Loris Baz: "Che fortuna!"

Loris Baz: "Che fortuna!"
"Il problema era lo pneumatico ma con la scuderia dopo abbiamo seguito le pressioni consigliate", dice Loris Baz dopo la caduta di Sepang a 290 km/h

Redazione

11.02.2016 ( Aggiornata il 11.02.2016 22:50 )

"Dopo la caduta ero un po’ frastornato, che è tipico dopo un incidente così pericoloso. Per fortuna nulla di più grave perché avrebbe potuto essere molto peggio, non mi sono rotto nulla e me la sono cavata con solo un gomito contuso", così Loris Baz spiega la sua caduta spaventosa a 290 km/h durante i test di Sepang (leggi qui). "Il problema era lo pneumatico ma con la scuderia dopo abbiamo seguito le pressioni consigliate. Speriamo di scoprire prima di Phillip Island cosa sia accaduto alla mia moto”. Baz nel 2015 era in Forward Yamaha e ha finito la stagione come runner-up nella classe Open con 28 punti. Quest’anno il transalpino è passato al team Avintia Racing a bordo di una Ducati GP 14.2. "Finora penso di essermi adattato molto bene. La GP14.2 ha un motore più potente della Yamaha ed è più aggressiva nell’erogazione di potenza anche se un vero confronto è difficile viste le novità tecniche di quest’anno", spiega Baz a MotoGP.com. "Da subito comunque ho avuto un bel feeling con la moto italiana anche se a Sepang è stato un po’ complicato. L’incidente ci ha fatto perdere tempo e il giorno dopo c’è stata la pioggia così alla fine non abbiamo svolto completamente il programma di test che ci eravamo prefissati. Abbiamo ancora molto da fare su l'ergonomia in modo da poter trovare la posizione giusta. A Phillip Island il team monterà dei nuovi poggiapiedi che dovrebbero farmi sentire a mio agio in sella". Sotto quale aspetto dovete ancora migliorare? "A parte l'ergonomia, altro. A Sepang abbiamo sofferto molto con la gomma posteriore ma in Australia la pista è molto diversa. Sarà quindi indispensabile utilizzare i test pre-campionato in tre diversi circuiti per risolvere questi problemi, noi continuiamo il nostro cammino in modo da arrivare al weekend di GP in grado di adattaci più facilmente". Come si sviluppa il supporto Ducati? "Ci sono sempre due rappresentanti del costruttore nel nostro box. Poi, di solito verso la fine della giornata, vengono a farci visita anche gli ingegneri del team ufficiale come Paolo Ciabatti. Chiedono la nostra opinione e sono coinvolti in tutto ciò che facciamo, è bello". Quali sono i tuoi obiettivi per il test di Phillip Island? "Non ho obiettivi specifici, voglio solo arrivare ad una moto adattata il più possibile a me senza fare errori. Il mio obiettivo di essere al meglio per la prima gara in Qatar. Non sono preoccupato di come posso andare in questa fase di test ufficiali ma ovviamente vogliamo essere il più possibile vicini ai più veloci”. Loris Baz sarà ad Andorra tra il 24 e il 26 febbraio insieme al suo compagno di squadra Hector Barbera per la presentazione ufficiale del team Avintia Racing 2016.

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