Roma Motodays posticipato per il Coronavirus

Roma Motodays posticipato per il Coronavirus

L’evento in Fiera Roma è stato posticipato: inizialmente previsto dal 5 all’8 marzo, il nuovo appuntamento è in calendario dal 17 al 19 aprile

FLG

25.02.2020 ( Aggiornata il 25.02.2020 16:18 )

Roma e il Lazio in generale ancora non sono stati interessati dal Coronavirus, ma in via precauzionale Fiera Roma ha deciso di posticipare Roma Motodays: inizialmente in calendario dal 5 all’8 marzo, l’evento è stato posticipato dal 17 al 19 aprile, nonostante una prima rassicurazione giunta ieri, sulla conferma delle prime date. Una decisione, dunque, presa rapidamente.

“La scelta è stata presa dopo un attento confronto con gli operatori del settore e mira alla tutela della salute e dell’economia. Tutto lo staff di Roma Motodays ha lavorato per espletare al meglio il proprio compito e cercare di portare a termine lo svolgimento dell’evento nelle date prestabilite”, fa sapere l’organizzazione. “Solo nelle ultime ore, preso atto della situazione a carattere nazionale si è optato per lo spostamento. La nuova data inserita nel calendario del polo fieristico garantisce al settore delle due ruote la massima visibilità nel momento più importante per il mercato e nel periodo durante il quale il pubblico può essere facilitato nell’acquisto dopo aver visionato e provato concretamente il prodotto”.

La salute e l'economia


Del resto, con le sue 24.638 immatricolazioni di veicoli a due ruote a motore nel 2019, quello di Roma è un mercato importante, e Roma Motodays ha l’onore e l’onere di rappresentare un sostegno concreto per i costruttori e l’indotto.

Abbiamo ritenuto, nonostante il protocollo pubblico non prescrivesse il rinvio, che questa fosse la decisione più giusta da prendere, a tutela sia della salute dei nostri visitatori, espositori e lavoratori, sia degli interessi economici delle aziende coinvolte e di Fiera Roma stessa”, ha detto Pietro Piccinetti, Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma. “In questo delicato frangente è fondamentale mantenere la calma, evitando di soffiare su facili allarmismi e di alimentare dannose isterie. È responsabile cercare soluzioni che salvaguardino il più possibile la salute pubblica, ma anche il diritto al lavoro di centinaia e centinaia di famiglie, che il contraccolpo economico legato alla situazione mette a repentaglio.

"Le nostre istituzioni stanno affrontando il pericolo del virus con scrupolosità ammirevole, auspichiamo che altrettanto si faccia in Europa, con politiche comuni di controllo del contagio, attualmente non pervenute”, conclude Piccinetti.

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