Petrucci: La GP15? Ancora non la merito

Petrucci: La GP15? Ancora non la merito
MotoGP, il combattente del team Pramac Racing si confessa: Non chiedo nulla a Ducati, perché ancora non me lo merito.

Redazione

22.06.2015 ( Aggiornata il 22.06.2015 11:00 )

Mancano pochi giorni al sabato di Assen, dove il 27 giugno si corre l'ottavo round stagionale della MotoGP. Tra i più ansiosi di rimettersi in sella c'è Danilo Petrucci, pilota ternano del team Pramac che sta dimostrando un ottimo stato di forma e uno spirito da combattente non comune, conquistando sia al Mugello che al Montmelò la top ten e presentandosi in Olanda al decimo posto in classifica, a parimerito con Dani Pedrosa. In attesa del week end "anticipato" di Assen vi proponiamo alcune dichiarazioni di Petrux uscite sul sito ufficiale della MotoGP. Sei “l’eroe delle Q1”, con 3 affermazioni su 4 partecipazioni. Cos’è che ti scatta in quella prima sessione di qualifiche? In pratica, ho la rabbia di non esser entrato direttamente nelle Q2! Entro sempre con un pensiero fisso: “adesso vi faccio vedere chi merita di passare”. Nelle ultime due occasioni è stato più difficile perché c’erano dei top rider (Pedrosa, Iannone, Marquez). Con l’adattamento a questo format di qualifiche riesco ad esser più costante, ma non così veloci come all’inizio di stagione. Devo un po’ riadattarmi, ma adoro fare quei due giri secchi: forse anche perché vengo dalla Superstock e lì avevi davvero poco a disposizione per fare il tempo… Quali sono le difficoltà maggiori che invece incontri in gara? Rispetto agli anni passati ho sempre faticato un po' con il pieno di benzina. Nel test post-GP abbiamo provato una posizione in sella diversa (più avanzata) per cercare di compensare il peso del serbatoio che in realtà è dietro. Mentre in qualifica con la moto leggera sono molto veloce, in gara faccio fatica all’inizio, quando la moto è pesante. La gara più bella finora e quella che invece ancora aspetti con ansia? Tra i bei ricordi c’è sicuramente il Mugello, perché c’è stata una bella battaglia con il mio compagno di squadra e sono riuscito a fare la differenza, anche se in gara mi è sempre mancato qualcosa. Però se mi chiedi la più bella… ti rispondo: la prossima! Aspetto con ansia Assen, ma anche Phillip Island mi piace molto. Condividi la 10ª posizione in classifica con Pedrosa. A che posto vorresti concludere la stagione? Mi piacerebbe rimanere 10º, ma non è facile! Proprio perché c’è Pedrosa che mi ha raggiunto in classifica; poi ci sono le due Suzuki che stanno andando molto forte: sono davanti Espargarò, ma lui è più veloce di me e poi c’è anche Viñales che sta facendo bene. Davanti ho tutte moto ufficiali, devo puntare più sulla costanza e sui risultati. Al momento ci sto riuscendo, sto portando a casa sempre punti importanti. Sì, mi piacerebbe finire tra i primi dieci, ma anche finissi verisimilmente 12º, andrebbe bene per me. Diciamo che il mio obiettivo sono le “Q2 virtuali” di fine stagione! Proverai una GP15 quest’anno? Se sì, quando? Al momento, no. Né sono previsti per me altri test oltre a quelli extra-campionato, sicuramente proverò le Michelin a Brno. La Casa mi sta dando una grossa mano: dalla sella nuova alla visita in azienda per provare un bilanciamento dei pesi su un’apposita bilancia sospesa in aria. Non chiedo nulla a Ducati, perché ancora non me lo merito. Spesso in gara sono più veloce rispetto alla moto dello scorso anno, che nel frattempo si è anche evoluta. Prima di tutto, io devo imparare. Quando me lo meriterò, gli chiederò io qualcosa. Al momento mi stanno aiutando tantissimo: mi fa estremamente piacere che l’ing. Dall’Igna venga a sentire alla fine di ogni sessione quel che ho da dire e che mi tenga in considerazione. Magari a fine stagione, e se me lo merito, la GP15 potrebbe esser un bel ‘premio’.

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