MotoGP, i circuiti più pericolosi: dove si rischia la vita

MotoGP, i circuiti più pericolosi: dove si rischia la vita© Luca Gorini

La storia del motomondiale è contraddistinta da molti circuiti, alcuni passati alla storia per la loro epicità, altri per la pericolosità del tracciato

07.02.2023 ( Aggiornata il 07.02.2023 12:57 )

Red Bull Ring, la velocità media più alta di tutto il campionato

Se Portimao è il circuito che attualmente conta più cadute per ciò che riguarda la MotoGP, il tracciato austriaco del Red Bull Ring vanta la velocità media più alta di tutto il calendario, 187,226 km\h. Costruito originariamente nel 1969 e chiamato inizialmente Österreichring, l'impianto fu rinominato A1-Ring negli anni novanta a seguito di un costoso rinnovamento che ne aveva modificato il tracciato. Rimasto per lunghi anni inattivo, è stato riammodernato e ha ripreso l'attività dalla stagione motoristica 2011 conservando il disegno degli anni 90'. La prima versione del circuito austriaco valorizzava ancor più di adesso le forti velocità e le frenate improvvise. La scarsa visibilità dovuta alla conformazione del tracciato che impedisce (tutt'ora) una perfetta visione delle traiettorie e dei punti di corda rende particolarmente difficile l'interpretazione della pista. Un tracciato che esalta la velocità e che nel DNA ha avuto questa caratteristica sin dall'inizio; tant'è che la pista fu leggermente modificata nel 1976 dopo l'incidente mortale subìto alla curva Vöst-Hügel dal pilota della Formula1 Mark Donohue.

Un esempio moderno della pericolosità del tracciato riguarda il pazzesco incidente del 2020 tra Johann Zarco e Franco Morbidelli, caduti in pieno rettilineo con la moto dell'italiano che nell'impatto con l'asfalto ha preso velocità, lanciandosi come un proiettile tagliando la chicane e sfiorando il corpo di Valentino Rossi, uscito miracolosamente illeso. Per scongiurare altre dinamiche del genere, nel 2022 la pista è stata modificata, nello specifico la curva 2, sostituita da una nuova chicane per evitare ulteriori incidenti come quello terrificante del 2020 innescato da Zarco. Il circuito del Red Bull Ring è stato presente all'interno del calendario del motomondiale nel 1996 e nel 1997, edizioni vinte rispettivamente da Alex Criville e Mick Doohan. Dal 2016 il tracciato austriaco è in calendario in pianta stabile e ha visto trionfare prevalentemente la Ducati, con le vittorie di Andrea Iannone, Andrea Dovizioso (3), Jorge Lorenzo e Pecco Bagnaia. Nel 2021 successo della KTM di Brad Binder.

Il prossimo circuito è dall'altra parte dell'Oceano, passa alla pagina successiva

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