MotoGP, al Mugello un anno dopo: la crescita di Marco Bezzecchi

MotoGP, al Mugello un anno dopo: la crescita di Marco Bezzecchi© Luca Gorini

Il pilota del Team Mooney VR46 torna sulla pista toscana da sorpresa assoluta della stagione, grazie alle due vittorie fin qui conquistate

26.05.2023 17:12

Il GP del Mugello è ormai nell'aria, sul circuito toscano andrà in scena il sesto appuntamento stagionale, sulla pista che un anno fa fece conoscere a tutto il dintorno Motogp, il talento di Marco Bezzecchi. Proprio al Mugello, nel 2022, il Rookie of The Year in carica si era contraddistinto per una gara di vertice, la prima della sua avventura in top class in cui era riuscito a districarsi tra i big della categoria sfiorando il podio e concludendo in quinta posizione. Fu proprio in occasione del GP d'Italia che iniziò ad accendersi la luce intorno al pilota riminese, che fino a quella gara appariva come un buon prospetto tra i giovani talenti emergenti, ma nulla più. Questo anche in considerazione del fatto che aveva mancato il titolo iridato della Moto2 2021 pur partendo da favorito. Una situazione che si è poi capovolta con l'approdo in MotoGP; complice la competitività della moto sulla quale ha esordito, la Ducati, Bezzecchi sin da subito si è dimostrato più veloce di Raul Fernandez e Remy Gardner, i piloti che nell'anno precedente lo avevano oscurato nella classe di mezzo.

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L'incoronazione di Casey Stoner agli inizi del 2022

Agli inizi della sua avventura in MotoGP, Bezzecchi era stato investito di una lode impegnativa, proveniente niente meno che da Casey Stoner, il quale aveva ammesso di essere un estimatore della guida del giovane italiano e che l'avrebbe seguito con particolare attenzione nel corso dei suoi primi anni in top class. L'affermazione del due volte campione del mondo australiano non passò inosservata, sia perché nessuno era abituato a sentire opinioni così forti su un determinato pilota da parte del fenomeno australiano, sia perché questo stesso riconoscimento non è stato altresì accostato a Raul Fernandez e Remy Gardner, rispettivamente vicecampione del mondo e campione del mondo della Moto2 2021. Nonostante l'autoritaria attestazione di Stoner fosse tanto verosimile quanto auspicabile, in pochi avrebbero scommesso sulle prestazioni che Bezzecchi ha messo in campo dalla gara del Mugello del 2022 ad oggi.

Nel round di Assen dello scorso anno, Bezzecchi è riuscito a cogliere il suo primo podio, ma il salto di qualità definitivo è avvenuto in questo primo scorcio di stagione in cui il riminese, seguendo un percorso di crescita simile a quello compiuto da Enea Bastianini all'inizio del 2022, ha da subito mostrato un livello diverso rispetto a quanto fatto nell'anno da rookie. Il 24enne della VR46 Academy ha già ottenuto due vittorie, molto diverse tra loro per contesto tecnico e significato ma particolarmente esplicative di quel talento che Stoner aveva intravisto. In Argentina, Bezzecchi ha dato prova di tutto il suo talento e della sua abilità di guida vincendo in solitaria una difficile gara disputata sull'acqua. Tuttavia, la vittoria sul bagnato, che raramente rende appieno valore al pilota vincitore, è stata seguita da un'altra sorprendente dimostrazione di forza a Le Mans. In quell'occasione, Bezzecchi ha dato una lezione di guida ai suoi inseguitori, sfuggendo inesorabilmente in fuga verso la vittoria.

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Pretendente al titolo iridato?

Potrebbe dirsi che attualmente il volto della VR46 sia proprio lui. Bezzecchi risponde a dei canoni ben precisi che non molti altri piloti italiani posseggono, nemmeno Pecco Bagnaia (condizionato però da tutto un contesto e da una pressione diversa). Ci riferiamo ad un mix tra talento, carisma e perchè no, mediaticità, parente, seppur alla lontana, di Valentino Rossi e del suo modo di fare. Con il suo stile di guida aggressivo ma allo stesso tempo preciso e grazie alla sua sincerità nelle dichiarazioni, Bezzecchi sta raccogliendo un consenso importante da parte di fan e addetti ai lavori. Il riminese si sta dimostrando un abile uomo squadra, nonché un serio candidato per il titolo capace di gestire la pressione.

Eppure, c'è ancora un piccolo pezzo del puzzle da incasellare per rendere Bezzecchi un top rider degno dei vari Quartararo, Bagnaia e Marquez. L'italiano subisce ancora una latente forma di scetticismo relativamente al suo reale valore; scetticismo che ad esempio, non subiva Enea Bastianini, pur trovandosi nella sua stessa situazione agli inizi del 2022. È pur vero che Bezzecchi deve ancora dimostrare la costanza di rendimento comune ai campioni; dimostrazione che potrebbe avvenire proprio nella gara di casa e che significherebbe non solo prendersi la scena di uno dei GP più attesi del calendario, ma anche scalare le classifiche all'interno della gerarchia Ducati ed ergersi a serio e definitivo contendente per il titolo. Stoner potrebbe aver colto nel segno, in pieno

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