misano &ndash; spiega il francese parlando dei test della settimana scorsa - &egrave; stato positivo, vedremo quando lo useremo...Il test ha riportato grandi sorrisi e fiducia nel box, &egrave; stato un ottimo momento per tirare su il morale.&rdquo;  &ldquo;Calmo o preoccupato &ndash; conclude il #20 &ndash; sono sempre 30 punti di vantaggio. Devo soltanto cercare di fare del mio meglio, spingermi al limite vista la rimonta di Bagnaia e vedere cosa succede nelle prossime gare.&rdquo;  Quartararo: &ldquo;Mi preoccupa soprattutto il quarto settore del circuito&rdquo;   Aragon &egrave; la pista peggiore da qui a Valencia per la tua moto, cosa ne pensi?  &ldquo;Sono preoccupato per il lungo rettilineo. Non penso&nbsp;sia il circuito in s&eacute; ma l&rsquo;ultimo settore per l&rsquo;accelerazione da prima a sesta e specialmente l&rsquo;ultima curva dove fatico molto. Dovevamo capire come ridurre i nostri problemi in gara, se dovessimo riuscirci potremmo andare bene in questo weekend.&rdquo;  Vedremo qualcosa di quello che hai provato a Misano qui ad Aragon?  &ldquo;Vorrei montare il motore 2023 gi&agrave; quest&#39;anno, ma purtroppo non &egrave; possibile. Proveremo per&ograve; il nuovo telaio gi&agrave; domani non so se nelle FP1 o nelle FP2, per capire come funziona, a Misano ha dato miglioramenti in alcune aree e peggioramenti in altre, per&ograve; sono abbastanza fiducioso.&rdquo;  Come gestisci la pressione quando le cose non vanno bene?  &ldquo;E&rsquo; difficile ma la prima cosa &egrave; cercare di rimanere calmi ed analizzare dov&rsquo;&egrave; il problema, cercare di fare del proprio meglio. Poi magari il risultato non sar&agrave; bello ma prima della gara bisogna restare calmi e fare del proprio meglio durante il weekend.&rdquo;  La tua routine pre gara?&nbsp;  &ldquo;Prima della gara faccio un po&rsquo; di riscaldamento nel mio ufficio con la musica. Poi vado al box, in griglia e sto 10 minuti al box a parlare con i tecnici dopo il giro di ispezione della pista prima di partire.&rdquo;&nbsp;  Qual &egrave; la tua routine fuori dagli eventi MotoGP?&nbsp;  &ldquo;Come sempre c&rsquo;&egrave; l&rsquo;allenamento, una o due volte al giorno. Mi piace andare con la moto da allenamento, passare il tempo con gli amici. Siamo sempre in movimento con le gare e se non mi alleno preferisco stare con gli amici.&rdquo; 

&ldquo;E&rsquo; una pista difficile, in gara non sono mai riuscito ad andare bene come in prova&rdquo; dice il francese nella tradizionale conferenza stampa pre gara

GP Aragon, Quartararo: &ldquo;Devo cercare di fare del mio meglio&rdquo;

