Grazie a Cadalora, Biaggi, Romboni, Capirossi, Reggiani, Lucchi, Rossi e Aprilia, la categoria di mezzo a due tempi mise in ombra la più ricca e costosa 500: quando l'Italia delle due ruote comandava ieri, comanda oggi
Qui la carne al fuoco e parecchia. Senza nulla togliere agli altri bravi italiani iscritti alla dueemmezzo, bisogna ammettere che le luci fossero maggiormente puntate su Max, Doriano, Loris e Loris. Ciò perché, risultati della pista a parte, i tre si scontrarono direttamente e nel medesimo periodo, vantando caratteristiche di guida e caratteriali diverse e uniche.
Tra Biaggi, Romboni, Capirossi e e Reggiani vigeva vera rivalità, altro che "amici, amici, poi ti rubano la bici". No no: il romano, lo spezzino, l'imolese e il forlivese se le davano di santa ragione tra i cordoli, non le mandavano a dire di fronte a TV e microfoni. E a noi piaceva così. Al pubblico anche di più, dato che le sportellate e le parole si sprecavano in ogni gara.
Indipendente dai risultati, scegliete il vostro nome preferito: ognuno di loro ha regalato spettacolo in 250 Grand Prix dal 1993 al 1997, sebbene sia doveroso precisare che le sfide contestuali e contemporanee condivise si consumarono nel 1992, 1993 e 1994. Chi all'epoca c'era, lo ricorda con grande piacere e... malinconia.
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