Trionfo prima del ritiro: la vittoria Suzuki è la più "inutile" della MotoGP

Trionfo prima del ritiro: la vittoria Suzuki è la più "inutile" della MotoGP© Luca Gorini

A Phillip Island la GSX-RR e Alex Rins hanno ritrovato il successo, sapendo che tra poco le rispettive strade si separeranno. La Casa di Hamamatsu ci ripenserà o il danno e la beffa faranno ancora più male?

16.10.2022 06:40

Incredibile, ma vero. Verissimo. La Suzuki ritrova la vittoria - meritatamente - proprio quando la sua storia in MotoGP sta per finire. Sappiamo bene che, a fine stagione, la Casa di Hamamatsu ritirerà dalla griglia le GSX-RR, sappiamo anche che il team Ecstar è prossimo alla disgregazione, non sappiamo se la decisione presa in Giappone abbia senso. Veramente.

Rins e la GSX-RR: sarebbero stati da titolo, se...

Se la Suzuki non avesse commesso un Harakiri micidiale, fatale e difficile da spiegare a noi europei, il campionato di Alex sarebbe andato diversamente. Il 2022 era cominciato un po' in sordina, poi sono arrivati i podi. La quattro cilindri di Hamamatsu, rinnovata in motore, aerodinamica, elettronica e altri "devices" era da subito apparsa come la rivelazione della stagione.

Poi, la mazzata: provate voi ad andare avanti da "cacciati di casa" come hanno fatto i ragazzi del team Ecstar. Il contratto con Dorna, MSMA, IRTA e TV non è stato rispettato dal Marchio, immaginiamo che siano andati a quel paese anche gli accordi individuali. Oltre al morale.

E, da lì, la discesa. Tante cadute, nervosismo, delusione e depressione. Tutte situazioni comprensibili e inevitabili. O meglio, si poteva evitare di buttare un bel progetto nel water? Secondo noi sì, però i dirigenti dagli occhi a mandorla la pensano diversamente.

La vittoria del peccato

Peccato, inteso come "che disdetta". Certo, perché Rins e la Suzuki del team Ecstar non si sono imposti per caso in Australia, tutt'altro. La moto c'è, il pilota anche, la squadra pure. Considerando il prossimo "addio", ci si chiederebbe che senso abbia questo trionfo? Forse, fa più male di una sconfitta.

Utile per le statistiche, inutile in termini di possibilità iridate, insensata per quanto riguarda il futuro. Ad Hamamatsu conteranno una affermazione storica, poiché firmata consapevoli di uscire dal giro del mondiale. Rimarrano gli Albo d'Oro e le statistiche Wikipedia, e poi?

Oltre al danno, quindi, la beffa. Un conto è ritirarsi quando non si è competitivi, un altro è salutare il paddock quando si va forte e si vince. Per giunta, i commenti appesantiscono il rammarico: la Suzuki è ritenuta la MotoGP più bella dello schieramento. Peccato che la rivedremo solo a Sepang e Valencia. Poi, mai più.

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