Editoriale del Direttore: che avete fatto?

Editoriale del Direttore: che avete fatto?

La scelta della placca e il rientro affrettato potrebbero condizionare una carriera da potenziale “più grande di tutti i tempi”

09.12.2020 14:16

Otto ore e mezza di intervento. Anche senza una specializzazione in ortopedia, è possibile capire che la terza operazione a cui si è sottoposto Marc Marquez poco prima che questo numero andasse in stampa, non è stata certo di “routine”: l’inserimento di una nuova placca e l’innesto di cresta iliaca, effettuati da una numerosa equipe di luminari, sono serviti per provare a recuperare una settimana di azzardi, vissuta lo scorso luglio.

I pareri di Costa e Di Sanzo


Come evidenziato anche dal Dott. Costa e dal Dott. Di Sanzo, due specialisti nei recuperi degli sportivi, interpellati da noi di Motosprint nelle scorse settimane, l’inserimento di un chiodo invece della placca, un immediato trapianto osseo e l’assoluto riposo avrebbero probabilmente evitato questo lungo ritardo nel recupero dell’atleta più “prezioso” del motociclismo attuale. Condizionandone il futuro, probabilmente a medio e lungo termine.

Carriera di Marc a rischio?

Perché la sempre cattiva consigliera fretta e le esigenze del Circus e degli sponsor, unite al desiderio di rientro immediato da parte di un pilota che vive di competizione (come biasimarlo?) e forse a prese di posizione errate da parte dei medici e dello stesso team, potrebbero portare a conseguenze inaspettate pochi mesi fa. A rischio è la carriera del pilota potenzialmente più forte della storia del motociclismo. Colui che, con i suoi 27 anni e il suo immenso talento, avrebbe tutti i numeri per insidiare il record di titoli del più grande di tutti, Giacomo Agostini. A questo punto, ci viene da dire, omero destro permettendo. E la domanda del titolo di questo editoriale sorge spontanea…

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