L'editoriale del Direttore: Festa italiana

Noi di Motosprint eravamo presenti in forze a Misano, per raccontarvi la tappa del mondiale Superbike sul settimanale e anche live sul nostro sito. Tra una gara e l’altra, abbiamo guardato più volte con malinconia il paddock privo del viavai degli appassionati (l’area era chiusa ai non addetti ai lavori), ma allo stesso tempo ci è spuntato un sorriso guardando il pubblico presente sugli spalti.

Per le disposizioni governative, sono riusciti a entrare in pochi al Marco Simoncelli (circa 11.000 persone nei tre giorni) ma è stato bello tornare a sentire gli incitamenti e gli applausi degli appassionati. Tanti di questi, li hanno ricevuti con merito i piloti italiani. Sul circuito di casa, Michael Ruben Rinaldi ha dato una bella lezione a tutti, facendo finalmente quello che dovrebbe fare (sempre) un pilota ufficiale: correre tra i grandi. Il romagnolo della Ducati si è rivelato imbattibile in Gara 1 e nella Superpole Race ma anche intelligente in Gara 2, quando si è accontentato del secondo posto alle spalle di un Razgatlioglu in stato di grazia.

Segnali positivi sono arrivati anche dai rookie Alex Bassani e Andrea Locatelli, bravi a chiudere a ridosso della Top 5 in tutte e tre le gare. Ma l’Italia può sorridere anche nelle altre categorie: nella Supersport 600, uno strepitoso Luca Bernardi (sammarinese ma campione italiano in carica arrivato dal CIV) ha già tre podi all’attivo dopo appena tre round mondiali e anche le prestazioni di Raffaele De Rosa e delle tante wild card (Mercandelli, Filippo Fuligni, Roccoli, tra gli altri) evidenziano un movimento in salute. Ne sono la dimostrazione anche i risultati dei giovanissimi della 300 come Mastroluca, Gennai, Ieraci e Palazzi, dai quali adesso ci aspettiamo la stessa competitività mostrata a Misano anche sugli altri circuiti europei…

SBK Misano, pagelle: Rinaldi magnifico, Redding deluso