Addio a Francesco, ultimo dei fratelli Villa

Addio a Francesco, ultimo dei fratelli Villa

Uno dei fondatori della Moto Villa si è spento questa mattina. Pluricampione italiano, corse e vinse su MV Agusta e Mondial 125

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19.02.2020 ( Aggiornata il 19.02.2020 19:18 )

A pochi giorni di distanza dalla scomparsa di Giancarlo Morbidelli, se ne va un altro pezzo di storia del motociclismo: Francesco Villa, il primo dei fratelli che fondarono la gloriosa Moto Villa, si è spento questa mattina. Classe 1933, modenese, era l’ultimo dei fratelli Villa ancora in vita.  

Da qualche ora Francesco ha raggiunto i suoi fratelli Walter, Alfonso e Romano”, è l’annuncio che compare sul profilo social di Moto Villa.

Francesco Villa ha trascorso i suoi ultimi giorni in ospedale, cercando di combattere la sua gara più difficile, ma questa volta per lui è stata l’ultima bandiera a scacchi.

Dei fratelli Villa, Francesco fu il primo ad interessarsi alle moto. Aveva iniziato a lavorare nel 1955 in Ducati, come meccanico all'interno del reparto corse diretto dall'ing. Fabio Taglioni, ma già l'anno precedente aveva partecipato anche ad alcune gare su moto Mi-VAL, facendo il suo esordio nella gara in salita Maranello-Serramazzoni, dove era arrivato secondo in 125; in breve tempo passò al ruolo di pilota della Ducati, guidando nella classe 100 e partecipando al Motogiro d’Italia e alla Milano-Taranto del 1955, piazzandosi secondo di categoria in entrambe le competizioni.

I primi successi


Francesco vinse il titolo di Campione Italiano Velocità Juniores 1955 nelle classe 100 e in 125 l’anno seguente partecipando alle tre gare in calendario su tre moto diverse: la MV Agusta 125 Bialbero, la Ducati 125 Monoalbero e la Mondial 125 Bialbero.

Nel 1957 passò alla squadra FB Mondial ottenendo diversi successi,  ma alla fine della stagione Moto Guzzi, Gilera e Mondial strinsero un patto di astensione dalle competizioni e Francesco rientrò in Ducati.

Nel ’58 debuttò nel motomondiale piazzandosi al terzo posto nel GP delle Nazioni a Monza in 125, con una bicilindrica speriemntale. Nel 1959 conclude quarto al GP di Germania.

L’esperienza negli USA


Nel ’60 venne incaricato dalla Ducati di andare negli USA allorché l’importatore statunitense aveva deciso di richiamare tutte le Ducati Elite 200 vendute per un difetto alla frizione e aveva richiesto alla casa madre l’invio di un tecnico che avrebbe dovuto sostituirne alcuni particolari. Durante il lavoro, parlando con alcuni meccanici dell’importatore, Francesco confidò loro di essersi anche interessato alle competizioni. L’importatore gli propose di sospendere i lavori sulle Elite, che avrebbero continuato i suoi meccanici, e partecipare ad alcune gare di carattere promozionale. Francesco accettò e nei due mesi successivi partecipò con una Ducati 175 Monoalbero ad un numero incredibile di gare vincendone ben quattro e classificandosi secondo in due occasioni, cominciando a diffondere in terra americana l’immagine dalla Ducati, una piccola moto italiana, leggera e potente, in grado di battere le moto “yankee” di cilindrate anche molto maggiori.

Il rientro in Europa


Tornato in Italia, Francesco in coppia con Alfredo Balboni si classificò primo assoluto alla 24 Ore del Montjuch, in Spagna, sulla Ducati 175 Monoalbero.   

Il 1961 segnò il ritorno di Francesco alla Mondial e con la "vecchia" 125 Bialbero conquistò il Campionato Italiano Seniores classe 125, replicando poi lo stesso successo anche nei due anni successivi

Nel 1964 portò al debutto la prima Mondial dotata di motore a due tempi in occasione del G.P. di Modena, dovendo però ritirarsi quando era in testa, per la rottura del cavo elettrico al condensatore.

La Beccaccino


Nel 1965 Francesco conquistò un altro titolo nazionale sulla Mondial 2 tempi di sua costruzione e ne abbozzò subito una versione aggiornata, con un motore più snello e leggero, che però non viene avallata dai vertice Mondial che non ne avvertono la necessità. Questo esemplare, denominato Beccaccino, verrà utilizzato nel G.P. di Vallelunga dal fratello di Francesco, Walter, che vince.

Con la Beccaccino Francesco partecipò ancora ad alcune gare minori fino al febbraio del 1966, quando iniziò la sua collaborazione con la Montesa per la realizzazione di una 125 cc con motore due tempi monocilindrico frontemarcia e di una 250 cc due tempi a due cilindri appaiati frontemarcia, entrambe con raffreddamento misto aria-acqua; queste realizzazioni verranno utilizzate dai fratelli Villa e da altri piloti in diverse competizioni di quegli anni conquistando importanti affermazioni. (Walter vincerà il Campionato Italiano Seniores 125 nel 1967).

Nasce la Moto Villa


Il 1968 segnò la fine dell'accordo con la Montesa (di cui mantenne il ruolo di importatore per l'Italia) e l'inizio dell'attività di costruttore in proprio con la fondazione della Moto Villa. Con l’aiuto di Walter, Francesco realizza una moto con motore monocilindrico 125 cc con valvola rotante a cilindro verticale e raffreddamento ad acqua denominato PR e con una potenza di di circa 30 cavalli a 11.500 giri al minuto.

Il 1969 è stato un anno molto importante per la neonata Moto Villa che conquistò il Campionato Italiano Marche 125 cc Seniores mentre Francesco si piazzò terzo nel Campionato Italiano 50 cc (grazie anche alla vittoria del G.P. di Modena sulla Honda 50 e il terzo posto a Riccione sulla Suzuki 50) e Walter quarto nel Campionato Italiano Seniores 125.

Il 1972, con la partecipazione al solo GP di Modena, segna il ritiro di Francesco Villa dalle competizioni. La sua occupazione principale era ormai protesa alla realizzazione di motociclette da fuoristrada (cross e regolarità).

Francesco ha anche collaborato con la Oral Engineering dell’Ing. Mauro Forghieri ed è stato motorista alla Lamborghini Engineering nella realizzazione dei motori 12 cilindri per la Formula 1.

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