Esclusivo. Ducati: il segreto della super velocità

Esclusivo. Ducati: il segreto della super velocità
Il merito delle prestazioni velocistiche delle Desmosedici GP15 non è solo il motore. Le ali sono più utili di quanto si pensi. Scopriamo perché...
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Redazione

24.10.2015 ( Aggiornata il 24.10.2015 17:50 )

di Riccardo Piergentili Anche al GP Malesia le Ducati sono state le moto più veloci in pista. Rispetto a Phillip Island, dove la superiorità delle Desmosedici GP15 in rettilineo era a dir poco imbarazzante (Iannone e Dovizioso hanno sfiorato 350 km/h, mentre gli altri hanno faticato a raggiungere i 340 km/h...), a Sepang le Honda ufficiali si sono avvicinate alle V4 di Borgo Panigale, mentre le Yamaha ufficiali restano più lontane. NON È TUTTO MERITO DEL MOTORE - Si è parlato molto del super motore Ducati, che però non è l'unico segreto. Gigi Dall'Igna ha messo l'accento sulla potenza massima del propulsore. Giustamente... ha depistato le indagini. Una supremazia così netta, infatti, non può essere spiegata solo con della potenza in più, anche perché, dati e conti alla mano, si tratterebbe di molta potenza in più. Troppa potenza in più, rispetto alle Yamaha ufficiali e soprattutto rispetto alle Honda ufficiali, che ha sempre avuto, e continua ad avere, un motore eccezionale. DALLA F.1 ALLA MOTOGP - Qual è, quindi, il segreto delle super velocità raggiunte dalle Desmosedici GP15 ufficiali? La risposta è semplice... le Ali! Può sembrare un controsenso, perché va contro la logica affermare che un'ala deportante (che quindi genera carico aerodinamico e resistenza all'avanzamento) possa incrementare la velocità massima. A differenza degli aerei, in cui le ali permettono agli aeromobili di volare generando portanza, in F.1 le ali (deportanti) schiacciano le vetture al suolo, consentendo di incrementare la velocità di percorrenza delle curve, penalizzando la velocità di punta. LOGICA AUTO DIVERSA DA QUELLA MOTO - Le ali delle Ducati ufficiali generano deportanza, esattamente come quelle di una F.1, eppure, nonostante ciò, le moto di Iannone e Dovizioso sono di gran lunga le più veloci. Continuando a ragionare utilizzando una logica automobilistica, qualcuno potrebbe pensare che, togliendo le ali, le Desmosedici GP15 diventerebbero imprendibili. È esattamente il contrario. Lo sviluppo dell'aerodinamica sulle MotoGP sta lentamente facendo emergere il primo vantaggio delle ali, che in rettilineo servono per incrementare la velocità massima!
CON LE ALI SI RIDUCE L'IMPENNAMENTO - Per spiegare meglio questo concetto va ricordato che le migliori MotoGP hanno un rapporto peso/potenza estremo (meno di 160 kg, oltre 250 CV) e un rapporto tra baricentro e interasse che favorisce l'impennamento del veicolo in accelerazione, contenuto attraverso l'elettronica, la quale interviene anche alle alte velocità e con le marce più lunghe. Per questo motivo, solo per pochi secondi al giro i motori delle MotoGP erogano il massimo della potenza. LA DUCATI SFRUTTA TUTTA LA POTENZA - Le ali delle Desmosedici GP15 sono state pensate e sviluppate proprio per garantire quel carico aerodinamico necessario a ridurre l'impennamento. In pratica, le Ducati ufficiali non sono molto più potenti delle Honda ufficiali; semplicemente, alle velocità medio-alte, cioè quando si inizia a sentire l'effetto del carico aerodinamico, possono sfruttare tutta o gran parte della potenza a disposizione (a differenza delle RC213V di Marquez e Pedrosa) e questo può comportare delle differenze velocistiche importanti, come si è visto a Phillip Island. QUANDO SERVONO LE ALI - Le ali non assicurano un vantaggio alle Ducati ufficiali nella prima fase dell'accelerazione, all'uscita delle curve lente, perché in quei tratti il carico aerodinamico è basso e le Desmosedici GP15 hanno gli stessi problemi di tutti gli altri. Le Ducati ufficiali hanno dei vantaggi nella "fase intermedia" dell'accelerazione, quando il carico aerodinamico inizia a farsi sentire e quando l'impennamento è ancora un problema. I CONTI TORNANO - Ecco spiegato il motivo per cui Iannone, a Phllip Island, sorpassava con estrema facilità tutti gli altri piloti dopo la metà dei rettilinei più lunghi ed ecco spiegato il motivo per cui, nelle piste in cui ci sono dei rettilinei molto lunghi, le altre moto ufficiali avvicinano le prestazioni velocistiche delle Desmosedici GP15. Infatti, una volta raggiunta la velocità massima (a cui le Ducati ufficiali, grazie alle ali, arrivano prima degli altri), solo la potenza del motore può permettere di incrementare ulteriormente l'accelerazione. In quelle condizioni le RC213V ufficiali, a cui non mancano i cavalli, si avvicinano alle Desmosedici GP15. A quel punto, però, è tardi...
TEST ESTREMO - Per spiegare ancora meglio l'argomento, immaginiamo di effettuare un test su un rettilineo infinitamente lungo. Il carico aerodinamico generato dalle ali delle Ducati ufficiali penalizzerebbe la velocità massima, ma non esiste un tracciato del mondiale con un rettilineo così lungo, quindi, di fatto, a differenza della vetture di F.1, sulle MotoGP grazie alle ali è possibile incrementare la velocità di punta. SVELATO IL MISTERO - O meglio... grazie alle ali è possibile raggiungere prima la velocità massima, sfruttando l'enorme potenza a disposizione. Osservando le Ducati ufficiali da bordo pista e analizzando la classifica delle velocità massime, si potrebbe pensare che le Desmosedici GP15 siano di gran lunga le moto più potenti. Ora avete capito perché non è così... VANTAGGI ANCHE IN FRENATA - C'è poi una ulteriore analisi che deve essere fatta. Nelle staccate ad alta velocità, quando l'avantreno si abbassa, l'incidenza delle ali aumenta, incrementando il carico aerodinamico e, quindi, la resistenza all'avanzamento. In pratica è come se il pilota potesse contare su un impianto frenante più potente senza correre rischi di bloccaggio della ruota anteriore che anzi è ancora più schiacciata a terra. Sicuramente non è per questo motivo che Ducati sta investendo tempo e denaro nello sviluppo delle ali, però, sembra si tratti di un gradito "effetto collaterale"... Twitter: @Hokutonoken_79

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