L'editoriale del Direttore: Ducati-Honda, partita doppia

I primi test dell’anno hanno raccontato una verità: le nuove gomme Michelin sembrano più adatte a Yamaha e Suzuki e meno a Honda e Ducati. Per migliorare le prestazioni, la Casa Alata conterà su un Marc Marquez ancora in convalescenza, quella di Borgo Panigale sul duo Dovizioso-Petrucci. Piloti sui quali però, è necessaria una riflessione: il primo non è stato accontentato del tutto neanche quest’anno riguardo la richiesta di maggiore efficacia della Desmosedici in curva, mentre il secondo deve ritrovare se stesso nell’anno del “dentro o fuori”.

Honda e Ducati hanno tre belle “gatte da pelare”, in un anno in cui la Yamaha si è rinforzata (anche in vista del 2021-22), la Suzuki sembra aver trovato la costanza e soprattutto KTM e Aprilia potrebbero avvicinarsi al top grazie rispettivamente al lavoro di Dani Pedrosa e al nuovo progetto. L’unica certezza, in queste prime settimane decisive, è che Cal Crutchlow da una parte e soprattutto Michele Pirro dall’altra avranno un compito non facile. 

Non dimentichiamoci, poi, che entrambe le Case stanno affidando i risultati di una stagione a quattro piloti in scadenza di contratto: i due Marquez (Alex ha firmato per un solo anno), Dovizioso e Petrucci. E qui entra in scena anche il mercato: la firma del campione del Mondo con la Honda appare scontata. Appare, appunto. Anche se l’arrivo del Marziano a Bologna avrebbe il sapore di una sfida interessante, di quelle che alzerebbero l’attenzione degli appassionati per il Motomondiale. Cosa di cui Carmelo Ezpeleta e la Dorna avrebbero grande bisogno. Claudio Domenicali però, in occasione della presentazione del Team Aruba.it Superbike a Imola, ha tenuto calda l’ipotesi di un rinnovo sia per Dovizioso che per Petrucci. Singolare, considerando le turbolenze degli ultimi mesi.

Del resto Alex Rins e Joan Mir sembrano in procinto di rinnovare con la Suzuki. Alternative? Magari un’eventuale “pesca” dalla Superbike. A proposito di scelte mediaticamente interessanti…

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