Pagelle da Valencia: Rossi, Marquez, Dovizioso, Vinales, il 2019 è già iniziato

Pagelle da Valencia: Rossi, Marquez, Dovizioso, Vinales, il 2019 è già iniziato

Il 2018 è al tramonto, il 2019 è all'alba. Due giorni di test non sono oro colato, ma quanto offerto dalle prove di Valencia ha già un suo valore. La Yamaha ha preceduto tutti con Maverick Vinales ma il più soddisfatto tra i piloti di Iwata è stato Franco Morbidelli. Marc Marquez non ha forzato e tantomeno ha fatto il nuovo compagno Jorge Lorenzo. La Ducati cerca l'ultimo step di sviluppo e con Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci, Jack Miller e il rookie Pecco Bagnaia ha confermato il proprio valore. Per Andrea Iannone e Johann Zarco, la prima presa di contatto con Aprilia e KTM è stata complicata. Vediamo le pagelle dei protagonisti che torneranno in pista a Jerez, mercoledì e giovedì.  

di Mirco Melloni

 

  • Link copiato

Maverick Vinales 9 - Leader dopo entrambe le giornate, il suo 1'30"757 ha dettato il passo. Merito del numero 12 (simbolo di un reset mentale) e soprattutto della Specifica 1 del propulsore, con un freno motore più efficace che favorisce l'inserimento in curva della Yamaha. La velocità non è mai stata in dubbio, quanto durerà?
1 di 14
Maverick Vinales 9 - Leader dopo entrambe le giornate, il suo 1'30"757 ha dettato il passo. Merito del numero 12 (simbolo di un reset mentale) e soprattutto della Specifica 1 del propulsore, con un freno motore più efficace che favorisce l'inserimento in curva della Yamaha. La velocità non è mai stata in dubbio, quanto durerà?
Franco Morbidelli 8 – Il primo approccio con la Yamaha e con Ramon Forcada al box è stato esaltante: l'italo-brasiliano ha chiuso in seconda fila virtuale davanti al mentore Valentino Rossi. La dolcezza con cui la M1 risponde agli impulsi ha riportato Morbidelli ai tempi della Moto2
2 di 14
Franco Morbidelli 8 – Il primo approccio con la Yamaha e con Ramon Forcada al box è stato esaltante: l'italo-brasiliano ha chiuso in seconda fila virtuale davanti al mentore Valentino Rossi. La dolcezza con cui la M1 risponde agli impulsi ha riportato Morbidelli ai tempi della Moto2
Pecco Bagnaia 8 – Con cinque millesimi in meno sarebbe entrato nella Top 10 e l'iridato della Moto2 avrebbe vissuto l'apoteosi. La prima uscita sulla Ducati-Pramac si è rivelata un figurone, e a Borgo Panigale hanno avuto la prima conferma di ciò che pensavano: Pecco può essere il futuro della Ducati
3 di 14
Pecco Bagnaia 8 – Con cinque millesimi in meno sarebbe entrato nella Top 10 e l'iridato della Moto2 avrebbe vissuto l'apoteosi. La prima uscita sulla Ducati-Pramac si è rivelata un figurone, e a Borgo Panigale hanno avuto la prima conferma di ciò che pensavano: Pecco può essere il futuro della Ducati
Jack Miller 7,5 – 14° il primo giorno, quarto a meno di due decimi da Vinales il secondo, a voler dire che la Desmosedici 2019 non è finita in pessime mani. Dopo una buon approccio con la Ducati, l'australiano di Pramac ha una bella occasione
4 di 14
Jack Miller 7,5 – 14° il primo giorno, quarto a meno di due decimi da Vinales il secondo, a voler dire che la Desmosedici 2019 non è finita in pessime mani. Dopo una buon approccio con la Ducati, l'australiano di Pramac ha una bella occasione
Marc Marquez 7 – Doveva portare la moto e soprattutto se stesso in fondo, con quella spalla ballerina. Non è caduto nell'arco dei due giorni («<em>Altrimenti per punizione il team non mi avrebbe portato a Jerez</em>» ha scherzato) e senza forzare è stato secondo e terzo. Con un filo di gas
5 di 14
Marc Marquez 7 – Doveva portare la moto e soprattutto se stesso in fondo, con quella spalla ballerina. Non è caduto nell'arco dei due giorni («Altrimenti per punizione il team non mi avrebbe portato a Jerez» ha scherzato) e senza forzare è stato secondo e terzo. Con un filo di gas
Andrea Dovizioso 7 – Quarto e secondo senza sforzo apparente, come se Valencia fosse una pista Ducati e non un luogo dove grazie a Dovi la Rossa ha interrotto dieci di digiuno. Mantiene i piedi per terra: raggiunta la competitività della Ducati, migliorare ulteriormente non è semplice
6 di 14
Andrea Dovizioso 7 – Quarto e secondo senza sforzo apparente, come se Valencia fosse una pista Ducati e non un luogo dove grazie a Dovi la Rossa ha interrotto dieci di digiuno. Mantiene i piedi per terra: raggiunta la competitività della Ducati, migliorare ulteriormente non è semplice
Danilo Petrucci 7 – A suo agio con i nuovi colori, nel secondo giorno ha abbassato il proprio crono di oltre un secondo chiudendo quinto. Con un solo anno di contratto sa di non avere tempo da sprecare, dovrà subito adattarsi alla presenza, attorno a sé, di molto ingegneri e tecnici in più pronti ad aiutarlo, la vita dell'ufficiale
7 di 14
