Lorenzo: ‘Rossi mi copiava il setting e gli allenamenti’

Lorenzo: ‘Rossi mi copiava il setting e gli allenamenti’

Nel suo nuovo libro, un manuale per raggiungere il successo, Lorenzo parla anche del suo ex compagno di squadra Rossi e di ciò che accadeva nel box

R.B.P.

27.04.2018 ( Aggiornata il 27.04.2018 17:31 )

Tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi si sa, non è mai scorso buon sangue e le ultime dichiarazioni venute fuori dal libro del maiorchino sono la conferma di quanto attrito ci fosse tra i due, soprattutto quando erano compagni di squadra nel team Yamaha. Una rivalità che aveva portato a suddividere il box in due parti con un vero e proprio muro.

IL LIBRO - Ecco che allora Lorenzo, nel suo ultimo libro “Quello che ho imparato fino ai 30. I miei segreti per raggiungere il successo in tutto ciò che ti propongono” ha parlato anche di quel particolare periodo con parole molto dure. Il libro, che è uscito da circa un mese nelle librerie, non è una biografia del maiorchino (come potrebbe sembrare), ma un “manuale d'istruzioni” in cui Jorge spiega come arrivare al successo.
“Ci sono tre tipi di persone: - si legge dal libro -  quelli che hanno successo, quelli che falliscono e quelli che riescono a crescere come persone mentre raccolgono successo dopo successo. Jorge Lorenzo appartiene alla terza categoria. È un chiaro esempio che un lavoro ben fatto porta sempre frutti e che è importante credere in sé stessi, anche nei momenti più difficili, al fine di raggiungere i propri obiettivi.”

LE RIVELAZIONI – E proprio sfogliando le pagine del libro c'è un punto in cui Lorenzo parla dell'arrivo di Valentino Rossi al team Yamaha, dopo aver trascorso gli ultimi anni in Ducati: ”Valentino era appena tornato in Yamaha e c'era la volontà di farlo tornare ad alti livelli. Un giorno venni a sapere che il mio preparatore, Antonio Casciani, si era visto con Rossi e il suo allenatore a Tavullia e gli aveva spiegato come mi allenavo. In quel momento ho interrotto il mio rapporto con Antonio. Valentino iniziò ad allenarsi con moto identiche alle mie, facendo esercizi simili ai miei. E non so se fu un caso, ma cominciò ad essere più competitivo”.
Poi più avanti prosegue: “Già mi copiava il setting prima di ogni gara, non potevo accettare anche che mi copiasse gli allenamenti. Io cominciai ad essere sospettoso, non volevo Meregalli alle riunioni tecniche perché temevo dicesse tutto a Valentino. Il mio consiglio dopo quanto mi è successo è di mantenere segreto tutto ciò che ti dà un vantaggio sui tuoi rivali.”

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