La MotoGP secondo Nicky Hayden

La MotoGP secondo Nicky Hayden
Il pilota americano parla dei talenti USA che potrebbero approdare in MotoGP e racconta il suo mondiale...
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Redazione

03.03.2015 ( Aggiornata il 03.03.2015 12:20 )

Nicky Hayden, campione del Mondo MotoGP nel 2006, ora in forza al team Drive M7 Aspar, ha dato ai colleghi di Dorna MotoGP la sua opinione sui piloti americani che potrebbero diventare protagonisti nella classe regina del motomondiale.
Cameron Beaubier mi ha impressionato molto l'anno scorso", ha detto Hayden. "La prima volta che andò in Europa, non è andata benissimo. Non penso che essere compagni di squadra con Marc Marquez sia proprio così facile. Credo che Cameron in quell’occasione stesse facendo meglio di altri, ma lo stavano paragonando a Marquez. E' un tipo sveglio e sembra esser anche veloce.
 
"Jake Lewis ha una grande opportunità", ha aggiunto Nickt Hayden. "Vediamo cosa sa fare. La classe Supersport ha alcuni nomi, ma a sceglierne un paio che potrebbero fare il ‘gran salto’ è difficile da dire. Certo, sono di parte per alcuni dei ragazzi del Kentucky, come mio cugino Hayden Gillim, e Nick McFadden.
Ma quanto è diffuso il motociclismo negli Stati Uniti tra i giovanissimi?
"Abbiamo del talento qui in America, ma ancora tanto lavoro da fare per avvicinare i ragazzi alle corse. Fino a qualche anno fa, i ragazzini non avevano alcuna opportunità. Ecco perché trovo grandioso l’interesse che Yoshimura ha riposto su Jake. Hanno lavorato sodo, e si spera adesso che si raccolgano i risultati".
Nicky Hayden ha trascorso gran parte della off-season sulle moto da dirt-track. Dopo l'intervento chirurgico dello scorso anno, come va il polso? La forza e il movimento sono migliorati?
"Ho perso molta forza. Sono passato da un intervento chirurgico importante, ci sono voluti mesi per recuperare. Ho fatto molta terapia fisica nella off-season proprio per ampliare il raggio di movimento. Abbiamo anche modificato qualcosa nel mio allenamento.
"Ho disputato entrambi i test in Malesia: tre giorni di fila su una pista difficile, ma per fortuna non ho riscontrato problemi. Naturalmente, il polso deve ancora migliorare. Ho parlato con altre persone che hanno avuto la stessa esperienza che hanno notato dei miglioramenti solo un anno dopo l’intervento".
Dopo i due test a Sepang, qual è la sua opinione della Honda RC213V-RS? In quali aree la moto deve ancora migliorare?
"La moto è sicuramente più veloce rispetto a quella dello scorso anno, di 30 o 40 cavalli. Stiamo andando molto più forte, ma è così per tutti: l’anno scorso quelli davanti non facevano mica 1’58”... si avrà tanta competizione quest’anno sulla griglia.
"Dobbiamo lavorare di più sull'elettronica e sul freno-motore. Con il telaio dello scorso anno, il software "Open" Magneti Marelli non era un problema perché non avevamo tanta potenza. Abbiamo compiuto un grande step tra il primo e il secondo test, limando il tempo sul giro di quasi un secondo. E credo abbiamo ancora del margine per migliorare".
 

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