Losail 2004 e Jerez 2005: i due episodi chiave della rivalità Rossi-Gibernau

Più della rivalità Rossi-Biaggi, quella che ha tenuto banco in MotoGP dal 2003 a metà del 2005 è stata quella tra il Dottore e Sete Gibernau, sfociata con i due episodi simbolo di quell’epoca: Losail 2004 e Jerez 2005. 

Se Losail 2004 ha incrinato i rapporti tra l’italiano e lo spagnolo del team Gresini, cordiali fino a quell’episodio, Jerez con la famosa sportellata dell’ultima curva ha messo proprio un muro tra i due piloti, che da quel giorno non si sono più parlati. 

Ma andiamo per gradi, ricordando ciò che è successo proprio a partire da quel GP di 16 anni fa.

Losail, 2004 - la piazzola incriminata e la vittoria di Sete

Nel 2004 la MotoGP scende in pista per la prima volta sul tracciato di Losail, edizione diurna. Il fatto che innesca la bomba è la piazzola di partenza di Valentino Rossi: il Dottore chiude le qualifiche in ottava posizione in griglia e dopo il turno la crew di Valentino, forse all’insaputa dello stesso campione di Tavullia, scende in pista per “gommare” la piazzola di partenza, in vista della gara del giorno dopo.

Spionaggi e controspionaggi sul fatto portano sia Rossi che Biaggi (anche la piazzola del romano “lavata” prima della partenza) a partire dal fondo della griglia, posizioni 23 e 24. La pole va clamorosamente all’altra Yamaha, quella di Checa, mentre Sete si qualifica in prima fila.

Gibernau la domenica vince la gara mentre Rossi esce di scena dopo appena 5 giri, procurandosi anche una escoriazione al dito mignolo della mano destra.

Tutto finisce “lì” con la solita goliardia di Valentino in Malesia dopo la gara: gag con i membri del suo fan club con scopa e secchio per “pulire la pista” e la maglia con la scritta “la rapida”.

MotoGP: i festeggiamenti più memorabili di Valentino Rossi - FOTO

Jerez, 2005 - cala il vero freddo

Ma ecco che nel 2005 si rinnova la sfida mondiale tra Valentino Rossi, Yamaha factory, e Sete Gibernau, Honda ufficiale nel team Gresini. Jerez, Andalusia, prima gara stagionale. Valentino e Sete fanno il bello e cattivo tempo per tutta la corsa dandosele di santa ragione ad ogni giro e ad ogni curva.

Nell’ultimo passaggio la resa dei conti effettiva tra i due. Rossi arriva lungo alla Dry Sac, la curva 6, e Gibernau torna in testa. Valentino non molla e rimane incollato allo spagnolo fino all’ultima curva, la curva Lorenzo, o quella della last chance.

Gibernau chiude sì la porta ma lascia quel piccolo pertugio nel quale Rossi, mollando i freni, si inserisce. I due si toccano e ad averne la peggio è lo spagnolo che finisce nel ghiaione esterno dell’ultima curva ma riesce a rimanere in piedi. Sete taglia il traguardo in seconda posizione ed al parco chiuso neanche saluta Valentino tenendosi il braccio colpito dalla sportellata.

I 48 anni di Sete Gibernau, il più romagnolo degli spagnoli