Danilo Petrucci 7 – A suo agio con i nuovi colori, nel secondo giorno ha abbassato il proprio crono di oltre un secondo chiudendo quinto. Con un solo anno di contratto sa di non avere tempo da sprecare, dovrà subito adattarsi alla presenza, attorno a sé, di molto ingegneri e tecnici in più pronti ad aiutarlo, la vita dell'ufficiale
Joan Mir 6,5 – Zitto zitto, il maiorchino ha vissuto un approccio convincente con la top class. È il rookie più rookie di tutti, dato che è reduce da una sola stagione (e nemmeno troppo brillante) di Moto2, ma ha subito iniziato con confortante personalità
8 di 14
Joan Mir 6,5 – Zitto zitto, il maiorchino ha vissuto un approccio convincente con la top class. È il rookie più rookie di tutti, dato che è reduce da una sola stagione (e nemmeno troppo brillante) di Moto2, ma ha subito iniziato con confortante personalità
Alex Rins 6 – Con il secondo posto di domenica e un finale di stagione da top rider, ha alzato l'asticella delle attese. E allora il settimo tempo complessivo, a meno di mezzo secondo dal primo, è stato quasi deludente. Dovrà abituarsi alle aspettative, ora che diventa il riferimento – e il pilota più esperto – della propria Casa
9 di 14
Alex Rins 6 – Con il secondo posto di domenica e un finale di stagione da top rider, ha alzato l'asticella delle attese. E allora il settimo tempo complessivo, a meno di mezzo secondo dal primo, è stato quasi deludente. Dovrà abituarsi alle aspettative, ora che diventa il riferimento – e il pilota più esperto – della propria Casa
Valentino Rossi 6 – Nono e terzo pilota Yamaha in classifica, a differenza di Vinales (soddisfatto ma con riserva) il suo crono è stato in linea con il feeling. Il Dottore ha denunciato il calo di rendimento a gomme usate, il problema atavico della Yamaha, segno che la risalita è un processo ancora lungo
10 di 14
Valentino Rossi 6 – Nono e terzo pilota Yamaha in classifica, a differenza di Vinales (soddisfatto ma con riserva) il suo crono è stato in linea con il feeling. Il Dottore ha denunciato il calo di rendimento a gomme usate, il problema atavico della Yamaha, segno che la risalita è un processo ancora lungo
Fabio Quartararo 6 – Meno scoppiettante rispetto al nuovo compagno nella Yamaha-Petronas, Franco Morbidelli. Ma va dato tempo al francese, che con i suoi 19 anni è il pilota più giovane della griglia. Ha chiuso 16°, subito dietro lo stoico Tito Rabat, a meno di un secondo e mezzo
11 di 14
Fabio Quartararo 6 – Meno scoppiettante rispetto al nuovo compagno nella Yamaha-Petronas, Franco Morbidelli. Ma va dato tempo al francese, che con i suoi 19 anni è il pilota più giovane della griglia. Ha chiuso 16°, subito dietro lo stoico Tito Rabat, a meno di un secondo e mezzo
Jorge Lorenzo 5,5 – Il suo passaggio dalla Ducati alla Honda non è stato paragonabile a quello di Casey Stoner nel 2010, ma c'era da aspettarselo: Jorge non tocca al limite dopo un paio di giri, ed è reduce da un'operazione al polso sinistro. Il 12° tempo fa soltanto relativamente testo, ma quanto gli servirà per trasformare la Honda in una moto per i suoi gusti?
12 di 14
Jorge Lorenzo 5,5 – Il suo passaggio dalla Ducati alla Honda non è stato paragonabile a quello di Casey Stoner nel 2010, ma c'era da aspettarselo: Jorge non tocca al limite dopo un paio di giri, ed è reduce da un'operazione al polso sinistro. Il 12° tempo fa soltanto relativamente testo, ma quanto gli servirà per trasformare la Honda in una moto per i suoi gusti?
Andrea Iannone 5,5 – Ha iniziato guardingo, e il distacco rimediato da Aleix Espargaro (sette decimi) lo conferma, ma non è riuscito a evitare due cadute nella seconda giornata di test. Da rivedere a Jerez: dovesse ripetere il 18° tempo complessivo di Valencia, potrebbero emergere preoccupazioni, ora sarebbe prematuro
13 di 14
Andrea Iannone 5,5 – Ha iniziato guardingo, e il distacco rimediato da Aleix Espargaro (sette decimi) lo conferma, ma non è riuscito a evitare due cadute nella seconda giornata di test. Da rivedere a Jerez: dovesse ripetere il 18° tempo complessivo di Valencia, potrebbero emergere preoccupazioni, ora sarebbe prematuro
Johann Zarco 5 – Il matrimonio tra il miglior pilota satellite del 2018 e la KTM non è iniziato con il piede giusto. Con la moto che domenica (sul bagnato) è andata sul podio con Pol Espargaro, il francese è stato 17° e 20° e ciò che preoccupa è che il divario dal compagno di team è cresciuto nell'arco dei due giorni. E le sue parole («<em>La KTM è peggio di quanto mi aspettassi</em>») suonano già inquietanti
14 di 14
Johann Zarco 5 – Il matrimonio tra il miglior pilota satellite del 2018 e la KTM non è iniziato con il piede giusto. Con la moto che domenica (sul bagnato) è andata sul podio con Pol Espargaro, il francese è stato 17° e 20° e ciò che preoccupa è che il divario dal compagno di team è cresciuto nell'arco dei due giorni. E le sue parole («La KTM è peggio di quanto mi aspettassi») suonano già inquietanti

Scelte per te

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi