Il sogno TM, dall'off-road alla pista

Il sogno TM, dall'off-road alla pista

La Casa ha presentato le novità per il prossimo anno, dall’off-road in cui è protagonista tra Cross, Enduro e Supermoto, alla E-bike. Passando per la Moto3, con il sogno Mondiale

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18.08.2021 ( Aggiornata il 18.08.2021 16:14 )

Prendete lo splendido teatro Rossini di Pesaro, l’Orchestra Sinfonica Rossini e cinque splendide moto nuove. Cosa otterrete? 'Sinfonia 2022' ossia l’evento con il quale la TM, una delle Case dominanti nel mondo off-road e non soltanto, ha deciso di presentare i nuovi modelli Cross, Enduro e Supermoto che animeranno la prossima annata. Un evento glamour ma non troppo, in linea con l’intento della piccola ma laboriosa azienda pesarese: aprirsi al Mondo e crescere, ma ribadendo la propria anima Made in Italy (anzi Made in Pesaro) e soprattutto la propria artigianalità, dimostrata ampiamente dal fatto che l’85% (!) della componentistica di tutte le moto griffate TM viene prodotta internamente.

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Anima racing


“Abbiamo voluto unire tanti mondi, in primis quelli del motociclismo e della musica – racconta il direttore operativo Alex Serafini, membro della casata indissolubilmente legata a TM – per far capire a tutti che in TM è in atto un grande processo di rinnovamento. Come in un’orchestra, il lavoro di tante unità porta a un risultato. Con il lavoro artigianale di ognuno dei nostri ragazzi (poco più di 100, ndr) che porta alla realizzazione della moto. Nell’ultimo periodo ci sono state grandi novità dietro le quinte: abbiamo implementato alcuni reparti, tra i quali il marketing, per avere maggiore visibilità: negli anni passati siamo stati molto chiusi, ma ora come recita lo slogan della presentazione ‘In TM la musica è cambiata’. Penso che la nostra Casa sia come altri marchi italiani, ossia la ami o la odi, quindi cercheremo di farci notare anche da chi non ci conosce”.

In tutto questo non si può ovviamente dimenticare l’anima primaria della TM, ossia quella racing. ‘Sinfonia 2022’ infatti è stata anche l’occasione per presentare al pubblico tutti i piloti impegnati nelle varie strutture ufficiali TM, che puntano senza mezzi termini a vincere nuovamente, capitanati da Wil Ruprecht e Thomas Chareyre. “Nell’Enduro abbiamo investito tanto sul Team Boano – prosegue Serafini – che consideriamo la miglior struttura sulla piazza, e con loro puntiamo a vincere il titolo. Discorso analogo per il Team L30 nella Supermoto: fino a poco tempo fa la struttura di Ivan Lazzarini non si sposava perfettamente con la TM, ma in inverno abbiamo trovato l’accordo giusto per creare un’ottima simbiosi. Nel Motocross siamo in fase di sviluppo, dato che siamo stati fermi per un biennio, ma il livello tecnico raggiunto è già importante. In generale stiamo cercando di mettere sul mercato le stesse moto che corrono nei vari campionati, cosa che in passato era più difficile”.

Il progetto Moto3


E se nelle discipline sopra citate la TM ricopre un ruolo da leader, diversa è la questione per quanto concerne la Moto3, dove il progetto continua a crescere solido nel CEV, con il primo podio 2021 arrivato sin dal debutto all’Estoril con David Salvador.

“Siamo partiti bene in questa stagione – dice Mattia Serafini, team manager della Moto3 – ma non soltanto con Salvador, già salito sul podio, ma anche con Nicola Carraro e Raffaele Fusco. Abbiamo creato una struttura da Mondiale, il che ci rende orgogliosi. La nostra moto è sempre sotto sviluppo, e nel 2022 avrà degli importanti aggiornamenti sia sotto il profilo motoristico che telaistico. Il salto nel Mondiale? È presto per dirlo. È l’obiettivo, ma ci sono tanti fattori che possono cambiare la situazione. Il passo intermedio potrebbe essere una maggiore presenza delle nostre moto nei vari campionati”. Tutti gli indizi sembrano portare a un futuro radioso per la TM, che proprio in ottica futura ha presentato anche la sua prima E-bike, dotata dei migliori componenti disponibili sul mercato, come il mono posteriore Ohlins TTX e il cambio Shimano.

“Anche con la E-bike abbiamo voluto dimostrare la nostra anima racing – incalza Alex Serafini – sia per quanto riguarda la tecnica che per l’estetica, che richiama lo stile italiano. Il futuro della TM? Il mantra che ci guida è quello di non fare mai il passo più lungo della gamba. Per il momento viviamo un po’ alla giornata: abbiamo ovviamente un’idea su dove vogliamo andare, però occorre tenere in considerazione tante variabili. La mia famiglia è molto legata alla TM e continuerà a esserlo, dato che la passione che mio padre (Gastone Serafini, ndr) ha trasmesso e continua a trasmettere sia a me che a mio fratello Mattia è davvero preziosa e importante”.

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