MotoGP Francia, Miller: “Doppia gara in Austria? La pista mi fa paura”

MotoGP Francia, Miller: “Doppia gara in Austria? La pista mi fa paura”© Milagro

"Non so che lavori siano stati fatti, ma spero si possa ridurre la velocità. Oggi le condizioni erano davvero difficili, appena ho chiesto qualcosa in più alla moto sono caduto, ma sono in top ten"

14.05.2021 ( Aggiornata il 14.05.2021 19:35 )

Se dalla parte del box di Pecco Bagnaia si recrimina, da quella di Jack Miller si può maggiormente sorridere. L’australiano ha infatti centrato la top ten, chiudendo la giornata in 7° piazza, nonostante una scivolata nella FP2 che avrebbe potuto complicare maggiormente il suo venerdì transalpino.

“In condizioni come quelle odierne è davvero difficile capire quanto si può spingere – analizza Miller - ed in generale le esatte condizioni della pista. Ogni giro la situazione cambia, quindi è difficile costruire un passo: ho potuto farlo un po’ nel pomeriggio, grazie al miglioramento delle condizioni, ma il freddo ed il vento hanno mantenuto la situazione complicata. Quando sono caduto stavo cercando soltanto di chiedere qualcosina in più alla moto, ma è bastato per finire a terra. In tutto questo essere in top ten è ottimo, e non penso di essere lontano dai migliori”.

Miller può contare su una maggiore rilassatezza dopo il successo di Jerez, e non vede l’ora di provare nuovamente le brezza della vittoria.

“Forse sono più disteso all’interno del box dopo la vittoria di Jerez, ma sinceramente non saprei. L’obiettivo è vincere presto un’altra gara, e voglio dare il massimo per farlo, già da questa gara. In sella mi diverto quindi lo stress e poco, specie pensando che ci attendono piste come il Mugello e Barcellona”.

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Miller: “Devo tenere a mente che guidare è ciò che amo”


A proposito di tracciato, l’australiano dice la sua sull’inserimento di una seconda gara in Austria, al posto della Finlandia.

Avrei preferito sei settimane di vacanza (ride ndr). Il Red Bull Ring è una pista nella quale le Ducati sono sempre state veloci, quindi non posso che essere contento, anche la seconda gara dell’anno passato l’ha vinta una KTM. Non so quali lavori di ammodernamento siano stati fatti, ma fino all’anno scorso la reputavo una pista spaventosa: nel 2020 ci sono state delle cadute speciali, come quella di Vinales o quella di Morbidelli o Zarco, ma spero che in generale si possano leggermente ridurre le velocità, ad esempio con una chicane tra curva uno e due”.

L’ultima battuta Jack la riserva a sé stesso, ed a come nel corso degli anni abbia lavorato internamente per maturare sia come pilota che come persona.

“Ho sempre cercato di essere forte mentalmente. Senza andare da un psicologo, ma lavorando su me stesso con la mia famiglia ed Aki (Ajo, il suo manager ndr). In passato forse ho creduto troppo nei miei mezzi, cosa che ora ho corretto. Al momento la cosa che penso di dover tenere a mente di più è il fatto che amo correre in moto, e questo è quello che mi deve guidare”.

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