Che fine ha fatto: Tetsuya Harada

Che fine ha fatto: Tetsuya Harada© Milagro

Il protagonista della nuova puntata della nostra rubrica è il giapponese, campione 250 nel 93 alla sua prima stagione completa nel Mondiale, vice campione nel 98 e pilota amatissimo in Italia

05.04.2021 ( Aggiornata il 05.04.2021 19:08 )

Nuova puntata e nuovo protagonista. Questa volta andiamo a Montecarlo per trovare un giapponese che oggi è diventato YouTuber e dispensa consigli su come divertirsi in moto ed è grande amico di Loris Capirossi. Stiamo parlando naturalmente di Tetsuya Harada, campione 250 nel 93, vice campione nel 98 e con un passato anche in 500/MotoGP

Gli Inizi


Nato a Chiba il 14 giugno 1970, inizia a correre fin da giovanissimo. Nel 1988 diventa campione nazionale categoria junior 125 e nel 1990 viene notato dalla Yamaha che lo porta al Mondiale 250 in Giappone. Nel biennio 90-91 è vice campione giapponese 250 mentre nel 1992 vince il titolo nazionale di categoria.

Il Motomondiale: la 250


Debutta come wild card nella gara di apertura del Mondiale 90 in Giappone con una Yamaha chiudendo al settimo posto. L’anno seguente è ancora wild card nella gara di casa e migliora il piazzamento dell’anno precedente tagliando il traguardo in sesta posizione.

Ancora una wild card nella gara di casa nel 1992 ma questa volta senza vedere il traguardo.

La vittoria del titolo nazionale 92 spalanca definitivamente le porte al Mondiale 93 per Harada. E Tetsuya ripaga la fiducia della Casa di Iwata vincendo il titolo al primo colpo dopo un duello incredibile per tutta la stagione con Loris Capirossi: 197 punti, 4 vittorie e 7 podi totali. Uno dei pochi piloti a riuscire nell'impresa di vincere il titolo alla prima stagione completa.

Il 94 invece è un anno complicato per Harada: riesce a centrare 3 podi ma qualche infortunio e qualche ritiro di troppo lo tengono lontano dalle posizioni che contano. Chiude settimo con 109 punti e Biaggi che gli strappa la tabella numero 1

Dopo un 94 difficile, Tetsuya parte carico per il 95. Una vittoria ed 8 secondi posti gli permettono di chiudere al secondo posto mondiale dietro a Biaggi con 220 punti contro i 283 del romano.

La stagione 96 parte forte con la vittoria in Indonesia e due secondi posti in 4 gare ma qualche ritiro di troppo nella seconda parte di stagione gli fanno chiudere la sua avventura in Yamaha all’8° posto con 104 punti.

Verso la fine del 96 si accorda con l’Aprilia per le successive stagioni. Nel 97 diventa pilota ufficiale della Casa di Noale al fianco di Loris Capirossi.

A fine di quell’anno arriva un importante terzo posto iridato dietro a Biaggi e Waldmann con 235 punti, 3 vittorie e 9 podi totali. E’ il preludio ad uno scontro totale con i suoi compagni di squadra del 98 Capirossi e Rossi, passato in 250 dopo il titolo in 125.

Il terzo posto del 97 carica il giapponese verso un nuovo alloro iridato nella quarto di litro. Lotta tutto l’anno con i suoi compagni di squadra fino all’epilogo della gara in Argentina.

La gara viene vinta da Valentino Rossi ma a salire agli onori della cronaca è il contatto con Capirossi che regala il titolo a quest’ultimo. Da quel momento Loris e Tetsuya non si parleranno più, forte è il sentimento di “odio” del giapponese nei confronti dell’italiano per quella manovra dell’ultimo giro.

Nel 2001 fa ritorno in 250 dopo due anni abbastanza anonimi in 500 con Aprilia e centra il platonico titolo di vice campione dietro al connazionale e compianto Daijiro Kato con 3 vittorie e 13 podi totali.

La 500


La delusione per l’esito del Mondiale 98 è tanta ma viene “compensata” con il passaggio in Top Class per il 1999. Con la bicilindrica di Noale il giapponese vive una buona prima stagione di debutto condita dai due podi (Francia e Donington) e due quarti posti (Mugello e Barcellona) chiusa al 10° posto con 104 punti.

La stagione successiva invece è più complicata: Tetsuya raccoglie solamente 38 punti per una mesta 16^ posizione finale.

La MotoGP


 

Dopo la stagione 2001 che lo vede arrivare secondo alle spalle di Kato in 250, per Harada si ri-aprono le porte della Top Class, questa volta denominata MotoGP. Nel 2002 infatti viene ingaggiato dal team Pramac Honda per guidare una NSR500. La stagione è piuttosto anonima: raccoglie infatti solo 47 punti per una mesta 17^ posizione finale.

A fine stagione opta per appendere il casco al chiodo e ritirarsi dall’attività agonistica. La sua carriera si chiude con 1 Mondiale, 17 vittorie, 55 podi, 21 pole, 1546 punti ottenuti in 145 gare disputate.

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