Esclusivo, Lamborghini: “Dopo il matrimonio di Elettra, me la sono vista brutta”

Esclusivo, Lamborghini: “Dopo il matrimonio di Elettra, me la sono vista brutta”

“Ho vissuto per una settimana con un solo polmone senza accorgermene. Non ho avuto il COVID-19 ma uno pneumotorace, se l’avessi trascurato sarebbe finita male…”

07.10.2020 15:58

Ferruccio Lamborghini ora sta bene, ma ha passato quello che si definisce “un brutto quarto d’ora”.  Che, per giunta, è durato una settimana. A raccontarlo è lo stesso pilota, campione italiano della Moto2 nel 2012 nonché nipote di “quel” Ferruccio Lamborghini fondatore della storica Casa automobilistica.

Tutto è cominciato durante il matrimonio di mia sorella Elettra”, ci racconta Ferruccio nella nostra intervista esclusiva, riferendosi dunque a sabato 26 settembre. “Intorno alle 19.00 ho cominciato ad avvertire delle fitte alla schiena, e sulle prime ho pensato che fossero dovute un po’ alla stanchezza generale e al fatto che ci trovavamo in riva ad un lago: un accumulo di stress e umidità, insomma”, aggiunge Ferruccio. Il matrimonio - da favola - della sorella, la cantante Elettra, infatti, si è svolto sulle rive del Lago di Como.

I primi sintomi al matrimonio di Elettra


“Il giorno dopo avevo il fiato corto ho pensato ad una bronchite. Dal lunedì fino al venerdì ho lavorato da casa, perché in questo periodo storico è meglio evitare di andare in ufficio anche solo con un po’ di tosse, però per sicurezza ho prenotato subito un tampone, che ho fatto martedì, e due giorni dopo è arrivato l’esito: negativo. Sempre convinto di avere una semplice bronchite, ho chiamato il mio medico curante, che mi ha visitato giovedì sera e mi ha prescritto subito delle lastre. Di lì si è scoperto che avevo uno pneumatorace con un polmone collassato”, racconta Ferruccio, che pur correndo in moto da diversi anni, ne ha soltanto 29 (era stato “scoperto” a soli 15 anni da Aprilia Junior GP, lanciato nel 2006 in collaborazione con Motosprint).

"Ho capito che era una cosa seria"


“All’Ospedale Sant’Orsola di Bologna mi hanno spiegato che da sabato 26 fino a venerdì 2 ottobre mattina ho vissuto praticamente con un polmone, il sinistro. Mi hanno detto che mi è andata bene perché sono stato uno sportivo. Lo pneumotorace non è una cosa che ti manda all’altro mondo, però dalle facce dei medici quando mi sono presentato in ospedale ho capito che era una cosa seria: mi hanno ricoverato d’urgenza e mi hanno dimesso ieri (martedì 6 ottobre, ndr) dopo 5 giorni di cure. Me la sono vista brutta".

Come ti sei sentito in ospedale?

"Grazie all’equipe del Sant’Orsola di Bologna, mi hanno trattato da Dio e mi hanno rimesso al posto: certo non potrei fare una corsa campestre domani, ma il polmone tornerà al 100% nel giro di due settimane. Sono felice di essere guarito".

Con le corse nel cuore


Stai pensando ad un tuo ritorno in pista?

“Sì, e già mi è dispiaciuto non correre quest’anno: mi ero iscritto per fare il CIV, ma non me la sono  sentita di mancare dall’ufficio anche per quei pochi weekend di gare”, racconta Ferruccio, che è amministratore delegato della Tonino Lamborghini Spa.

“In un periodo difficile come questo, per via del COVID, ho preferito fare il massimo per l’azienda e per il mio staff, non mi sembrava una cosa carina nei loro confronti concedermi il lusso di andare a correre. Adesso è il momento di cercare nuove idee, nuove soluzioni… bisogna spremere le meningi il più possibile e ogni giorno è prezioso”.

E il prossimo anno cosa ti piacerebbe fare nelle corse?

“Dopo questo ulteriore stop non credo che mi potrò permettere il CIV, soprattutto per il livello… ragionerei totalmente da ‘hobbista’, cosa che volevo fare anche lo scorso anno, anche se poi avevo sempre dentro il sacro fuoco del semiprofessionista. Sarà un impegno commisurato al livello che potrei avere in pista, quindi potrei partecipare ad un trofeo.... comincerò a ragionarci su fra 3 o 4 mesi”, conclude Ferruccio.

Che la passione ci sia sempre è fuori di dubbio: tra le foto che Ferruccio Lamborghini jr ha condiviso sui social mentre era in ospedale c’è quella che lo ritrae mentre segue il mondiale Superbike dal cellulare. A conferma che i suoi pensieri per le due ruote motorizzate è immutata.

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