L'editoriale del Direttore: così non va!

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Mandalika non era pronta per ospitare i test più importanti della stagione: serve un monito in vista della gara del 20 marzo

16.02.2022 19:19

In un campionato in cui è tutto programmato e studiato nel dettaglio e in cui si prendono mille precauzioni per arginare il Covid-19, non dovrebbe accadere che i piloti rientrino ai box con la loro MotoGP trasformata in una MXGP, ovvero coperta di fango. O che vengano colpiti da sassi presenti sulla pista, alzati involontariamente dalle altre moto. O che perdano il controllo del posteriore in una prova di partenza. E non va bene nemmeno che qualcuno consigli loro di non farla, quella prova di partenza, perché i piloti scendono in pista anche per questo. Ed è dovere di altri provvedere alla loro tutela. 

La situazione della pista di Mandalika, tra terra, sassi e tratti di asfalto rifatti velocemente e con superficialità, non era degna un campionato del Mondo dell’anno 2022. Dopo tutte le tragedie che hanno condizionato il 2021 (e anche quelle che hanno funestato questo inizio di 2022), FIM, Dorna e le varie Federazioni nazionali hanno compiuto degli importanti passi in avanti dal punto di vista della sicurezza, alzando l’età minima consentita per l’ingresso nei vari campionati mondiali. I test indonesiani, che peraltro erano sotto gli occhi di tutti perché rappresentavano la prima sfida su tre giornate di prove per i pretendenti al titolo della MotoGP 2022, hanno segnato un passo indietro. 

Manca un mese al weekend di gara proprio al Mandalika Circuit: ci auguriamo che per quella data l’impianto sia finalmente pronto per ospitare un evento di questa portata. E speriamo che chi di dovere sia davvero pronto a fermarlo, nel caso in cui non dovesse rispettare gli standard previsti. Perché così com’è, a oggi, proprio non va.  Buona lettura.

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