Yesterday: Kenny Roberts Junior

Yesterday: Kenny Roberts Junior© Milagro

Ripercorriamo la carriera di Roberts Jr., che si laureò campione vent'anni fa, 20 anni dopo il padre, regalando alla Suzuki il suo ultimo Mondiale

10.01.2020 19:01

La MotoGP e la fuga

Nel 2001 Kenny deluse, questa è la verità. Con il numero 1 e tanta pressione sulle spalle, non si pretendeva un bis iridato, ma nemmeno un solo podio finale, a Valencia. Dal terzo gradino, Roberts indossava un cappello strano, difficile da trovarsi in Europa. Era quello dei pompieri di New York, eroi e vittime dell’attentato alle Twin Towers, in quel famigerato 11 settembre.

Anche la stagione del californiano faticò a stare in piedi, tra poca velocità e diverse scivolate. Chissà, forse appagato, magari ormai privo del classico “Complesso di Edipo”, Junior ne aveva meno degli altri, addirittura meno di Sete Gibernau, compagno di colori. Oppure, vedendo che ad Hamamatsu pensavano già alla quattro tempi, egli decise di darla un po’ su. Ma proprio un po’.

La MotoGP, ultima pagina per Junior

Con l’avvento delle grosse e potenti quattro tempi, Kenny paragonò la nuova Suzuki alla “vecchia” due tempi, con questa frase: “Facile descrivere la differenza tra le due moto: è la stessa che c’è tra una quattro tempi da cross ed una due tempi”. Benissimo, lui e Gibernau era pronti a guidarla, la Suzuki meno reattiva nello sviluppo,

Da lì in avanti, storie simili, con un mezzo non all’altezza dei rivali, compagni di squadra decisamente bizzarri (Hopkins, anch’egli californiano, non era definibile “mite” come Kenny, anzi) e risultati non all’altezza del titolo vinto anni prima.

Però, tanti tanti dollari, che Roberts viveva così: “Mi piace guadagnare molto, pensate che potrei buttare anche una parte dei soldi che ricevo, sono davvero un mucchio”.

Beato lui che, tempo dopo, tornò all’ovile del babbo. Con la KR211V motorizzata Honda cinque cilindri Kenny andò benissimo, tanto da cogliere podi mondiali. Con la 800, andò malino, tanto da ritirarsi prima di metà stagione. L’ultima, per lui.

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