Livio Suppo: “In MotoGP i produttori sono schiavi dei top rider”

Livio Suppo: “In MotoGP i produttori sono schiavi dei top rider”

L'ex team manager Honda parla del potere dei piloti e del talento alla Casey Stoner di Marc Marquez

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R.B.P.

29.03.2018 ( Aggiornata il 29.03.2018 11:23 )

A fine campionato 2017 ha appeso la casacca Honda al chiodo, ma nonostante Livio Suppo non sia più il team manager della casa alata, resta un personaggio di spicco nel mondo del motociclismo.
In Honda era approdato nel 2010, diventando prima Direttore del Marketing e della comunicazione del gruppo HRC, e poi nel 2013 team principal di Repsol- Honda, vincendo insieme alla casa giapponese cinque titoli in Motogp nel campionato piloti e sei in quello costruttori.
Una carriera stellata che si è fermata bruscamente a fine campionato scorso, ma dall'alto della sua esperienza, Suppo può ancora parlare del team Honda e di ciò che succede al suo interno.
Intervistato da Speedweek.com ha raccontato del fenomeno Marquez e del fatto che i produttori siano schiavi dei piloti di talento.

QUANDO IL TALENTO FA LA DIFFERENZA - “Non è facile da spiegare – dice Livio Suppo a Speedweek.com parlando dei piloti in generale – ma più talento ha un pilota più potere ha. E più potere ha più è difficile lavorare con lui.” Quindi i piloti hanno potere sulle loro squadre?
“In Motogp i produttori sono gli schiavi dei top rider. - prosegue l'ex team manager - I piloti fanno una grande differenza. Se hai il pilota giusto, devi solo assicurarti che rimanga felice nella tua squadra. Quindi fa il miglior lavoro. Senza un buon pilota, non è possibile ottenere i migliori risultati.
Il pilota in Motogp ha il 70% di possibilità di far vincere la sua squadra, cosa che in Formula 1 è al contrario.”

FENOMENO MARQUEZ – Quindi Livio Suppo si ferma a riflettere sulle grandi doti di Marc Marquez, non solo come pilota ma anche come persona, definendolo un ragazzo con tanta positività che non si è montato la testa.
E quando il giornalista di Speedweek lo paragona a Casey Stoner e Dani Pedrosa per il suo talento e la sua indole, Livio risponde: ”Si sono d'accordo. Marc è speciale. Il suo più grande vantaggio è la sua personalità. È sempre positivo e attivo. Marc non si lamenta mai per più di pochi minuti perché ha una natura così positiva. Potrebbe essere mio figlio per età, ma mi ha insegnato come essere sempre positivo. Non si è montato la testa sebbene sia giovane, di successo e ricco.”

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