MotoGP, Joan Mir: ecco chi è l'astro nascente della classe regina

MotoGP, Joan Mir: ecco chi è l'astro nascente della classe regina© Getty Images

Uno dei grandi portagonisti di questo 2020 in MotoGP è il giovane pilota della Suzuki, attuale leader del Mondiale. Ecco qual è stato il percorso che ha portato il 23enne di Palma di Maiorca a lottare per il titolo

22.10.2020 16:43

La sorpresa di questa rocambolesca stagione della MotoGP è senza dubbio Joan Mir, che alla vigilia del round di Teruel - il secondo weekend di gara sul circuito di Aragon - si trova in testa alla classifica mondiale davanti al duo Yamaha formato da Quartararo e Vinales. Ma chi è il nuovo fenomeno della Suzuki?

L'esordio nel mondiale Moto3


Dopo tre stagioni passate tra Red Bull Rookies Cup e CEV Moto3 in sella alla Ioda del team Leopard, il maiorchino fa il suo esordio nel mondiale di categoria nel 2015 a Phillip Island, con la stessa squadra gestita da Christian Lundberg, per sostituire l'infortunato Hiroki Ono.

Nelle due stagioni successive resta nel team Leopard, con cui nel 2016 - in sella ad una KTM e con Quartararo e Locatelli come compagni di squadra - arrivano due podi e la prima vittoria nel Gran Premio d'Austria al Red Bull Ring. Il 2017 è l'anno della maturazione, con dieci vittorie in sella alla Honda; la conquista del titolo mondiale e, addirittura, un interessamento da parte di HRC.

La breve parentesi in Moto2 e l'arrivo in top class


Il passaggio in Moto2 dura un solo anno. Approda infatti nel team MarcVDS nel 2018 come compagno di squadra di Alex Marquez. Nella classe intermedia non ottiene grandi risultati, a parte tre podi; ma a stagione in corso firma un contratto con Suzuki per approdare in MotoGP, già nel 2019.

L'esordio in MotoGP non è semplice, con Joan che subisce anche un infortunio a Brno durante una sessione di test. Dal suo ritorno in pista, tuttavia, mostra una grande costanza, chiudendo a punti tutte le restanti gare della stagione.

Un 2020 da grande protagonista


Quest'anno il 23enne maiorchino è uno dei pricnipali pretendenti alla conquista del titolo iridato, con già cinque podi all'attivo e la leadership della classifica. Manca soltanto la vittoria, che a giudicare dai risultati ottenuti fino ad ora, non tarderà ad arrivare. Nel frattempo, Suzuki ha deciso di tenerlo stretto, blindandolo fino al 2022. Chissà che la Casa di Hamamatsu non si sia assicurata, per altri due anni, il Campione del Mondo.

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