Dal nove volte campione del mondo alla leggenda della SBK, passando per Ben Spies e Casey Stoner. Tra i tanti nomi vincenti di inizio millennio, ne abbiamo scelti 10: ecco di chi si tratta

Da Rossi a Bayliss: i piloti più iconici degli anni 2000

<p><strong>Il primo decennio del nuovo millennio è stato uno tra i più ricchi di rivoluzioni regolamentari e di piloti di grandissimo talento</strong> nel mondo del motociclismo. Dall'arrivo della MotoGP al posto della 500, al cambiamento in Superbike con l'avvento delle 1000 anche per le moto giapponesi, i piloti si sono dovuto spesso adattare a grandi novità.</p>

<p>In questi anni, però, sono stati numerosi i nomi divenuti leggenda; noi, tra i tantissimi possibili, <strong>ne abbiamo selezionati alcuni</strong> tra Motomondiale e derivate dalla serie. <strong>Ecco quali sono, secondo noi, dieci tra i piloti più iconici degli anni 2000</strong>.</p>

<h2>1) Valentino Rossi</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Non possiamo non iniziare con il pilota più iconico in assoluto. <strong>Oltre ai nove titoli mondiali in bacheca, in MotoGP ha scritto pagine indelebili di storia delle due ruote</strong> come il primo trionfo del 2002 con la Honda RC211V o il passaggio in Yamaha nel 2004 con cui è riuscito a vincere al debutto Inoltre, <strong>Rossi è stato in grado di avvicinare al Motomondiale tantissimo pubblico aumentando il numero di appassionati </strong>pronti a seguirlo sia in circuito che in televisione, contribuendo alla crescita del nostro sport preferito.</p>

<h2>2) Troy Bayliss</h2>

<hr />
<p></p>

<p><strong>Il ducatista per eccellenza</strong>. L'australiano ha vinto tre titoli mondiali in Superbike, trionfando con tre generazioni di Ducati: con la 996 nel 2001, con la 999 nel 2006 e con la 1098 nel 2008, anno in cui ha poi appeso il proverbiale casco al chiodo dopo una carriera a dir poco trionfale in cui, al di là delle vittorie, è diventato una<strong> leggenda per tutti i tifosi del marchio di Borgo Panigale</strong>. Inoltre, la sua impresa del 2006 a Valencia, quando vinse da wild card in MotoGP dopo aver conquistato il secondo mondiale in SBK, è ancora oggi una delle imprese più iconiche di sempre.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2>3) Max Biaggi</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Il romano è stato per diverse stagioni il rivale numero uno di Valentino Rossi in MotoGP ed è innegabile che, <strong>senza Max, le prime stagioni della nuova classe regina non sarebbero state così emozionanti</strong>. Il Corsaro ha poi cambiato paddock nel 2007, passando alle derivate di serie imponendosi già all'esordio con la Suzuki e chiudendo il decennio in Aprilia, marchio con cui avrebbe poi vinto due titoli mondiali diventando il primo italiano a riuscire nell'impresa in SBK.</p>

<h2>4) James Toseland</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Il centauro britannico è riuscito a conquistare <strong>due titoli mondiali in Superbike</strong>, trionfando prima con la Ducati 999 ufficiale nel 2004 e poi con la Honda CBR1000RR del team Ten Kate nel 2007, anno di epici confronti con Troy Bayliss e Noriyuki Haga. <strong>Probabilmente, senza il passaggio in MotoGP con una Yamaha Tech3 decisamente non competitiva avrebbe potuto vincere ancora di più</strong>, ma James è stato comunque un grande pilota e, successivamente, ha intrapreso una bella carriera anche nel mondo della musica.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2>5) Casey Stoner</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Una <strong>carriera durata decisamente troppo poco</strong> per via dei problemi di salute dell'australiano,<strong> ma che si è rivelata comunque trionfale</strong>. Il successo del 2007 con una Ducati che nessuno prima di lui era riuscito a rendere così competitiva resta tuttora uno dei più belli di sempre, anche se Casey si è poi laureato campione anche con la Honda ufficiale nel 2011. <strong>L'unico rammarico è quello di non averlo visto lottare contro Marc Marquez</strong> per via del suo ritiro.</p>