Con il primo tempo stampato nella sessione della mattina, la seconda giornata di test a Misano per Fabio Quartararo si &egrave; sostanzialmente conclusa. 40 giri effettuati con un best lap di 1&rsquo;31&rdquo;116 per il campione del mondo in carica che si &egrave; concentrato ancora sul nuovo motore ed il nuovo pacchetto aerodinamico 2023 per cercare di tenere nel confronto con Ducati.&nbsp;  &ldquo;Sono contento - dice Quartararo - questa mattina ho avuto la conferma che il nuovo motore &egrave; un grande miglioramento. Ho preso la scia di Morbidelli e la velocit&agrave; di punta &egrave; molto buona. Abbiamo lavorato sull&rsquo;elettronica perch&eacute; il carattere del motore &egrave; leggermente diverso. Visto il primo test con il prototipo 2023 abbiamo girato con un buon passo.&rdquo;  &ldquo;Chiaramente i 298 km/h - prosegue il francese - sono stati fatti con la scia ma in generale la velocit&agrave; media durante tutta la mattinata &egrave; stata molto buona, considerando anche il vento che cambiava. Guardando gli altri &egrave; stato bello constatare che la nostra velocit&agrave; di punta &egrave; cresciuta molto rispetto a quest&rsquo;anno.&rdquo;  &ldquo;Yamaha vuole migliorare ancora - aggiunge il #20 - certamente non dico di no se hanno margini per poter migliorare. Siamo solo a settembre e ci sono ancora dei mesi prima dei pre-season test e Portimao 2023. Abbiamo ancora Valencia e poi gli IRTA test che dovrebbero essere a Sepang e Portimao. Abbiamo ancora test da fare e speriamo ancora cose da provare.&rdquo;  Quartaro: &ldquo;Il carattere del motore &egrave; cambiato&rdquo;   Morbidelli ha detto che finalmente il nuovo motore &egrave; da Yamaha specialmente ai bassi regimi  &nbsp;&ldquo;Il carattere del motore &egrave; cambiato leggermente. Dobbiamo lavorare ancora sulla prima parte dell&rsquo;accelerazione, la moto &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; &ldquo;pigra&rdquo; e meno aggressiva ma stamattina ci abbiamo lavorato.&rdquo;  Hai parlato con Luca Marmorini?  &ldquo;Non ho parlato direttamente con lui ma a fine di ogni run mi metto le cuffie e parlo con tutti. Lui soprattutto presta tantissima attenzione a quello che dico ma &egrave; anche una delle prime volte che li vedo tutti motivati. C&rsquo;&egrave; stato un miglioramento ma non tale da farci dire &ldquo;wow, ce l&rsquo;abbiamo fatta&rdquo; ma &ldquo;dobbiamo migliorare ancora&rdquo;, questo porta un buono spirito nel team.&rdquo;  Possiamo dire che hai riguadagnato fiducia e confidenza in Yamaha?&nbsp;  &ldquo;La cosa difficile sar&agrave; salire sulla moto 2022 ad Argon (ride). La confidenza in Yamaha non &egrave; che non l&rsquo;ho mai persa, ma ho avuto tanti dubbi, per quello mi &egrave; servito tanto tempo per rinnovare. Prima dell&rsquo;evoluzione del motore sentivo che volevano fare un grande cambiamento. Come ho firmato il contratto, la confidenza &egrave; tornata perch&eacute; sapevo dei cambiamenti che avrebbero fatto ed ora li hanno fatti.&rdquo; 

&ldquo;Il motore nuovo va molto bene, in scia a Morbidelli avevo una buona velocit&agrave;&rdquo; dice il campione della Yamaha al termine della seconda ed ultima giornata di test post gara sul Marco Simoncelli World Circuit

MotoGP, Test Misano, Quartararo: &ldquo;Il difficile ora &egrave; tornare sulla moto 2022&rdquo;

