MotoGP: la strada verso i 22 round 

MotoGP: la strada verso i 22 round 

Il Qatar investe, l'Indonesia, il Messico e la Finlandia si preparano

Redazione

22.03.2019 ( Aggiornata il 22.03.2019 17:04 )

Non molto tempo fa, Carmelo Ezpeleta stava parlando di un calendario di campionato del mondo con un massimo di 20 GP ma durante il primo GP della stagione il CEO del campionato ha evitato di parlare della questione; cioè, non ha voluto mettersi a discutere su quanti Gran Premi ha pianificato per il futuro. È sorprendente, perché pochi giorni prima, in una visita al quotidiano sportivo spagnolo AS, a Madrid, aveva già ammesso che stava rimescolando un po’ tutto, in modo da arrivare a 22 GP. Inoltre ha spiegato che si trattava di una questione già discussa con le squadre satellite – che riceveranno un aumento dei contributi garantiti dalla Dorna – e adesso è necessario un meeting con le squadre ufficiali «per discutere con le aziende, per capire in quali Paesi hanno maggiore interesse ad andare». Insomma, è già tutto deciso.
E per mettere in scena questa realtà, in Qatar, le conferenze sul rinnovo dei contratti, gli annunci di nuovi accordi e i comunicati sull’inserimento di nuovi GP nel calendario si sono succeduti senza sosta.

GP QATAR, LA MADRE DI TUTTI I CONTRATTI - Il circuito di Losail aveva un accordo con Dorna per organizzare il GP Qatar fino al 2026. Evidentemente deve essere sembrato poco, al promoter locale, visto che le parti hanno annunciato di aver raggiunto un compromesso per prorogare l’accordo fino al 2031. 
«È il contratto più lungo che Dorna abbia mai firmato con un circuito, e può essere considerato un’eccezione», ha però specificato Ezpeleta. 
L’accordo conferisce al Qatar una serie di diritti, come la garanzia della gara di apertura del campionato, oppure l’esclusiva per l’organizzazione di un GP di MotoGP nell’area geografica del Medio Oriente. L’accordo è per MotoGP e SBK, e in questo secondo caso la gara del Qatar sarà la prova di chiusura, ogni anno.
D’altra parte, avere questa continuità garantita giustificherà il rinnovamento delle strutture di Losail. Il progetto è già stato approvato dalle autorità che dovranno finanziarlo. Il progetto è stato affidato a un’azienda austriaca, che ha impiegato un anno e mezzo per prepararlo. I lavori inizieranno nel 2020. 
In una prima fase, il circuito sarà completamente rinnovato, sarà installato un sistema di drenaggio molto sofisticato - che richiederà la creazione di quattro laghi artificiali - e le lampade esistenti nel sistema di illuminazione a LED saranno sostituite. Successivamente, terminati i lavori faraonici che si stanno svolgendo in Qatar per la Coppa del Mondo di calcio 2022, si lavorerà sul resto della ristrutturazione dell’intera area di Losail, che probabilmente potrebbe diventare un complesso enorme complesso dedicato agli sport del motore. Si parla di investimenti vertiginosi, per un progetto che dovrà essere completato in tre anni. 

