Sheene, Lucchinelli, Uncini, Schwantz, Roberts Jr. Il testimone Suzuki preso da Rins e Mir è pesante
La Casa di Hamamatsu è uno dei colossi mondiali delle due ruote. Nonostante l’ultradecennale presenza nella massima categoria del Motomondiale, non ha vinto molto rispetto a Honda e Yamaha. Una cosa, però, è certa: i titoli iridati della Suzuki sono scolpiti nella memoria di tutti. Stiamo parlando della doppietta di Barry Sheene, di quella italiana di Marco Lucchinelli e Franco Uncini del 1981 e 1982 con il Team Gallina, poi Kevin Schwantz nel 1993 e la “meteora” Kenny Roberts Jr nel 2000. Le loro vittorie le ricordiamo perché in molti casi erano state inaspettate ma soprattutto perché i piloti che le hanno centrate avevano certamente un grande talento ma anche dei caratteri particolari. E facevano impazzire la gente sugli spalti. Senza dimenticare la fedeltà alla Marca: tutti i campioni sopracitati hanno vinto soltanto con la Suzuki, l’unica moto con cui Schwantz ha corso anche quando avrebbe potuto a cedere alle lusinghe delle altre grandi Case.
La personalità di certo non manca ad Alex Rins e Joan Mir. I due parlano senza peli sulla lingua e in pista vanno forte. Non sappiamo se il duello interno, tutto spagnolo, farà alzare l’asticella della competitività nei confronti dei rivali ma è sicuro che potranno contare su una moto competitiva. E su un’atmosfera al box resa serena dalla capacità di Davide Brivio e dei suoi di fare da collante in una situazione che, con un anno in più di consapevolezza dei suoi mezzi da parte di Rins e di apprendistato nella classe regina di un talento come Mir, è potenzialmente esplosiva. Agonisticamente parlando. Il primo numero di gennaio sarà in edicola mercoledì 8. La Befana si è messa in mezzo e quindi l’uscita tarderà di un giorno. A proposito di feste, Buon Anno nuovo a tutti voi e alle vostre famiglie!
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