        Finita anche la seconda mattinata di test della MotoGP qui a Misano. Giornata di sole pure oggi al Marco Simoncelli, in cui si &egrave; rivisto in vetta il campione del mondo: Fabio Quartararo ha messo tutti alle spalle della sua Yamaha, nel frattempo evoluta e prepotente, per uno schieramento di Iwata davvero impressionante. El Diablo c'&egrave;  Gran lavoro della Casa, gran lavoro del team, gran lavoro del pilota. Elementi assiemati per un Yamaha Monster Energy in vetta con Fabio Quartararo, autore del crono 1'31"116, per un computo di 40 giri di pista. Il francese sa che il motore evoluto potr&agrave; essere usato a partire dal 2023, ma tutto il resto - come il telao, ad esmpio - sar&agrave; fruibile gi&agrave; ad Arag&ograve;n. Laggi&ugrave; il numero 20 se la vedr&agrave; con Pecco Bagnaia, autore di 6 successi marcati 2022 e stamani secondo. La Ducati ha portato tante novit&agrave;, e lui le sta gi&agrave; sfruttando al meglio. Il finale di stagione vedr&agrave; un piemontese all'assalto di un titolo assolutamente possibile. El Diablo lo sa Anche Maverick Vinales &egrave; consapevole di quanto stia accadendo, sicch&eacute; di gran lena cresce insieme alla sua Aprilia. Il catalano - a podio domenica scorsa - oltre a essere terzo, risulta pi&ugrave; veloce di Aleix Espargar&ograve;, compagno di box e a pari RS-GP. La Bestia &egrave; quarto, MM93 con la nuova Honda  Enea va forte, altro che storie. Ed &egrave; quarto con la Desmosedici GP21 del team Gresini, tornata all'azzurro esibito da Lusail al sabato di Misano. Lui, come Aleix Espargar&ograve; picchieranno duro dal Motorland a Valencia, fungendo rispettivamente da ago della bilancia per Ducati, speranza per Aprilia. Vedremo come andr&agrave;. Italiani bravi, sebbene alcuni assenti: oltre alla partita ieri Suzuki, il Mooney VR46 oggi non c'&egrave;. Pazienza, li rivedremo presto. Nel frattempo Fabio Di Giannantonio, Franco Morbidelli, Michele Pirro e Lorenzo Savadori si impegnano tantissimo, macinando chilometri e fornendo sensazioni. La cosa che sta facendo Marc Marquez, tornato ieri e in sella anche oggi. Il numero 93 &egrave; dotato di tutto quanto serva per rientrare bene: lo staff HRC &egrave; al suo servizio, sia tecnicamente che umanamente. Adesso, ci chiediamo quando affronter&agrave; nuovamente un Gran Premio d'annata. I tempi della seconda giornata MotoGP         

Fabio e la evoluta Yamaha M1 mettono in riga il gruppo degli inseguitori, guidato da Bagnaia con la Ducati. Terzo Vinales su Aprilia, quarto Bastianini, decimo Marc Marquez&nbsp;

MotoGP Test Misano: Quartararo fa il diavolo a quattro a metà Day 2

        Se Fabio Quartararo &egrave; apparso moderatamente contento, anche Franco Morbidelli lo &egrave;. Evidentemente, l'impressionante schieramento di Yamaha ammirato nei test MotoGP di Misano sta sortendo i primi positivi effetti sul morale dei piloti: "Yamaha sta lavorando fortissimo - la conferma dell'italobrasileiro - nell'obiettivo di migliorare il pacchetto tecnico. Infatti, oggi abbiamo provato tante cose. Il programma &egrave; stato abbastanza lungo e interessante. Ecco i particolari provati: una aerodinamica diversa dalla precedente, un telaio diverso, un motore altrettanto diverso". Di quanto elencato, il Morbido cosa ha preferito? Il propulsore: "Il motore mi &egrave; piaciuto moltissimo, quindi sono curioso di vedere quali saranno i successivi step. E poi, ho notato di quanto potenza in pi&ugrave; offra, con relativo e conseguente incremento di velocit&agrave; nei valori di punti. L'erogazione e il carattere rimangono simili, con passi in avanti esattamente dove abbiamo bisogno di farli". Sensazioni riassaporate: Il telaio Yamaha riporta Franco al 2020   Ricordiamo questo: due anni fa, Franco sfior&ograve; il titolo della MotoGP. All'epoca Morbidelli correva s&igrave; per Yamaha, difendendo i colori Petronas. Le sue tre vittorie di tappa lo portarono in seconda posizione finale. E guidava forte. Perci&ograve;, leggete qui: "Usando il telaio di oggi, in alcune fasi della curva mi trovavo meglio - spiega - sarebbe bello mettere assieme i benefici di questa unit&agrave; con le caratteristiche dell'altro. In diversi tratti della curva andavo meglio. Il telaio di oggi non &egrave; proprio il 2020, tuttavia in quella direzione. Per&ograve;, ho perso altre cose. Detto questo, Aerodinamica e telaio saranno a disposizione nei prossimi Gran Premi, ma non so se li utilizzer&ograve;". Concluso il primo giorno, il numero 21 pensa al secondo: "Il programma di domani &egrave; bello pieno. Avremo altri due step di motore da provare, poi vedremo: se ci sar&agrave; tempo da sfruttare, magari arriver&agrave; qualche esperimento di assetto. Oggi ho provato la Michelin anteriore nuova. Si tratta di un passo in avanti rispetto alla 'K'. Molti piloti non si trovano bene con quella, portare una soluzione intermedia tra Soft e Hard &egrave; una scelta interessante. A completare l'articolo, una frase a ribadire la domanda: l'anno prossimo vedremo solo due piloti Yamaha. Meglio, peggio o non cambia niente? Eccola: "Avvicinandomi alle perfomance di Fabio, potrebbe non cambiare niente per noi del team Monster Energy".       