GP INDONESIA: IL VIA NEL 2021 - Negli ultimi anni si è sentito parlare così tante volte del GP Indonesia che il paddock sta già diventando scettico, riguardo all’annuncio che il campionato del mondo tornerà in un Paese che ne era uscito nel 1996 e 1997. Ma siccome negli ultimi anni l’Indonesia è diventato il mercato motociclistico più importante del mondo, è chiaro che prima o poi la MotoGP dovrà tornare lì. E come annunciato in Qatar, questo dovrebbe accadere nel 2021, in coincidenza con il completamento della costruzione di un nuovo circuito che, insieme al dipartimento per lo sviluppo del turismo in Indonesia, dovrebbe trovarsi sull’isola di Lombok. L’accordo raggiunto tra Dorna e gli enti locali ha una durata di 5 anni, a partire dalla data annunciata, il 2021. 
Il GP Indonesia avrà una caratteristica sui generis, in quanto sarà gestito in una struttura non permanente. Il circuito su cui si svolgeranno le gare sarà utilizzato dopo il GP come parte del sistema stradale dell’enclave turistica su cui sarà costruito. E questo suona abbastanza strano, considerando gli standard richiesti ai circuiti che ospitano o aspirano ad ospitare un GP. 
Anche se un dirigente dell’azienda che costruirà la pista ha detto che «non stiamo parlando di una strada che verrà utilizzata per correre, ma di un circuito che verrà utilizzato come strada», non possiamo immaginare di utilizzare per la MotoGP una superficie su cui circolano per la maggior parte dell’anno veicoli privati, con tutto ciò che comporta. Un altro dettaglio non proprio chiaro è il fatto che il disegno del circuito mostrato nella presentazione non era nemmeno il layout attuale. Vedremo. 
Da quanto spiegato, comunque, il futuro circuito avrà una pista lunga 4.300 metri, con 19 curve e una capacità di ospitare fino a 150.000 persone. 
Il nuovo circuito di Lombok farà parte di una zona turistica in cui sono previsti 11 alberghi. «Vogliamo trasformare il territorio in un polo turistico, soprattutto per gli europei, che possono cogliere l’occasione di combinare la frequentazione di un GP con una vacanza». Come nel caso di Losail, anche in questo caso l’accordo è quello di ospitare sia la MotoGP che la SBK.  
Come ha spiegato Ezpeleta, in linea di principio l’idea è che il GP Indonesia si inserisca all’inizio del campionato e così, avendo il Qatar la garanzia della gara di apertura, si può ipotizzare che sarà la seconda gara della stagione. 

CHI ARRIVA E CHI VUOLE ARRIVARE: GP FINLANDIA IN CALENDARIO PER IL 2020 - La Dorna ha annunciato in Qatar lo svolgimento dei primi test sul nuovo circuito Kymiring, sede del futuro GP Finlandia. I test si svolgeranno il 19 e 20 agosto e vedranno impegnati i Test Team delle sei Case partecipanti alla MotoGP. Non c’è ancora una data ufficiale assegnata al Gran Premio ma considerando il clima della Scandinavia la Dorna lo inserirà tra giugno e settembre.
Il Gran Premio di Finlandia è un altro di quegli eventi che torneranno nel Mondiale. C’è quindi una storia, una tradizione.  In Finlandia si corse una prova del Mondiale dal 1962 al 1981, quando Marco Lucchinelli vinse l’ultima gara della 500 disputata sul circuito di Imatra.
GP Messico: è previsto un test in agosto. Dorna ha cercato di inserire il GP Messico nel calendario 2019, a tutti i costi ma la mancanza di tempo per effettuare i test necessari prima di affrontare una gara ha eliminato questa possibilità. Ma il progetto della Dorna è andato avanti e quest’anno sono previsti test nel circuito di Città del Messico. Si tratta di test “informali”, nel senso che non saranno organizzati come quelli che si effettueranno in Finlandia.
GP Regno Unito: Silverstone è nel pieno della polemica, per i ben noti fatti del 2018. Da parte dei responsabili dell’organizzazione, c’è silenzio. Ezpeleta ha spiegato che il circuito britannico non ha ancora l’omologazione per la MotoGP ma i gestori del circuito gli hanno assicurato che verranno apportate quella serie di modifiche per recuperare l’omologazione. Queste modifiche sono importanti, perché comportano il completo rifacimento della pista ed è previsto per il prossimo giugno, per arrivare in tempo per la gara di F1. Il GP della MotoGP è previsto per il 25 agosto. 
L’elenco delle possibili gare future non finisce con la Finlandia e il Messico. Ezpeleta parla anche di Portogallo, Ungheria e Brasile, ma comprende anche Kazakistan, Cina e Filippine. Quindi, poiché pare che la domanda di GP sia nettamente superiore alla disponibilità nel calendario attuale, la Dorna ha deciso: si porterà il campionato del Mondo fino a 22 GP. 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi