Marquez, il prezzo dei salvataggi e la patente

Marquez, il prezzo dei salvataggi e la patente

L'operazione alla spalla del 4 dicembre sarà necessaria dopo le tante torsioni dovute anche ai numeri da circo. La riabilitazione sarà dedicata allo studio: «Ho vinto sette titoli ma non posso guidare per strada...»

20.11.2018 23:31

Sabato, si era rialzato dalla caduta nella Q2 di Valencia tenendosi la spalla sinistra, ma cinque minuti dopo era già in sella all'altra moto, per andare a conquistare un posto in seconda fila. Forse Marc Marquez è l'uomo di gomma, forse è semplicemente come Mel Gibson che in Arma Letale riusciva a rimettersi in sede da solo la propria spalla, ma in realtà qualcosa di umano è rimasto anche per l'extraterrestre del Motomondiale. E fra due settimane, il 4 dicembre, Marc verrà operato alla spalla sinistra a Barcellona. 

L'intervento: il campione del Mondo ha scherzato («Sono diventato di porcellana»), dopo essere stato costretto a rivelare il proprio piano a Motegi, dato che pochi secondi dopo aver vinto il titolo, le energiche congratulazioni di Scott Redding rischiarono di far saltare i festeggiamenti (con tanto di videogame) di Marquez e del suo clan. Marc dovette svelare che quella spalla, che usciva con troppa facilità, necessitava di un intervento. Marquez verrà operato dal Dottor Mir, un angelo custode per i piloti spagnoli e non soltanto, per un intervento programmato dopo gli ultimi impegni non prorogabili (i test di Valencia e Jerez e il Gala FIM) e con l'obiettivo di tornare in pista dopo due mesi, per i primi test del 2019 a Sepang, dal 6 all'8 febbraio. 

I salvataggi: di solito, un'operazione alla spalla arriva dopo la terza lussazione, perché il primo obiettivo è cercare di rinforzare la muscolatura della zona interessata, cosa che Marquez ha fatto regolarmente nell'ultimo periodo. Tuttavia le sollecitazioni (leggi elongazioni) sono state tali da rendere necessario l'intervento. Secondo quanto detto dal Dottor Mir ai media spagnoli sarebbe stato proprio lo stile di guida di Marquez, con i celebri salvataggi delle cadute, ad acuire il problema. «In effetti, lui non lesina i rischi» ha detto, prima di fare una previsione. «Qui si parla di legamenti, non di ossa, dove ritrovi la stabilità grazie anche all'applicazione di una placca. I legamenti sono più “traditori”. Con i suoi salvataggi, non so cosa succederà una volta effettuata l'operazione. Non credo che avrà particolare dolore, magari potrebbe sentire la spalla instabile, ballerina. Sarà importante la riabilitazione e, in qualche momento, servirà legarlo alla sedia...». Marc prenderà la patente per la moto – perché il sette volte iridato non può guidarla fuori dai circuiti… – e ha scherzato: «Mi concentrerò sulla teoria, sulla pratica penso di potermela cavare...». 

 

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