Capolavoro Valentino, a 40 anni è in corsa per il Mondiale

Capolavoro Valentino, a 40 anni è in corsa per il Mondiale

Grazie al secondo posto di Austin, Rossi è in piena corsa per il titolo, nonostante le difficoltà della Yamaha.

Patrizio Cacciari

15.04.2019 ( Aggiornata il 15.04.2019 15:17 )

Ha detto di essersi emozionato nel momento in cui si è ritrovato in testa da solo. E sentirglielo ammettere a fine gara è il perfetto manifesto della passione e delle qualità umana di un campione senza età. Valentino Rossi ha da poco compiuto 40 anni e si diverte ancora a correre in MotoGP in mezzo ai ragazzini come se ne avesse 20.

CRESCITA - E' stato un inverno complicato per il Dottore. Poche certezza da una Yamaha che negli ultimi anni ha perso terreno dalle rivali Honda e Ducati e che oggi soffre anche la crescita della Suzuki, oggi al suo stesso livello. Valentino è stato il primo a esporsi in prima persona con i vertici nipponici, richiedendo investimenti e soprattutto trasparenza. Lui del resto è stato chiaro: correrà fino a quando si divertirà, ma per farlo deve essere competitivo. Finora lo ha fatto: un quinto e due secondi posti, con addirittura una vittoria sfiorata in casa del nemico/amico Marquez a causa dell'errore dello spagnolo. E dopo tre gare si ritrova secondo in classifica generale a tre punti da Dovizioso.

VITTORIA MANCATA - Non è riuscito a portare a casa la vittoria, che manca da Assen 2017, Rins ne aveva di più: «Francamente - ha detto a fine gara Valentino - potevo anche farcela, però ho fatto due errorini in staccata, sono andato largo. Era messo un po’ meglio. Mi dispiace tantissimo perché questa era una buona occasione per vincere è da tanto tempo che non vinco però ci proviamo. Sono stati due weekend positivi. Alla fine Rins era messo un po’ meglio di me, frenava bene ed era forte in accelerazione».

FAVORITO - Per Rossi è ancora Marquez l'uomo da battere: «Non mi aspettavo che cadesse e lì mi sono emozionato. Guidavo bene, avevo un buon passo e sono contento però Rins è stato più bravo. Sono tanto contento, c’è tanto lavoro da fare ancora però abbiamo imboccato la strada giusta. A Jerez sarà una prova importante perché siamo andati malissimo negli ultimi anni. Il favorito per il titolo credo sia ancora Marc. Noi dobbiamo continuare così e lottare sino alla fine».

VINALES COSA SUCCEDE? - Per l'altra Yamaha non è stata una gara completamente positiva: Vinales è stato risucchiato in classifica, anche a causa di una penalizzazione per falsa partenza. Ma alla fine il suo undicesimo posto è un risultato che soddisfa a metà. Lo spagnolo ha anche frainteso il messaggio e oltre alla penalità, ha effettuato un long lap penalty: «E’ un peccato, perché mi sentivo veramente bene durante la gara. Sapevo già che c’era la possibilità che avrei ricevuto una penalità. In un primo momento, ho pensato che dovevo fare un long lap, ma poi ho visto ‘ride through’ e ho pensato ‘Ok, devo fare questo’. la cosa buona è che la moto stava lavorando molto bene. Abbiamo trovato un buon set-up per la gara. Dobbiamo continuare a lavorare e trovare il miglior sistema per la partenza».

 

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