1) GP11, 2011. Il 2011 doveva essere l'anno della svolta per Ducati con l'ingaggio di Valentino Rossi al fianco di Nicky Hayden.
MotoGP, dalla Ducati GP11 alla GP20: le ultime dieci Desmosedici
Il primo anno di Rossi in Rosso è un mezzo flop: tra telai e versioni diverse, arriva un solo podio per una mesta 7^ posizione in classifica con 139 punti. Ducati è 3^ su 4 costruttori e 3^ nei team
2) GP12, 2012. Valentino non molla e ci riprova anche l'anno seguente, sempre con l'amico Hayden al suo fianco. La moto è una evoluzione dell'anno precedente.
Va leggermente meglio dell'anno prima. I podi sono 2, Le Mans sul bagnato e Misano, Rossi chiude 6° con Hayden 9°. Ducati è terza nei costruttori e 4^ nei team
3) GP13, 2013. Esce Rossi, entra Dovizioso. La moto non cambia di molto rispetto all'anno precedente.
La stagione è comunque opaca ma si intravedono segnali di risveglio. Dovizioso ed Hayden chiudono rispettivamente 8° e 9°, Ducati è terza nei costruttori e 4^ come team
4) GP14, 2014. Il 2014 è l'anno zero per Ducati. Entra Gigi Dall'Igna nel ruolo di Direttore Tecnico di Ducati Corse, le due moto affidate a Dovizioso e Crutchlow sono Factory con concessioni Open, prima volta per una casa ufficiale.
Durante la stagione si intravedono barlumi della Ducati del periodo di Stoner. Dovizioso chiude al quinto posto, Ducati è terza tra i costruttori e terza tra le squadre
5) GP15, 2015. La prima Ducati firmata interamente da Dall'Igna ed il suo staff. Entra Andrea Iannone dopo due anni in Pramac al posto di Crutchlow.
I risultati sono confortanti dopo due anni difficili. Iannone e Dovizioso portano a casa insieme 8 podi permettendo di mantenere come l'anno prima la terza posizione nei costruttori e di nuovo la terza tra i team
6) GP16, 2016. La GP16 è una moto completamente nuova rispetto all'anno precdente. Ducati si presenta in grande forma per il campionato, convinta di poter lottare con Honda e Yamaha.
Le cose però non vanno come speravano a Borgo Panigale. Andrea Dovizioso chiude 5° con 171 punti, 5 podi e la vittoria in Malesia, Iannone 9° e 4 podi con la vittoria in Austria. Ducati 3^ nei costruttori e nei team
7) GP17, 2017. La new entry di Ducati è il 5 volte campione del mondo Jorge Lorenzo. Ducati spera con il maiorchino di rinverdire i fasti dell'era Stoner e riportare il titolo a Borgo Panigale.
Non sarà così. Nel primo anno in sella alla Ducati, il maiorchino chiude lontano dal suo compagno Dovizioso che lotta per il mondiale con Marquez. Dovizioso chiude al secondo posto, Ducati terza tra costruttori e team
8) GP18, 2018. Una moto completamente rivisitata rispetto alla 2017. L'arma giusta da dare in mano a Dovizioso e Lorenzo per battere Marquez.
Il campionato finisce ancora con Dovizioso alle spalle di Marquez, Lorenzo vince al Mugello e a Barcellona prima di separarsi da Ducati. Ducati è vice campione costruttori e a squadre.
9) GP19, 2019. Entra Petrucci al posto di Lorenzo riportando l'Italia sulla seconda Desmosedici come successo con Iannone.
Marquez è semplicemente imprendibile e Dovizioso non può far altro che chiudere alle sue spalle con due soli successi, Qatar ed Austria. Petrucci vince al Mugello, Ducati chiude al terzo posto il costruttori ma vice campione team
10) GP20, 2020. La moto del 2020 è una sostanziale evoluzione della GP19, migliorata in alcuni particolari. La stagione è particolare e condizionata dal rendimento delle gomme.
Dovizioso vince soltanto in Austria annunciando la separazione da Ducati proprio prima della gara austriaca. Petrucci dal canto suo vince sul bagnato di Le Mans. A fine stagione Ducati vince il costruttori finendo però quarta tra i team, dietro a KTM
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