Franco &egrave; contento delle novit&agrave; portate a Misano da Yamaha, tra cui un propulsore rivisto e il chassis con cui sfior&ograve; il titolo nel 2020: "Ho pi&ugrave; velocit&agrave; di punta e sensazioni in curva migliorate. Abbiamo compiuto i passi avanti che volevamo"

MotoGP, Morbidelli: “Il motore soddisfa i bisogni, il telaio ricorda il 2020”

        Fabio Quartararo ha finito il proprio lavoro, anticipando la deadline prefissata alle ore 18 dei test MotoGP. Il campione del mondo ha spiegato i motivi di tal scelta: "Nel pomeriggio ho concluso in anticipo - le sue parole -perch&eacute; sul tracciato si &egrave; accumulato un importante strato di gomma residua. Nel weeend di gara non si presenta mai una condizione del genere, quindi non serviva affatto girare. Di certo, il tempo sul giro ne avrebbe beneficiato, per&ograve; non aveva senso cercarlo. Come detto, nei fine settimana ufficiali troviamo situazioni diverse". Di cosa si &egrave; occupato il portacolori del Monster Energy Factory? Almeno un paio di particolari nuovi per la sua Yamaha: "Ho provato due telai, in abbinamento a due treni di gomme nuove. In particolare, volevo verificare l'efficenza della copertura anteriore, con questa entrambi i telai si sono rivelati buoni, perch&eacute; hanno lavorato bene. Per&ograve;, non sono riuscito a verificare quale fosse il migliore tra i due. Nel pomeriggio, abbiamo provato il motore in configurazione 2023. Una prima versione, che ha garantito un passo in avanti. Considerando che l'ultima evoluzione fu portata a Portimao. Sono stato in grado di completare un test di gomme, ricoprendo tanti passaggi cronometrati con dura e media. Sono felice di questo. Pi&ugrave; tardi ci sar&agrave; un meeting con il team. Controlleremo tutto, pianificando la giornata di domani. Abbiamo una nuova configurazione aerodinamica, oggi Franco Morbidelli ha provato l'inedita carenatura". Fabio &egrave; felice: ecco perch&eacute;   Come si sente El Diablo? Dopo il Gran Premio San Marino e Rivieri di Rimini, assolutamente frustrato. A seguito del test, decisamente meglio: "Al momento mi sento felice, le cose sono andate piuttosto bene: nel pomeriggio ho guardato la lista delle velocit&agrave; massime, mi trovavo nella prima met&agrave; della classifica. Questo nostro primo step non &egrave; definitivo, per&ograve; possiamo ritenerlo un ottimo inizio di sviluppo. Come detto, abbiamo un nuovo telaio:&nbsp; lo&nbsp;porteremo ad Arag&ograve;n, per&ograve; io mi sento a mio agio anche con la versione di telaio usata sino a oggi.&nbsp; Perci&ograve;, la questione telaio &egrave; un punto di domanda a cui rispondere". Ducati e Aprilia, i rivali pi&ugrave; feroci per la M1. Vero, ma a Fabio non gliene cale oltremodo: "Ognuno di loro ha compiuto passi in avanti, parlando di Ducati e Aprilia. Sicuramenre ci saranno miglioramenti anche l'anno prossimo, ma guardiamo al presente. Non sto tribolando perch&eacute; Ducati e Aprilia vanno avanti, a me non interessa niente di loro. Io guardo a me stesso e a Yamaha".       

