La rivelazione di Mick Doohan: “La velocità mi spaventava”

La rivelazione di Mick Doohan: “La velocità mi spaventava”© GPAgency

Ospite di un podcast, il cinque volte campione del mondo della 500 ha raccontato degli interessanti retroscena della propria carriera

15.03.2023 ( Aggiornata il 15.03.2023 16:25 )

Con i suoi cinque titoli mondiali consecutivi conquistati nella classe 500 del Motomondiale tra il 1994 e il 1998, Mick Doohan si è guadagnato un posto tra le leggende del motociclismo su pista. Tuttavia, ospite al Gypsy Tales Podcast, l'australiano ha rivelato qualche retroscena sorprendente del proprio passato, specialmente per quel che riguarda le proprie sensazioni e paure di quando correva, spesso rivelatesi utili in sella.

In seguito al terribile incidente avvenuto ad Assen nel '92, quando rischiò di dover concludere anzitempo la propria carriera e di perdere addirittura una gamba, in effetti la paura si fece strada nella mente di Doohan, che per non rischiare ulteriori infortuni gravi dovette prestare particolare attenzione; da quell'infortunio derivarono infatti sia il particolare stile di guida, sia la leva per il freno posteriore, azionato con la mano e non a pedale.

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Doohan: la paura per la velocità e l'amore per le 250


Ad essere onesti, la velocità non mi ha mai entusiasmato e, anzi, se c'era qualcosa che mi spaventava quando ero un pilota, era proprio il dover andare troppo forte”, ha ammesso Mick. “Se devo dirla tutta, quando salivo in sella ad una 250 Sport Production e raggiungevo i 200, massimo 210 km/h, pensavo che fossero sufficienti. A tal punto che quando correvo con le 500 spesso non volevo che mi venisse mostrata la velocità massima raggiunta, in modo da non rendermene conto del tutto”.

Alla fine, quando sei in sella non ti accorgi quanto tu stia andando forte, almeno fino a quando non finisci fuori pista o fai un incidente”, prosegue Doohan. “In ogni caso, credo non ci sia nulla di male ad avere un po' di paura. Anzi, è proprio controllando la paura che riesci a dare il meglio di te stesso senza prendere rischi eccessivi”.

La sua avventura nel Motomondiale si concluse nel '99 per un altro tremendo incidente, a Jerez, ma evidentemente il timore ha giocato un ruolo fondamentale negli anni precedenti, visti i tantissimi successi ottenuti che l'hanno reso un'incona delle due ruote.

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