Io Guido Da Sola: Stuntwoman? No, motociclista!

Io Guido Da Sola: Stuntwoman? No, motociclista!

La storia di Debbie Evans, regina del rischio: "Tutto è iniziato con le due ruote"

13.01.2020 17:35

L’abbinamento tra donne e motori è un argomento che consente di spaziare. E dato che l’idea è quella di cercare anche figure femminili un po’ “insolite” che ruotano attorno alle due ruote, eccovi serviti. Mi sono messa alla disperata ricerca di una stuntman donna, o meglio, di una stuntwoman. L’argomento mi ha incuriosito tantissimo e ho iniziato a pensare agli stuntman che vediamo nei film, ai quali spesso non facciamo neppure caso dato che l’attore principale gli ruba sempre la scena.

Ma di stuntwoman ne esistono davvero? Negli Stati Uniti, ovviamente sì: una delle più famose è Debbie Evans, che ha partecipato a film noti come Fast and Furious, o è salita in sella a una Ducati 996 in Matrix Reloaded interpretando il ruolo di Trinity, che schiva a tutta velocità auto e quant’altro, saltando anche su camion in corsa. A lei, a quanto pare, non fa paura niente e nei video che compaiono su Youtube è possibile vederla in piedi sul serbatoio di una moto oppure mentre sale in sella trascinandosi da dietro la moto in corsa. 

In un’intervista a Vanity Fair di qualche anno fa, Debbie affermava che all’inizio di questa carriera riceveva molte risposte “sessiste”, ma grazie al suo talento ha messo a tacere ogni tipo di voce: "Quando gli fai vedere quello che sai fare, guadagni rispetto". Il lavoro di stuntwoman, ovviamente, parte da una dote particolare: saper andare bene in moto è una risorsa importante, ma non è soltanto un fatto di guida, perché senza un coraggio smodato non si va da nessuna parte.

Tutto, per Debbie, aveva avuto inizio all’età di nove anni quando aveva imparato a guidare la moto. Successivamente, a 15 anni, è diventata testimonial della Yamaha e a 20 è diventata ufficialmente una “stunt”. 

La cosa più curiosa di tutto questo, però, è che esiste un’apparenza che inganna, tipica di questo ambiente. Debbie può sembrare “tutto fumo e niente arrosto”, ma non è soltanto capace di fare acrobazie in moto. Perché conosce ogni minimo particolare del mezzo che guida: "Per fare bene - si legge ancora nell’intervista - devi conoscere l’assetto e le sospensioni, soltanto così riesci a capire ciò che una moto sta facendo sotto di te. Io dico sempre: guida come ti viene, conosci la moto che stai guidando e saprai quello che succederà. Questo si impara soltanto dal motociclismo". 

A questo punto le voci sessiste possono comodamente essere messe a tacere, il desiderio però è quello di conoscere una stuntwoman italiana in attività. La “caccia” è aperta.

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