Bagnaia punta alla doppietta: nel 2024 matrimonio e titolo

Bagnaia punta alla doppietta: nel 2024 matrimonio e titolo© Luca Gorini

È ora di voltare pagina per il campione del motomondiale 2023, che racconta ai microfoni di Motosprint i suoi progetti per l'anno prossimo

23.03.2023 ( Aggiornata il 23.03.2023 13:02 )

La scorpacciata di premi per il titolo del 2022 potrebbe non essere finita, ma per Pecco Bagnaia è il momento di voltare pagina. Portimao segna l’inizio della nuova stagione ( qui gli orari ), a cui il campione del Mondo si presenta nelle condizione ideale, con le certezze garantite dal numero 1 e da una Ducati GP23 già vicina alla perfezione. Per Pecco, dopo i riconoscimenti come quello al Gala del Motomondiale, l’invito al Quirinale, la cerimonia dei FIM Awards e gli stessi Caschi d’Oro di Motosprint, potrebbe arrivare un ulteriore premio: il torinese è nelle nomination dei Laureus World Sports Awards per quanto riguarda il Ritorno dell’Anno, grazie alla rimonta dal -91 nei confronti di Fabio Quartararo. «Mi sento come un attore nominato per gli Oscar» ha ammesso in esclusiva alla vigilia del weekend di Portimao. «Per me è un grande onore».

Pecco Bagnaia tra matrimonio e MotoGP


Nuova Ducati, nuovo numero, è anche un nuovo Pecco quello che si appresta a vivere il primo GP con la corona in testa?

«Nella vita di tutti i giorni non è cambiato granché, faccio le stesse cose. A livello sportivo è cambiata la consapevolezza».

Attenzione a dire che nella vita di tutti i giorni non è cambiato granché, altrimenti la tua fidanzata si arrabbia…

«Sì, è vero, pochi mesi fa io e Domizia abbiamo annunciato il matrimonio».

Avevi lasciato la data in sospeso.

«Ora ce l’abbiamo: luglio 2024. E farò di tutto per arrivarci con il numero 1 ancora sulla mia moto».

Quanto lo vedi probabile?

«L’approdo alla stagione è decisamente all’opposto rispetto a 12 mesi fa, quando impiegammo alcune gare per approdare alla situazione voluta. Oggi è tutto diverso, anche per merito della GP23, che si è subito mostrata perfetta per il mio stile di guida. Per certi aspetti la GP23 mi piace di più rispetto alla moto dello scorso anno. Ci sono tutti i presupposti per iniziare bene: a Portimao riesco a essere sempre veloce».

Come dieci giorni fa nei test: alla concorrenza hai lanciato un messaggio forte.

«Ho conosciuto la nuova versione della Ducati in Malesia, a inizio febbraio, all’inizio non è stato tutto semplice ma nel corso dei tre giorni di Sepang il miglioramento è stato enorme. Al punto che a Portimao ho potuto spingere dall’inizio alla fine, come accade raramente nei test. È stata una sessione perfetta».

Bagnaia come Rossi e Marquez: ripetersi per entrare nella Storia


La Sprint del sabato pomeriggio raddoppia le partenze e lo stress, qual è il tuo giudizio?

«La Sprint è il più grande cambiamento mai conosciuto nella mia esperienza nel Mondiale. Sono curioso, perché in gara non sempre puoi spingere dall’inizio alla fine, qui invece con pochi giri potresti farlo. Io di solito sono bravo in partenza e veloce nei primi giri...”.

Con 21 GP e 42 partenze, il calendario è diventato esagerato?

«Penso sia complicato soprattutto a livello mentale, perché fisicamente siamo tutti preparati. Credo che sarà difficile mantenere alta la concentrazione per così tanto tempo, soprattutto in una seconda parte di stagione che non concederà tempo per tirare il fiato».

Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più.

«In MotoGP lo hanno fatto soltanto Valentino e Marc Marquez, e per ritrovare un campione con il numero 1 serve tornare a Mick Doohan… Ma chi si ripete resta nella storia, quindi...».

Quali consigli ti ha dato Rossi?

«Valentino mi ha detto di rimanere tranquillo e continuare a fare ciò che ho fatto e ha avuto successo».

Come funziona la Sprint Race? Leggi l'approfondimento

La "minaccia" Enea Bastianini


Quest’anno nel box c’è un compagno diverso, più arrembante, e connazionale…

«Io ed Enea Bastianini ci sfidiamo dal 2006, è uno dei più grandi talenti contro cui ho corso. Finora abbiamo collaborato bene, poi è chiaro che ora iniziano le gare, ed entrambi vogliamo vincere. L’importante è che l’atmosfera nel box rimanga così: battagliare in pista con rispetto è possibile”.

Sei ufficiale Ducati da due anni, per Bastianini è la prima esperienza: senti il vantaggio a livello di esperienza?

«Enea farà presto ad acquisire il metodo richiesto. Il salto dal team satellite a quello ufficiale lo avverti, perché capisci che il tuo lavoro cambia le sorti di una moto, nel bene o nel male. Secondo me nei test ha lavorato bene, e me l’aspetto subito davanti”.

Enea è il primo rivale nella corsa al titolo?

«Indico anche Fabio Quartararo e Marc Marquez. I test, magari, hanno esaltato la Ducati ma in inverno non sai mai cosa fanno gli altri, e poi anch’io l’anno scorso ero indietro all’inizio, poi sono diventato campione. Ma la lista dei piloti competitivi è lunga: i quattro portacolori Aprilia, Jorge Martin, la coppia Ducati-Mooney VR46».

Oggi sei in nomination per il miglior ritorno: a quando la nomination per il premio Laureus “assoluto”?

«Devo vincere qualche altro campionato. Per ora, sono felice di essere nella lista dei nominati, è buono per me e per il motociclismo, che cerca audience ora che il più grande personaggio, Rossi, non corre più. Valentino si è aggiudicato il Laureus, ci provo anch’io: del resto l’ho già imitato vincendo la MotoGP…».

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi