TT 2022, Davy Morgan e quella decisione fatale di ritornare a correre

TT 2022, Davy Morgan e quella decisione fatale di ritornare a correre

"Il Covid mi ha dato la possibilità di riflettere su ciò che significano per me le gare" diceva il nordirlandese, due anni prima di trovare la morte sull'Isola di Man

08.06.2022 18:23

Cosa spinge un uomo a rischiare la vita correndo in moto? Chiunque si sarà posto questa domanda almeno una volta e si sarà reso conto che è uno di quegli interrogativi a cui è davvero difficile trovare una risposta. Adrenalina, divertimento - certo - il brivido del rischio che ti scorre nelle vene; ma dietro alla scelta di mettere casco e tuta c'è di più.

Emblematico il caso di Davy Morgan, il 52enne nordirlandese che ha perso la vita in un incidente al via della sua 80esima gara al Tourist Trophy. Un evento a cui aveva preso parte ogni anno, a partire dal suo debutto nel 2002.

"Negli ultimi due anni ho pensato di abbandonare le corse su strada, ma il Covid mi ha dato l'opportunità di vedere come sarebbe stato stare senza moto. Sono contento di aver avuto questa possibilità, perché se avessi deciso di smettere con le moto e tutto il resto mi sarei preso a calci - se mi fossi sentito come mi sento ora -, perché l'intera infrastruttura sarebbe andata persa e sarebbe stato molto difficile ricominciare di nuovo" raccontava Davy al News Letter nell'ottobre del 2020, spiegando ciò che lo aveva convinto a ritornare all'Isola di Man per il TT 2022.

"La lontananza dalle corse mi ha dato la possibilità di riflettere su ciò che significano per me le gare di motociclismo, quindi, ancora per po', non desidero ritirarmi da questo sport, che è stato una parte importante della mia vita da 27 anni a questa parte".

Se devi farti male, tanto vale divertirti


"Ho una malattia: si chiama Genoa" disse un giorno Fabrizio De André durante un concerto, parlando della sua passione per il Grifone. Cambia lo sport ma non l'assunto, perché alla fine andare in moto questo è: una sorta di "malattia" per cui non esiste cura. Un richiamo così forte da farsi largo sotto la pelle di un motociclista, permeandone ogni cellula. 

Ma cosa spinge un uomo a iniziare a correre in moto? La risposta varia per ognuno. Nel caso di Morgan, la consapevolezza che il pericolo è dietro l'angolo anche in strada e, allora, tanto vale divertirsi.

"Ho iniziato a correre solo perché stavo guidando una moto stradale e ho pensato che avrei finito per farmi del male, allora ho iniziato a gareggiare per il divertimento", raccontava il nativo di Saintfield.

"Alla prima uscita non riuscivo a credere a quanto fosse veloce e mi ha spaventato a morte. Ho deciso di continuare per un po', ma non mi sarei mai aspettato di prenderci la mano e andare avanti, o altro - spiegava Morgan -. Mi sono divertito tantissimo e adesso mi piace come non mai, anche se non è meno pericoloso. Immagino che nella mia vita le corse su strada potrebbero finire, ma so che per ora voglio continuare a praticarle".

Non importa come tu abbia iniziato o perché: quando ti abitui a prendere la vita per i semimanubri, la cosa più difficile è riuscire a smettere.

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