Ducati, Honda e Suzuki: nei panni del team manager, Livio vanta successi ottenuti a rappresentare tre aziende differenti. Con la Rossa e in HRC i titoli mondiali condivisi con Casey Stoner, impossibile fare lo stesso per Hamamatsu
Alex Rins ha riportato la Suzuki al successo, regalando la vittoria a sé stesso, al Marchio, al team Ecstar e a una persona che fa parte del gruppo da inizio anno. Lui è Livio Suppo, manager italiano dotato di grande esperienza che, a modo suo, a Phillip Island ha firmato un piccolo ma significativo primato personale in MotoGP.
Dapprima per Borgo Panigale, poi per Tokio, ora rappresentando Hamamatsu. Livio Suppo ha lavorato nelle vesti di team manager ai tempi di - per esempio - Casey Stoner, con il quale ha condiviso successi marchiati Ducati. Più avanti, stesso discorso in Honda, per altre vittorie.
Tra l'altro, il professionista piemontese portò in HRC l'australiano, sicché immaginate quale sorta di soddisfazione abbia vissuto nell'ottenere gradini più alti del podio e relativi titoli mondiali. Le annate? 2007 e 2011, per la medesima MotoGP da 800 centimetri cubi.
Sarà il destino, ma proprio su una pista australiana Suppo ha aggiunto il risultato massimo di tappa. A Phillip Island ecco il tris di Case con le quali Livio può vantare almeno una singola affermazione, a completare un Curriculum Vitae davvero invidiabile, peccato solo che non possa ripetere gli allori vinti in Ducati e Honda, perché Suzuki è pronta al ritiro.
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