Fabio &egrave; soddisfatto della M1 versione 2023, precisando: "Ducati e Aprilia? Non me ne frega niente di loro, io guardo me stesso e Yamaha"

MotoGP, Quartararo promuove il motore: “Velocità da prima metà di classifica

        Sebbene Fabio Quartararo detenga la vetta della MotoGP, &egrave; giusto dire che la Yamaha stia soffrendo. Il campione del mondo tiene i denti stretti sulla preda, ma continua a lamentarsi della M1. Franco Morbidelli non riesce a copiare i risultati del compagno di squadra, quindi anche peggio. Ma, guardate bene la foto di copertina: avevate mai visto 6 quattro cilindri ufficiali nel box Monster Energy in questa stagione?! No. Propulsore nuovo, gi&agrave; provato al Montmel&ograve;   I tre diapason lavorano, mica stanno con le mani in mano. Avevamo scritto di aver udito voce nuova dagli scarichi Akrapovic della M1, ci trovavamo ai test di Barcellona. I diretti interessati negarono - dai, "glissarono" - invece ecco la risposta: il quattro cilindri presenta importanti novit&agrave;, e si sentono.&nbsp; Vedremo se anche in sella saranno offerte sensazioni diverse, magari migliori di quelle attuali. La Yamaha patisce in picchi massimi di potenza, inficiando velocit&agrave; di punta. Pure in accelerazione si cercano incrementi prestazionali, perch&egrave; non si pu&ograve; sempre rischiare il cento per cento in curva.&nbsp; L'anno prossimo "solo" due piloti Yamaha: basteranno?  Intendiamo dire, saranno sufficienti Fabio Quartararo e Fabio Morbidelli per arginare la concorrenza esterna? A livello qualitativo, certamente. Per quanto riguarda i numeri, eh... sappiamo bene che le Ducati rimarranno 8, Aprilia passer&agrave; da 2 a 4. Le M1 figureranno contro i due contingenti descritti, a cui aggiungiamo Honda e KTM, dotate di altrettante 4 moto ciascuno. Lasciano perdere che il GASGAS Tech3 avr&agrave; tal nonea, sempre RC16 saranno. Quindi, le Yamaha dovranno sgomitare tra nemici e rivali. E le blu saranno solo due.       

A seguito di Quartararo e Morbidelli uno staff blu mai visto quest'anno: il propulsore evoluzione gi&agrave; provato a Barcellona risolver&agrave; i problemi del team Monster Energy? Potrebbe essere, ma sar&agrave; usato nel 2023

MotoGP, sei M1 nel box Yamaha: la Casa di Iwata si è svegliata?

