Jack Miller

Il contributo alla crescita della RC16, figlio anche della lunga esperienza in sella alla Ducati negli anni dell’ascesa della Desmosedici, è stato apprezzato. Ora, però, per mantenere il posto (di fronte all’arrembaggio di Pedro Acosta) l’australiano deve portare alla causa di Mattighofen anche risultati, che nel 2023 raramente sono stati soddisfacenti: la sola Top 5 domenicale, con il podio a Jerez nel miglior weekend della KTM, a fronte di prestazioni più brillanti nelle Sprint ha confermato il trend ormai atavico per Miller, efficace sul giro secco e sul “breve”, ma in difficoltà sulla distanza, quando serve fare i conti con la gestione delle gomme. I 130 punti di distacco rimediati da Brad Binder dicono molto sulla stagione del simpatico e verace Jack, che in inverno ha lavorato sodo, stringendo i denti di fronte all’infortunio allo scafoide facendo Motocross: il primo a conoscere il valore del 2024 è proprio lui.