MotoGP, Correre da infortunati? Si può

Tra 500 e MotoGP sono tanti gli esempi di piloti scesi in pista pur avendo problemi fisici “freschi” o appena operati

19.01.2023 12:25

Valentino Rossi


Il campione di Tavullia in due occasioni ha corso da infortunato: nel 2010 e nel 2017. Nel 2010 tra gli appuntamenti di Le Mans e Mugello si procura un infortunio alla spalla che sarà determinante per quello del Mugello: highside in ingresso alle Biondetti e frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra. Dopo 40 giorni risale in sella ad una R1 SBK a Misano e poi torna in azione al Sachsenring sfiorando il podio. Nel 2017 si rompe tibia e perone mentre si allena in Enduro, salta la gara di casa di Misano per poi rientrare ad Aragon e chiudere in quinta posizione.

Jorge Lorenzo


Lo spagnolo nel 2013, in piena lotta per il titolo contro Marquez, in Olanda ha un brutto highside sotto l’acqua che gli provoca la frattura della clavicola sinistra. Si opera d’urgenza a Barcellona e rientra ad Assen dopo 36 ore per disputare la gara e chiuderla in quinta posizione. Nello stesso anno in Germania cade sulla clavicola infortunata e salta la gara, rientrando poi solo ad Indianapolis. Nel 2008 al suo primo anno in MotoGP si rompe entrambe le caviglie in due occasioni, Cina e Laguna Seca, risalendo in moto a Le Mans e chiudendo in seconda posizione. 

Casey Stoner


Il 2012 è l’ultimo anno della carriera da pilota ufficiale per l’australiano dopo l’annuncio del ritiro a Le Mans. Nelle prove libere di Indianapolis compie un brutto volo riportando danni ad entrambe le caviglie. Il giorno dopo, complici le dosi elevate di antidolorifici, disputa la gara chiudendo in quarta posizione. Salterà poi i successivi tre appuntamenti.

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