        Questa volta non &egrave; riuscita l'impresa a Fabio Quartararo, relegato alla quinta posizione su una pista in cui la Yamaha ha sofferto particolarmente. Il francese ha dato il massimo ma nulla ha potuto nei confronti della concorrenza mostrata dalla Ducati e da un Pecco Bagnaia dal quale perde 13 punti. La gara del campione del mondo in carica &egrave; stata costante e anche questa volta senza sbavature, ma a mancare &egrave; stata la prestazione pura, oltre che un'evidente difficolt&agrave; nei sorpassi: "Non riuscivo a superare, ero vicino a Marini ma non potevo tentare l'attacco. Ho passato Aleix ma solo perch&egrave; ha commesso un errore". Quartararo analizza il passo gara: "Ero al limite"  Da ormai tante gare il francese sta giocando in difesa e se in Austria era riuscito ad agguantare la seconda posizione, stavolta i danni sono stati limitati solo in parte: "Non potevo fare di pi&ugrave;, inoltre partire indietro non ha aiutato. Quando parti cos&igrave; indietro sei costretto a superare ma oggi era impossibile, mi mancava prestazione". Quartararo ha poi aggiunto: "Ho fatto una buona gara, il passo &egrave; stato costante ma non &egrave; stato sufficiente. Il mio ritmo &egrave; stato simile a quello delle prove ed in realt&agrave; anche abbastanza simile a quello delle Ducati e non avevo troppi problemi sulla moto, ma mi mancava velocit&agrave; e questo ha reso impossibile ogni tentativo di risalita". Il calendario adesso presenta delle incognite, un aspetto che pu&ograve; portare giovamento, ma anche il contrario: "Ad Aragon potremo soffrire mentre dopo andremo a girare su piste sulla quale non corriamo da tanto tempo. Speriamo di avere qualche sorpresa da uno di questi circuiti. Anche perch&egrave; le Ducati sono forti e stanno migliorando, oggi Pecco &egrave; stato bravo e Bastianini &egrave; cresciuto molto". MotoGP Misano, Bagnaia: "Se la Ducati va cos&igrave; &egrave; anche grazie a Dovizioso"       

Il francese conclude quinto e perde altri punti in classifica da un Bagnaia in stato di grazia e, a fine gara, evidenzia i limiti della sua moto

MotoGP Misano, Quartararo: “Sono stato costante ma non è stato sufficiente”

        Fabio Quartararo confidava in Misano, pista storicamente favorevole alla Yamaha, per riuscire a contrastare la supremazia mostrata da Ducati in questo scorcio di stagione, ma il francese ha dovuto accontentarsi di un ottavo posto in qualifica che complica non poco le sue prospettive di gara. GP Misano: Vietti in pole position in Moto2 Condizioni sfavorevoli&nbsp;  Qualifiche rese ancor pi&ugrave; insidiose dalla lieve pioggia caduta sul tracciato romagnolo, tale da indurre il francese a scendere in pista con le coperture full wet: &ldquo;Prima di uscire dai box per la Q2, ho dato un&rsquo;occhiata alle condizioni dell&rsquo;asfalto e il rettilineo mi sembrava completamente bagnato, quindi mi sembrava impossibile utilizzare le slick - ha raccontato il francese - successivamente sono rientrato ai box e, una volta montate le gomme da asciutto, ho impiegato troppo tempo a trovare il giusto ritmo&rdquo;. &ldquo;In queste condizioni, non riesco a sfruttare i punti di forza della M1, come la percorrenza in curva&rdquo; ha proseguito El Diablo, spiegando che la mancanza di cavalli della sua moto si fa sentire, eccome, anche su un tracciato ricco di curve come quello di Misano. Ecco perch&eacute; arginare lo strapotere delle Desmosedici appare difficile: &ldquo;Le Ducati sono il riferimento della categoria e, anche se cerco di dare il massimo come oggi, lotto sempre contro gli stessi piloti e sono solamente ottavo, anche se a pochi decimi dalla pole position. Mi consola sapere che, in condizioni meteo normali, posso avere un buon passo gara&rdquo;.  Fabio sprona la Yamaha  La qualifica sta diventando sempre pi&ugrave; importante in MotoGP e Fabio lo sa bene: &ldquo;Non voglio passare per quello che si lamenta, ma di certo ci si diverte di pi&ugrave; a lottare per la pole position che per la terza fila. Ho il potenziale per lottare per qualcosa di positivo, ma partendo cos&igrave; indietro la situazione cambia. Confido nei test post-gara per trovare qualche soluzione, specialmente sul giro secco, campo in cui gli altri sono molto pi&ugrave; veloci&rdquo;. &ldquo;Abbiamo sei Ducati davanti e in pi&ugrave; c&rsquo;&egrave; Vinales nelle prime posizioni, non sar&agrave; facile sorpassare. La partenza sar&agrave; importante, dovr&ograve; guadagnare posizioni in quel frangente&rdquo; ha concluso il transalpino pensando al GP di domenica. Ufficiale: Foggia approda in Moto2       

