Né a Le Mans né sulla pista toscana Alex Rins e Joan Mir hanno conquistato punti iridati e il distacco in campionato inizia a farsi importante
Mancano ancora 12 gare da disputare, la stagione è ancora lunga, ma i due piloti Suzuki stanno vivendo un momento decisamente in salita. Né Alex Rins né Joan Mir hanno visto la bandiera a scacchi del Gran Premio di Francia e del Gran Premio d’Italia, e il ritardo dalla vetta in campionato dopo le prime otto gare, inizia a essere decisamente consistente.
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Sono 53 i punti che Rins paga dal leader Fabio Quartararo, occupando il sesto posto in campionato, corrisponde invece a 66 lunghezze lo svantaggio di Mir che è ora precipitato in decima posizione. Prestazioni che lasciano l’amaro in bocca, e che arrivano subito dopo il weekend in cui Suzuki ha comunicato la volontà di lasciare a fine anno la MotoGP. Il Gran Premio d’Italia sarebbe dovuto essere quello del riscatto, ruolo che invece spetterà a quello di Barcellona per risollevare gli animi dei piloti e della squadra, per provare a concludere al meglio questo capitolo MotoGP.
“È stato un weekend molto difficile”, ha ammesso il team manager Livio Suppo, che ha aggiunto: “Di sicuro, questo non è quello che ci aspettavamo, ma siamo contenti che Joan e Alex stiano entrambi bene”. È tempo di dare una svolta a questa stagione e la prossima occasione per farlo è sul circuito del Montmelò: “È positivo andare direttamente a Barcellona per poter dimenticare rapidamente questo weekend e puntare a ottenere qualcosa di eccezionale su un circuito che piace ai piloti”. In Catalogna solitamente hanno ben figurato e potrebbe essere il tracciato da cui ripartire, con una rinnovata solidità e un legame ancora più forte di fronte alle avversità.
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