MotoGP, Qatar: che sfida per Bridgestone!

MotoGP, Qatar: che sfida per Bridgestone!
"Avere 12 piloti in un secondo significa che abbiamo raggiunto l’obiettivo di fornire pneumatici sicuri e facili da interpretare", dicono in Bridgestone

Redazione

03.04.2015 ( Aggiornata il 03.04.2015 10:00 )

Shinji Aoki, direttore di Bridgestone Motorsport Development Tyre, è stato intervistato da MotoGP.com sulle scelte di gomme operate da Valentino Rossi ma anche sulle difficoltà incontrate a a causa della presenza della sabbia del deserto e temperature medie di 26°. Ne è emerso un ottimo grado di soddisfazione dal parte del fornitore di gomme. "Avere 12 piloti in un secondo è un buon risultato anche perché sta a significare che abbiamo raggiunto l’obiettivo di fornire loro pneumatici sicuri e facili da interpretare", ha spiegato Shinji Aoki. "Le prestazioni dei nostri pneumatici su una pista impegnativa come Losail sono state costanti. Nonostante Rossi e Dovizioso siano stati molto aggressivi nella parte finale della gara, perché impegnati a lottare per la vittoria, tanto che Valentino è riuscito a fare il suo terzo giro più veloce proprio nell'ultimo giro, mentre Andrea addirittura il suo miglior tempo in gara". Rossi ha vinto la gara con un’anteriore dura, davanti a cinque piloti che hanno utilizzato invece la mescola media. Quali vantaggi gli ha dato questo composto? "La scelta delle gomme si basa principalmente sulle sensazioni dei piloti e Valentino, come la maggior parte dei piloti Yamaha, si è sentito a suo agio con l'anteriore dura per tutto il weekend. Rispetto all’opzione anteriore media, la hard ha offerto il vantaggio di una maggiore stabilità in frenata e di durata sulla distanza." La sabbia del deserto del Qatar è spesso causa di riduzione del grip e di aumentano dell’abrasione. Qual è stata la situazione di quest'anno? "La sabbia in pista è sempre un problema, ma non così grave come negli ultimi anni. Per le prime prove libere i piloti hanno dichiarato di avere poco grip, preferendo inizialmente la gomma morbida. Tuttavia, alcuni stavano già utilizzando mescola dura dalle FP1: ciò voleva dire che la sabbia non era poi un grosso problema come negli anni scorsi. Allo stesso tempo, con la pista che andava migliorando con il susseguirsi delle sessioni, non è stata rilevata alcuna usura anomala. Questo dato è stato confermato anche dal fatto che 5 piloti Open hanno scelto il composto morbido al posteriore in vista dei 22 giri di gara previsti."

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