Il campione del mondo scatter&agrave; dall'ottavo posto in griglia: "Le Ducati sono il riferimento, partire indietro non aiuta"&nbsp;

GP Misano, Quartararo: “In queste condizioni non riesco a spingere”

        Dopo il secondo posto (con gran sorpasso a Miller annesso) dell&rsquo;Austria, Fabio Quartararo si presenta sulla pista dove 11 mesi fa si &egrave; laureato campione del mondo con l&rsquo;intento di difendersi sia da Bagnaia che da un agguerrito Aleix Espargar&ograve; e con un occhio ai test della settimana prossima. &ldquo;Misano &egrave; un posto speciale per me - esordisce Quartararo - mi piace moltissimo, mi fa venire in mente il titolo vinto qui l'anno scorso. Sono sempre stato molto veloce e sono pronto a lottare per la vittoria, anche se il meteo potrebbe darci qualche problema.&rdquo;&nbsp; &ldquo;Mi aspetto un nuovo motore nei test di Misano - dice il francese - voglio vedere come sar&agrave; il motore 2023, abbiamo avuto un primo assaggio a Barcellona, faremo altri test a Barcellona, li attendo con molto interesse.&rdquo;&nbsp; Gara speciale a Misano anche per l'addio di Dovizioso alla MotoGP. &ldquo;Conosco Andrea da sempre - prosegue il campione in carica parlando del forlivese - &egrave; un pilota che ha dato tanto alla&nbsp;MotoGP per tanto tempo, congratulazioni a lui e tanti auguri per il resto della sua vita.&rdquo;&nbsp; &ldquo;Se potessi cancellare un circuito da qui al termine della stagione&nbsp;toglierei Aragon, in Spagna ci andiamo gi&agrave; abbastanza&rdquo;&nbsp; aggiunge poi il #20 guardando al prosieguo del campionato, che potrebbe anche regalarci il ritorno in gara di Marc Marquez. Quartararo: &ldquo;Ducati contro di me? In Austria &egrave; stato strano&hellip;&rdquo;  Pensi che le Ducati facciano gioco di squadra contro di te? &ldquo;Tutte le Ducati contro di me? Ho visto qualche meme carino su questa cosa, in Austria &egrave; stato strano. I piloti Ducati sono tanti, e sono dei buoni piloti, ma anche&nbsp;Aleix Espargar&oacute; &egrave; veloce su tutti i circuiti, quindi non sono solo le Ducati a preoccuparmi.&rdquo; Qual &egrave; il tuo obiettivo per la gara? &ldquo;E' difficile lottare per stare davanti con tutte queste Ducati, l'obiettivo &egrave; arrivare davanti a chiunque, a prescindere da chi sia il pilota.&rdquo; Il rientro di Marquez &egrave; sempre pi&ugrave; vicino, cosa ne pensi?&nbsp; &ldquo;Il ritorno di Marquez? Bisogna vedere quanto sar&agrave; veloce. Ha un'esperienza enorme, ma non sappiamo quanto sia in forma e quanto potr&agrave; essere veloce, non so se potr&agrave; influenzare la lotta per il Mondiale.&rdquo; L&rsquo;anno prossimo ci saranno le gare Sprint, quanto sar&agrave; difficile preparare la moto? &ldquo;Per me &egrave; una rivoluzione. Per essere veloci nelle gare Sprint bisogna cambiare tutto, sar&agrave; strano per tutti. In questo campionato ci si prepara per la gara nelle FP4, con le gare Sprint le FP2 saranno determinanti per preparare la gara ed in contemporanea quella della domenica. Sar&agrave; molto difficile.&rdquo; Qual &egrave; la tua strategia? &ldquo;Mi piace fare un passo per volta, quando ti avvicini alle ultime gare devi iniziare a pensare a chi sono gli avversari pi&ugrave; diretti. Ma se il campionato &egrave; ancora lungo bisogna pensare alla gara e cercare di vincere. Perch&eacute; se si inizia a pensare a mettere da parte qualche punto pu&ograve; essere un errore, come &egrave; successo a me in alcune situazioni. La mia strategia &egrave; cercare di lottare per ogni singola gara.&rdquo;&nbsp; Come ti senti ad andare alla massima velocit&agrave;? &ldquo;Piano piano ci si abitua. La prima volta che sono salito su una MotoGP ho frenato 200 metri prima perch&eacute; andavo molto veloce, poi mi sono abituato. Si percepisce questa velocit&agrave; in sella ad una MotoGP e la cosa impressionante &egrave; la velocit&agrave; di frenata: al Mugello arriviamo a staccare dai 345-350 km/h agli 80 km/h in pochissimo tempo. Ancora pi&ugrave; della velocit&agrave; in s&eacute; &egrave; la velocit&agrave; di frenata che &egrave; impressionante.&rdquo;       

