Dovizioso in MotoGP, Vietti e Arbolino in Moto3 tornano a sognare il titolo mondiale. È il bello di questa pazza stagione 2020
Abbiamo fatto bene, dopo Barcellona, a mettere il punto interrogativo nel titolo “Fine del sogno?” in copertina. In questo 2020 senza padroni, tutto può succedere. Anche che, a cinque gare dalla fine, uno spento e poco consistente Andrea Dovizioso si ritrovi di nuovo in lotta per il titolo. Grazie al quarto posto di Le Mans e alle prestazioni opache di Fabio Quartararo, Maverick Viñales e Joan Mir, il “Dovi” ha recuperato punti preziosi rispetto ai tre rivali: ora, il quasi ex ducatista è a 18 punti dalla vetta.
E considerando che quattro delle prossime cinque gare si correranno su due circuiti dove la Desmosedici ha brillato di recente (l’anno scorso il forlivese arrivò secondo ad Aragón dietro Marc Marquez e nel 2018 vinse a Valencia) e che l’ultima sarà su un circuito sconosciuto ai più, Portimao, sognare non costa nulla.
Dopo Le Mans, torniamo a sperare anche nella Moto3: avevamo lasciato Misano e Barcellona con Ogura, Arenas e McPhee più in “palla” rispetto ai nostri Vietti Ramus e Arbolino. E invece, la Francia ha alimentato i sogni di gloria dei due azzurri: con la vittoria e il secondo posto, Celestino e Tony hanno mandato un segnale forte agli avversari: l’Italia c’è e ci sarà fino alla fine.
In chiusura, vogliamo ricordare Gianni Perrone, scomparso pochi giorni fa all’età di 81 anni. Tra i personaggi simbolo del motociclismo romano, è stato prima pilota di buon livello per 25 anni e poi giornalista e collezionista di moto. Tra i campioni con cui aveva legato durante la sua carriera, John Surtees, amico di una vita. Alla famiglia Perrone vanno le condoglianze di tutta la redazione di Motosprint.
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