<h2>6) Ben Spies</h2>

<hr />
<p></p>

<p><strong>Così come per la carriera di Stoner, anche quella di Ben Spies si è conclusa troppo presto</strong>, ma il texano è stato uno degli ultimi statunitensi in grado di imporsi ad altissimo livello. Il suo titolo vinto in SBK al debutto nel 2009 con Yamaha (dopo aver dominato nel contesto AMA) è stato a dir poco epico, così come lo era il suo <strong>inconfondibile stile di guida a gomiti larghi</strong>. Peccato soltanto per le difficoltà incontrate in MotoGP negli anni successivi prima di ritirarsi definitivamente nel 2013.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2>7) Dani Pedrosa</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Se si pensa allo spagnolo, viene in mente immediatamente la sua lunghissima carriera da pilota ufficiale Honda in MotoGP, con cui è diventato uno dei piloti più forti di sempre a non aver conquistato il mondiale. Tuttavia, negli anni 2000 Pedrosa è stato anche uno <strong>specialista delle piccole cilindrate con tre titoli consecutivi vinti tra il 2003 ed il 2005</strong> in 125 e in 250 ed è impossibile non inserirlo in questa speciale classifica.</p>

<h2>8) Colin Edwards</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Per <strong>“Texas Tornado”</strong> il discorso è simile a quello già fatto con James Toseland: probabilmente, senza il passaggio in MotoGP avrebbe potuto vincere decisamente di più, ma <strong>i suoi titoli mondiali in Superbike</strong> (così come l'iconica ed indimenticabile livrea Castrol della sua Honda) <strong>sono tra i più spettacolari di sempre</strong>. Compreso ovviamente quello vinto nel 2002 al termine del duello per eccellenza di Imola 2002 con Troy Bayliss.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2>9) Jorge Lorenzo</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Con cinque mondiali vinti (di cui tre in MotoGP), Jorge non ha certamente bisogno di presentazioni. Al di là dell'ottimo debutto da pilota ufficiale Yamaha nella classe regina avvenuto nel 2008, però, <strong>ad inizio millennio Lorenzo è stato anche uno dei più grandi in 250</strong>, categoria in cui si è imposto sia nel 2006 che nel 2007 con l'Aprilia dando inizio ad una carriera ricchissima di successi.</p>

<h2>10) Noriyuki Haga</h2>

<hr />
<p></p>

<p>Chiudiamo con quello che, <strong>probabilmente, è stato il pilota più forte di sempre a non riuscire a laurearsi campione del mondo neanche una volta in carriera</strong>. Il giapponese ha chiuso per ben tre volte come vice campione (nel 2000, nel 2007 e nel 2009) ed è stato altamente competitivo con ogni moto guidata, dalla Yamaha R7 alla R1 fino alla Ducati con cui si è giocato il titolo con Ben Spies fino all'ultimo. Almeno un mondiale l'avrebbe meritato, ma è entrato ugualmente nel cuore degli appassionati, specialmente per quanto riguarda le derivate dalla serie.</p>

<p></p>

<p>Il 2023 sportivo si è concluso da poco, ma è già arrivato il momento di dare uno sguardo alla prossima stagione. Nei vari campionati mondiali, saranno tantissimi i piloti all'esordio (o comunque alle prime esperienze iridate) nella categoria che andranno tenuti d'occhio e potranno inserirsi spesso nelle posizioni di alta classifica. Tra questi, ne abbiamo scelti dieci: dalla MotoGP alla Superbike, passando per Moto2, Moto3 e JuniorGP, ecco quali sono secondo noi i piloti che potranno stupire a livello internazionale nel 2024 (di Alessandro Di Moro)</p>


Dieci piloti promettenti da tenere d'occhio in vista del 2024

<p>Dal nove volte campione del mondo alla leggenda della SBK, passando per Ben Spies e Casey Stoner. Tra i tanti nomi vincenti di inizio millennio, ne abbiamo scelti 10: ecco di chi si tratta</p>