&ldquo;I piloti Ducati sono tanti ed anche buoni piloti&rdquo; dice il campione in carica nella tradizionale conferenza stampa del gioved&igrave; prima della gara sul Marco Simoncelli World Circuit

MotoGP Misano, Quartararo: “Con queste Ducati difficile stare davanti”

        Sulla carta, il Gran Premio d'Austria al Red Bull Ring sarebbe dovuto essere un appuntamento davvero complicato per Fabio Quartararo e la Yamaha. Il leader del mondiale ha per&ograve; disputato una gara da vero campione, chiudendo sul podio in seconda piazza alle spalle di Bagnaia e davanti a Miller mantenendo saldamente la prima posizione nella classifica di campionato. &ldquo;Non &egrave; stato un weekend facile per noi, ma sono felice per il risultato che abbiamo ottenuto&rdquo;, ha detto il francese ai microfoni di Sky al termine della gara. &ldquo;Sorpassare su questa pista con la Yamaha non &egrave; semplice e spesso bisogna sperare che gli avversari commettano un errore, perci&ograve; ho impiegato troppo tempo per risalire la classifica non riuscendo ad avvicinarmi a Pecco, ma sono comunque contento per questo risultato&rdquo;. MotoE Austria: Granado bissa il successo in Gara 2, quarto Casadei Quartararo: &ldquo;Ho scelto la gomma a pochi minuti dalla partenza&rdquo;  &ldquo;La scelta della gomma &egrave; stata difficilissima, a tal punto che mancavano circa cinque minuti quando abbiamo deciso quali montare mentre eravamo in griglia&rdquo;, ammette il campione del mondo in carica. &ldquo;La paura che avevo era di sbagliare mescola come accaduto a Silverstone, ma siamo stati bravi&rdquo;. Uno dei momenti decisivi della corsa &egrave; stato il grande sorpasso nella nuova chicane sulla Desmosedici di Jack Miller: &ldquo;E' stata una manovra molto complicata, perch&egrave; in realt&agrave; non era prevista. Ho frenato pi&ugrave; tardi rispetto al solito e ho rischiato di andare lungo, ma sapevo che Jack non se lo sarebbe aspettato e ci ho provato ugualmente. Sono soddisfatto anche del sorpasso su Bastianini, arrivato dopo un suo piccolo errore, e credo di dover continuare a guidare in maniera cos&igrave; aggressiva anche nelle prossime gare&rdquo;. MotoGP Austria: frattura per Joan Mir dopo l'incidente in gara       

Il francese ha compiuto una vera e propria impresa, salendo sul podio in una pista non favorevole alla Yamaha: &ldquo;Devo guidare sempre in maniera aggressiva per stare davanti&rdquo;

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