Incendio MotoE: forse un cortocircuito

Incendio MotoE: forse un cortocircuito
Secondo i primi indizi, questa la causa scatenante. Di qui sarebbe partito l'incendio del caricabatterie ad alte prestazioni. Energica: "Faremo di tutto per salvare il campionato"

17.03.2019 ( Aggiornata il 17.03.2019 15:03 )

Non si è ancora conclusa ufficialmente L'indagine da parte della polizia locale sulle cause che hanno scatenato l’incendio della struttura della MotoE al Circuito di Jerez-Angel Nieto lo scorso 14 marzo, ma il sito ufficiale della MotoGP fa sapere che le prime prove riguardanti la causa dell'incendio all'E-paddock sembrano indicare un cortocircuito come causa principale dell'incidente.
La fonte del corto circuito deve ancora essere identificata ma sembra che una volta scoppiato l'incendio, abbia coinvolto la batteria ad alta densità che fa parte del caricabatterie ad alte prestazioni utilizzato negli eventi MotoE.
E’ stato reso noto anche che le moto non erano collegate all'infrastruttura di ricarica nel momento in cui è iniziato l'incendio.

ENERGICA AL LAVORO – Intanto Energica si è messa subito al lavoro per realizzare di nuovo le moto andate distrutte nell’incendio.

“Il danno subito è stato ingente ma già dalla mattina stessa dell’accaduto ci siamo attivati per permettere al campionato di poter ripartire”, ha dichiarato Giampiero Testoni, CEO della Casa modenese. “Per noi si tratta di uno sforzo importante ma siamo consci delle nostre possibilità e crediamo molto nel progetto quindi faremo di tutto per salvare il campionato. 

“Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri supplier, e con gli sponsor Dorna ed Enel X affinché la competizione possa fare il suo debutto quanto prima. 

“Il nostro commitment per MotoE è stato immediato e questi accadimenti subiti non hanno per nulla minato la nostra fiducia nella forza e importanza della FIM Enel MotoE World Cup”, ha detto Testoni.

LA SICUREZZA IN GARA - Per spegnere i ‘rumor’ di questi giorni, il CEO di Energica si è premurato a spiegare anche l’incolumità del pacco batteria nel caso di caduta.

“Abbiamo fatto diversi test, sia quello di resistenza meccanica dell’involucro della batteria, sia test di resistenza a urto con peso contundente”, ha detto Testoni. “I risultati sono andati ben al di sopra delle nostre aspettative e al di sopra dei test tradizionalmente fatti ai serbatoi da competizione per la benzina”.

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