GP Portimao: Marquez fa mea culpa e spiega l'incidente causato

Se fino ad oggi il week-end di Marc Marquez era stato più che positivo con la pole position in qualifica ed il terzo posto nella Sprint Race, la gara di quest'oggi ha fatto sprofondare nuovamente lo spagnolo, reo di aver compiuto una manovra azzardata e di aver colpito Jorge Martin e soprattutto Miguel Oliveira, centrandolo in pieno e causandogli la caduta. Al termine della gara, l'otto volte campione del mondo è apparso decisamente abbattuto per quanto successo e si è preso carico delle sue responsabilità: "La cosa più importante per me è che Miguel stia bene, oggi ho fatto un errore e ho ricevuto la penalità per l'Argentina, un double long lap, sono d'accordo con la sanzione. Non era la mia intenzione e in realtà non volevo neanche sorpassare Martin, in quanto era lontano. Ma la verità è che ho avuto un problema con la gomma davanti, non sono riuscito a riscaldare bene la gomma e si è bloccata. Se volevo mettere la moto da un lato poi in realtà andavo dall'altro. Sono riuscito ad evitare Martin ma purtroppo non Oliveira, ho fatto le scuse a Miguel, alla sua squadra e a tutti. Per quanto riguarda me ho subito un piccolo infortunio ma la mia situazione non è la cosa più importante al momento". La rovinosa caduta ha causatoallo spagnolo una possibile frattura alla mano: "Non so se sarò in Argentina, domani faremo la visita, però ripeto l'importante è che Oliveira stia bene". 

Secondo Marquez le difficoltà della Honda sono alla base dell'incidente 

Lo spagnolo ha spiegato le difficoltà avvertite in sella alla sua Honda e nello specifico ha analizzato le parti dove perde maggiormente rispetto agli avversari: "Il problema di questa moto è che bisogna recuperare sempre in staccata e questo è troppo rischioso. Dobbiamo capire come andare più veloci ma in modo diverso dal solito. In rettilineo, in ingresso curva ed in uscita perdiamo troppo rispetto agli altri, perciò dobbiamo rischiare in frenata. Ad ogni modo ripeto, potrei spiegare tante cose ma è stata colpa mia, ho preso la penalità e me la merito".

Lo spagnolo ha paragonato il suo incidente alla manovra di Fabio Quartararo a Philipp Island nel 2022. Manovra che però ha avuto esito diverso: "Nessuno vorrebbe mai trovarsi coinvolto in incidenti di questo tipo, ma è un dato di fatto che anche un piccolo errore in frenata può portare a questo. Un episodio simile è accaduto a Quartararo a Phillip Island, ma è stato in grado di evitare la collisione con chi lo precedeva. Non avrei mai voluto che la gara finisse in questo modo. In quel momento come detto, non avevo minimamente intenzione di attaccare Martìn, ero troppo lontano".

Marquez commenta la penalità ricevuta

L'otto volte iridato ha specificato come questo tipo di problema fosse già stati riscontrato nei test: "Come avete visto ieri, l'unico modo per fare il giro veloce è staccare forte. Oggi non stavo attaccando, perchè non stavamo correndo così veloce, sapevo che la gara era lunga ed ero tranquillo, volevo mantenere la lunga distanza. Inoltre avevo fatto una scelta coerente in tal senso per le gomme. Avevo già fatto un lungo, per la gomma fredda ma ero abbastanza tranquillo. Mi era già capitato qualcosa di simile nei test, ma siccome stavo guidando da solo non ci ho forse dato il giusto peso. Questa volta sfortunatamente ci è andato di mezzo Oliveira e mi dispiace". 

Infine, lo spagnolo ha commentato (non senza qualche riferimento alle regole) la penalità inflittagli: "Sono d'accordo con la penalità. Nel briefing con la direzione gara abbiamo parlato delle regole da applicare in questi casi. Abbiamo detto che se un pilota sorpassa, crea una situazione pericolosa e provoca  un incidente, la prima volta s'infligge il long lap, la seconda volta il pit lane restart e la terza volta il ride throught. Perciò è giusto che io abbia questa sanzione".

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